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Ricerca sul campo Radici Energetiche dell'Esperienza Profonda India meridionale Parchi di Studio e Riflessione Casa Giorgi 7 e 8 Luglio 2012. La Disciplina Energetica.
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Ricerca sul campo Radici Energetiche dell'Esperienza Profonda India meridionale Parchi di Studio e Riflessione Casa Giorgi 7 e 8 Luglio 2012
La Disciplina Energetica - La Disciplina Energetica fa risalire le sue radici all'Asia Minore, da dove l'orfismo e il dionisismo si diffusero verso Creta e la Grecia, andando incontro a importanti modificazioni e finendo poi per essere aboliti dal Cristianesimo trionfante. - Anche in alcune linee shivaite e del tantrismo, si possono recuperare frammenti di un'esperienza straordinariamente ricca.
Commenti del Maestro / 2001 Brevi commenti in base ad appunti di conversazioni col Maestro sull'esperienza degli spazi profondi: "Questi ambiti sono celati e non possono essere espressi. Li si è visti sempre, nelle diverse culture. Se ne possono riscattare certi registri quasi sensoriali. Attraverso i sistemi di ascesi, appariranno al praticante. Sono spazi che esistono in tutti gli esseri umani ed è il luogo di ispirazione profonda. Coloro che sono stati in contatto con questi luoghi e tempi e spazi sacri, poi li esteriorizzano e appaiono, ad esempio, traduzioni del tipo "se attraversi quel bosco, apparirà quel Dio ...., ecc". Questa è la base della religiosità ed effettivamente sono altri tempi e altri spazi che non hanno nulla a che fare con gli spazi e i tempi abituali. Questo è il punto al quale si dirigono le differenti ascesi che, in ultima analisi, sono sistemi organizzati di procedimenti per arrivare là.
"Il N.Y. (Energetica) è una delle vie. Lo si è visto in India e in Cina. Nell’India Prevedica, è possibile riscattare le sue origini in alcuni rituali sessuali nell'India del Sud. Questi riti hanno a che fare con il sacrale, che più tardi è arrivato agli shivaiti (si può tracciare un parallelo tra Shiva e Dioniso della civiltà ellenica) e da loro ai tantra. A differenza degli indù, che si definiscono come una religione piuttosto locale, i buddisti erano espansionisti e nei loro spostamenti portarono con sé il tantra in Tibet; ne risultò il buddhismo tantrico bon, con radici piuttosto sciamaniche.
Quindi, abbiamo detto che le differenti ascesi conducono, per mezzo di un sistema, a questi ambiti e che tutto è strettamente legato all'esperienza della religiosità... possiamo anche dire che è il cerimoniale che mette in moto registri e che gli shivaiti lo sistematizzarono. Da parte loro, gli indiani hanno fatto distinzioni tra le varie forme di yoga, che sono forme di ascesi: (a) Bhakti yoga, o yoga devozionale e contemplativo, (b) Ngana yoga o della conoscenza, e (c) Raja yoga delle asana o posture e respirazioni. Il tantra lo collocano nel Bhakti. La disciplina tantrica è una mistica contemplativa.
Preparazione personale • Investigare il tema nella letteratura prodotta nel Sud dell'India, il suo paesaggio spirituale e specialmente lo Shivaismo. Sul campo lo troveremo così come è presentato in Occidente nei libri e nei video sull'argomento. Meglio sapere le cose prima per non perdere tempo. • Riflettere e interscambiare sulle inquietudini e sui timori in rapporto alla ricerca, dando risposte di diverso tipo, anche sull'ubicazione interna. • Incorporazione del proposito e del senso della ricerca all'interno dell'Ascesi, allineando pensieri, sentimenti e azioni in una sola direzione. • Chiacchiere con il Maestro.
Piano della ricerca Proposito: Trovare la prova di un'esperienza profonda nelle cerimonie e nei luoghi di culto. Presentazione personale: una persona che sta cercando un'esperienza interna, accompagnata da alcuni amici a Chennai. Tempo: 2 settimane Sul terreno: Visite a templi, delineate nel corso di conversazioni con il Maestro, e con la partecipazione a tutti i livelli della vita religiosa shivaita, interviste e conversazioni con più persone possibili. Pratica Interna: La pratica quotidiana dell'Ascesi è la fonte centrale per guidare le decisioni, i presentimenti e le intuizioni per tutta la durata della ricerca.
Questa ricerca mira a rinvenire le tracce delle radici originali della Disciplina Energetica e a svelare l'esistenza (o meno) di pratiche energetiche attuali tra gli Shivaiti e i Tantrici Indù in Tamil Nadu, nel sud dell'India. • Il proposito centrale è stato quello di trovare la prova dell'esperienza profonda nelle cerimonie e nei luoghi di culto.
