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IL SISTEMA INTRASTAT

IL SISTEMA INTRASTAT. Corso UNIPI Ottobre Novembre 2011. FUNZIONE DEI MODELLI INTRASTAT. La nascita dell’UE prevede la libera circolazione nel territorio europeo di merci, persone, servizi e capitali

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IL SISTEMA INTRASTAT

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  1. IL SISTEMA INTRASTAT Corso UNIPI Ottobre Novembre 2011 Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  2. FUNZIONE DEI MODELLI INTRASTAT • La nascita dell’UE prevede la libera circolazione nel territorio europeo di merci, persone, servizi e capitali • Soppressione delle frontiere all’interno dell’UE che rimangono soltanto negli scambi merci con i paesi terzi • Monitoraggio dello scambio merci – acquisti e cessioni - tra i paesi dell’UE attraverso un sistema informatico denominato INTRASTAT Finalità: FISCALI -> la riscossione dei tributi STATISTICHE-> il rilevamento statistico delle merci in entrata e in uscita dallo Stato Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  3. FINALITA’ Il Sistema Intrastat è quindi l’insieme delle procedure volte a garantire l’assolvimento di due importanti funzioni prima svolte dalle dogane: la riscossione dei tributi e il rilevamento statistico delle merci in entrata e in uscita dallo Stato. A questo fine le Autorità degli Stati membri hanno adottato, in recepimento di apposite direttive comunitarie, norme volte a disciplinare gli aspetti fiscali e statistici connessi con tali operazioni. Normativa completa disponibile sul sito www.agenziadogane.gov.it settore Intrastat/riferimenti normativi Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  4. L’acquisto intracomunitario: Gli scambi di beni fra soggetti appartenenti a due diversi Stati comunitari sono considerate “operazioni intracomunitarie” se sono presenti i seguenti tre requisiti: • soggettivo: ciascun partner comunitario possiede un codice di identificazione IVA, costituito dal numero di partita IVA preceduto dal codice dello Stato (codice ISO) composto da due lettere; • oggettivo: l’operazione è a titolo oneroso • territoriale: i beni vengono trasportati o spediti nel territorio di un altro Stato membro. Tali operazioni sono disciplinate ai fini fiscali in Italia dal DL n. 331/93 convertito dalla Legge 427 del 29.10.1993 Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  5. Chi è obbligato all’INTRASTAT • Tutti i soggetti passivi di imposta che effettuano acquisti e/o cessioni intracomunitarie con i requisiti previsti per tali operazioni intracomunitarie (trasferimento della proprietà tra due soggetti passivi di imposta o di altro diritto reale su beni, onerosità, movimentazione (fisica) del bene da un paese UE all’altro) • Gli enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art.4 IV c. DPR 633/72 non soggetti passivi di imposta che – ai sensi dell’articolo 38 del DL 331/93 – hanno effettuato nell’anno precedente acquisti intracomunitari in ambito istituzionale per un valore alnetto dell’IVA superiore ad € 10.000,00 –L. 7/7/2009 n. 88 (il limite iniziale era di € 8263,31) • Gli enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art.4 IV c. DPR 633/72 tra cui si ricorda sono anche le Università, soggetti passivi di imposta relativamente ad attività commerciali svolte, che hanno effettuato acquisti intracomunitari indipendentemente dal loro ammontare. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  6. Inoltre, chi è obbligato all’INTRASTATdal 01/01/2010 Da tale data sono inserite nei modelli INTRASTAT tutte le prestazioni si servizio per le quali è previsto l’assolvimento dell’imposta con il reverse-charge, rese a favore di committenti soggetti passivi IVA in altro stato UE. • La direttiva non introduce espressamente l’obbligo di presentare il modello Intra anche per le prestazioni di servizi ricevute da soggetti comunitari ma il decreto di recepimento ha previsto tale obbligo Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  7. La disciplina comunitaria relativa ai modelli Intrastat è