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Ricerca. Famiglia. per l’educazione familiare. Quale è l’oggetto?. Quale è la prospettiva?. Quale è la domanda di conoscenza che sollecita la ricerca in educazione familiare?. Pensare pedagogicamente la ricerca alla famiglia. che cosa, come e se occorra predisporre un’indagine.
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Ricerca Famiglia per l’educazione familiare Quale è l’oggetto? Quale è la prospettiva? Quale è la domanda di conoscenza che sollecita la ricerca in educazione familiare?
Pensare pedagogicamente la ricerca alla famiglia che cosa, come e se occorra predisporre un’indagine.
L’oggetto famiglia Studiare molteplici fenomeni che caratterizzano l’evoluzione e i cambiamenti della famiglia contemporanea: Il soggetto famiglia Ricercare Ricerca SULLA famiglia Ricerca PER e CON la famiglia
Prospettive della pedagogia della famiglia Separazione tra coniugi, lavoro extradomestico, assenza di uno dei due genitori, l’ingresso di un nuovo membro nella famiglia Attenzione al deficit cosa manca per la normalità? (!)
come si conciliano punti di debolezza punti di forza risorse bisogni
La soggettività della famiglia Riconoscimento delle COMPETENZE EMPOWERMENT Incremento delle RESPONSABILITA’
Scommessa della ricerca offrire una lettura educativa dei fenomeni che contraddistinguono la complessità entro cui si muove la realtà familiare • in che modo ridefinire le relazioni coniugali e parentali, che vanno assumendo connotazioni del tutto nuove? • Come accompagnare la famiglia nei passaggi di crisi e potenziare le sue risorse? • Come sostenere le famiglie quali luoghi di educazione ad abilità sociali che permettono ai soggetti di costruire relazioni di fiducia, appartenenza, cooperazione ?
Con quale modo fare ricerca? C’è uno strumento educativo? Uno strumento che esalta le potenzialità del discorso pedagogico?
Pensare pedagogicamente la famiglia significa adottare uno sguardo preciso per lo studio dell’oggetto direzione trasformativa Il dinamismo degli stili e delle modalità formative domestiche suscita nella pedagogia familiare un interesse particolare per i processi di cambiamento
cambiamento educazione natura trasformativa del sapere educativo
Epistemologia pedagogica Oggettività vs soggettività “famiglia realtà dinamica e multiforme necessita un orizzonte euristico flessibile e duttile, ma al tempo stesso attendibile” V. Iori “…c’è una specificità del ragionare pedagogico (…) esige l’adozione di specifici criteri euristici ed ermeneutici, con i quali accostare i fatti e gli eventi umani” L. Pati “La pedagogia familiare, aperta all’integrazione di strategie sperimentali, trova senso e specificità non tanto nell’impiego di particolari metodi d’indagine (…) quanto piuttosto nell’elaborazione di modelli teorici di natura squisitamente pedagogica e di principi epistemologici che fondano i metodi conoscitivi scelti, dai quali dipende poi la definizione dell’oggetto dell’indagine, la sua concettualizzazione e operazionalizzazione” R. Viganò
Modalità della ricerca ‘pedagogica’ L’elaborazione della conoscenza procede attraverso: -un apparato di studi di caso, reti, inchieste collaborative ecc.; - l’aspettativa verso un processo di creazione di conoscenza euristico (esplorativo), ermeneutico (cercare di interpretare e attribuire senso), intersoggettivo (cercare di essere in relazione ad altre idee); - sapere "affascinante" e "contagioso"; - orientamento trasformativi della conoscenza verso qualcosa o qualcuno; - diffusione della conoscenza tramite mediazioni attive e dialogo; - conoscenza generativa, significativa e influente, vale a dire, volta all’ ‘apprendimento’
Sapere ‘attuale’, insoddisfacente Sapere ‘ricercato’, desiderabile Un problema di ricerca rappresenta lo scarto tra ciò che sappiamo e ciò che dovremmo sapere
Il valore del sapere pedagogico • Quale sapere desiderabile? • What works • Utilità
“Coloro cui sfugge completamente l’idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, se non la tecnica” • G. Bateson, Mente e natura, Adelphi, Milano, 1984, p. 42. “Se hai nella testa di rispettare solo la verità, temo che non avrai granché da rispettare. Due più due uguale a quattro, ecco quale sarà l’unico oggetto del tuo rispetto. Tolto questo, te la dovrai vedere con elementi incerti: sentimenti, norme, valori, scelte, tutte costruzioni fragili e vaghe. Niente di matematico. Il rispetto non va tributato a ciò che è certificato, ma a ciò che viene proposto”.Eric-Emmanuel Schmitt, Il bambino di Noè, Rizzoli, 2004, pp. 67-68.