Storia Da millenni i popoli dravidici erano dispersi in tutto il subcontinente, compresa la valle dell'Indo, la regione di Harappa e il centro-nord dell'India. In base alle installazioni e agli oggetti ritrovati nei siti archeologici della valle dell'Indo, questo popolo aveva altari per il fuoco, devozione per il femminino e per un dio fallico da più di 5000 anni. Queste tendenze si svilupparono: - nella configurazione del dio Shiva - nella Grande Dea Madre (Shakti) - e nella venerazione del fuoco.
Iconografia del Dio Shiva Kalibangan, Harappa 2000 – 1500 A.E.V.
Il Dio Shiva - Shivalingam Il sistema di immagini va dal più esterno, fisico, dinamico e sensuale, fino al più interno, immobile, primitivo, potente e assorbente.
La Shakti, la Dea Madre Shakti è la Grande Madre, la Grande Dea, l'origine di tutte le cose. Ha il più grande dei poteri e protegge il suo popolo. Lei è l’energia, si presenta in molti modi e si manifesta diversamente in ogni villaggio.
Sul terreno Prima Settimana - Chennai, Madurai Visite ai templi di Visnù, Krishna, Shiva. Osservando differenze. Visite a templi dedicati alla Shakti. Interviste. Seconda Settimana - Chidambaram, Rio Cauvery, Tiruchirappalli. Interviste, visite al Mutt, templi grandi e piccoli dedicati a Shiva, una fonderia, dei guru. Tempio con celebrazione della Madre.
Intervista col Dr. KrishnamDirettore del Dipartimento di Studi di Saiva Siddhanta, Università di Chennai (Madras).
R. Muthakumara Swarni, direttore responsabile della casa editrice The South India Saiva Siddhantha Works Publishing Society
Le conversazioni con il dr. Krishnam e con R. Muthakumara Swarni ci hanno permesso di raccogliere le seguenti informazioni: • Lo shivaismo è un cammino religioso personale che non ha intermediari. • Lo shivaismo ha quattro scuole di culto a Shiva. La scuola del Tamil Nadu è quella che si chiama Saiva Siddhanta. • Lo Shivaismo ha una forma di ascesi devozionale che si divide in passi, i quali corrispondono a esperienze interne progressive e cambiamenti di condotta. • La massima aspirazione è l'illuminazione, alla quale si giunge attraverso un cammino intenzionale che si costruisce seguendo i passi indicati, e di cui però l'esperienza massima definitiva è decisa da Shiva. Si tratta di una combinazione di lavoro cosciente e estasi religiosa.
Lo Shivaismo considera il mondo dei sensi come punto di partenza per i primi passi della sua ascesi perché non si deve rinunciare a nulla. Tutto deve essere incluso e il progresso interno e la capacità di attenzione della coscienza sono "naturali". In questo modo si possono trascendere i sensi per arrivare all'esperienza, senza rappresentazione, di Dio o alla mente. • I guru sono coloro che "sanno" circa i misteri di questo cammino, non parlano con nessuno e si ritirano nei boschi o sull'Himalaya. Le cose devono stare così e nessuno si aspetta che loro vadano a parlare con qualcuno: il mondo è in ordine quando i guru sono sulle montagne. • Solo i guru hanno la conoscenza dei chakras e della mobilitazione disciplinata dell’energia. • La conoscenza dottrinale è scarsa, nel migliore dei casi, poiché i loro libri sacri non sono interamente tradotti in Tamil.
I templi sono costruiti da una casta di costruttori di templi e icone. Sono grandi complessi di vari ettari e centinaia d'anni di storia - pieni di recinti, angoli, giardini, ambiti di ogni tipo e, soprattutto, pieni di persone che compiono ogni tipo di operazioni.Madurai: Tempio Meenakshi (Shakti)
"Meenakshi! Vieni a vivere nel mio corpo, nel mio cuore e nella mia mente e accompagnami!"
Shiva darà risposta alle richieste sincere attraverso le azioni degli altri, siano essi persone conosciute o sconosciute, o tramite situazioni. Shiva può anche disporre di te per aiutare altri.
Seconda SettimanaInterviste e luoghiChennaiChidambaramRio CauveryTrichy
Poniamo le due domande preparate K.: Qual è l'esperienza interna che un devoto aspira a raggiungere? S.S.: Quest'esperienza è indescrivibile. Senza aver avuto l'esperienza non se ne può parlare. K.: Qual è la cosa più importante che un devoto può fare per perfezionarsi? S.S.: I passi della perfezione sono sette: 1. Abbandonare tutti gli oggetti del mondo; 2. Mangiare solo frutta e verdura; 3. Pulire il corpo; 4. Svuotare la mente; 5. Essere dediti al mantenimento del Bhakti nello Yoga; 6. Concentrare la mente su Dio attraverso la devozione; 7. Raggiungere Dio.