stata recentemente modificata da: • Direttiva 2008/8/CE relativa alla modifica del luogo impositivo delle prestazioni rese a soggetti passivi che dal 01.01.2010 coincide, come regola generale con il Paese del committente anziché con quello del prestatore. L’obbligo di presentazione degli elenchi riepilogativi si estende ai soggetti passivi che effettuano prestazioni di servizi per le quali l’assolvimento dell’imposta spetta al committente, soggetto passivo comunitario, mediante il meccanismo del reverse charge (art. 262 1 c lett.c Dir. 2006/112/CE modificato dalla 2008/8/CE) - Direttiva 2008/117/CE, che si prefigge lo scopo di contrastare le frodi IVA connesse alle operazioni intracomunitarie, con verifiche incrociate di informazioni tra le autorità fiscali dei Paesi UE. Modifica la periodicità di presentazione degli elenchi riepilogativi, che di regola dovranno essere compilati con cadenza mensile, entro la fine del mese successivo (vedi slide periodicità) Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  8. Periodo transitorio • Le normative comunitarie sono state recepite nel nostro ordinamento con il D.Lgs 11.02.2010 n. 18 pubblicato in GU il 19.02.2010 • Obiettive condizioni di incertezza- possibili errori da parte degli operatori • Applicazione dell’art. 10 c.3 L. 27.07.2000 n. 212 (statuto dei diritti del contribuente) : L’Amministrazione Finanziaria in sede di controllo non applicherà sanzioni in caso di eventuali violazioni nella compilazione dei suddetti elenchi relativi ai mesi da GENNAIO a MAGGIO (per i mensili) o al 1° TRIMESTRE (per i trimestrali) a condizione che le eventuali violazioni siano sanate entro il 20 luglio 2010 con invio di elenchi riepilogativi INTEGRATIVI Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  9. I modelli • I nuovi modelli e le relative istruzioni sono stati approvati con provvedimento Agenzia delle Dogane in data 22.02.2010: Elenchi Riepilogativi delle CESSIONI: INTRA-1 frontespizio dell’elenco riepilogativo Cessioni intracomunitarie di beni e dei servizi resi registrati nel periodo INTRA-1bis sezione 1:cessioni di beni INTRA-1ter sezione 2: rettifiche -beni INTRA-1quater sezione 3: servizi resi INTRA-1quinquies sezione 4: rettifiche -sevizi Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  10. ……segue I Modelli Elenchi Riepilogativi degli ACQUISTI: INTRA-2 frontespizio dell’elenco riepilogativo Acquisti intracomunitari di beni e dei servizi ricevuti registrati nel periodo INTRA-2bis sezione 1:cessioni di beni INTRA-2ter sezione 2: rettifiche -beni INTRA-2quater sezione 3: servizi resi INTRA-2quinquies sezione 4: rettifiche -sevizi Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  11. INTRA 1 – Cessione di Beni e Servizi Resi Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  12. INTRA 1-bis Cessioni di Beni Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  13. INTRA 1-ter Rettifiche Cessioni di Beni Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  14. INTRA 1-quater Servizi Resi (N.B. Sono escluse le operazioni di cui agli articoli 7-quater; 7-quinquies e 7-sexies del DPR 633/72) e le operazioni Esenti – Non Imponibili – Non Soggette in altro Stato membro Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  15. INTRA 1-quinquies Rettifiche Servizi Resi Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  16. INTRA 2 – Acquisti di Beni e Servizi Ricevuti Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  17. INTRA 2-bis Acquisti di Beni Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  18. INTRA 2-ter Rettifiche Acquisti di Beni Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  19. INTRA 2-quater Servizi Ricevuti (N.B. Sono escluse le operazioni di cui agli articoli 7-quater; 7-quinquies e 7-sexies del DPR 633/72) e le operazioni Esenti – Non Imponibili – Non Soggette in Italia Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  20. INTRA 2-quinquies Rettifiche Servizi Ricevuti Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  21. Obblighi di compilazione Per i BENI: ai fini doganali negli elenchi vanno indicati i dati delle