Visitiamo il tempio della Shakty nel villaggio d'origine della nostra guida
Conclusioni L'obiettivo di questa ricerca consisteva nel comprovare se esistono tuttora esperienze interne fondamentali, intendendo con ciò un procedimento di ascesi organizzato. Nonostante diverse persone abbiano confermato che ci sono passi nel cammino di illuminazione, nessuno voleva parlare della sua esperienza. E' quindi risultato chiaro che se queste esperienze c'erano, o erano molto nascoste, o erano sconosciute, o non se ne parlava. In tutti i casi, raccogliendo frammenti di commenti in diversi interscambi possiamo riconoscere esperienze comuni come:
Relazione tra alcuni aspetti della religione Shiva Siddhanta e una Ascesi Energetica Proposito: Ottenere l'illuminazione. Prendere contatto con un dio o con la mente senza forma nè rappresentazione. E' una proposta trascendente. Passi disciplinari: Loro parlano di non rinunciare al mondo dei sensi. Concentrare la mente su dio e uno entra al senso, passa attraverso il senso e esce "dall'altra parte". E' simile ai passi 1, 2 e 8 della Disciplina. Attenzione: Loro credono che la decisione finale sulla propria illuminazione è in mano a Shiva. E il Dio Shiva può utilizzarti per aiutare altri o utilizzare altri per aiutare te. Quindi si deve stare attenti. Pertanto, se mi muovo nel mondo con l'attenzione connessa con un registro interno del Sacro, allora questo è uno stato interessante per avanzare.
Contemplazione: Utilizzano le icone come un fuoco attenzionale della devozione e della contemplazione, entrambi stati interni ispirati. Credono che attraverso la pratica sostenuta della contemplazione delle icone andranno al di là dell'icona e sperimenteranno il contatto con il dio / mente senza forma. Dicono che una concomitanza naturale di questa esperienza è l'espressione interna dell'amore e della compassione, come se fossero gli indicatori dell'esperienza del Dio senza forma. Il simbolo di Shiva è lo Shiva lingam che mostra quell'unione tra l'energia femminile e maschile. Se questo simbolo è l'oggetto della contemplazione con un intenzione trascendente, allora questo può essere fonte di grande ispirazione.
Il Complemento: Dopo aver terminato il lavoro disciplinare dell'Energetica si raccomanda di incorporare un elemento nell'entrata delle pratiche di Ascesi, ovvero la configurazione della rappresentazione del complemento. Questa immagine è una costruzione personale che ci completa nella nostra configurazione affettiva e sessuale, è la nostra "coppia ideale". Le cariche ispiratrici che quest'immagine risveglia e concentra apportano una carica maggiore da utilizzare nelle pratiche di Ascesi. La configurazione del sacro degli Shivaisti è rappresentata dal simbolo dello Shivalingam. Si tratta di un simbolo della complementazione del femminile e del maschile. Lo stesso Shiva è androgino, cioè è la fusione interna dei due principi, e ciò è centrale nella religiosità degli Shivaisti. Il loro immaginario e la loro letteratura abbondano di racconti su Shiva e Parvati. Il fatto che ogni villaggio rappresenti la Shakti in forme diverse esemplifica la loro credenza nella moltiplicazione senza limiti delle traduzioni delle esperienze interne.
Richieste: E' una religione devozionale. Fanno le loro richieste e i loro ringraziamenti con ceneri sacre. Data la quantità di cenere sopra i simboli, si registra il meccanismo e il sentimento della Richiesta o dell'orazione nel tempio. Guide: Hanno due divinità principali. Una è Shiva, che è essenzialmente Liberazione, la forma androgina del femminile e del maschile, il superamento delle dualità. L'altra è Shakti, che è energia, Forza, protezione. Sono due figure molto energetiche che si traducono in un'infinità di rappresentazioni.
D'altra parte, alla luce dei commenti del Maestro: Pertanto, abbiamo detto che diverse Ascesi ti portano attraverso un sistema a quegli ambiti e tutto è molto legato all'esperienza religiosa... possiamo anche dire che il cerimoniale mette in moto registri e che gli shivaisti hanno sistematizzato tutto ciò. E in diversi momenti nei templi e con la gente abbiamo sperimentato l'irruzione della Forza e il contatto con stati molto elevati e profondi. Ci è rimasto un profondo affetto e rispetto per questo popolo che senza alcun dubbio continua a trasmettere una profonda spiritualità e lo fa da varie migliaia di anni.