operazioni registrate nel periodo di riferimento, ad eccezione di quelle con fatturazione o pagamento anticipato per le quali l’indicazione è rimandata all’INTRASTAT riferito alla data di spedizione o consegna effettiva della merce (art, 50 c.7 DL 331/93) Eccezione per il materiale bibliografico che può essere registrato fiscalmente (fattura) e doganalmente (intrastat) nello stesso periodo (quindi, se anche non arrivato, nei termini della registrazione della fattura Per i SERVIZI: la registrazione ai fini doganali deve essere effettuata con riferimento al mese di integrazione/registrazione della fattura. • I contribuenti sono obbligati a compilare la parte anagrafica e quella fiscale • La parte statistica deve essere compilata solamente dai soggetti che presentano il modello con periodicità mensile (D.M. 21.10.1992) e con le semplificazioni in relazione ai volumi di acquisti e cessioni previsti dallo stesso D.M. ed ai loro innalzamenti previsti dall’anno 2007 dal D.M. 20.12.2006 Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  22. Contenuto Elenco Beni – Dati Fiscali • Intra 2-bis colonne: • Numero progressivo riga; • 2. Codice ISO dello Stato membro del • fornitore; • 3. Codice identificativo del fornitore; • 4. Ammontare in euro dell’acquisto; • 5. Ammontare dell’acquisto nella valuta del fornitore (solo se il fornitore è di un paese non aderente all’euro- cambio alla data di effettuazione dell’operazione o, in mancanza, alla data della fattura; • 6. Natura della transazione letterale (solo nel caso di operazioni triangolari). • Intra 1-bis colonne: • Numero progressivo riga; • 2. Codice ISO dello Statomembro • dell’acquirente; • 3. Codice identificativo dell’acquirente; • 4. Ammontare in euro della cessione (incluseeventuali spese accessorie direttamente imputabili e opportunamente ripartite es.trasporto, imballaggio, assicurazioni, etc.) ; • 5. Natura della transazione letterale • (solo nel caso di operazioni triangolari). Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  23. Contenuto Elenco Beni – Dati Statistici Intra 1-bis colonne: 1. Numero progressivo riga; 5. Natura della transazione; 6. Codice NC della merce (costituito da 8 cifre che identifica in dettaglio le merci. La nomenclatura combinata viene aggiornata annualmente per cui è necessario verificare all’inizio di ciascun anno l’esattezza dei codici utilizzati. Si può consultare la nomenclatura combinata su www.agenziadogane.gov.it settore Tariffa doganale); 7. Peso in Kg al netto degli imballaggi se non richiesta l’unità supplementare; 8. Quantità nell’unità di misura supplementare (es. paia); 9. Valore statistico in euro (di solito calcolato dai software: è il valore del bene aumentato delle spese di consegna fino confine di entrata in Italia); 10. Condizioni di consegna; 11. Modalità di trasporto; 12. Codice ISO Paese di destinazione; 13. Provincia di origine o di spedizione. Intra 2-bis colonne: 1. Numero progressivo riga; 6. Natura della transazione; 7. Codice NC della merce; 8. Peso in Kg al netto degli imballaggi se non richiesta l’unità supplementare; 9. Quantità nell’unità di misura supplementare (es. litri); 10. Valore statistico in euro; 11. Condizioni di consegna; 12. Modalità di trasporto; 13. Codice ISO del Paese di provenienza; 14. Codice ISO del Paese di origine; 15. Provincia di destinazione. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  24. NATURA DELLA TRANSAZIONE – col.6 acquisti Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  25. Colonne 11-12 acquisti e 10-11 cessioni • Colonna 11-10 : Condizioni di consegna (sono condizioni commerciali di consegna pattuite tra le parti desunte dalla classificazione INCOTERM che rappresenta una serie di regole internazionali che definiscono diritti e obblighi delle parti di un contratto di vendita con riguardo alla consegna delle merci. ) • Colonna 12-11: modo di trasporto    Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  26. Le condizioni di consegna Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  27. Semplificazioni nella compilazione degli INTRASTAT Dall’1.1.2007: le colonne relative (sia nell’Intra 1-bis che nell’Intra 2-bis) a valore statistico, condizioni di consegna, modalità di trasporto vanno compilate solo da soggetti mensili che nell’anno precedente abbiano registrato operazioni intracomunitarie di valore superiore a 20.000.000,00 € (valore identico per acquisti e cessioni) (D.M. 20 Dicembre 2006) Valore riconfermato, per acquisti e cessioni di beni, dal Decreto MEF 22.02.2010 art. 6 c.4 NB: L’indicazione del valore statistico rimane comunque obbligatoria nel caso di operazioni riepilogate solo ai fini statistici. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  28. …… ulteriori semplificazioniOPERAZIONI NON SOGGETTE A RILEVAZIONE(tabella E allegata al decreto 3/8/2005 Min. Economia e Finanze-) • Nell’elenco sotto riportato sono indicate le merci escluse dalla rilevazione statistica sugli scambi di beni tra Stati membri.): a. Strumenti di pagamento aventi corso legale e valori; b. Oro monetario; c. Soccorso d’urgenza in regioni sinistrate ( dal 2010 sono incluse nelle statistiche sugli scambi); d. Merci che beneficiano di immunità diplomatica, consolare o simile; e. Merci destinate ad un uso temporaneo o restituite dopo tale uso, alle seguenti condizioni: • 1. Non è prevista né effettuata alcuna lavorazione; • 2. La durata prevista per l’uso temporaneo non è superiore a 24 mesi; • 3. La spedizione o l’arrivo non sono stati dichiarati come consegna o acquisizione ai fini IVA; f. Beni che veicolano informazionipersonalizzate(dischetti, nastri, pellicole, disegni, cd-rom), se sono concepiti su richiesta di un cliente particolare o non sono oggetto di transazione commerciale, nonché beni forniti a completamento di una precedente fornitura (es. aggiornamento), non oggetto di fatturazione; g. Beni forniti a titolo gratuito che non siano oggetto di transazione commerciale es: materiale pubblicitario e campioni commerciali; h. Beni destinati ad essere riparati e in seguito alla riparazione nonché i pezzi di ricambio associati e i pezzi difettosi sostituiti. La riparazione consiste nel ripristino della funzione o condizione originaria del bene. i. Merci spedite alle forze armate nazionali o che abbiano accompagnato le stesse; j. Mezzi di lancio di veicoli spaziali; k . Vendita di nuovi mezzi di trasporto da parte di persone fisiche o giuridiche soggette all’IVA a cittadini privati di altri Stati membri( dal 2010 sono incluse nelle statistiche sugli scambi) Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  29. Le Riparazioni:NO in INTRA beni SI in INTRA SERVIZIRimane l’obbligo delle annotazioni sul registro delle movimentazioni a titolo non traslativo della proprietà previsto dall'art. 50 DL 331/93) La deroga contenuta nell’articolo 40, comma 4-bis) del DL 331/93- equiparava dette prestazioni che nascono come prestazioni proprie della lettera vecchia lettera b) 4°c. art. 7 DPR 633/72 –quindi soggette a tassazione nel paese se eseguite nel paese- alle prestazioni indicate nella lettera d) per le quali la tassazione avveniva nel paese del committente (e non del prestatore) se soggetto passivo IVA. Adesso rientrano nei servizi generici e pertanto, se rese a soggetti passivi di imposta o comunque identificati ai fini IVA, sono tutt’ora soggette al reverse charge In ambito Istituzionale come in ambito Commerciale l’Ateneo è comunque un soggetto identificato ai fini IVA e pertanto la tassazione avviene in entrambi i casi nel ns. paese Quindi: In ambito commerciale: AUTOFATTURAZIONE In ambito istituzionale: INTEGRAZIONE della FATTURA Solo per i soggetti non identificati ai fini IVA la prestazione sarà soggetta a tassazione nel paese del prestatore Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  30. …..segue per le Riparazioni –adempimenti Il bene spedito in riparazione in un paese UE è opportuno che sia accompagnato da un documento in duplice copia, numerato e datato anche per la corretta annotazione sul registro di cui all’art. 50, contenente: - I dati del Committente e quelli del Prestatore • Descrizione del bene • Nomenclatura combinata (desumibile dall’originaria fattura di acquisto) • Valore, peso e scopo dell’invio • Dizione esplicita: “operazione effettuata a titolo non traslativo della proprietà ai sensi dell’articolo 40 comma 4-bis DL 331/93” • Indicazione del proprio n. di VAT e richiesta di emissione fattura Al momento della spedizione e del rientro effettuare le apposite annotazione nel registro di cui all’articolo 50 del DL 331/93 Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  31. DOCUMENTO DI TRASPORTO N._______/_____ DEL__________________ COMMITTENTE _______________________________________________ _______________________________________________ ________________ VAT____________ PRESTATORE DEL SERVIZIO Spett.le ___________________________ ___________________________ YOUR VAT NUMBER__________ DESCRIZIONE DEL BENE ************************************************************************************************************* NATURA E QUALITA' QUANTITA' VALORE STATISTICO ************************************************************************************************************* --------------------------------------------- Vettore o incaricato del trasporto: ________________________________________________________ -------------------------------------------- Targa del veicolo: _____/___________ CAUSALE DEL TRASPORTO: ___ c/lavorazione ___ reso da c/lavorazione ___ c/riparazione ___ reso da c/riparazione ___ in deposito ___ contratto d'opera ___ trasporto ___ mandato ___ passaggi interni ___ cessione gratuita ___ in noleggio o locazione ___ allestimento stand fiere ___ in visione ___ in comodato ___ contratto d'appalto ___ commissione ___ in prova ___ altro titolo non traslativo: ___ contratto estimatorio es: gratuito - garanzia Operazione effettuata a titolo non traslativo della proprietà ai sensi dell’art. 40 comma 4bis DL 331/93 Firma del Committente Firma del conducente Lorella Zanobini@adm.unipi.it .

  32. INTRA per Rettifiche Questa sezione va compilata esclusivamente per comunicare le rettifiche alle sezioni 1 di elenchi già presentati, dovute a : • intervenute variazioni nell’ammontare delle operazioni • Errori od omissioni sostanziali non già rilevati Per le specifiche consultare l’all.to XI “istruzioni per l’uso e la compilazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi resi e ricevuti Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  33. Contenuto Elenco INTRA Servizi • Intra 1-quater colonne: • Numero progressivo riga; • 2. Codice ISO dello Stato membro • dell’acquirente; • 3. Codice identificativo dell’acquirente; • 4. Ammontare in euro del servizio reso; • 5. - • 6. Numero fattura; • 7. Data fattura; • 8. Codice servizio; • 9. Modalità di erogazione; • 10. Modalità di incasso; • 11. Paese pagamento. • Intra 2-quater colonne: • Numero progressivo riga; • 2. Codice ISO dello Stato membro del • fornitore; • 3. Codice identificativo del fornitore; • 4. Ammontare in euro del servizio • ricevuto; • 5. Ammontare del servizio ricevuto nella valuta del fornitore (solo se il fornitore è di un paese non aderente all’euro). • 6. Numero fattura; • 7. Data fattura; • 8. Codice servizio; • 9. Modalità di erogazione; • 10. Modalità di incasso; • 11. Paese pagamento. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  34. …segue Contenuto degli elenchi servizi Mod. INTRA1 quater (servizi resi) • Col. 5 e 6 = numero e data fattura emessa • Col. 7 = codice del servizio -> codice a 6 cifre che identifica la tipologia del servizio secondo la classificazione CPA 2008 (classificazione dei prodotti associati alle attività).In caso di incertezza il contribuente deve indicare il codice CPA del servizio che ritiene più vicino al tipo di attività effettivamente svolta • Col. 8 = modalità di erogazione: - i = istantanea :il servizio reso viene erogato in una soluzione - r =a più riprese: “ “ “ “ a più riprese (servizi erogati ciclicamente es: manutenzioni periodiche, pubblicità continuativa, rinnovo licenza software o contratto di manutenzione) • Col. 9 = modalità di incasso: - b = bonifico: il servizio reso è pagato tramite bonifico bancario (op. bancaria che consente il trasferimento dei fondi da un conto ad un altro) - a = accredito: “ “ “ con accredito su c/c bancario (versamenti che provengono anche da fonti diverse da un altro conto corrente (qui anche i pag. con carta di credito) - x = altro: “ “ “ con modalità diverse (anche pag.con ricevuta bancaria) • Col.10 = paese di pagamento ->codice ISO del paese in cui il corrispettivo entra nella disponibilità del beneficiario • (circ. 36/E Ag.E. 21/10/2010) Mod. INTRA 2 quater (servizi ricevutii) • Col. 6 e 7 = numero e data fattura relativa al servizio ricevuto: (circ.ag.entrate 12.03.2010 n. 12 par. 3.2): sono quelli attribuiti dal committente nazionale secondo la numerazione progressiva seguita nella sua contabilità. Sia relativamente all’autofatturazione di cui all’art. 17 2°c. dpr 633/72 che all’integrazione della fattura Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  35. CPA 2008 classificazione dei prodotti associati alle attività • Questi codici, come quelli relativi ai beni e disponibili sul sito dell'agenzia delle dogane (www.agenziadogane.it>tariffa doganale TARIC >accedi alla tariffa doganale TARIC >consultazione >nomenclature >TARIC >visualizza o ricerca per parole), devono essere utilizzati per comunicare le tipologie di servizio in dogana attraverso i modelli INTRA 2 quater (INTRA 2 bis per i beni). • I codici da tariffa doganale TARIC sono usati anche dal fornitore. • I codici CPA sono usati nei nostri modelli. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  36. un consiglio • Nella compilazione dell’ordine per i BENI ricordarsi di chiedere che sia espressamente indicato in fattura il codice del servizio onde evitare di doverlo chiedere dopo con il rischio di non poter effettuare le dovute registrazioni nei termini previsti. • Nella fattura che emettiamo per un bene ceduto o un servizio prestato è buona regola indicare al nostro cliente il codice servizio che utilizzeremo nei modelli INTRA. • Specificare nella fattura che emettiamo per servizi, se emessa nei confronti di un soggetto passivo, che l’operazione è soggetta al reverse charge nel paese di destinazione Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  37. Rettifiche per servizi • inserimenti di movimenti non dichiarati in precedenza: vanno registrati nei modelli Intra1Quater o Intra2Quater (sezioni 3) specificando nel frontespizio relativo il periodo nel quale il servizio è stato reso/ricevuto • modifiche di movimenti dichiarati in precedenza: vanno registrate nei modelli Intra1Quinquies o Intra2Quinquies (sezioni 4) specificando gli estremi dell’elenco da modificare (colonne 1-5) e i nuovi dati che sostituiscono quelli precedentemente dichiarati (colonne 6-15)) • cancellazioni di movimenti dichiarati in precedenza: vanno registrate nei modelli Intra1Quinquies o Intra2Quinquies (sezioni 4) specificando gli estremi dell’elenco da modificare (colonne 1-5) lasciando vuote le successive informazioni (colonne 6-15)) Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  38. Servizi soggetti a rilevazione Intrastat - 1 Le prestazioni di servizi, rese o ricevute, aventi congiuntamente le tre caratteristiche seguenti dovranno essere rilevate nei nuovi modelli Intra: 1) prestazioni disciplinate dall’articolo 7 ter (Per le novità in materia di territorialità Iva per le prestazioni di servizi si veda il Decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 18 e la circolare 58/E del 31 dicembre 2009): Sono pertanto ESCLUSI i seguenti servizi in deroga di cui all’articolo 7 quater e quinquies: • servizi relativi a beni immobili, (art. 7-quater) • trasporto passeggeri, (art. 7-quater) • ristorazione e catering, (art. 7-quater) • ristorazione e catering a bordo di treni, navi o aerei in viaggio intra UE, (art. 7-quater) • attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili (comprese le fiere ecc.). (art. 7-quater) • noleggio a breve termine di mezzi di trasporto. (art. 7-quinquies) 2) scambiate fra soggetti passivi stabiliti in Stati membri della Comunità Europea distinti: sono pertanto esclusi i servizi prestati a soggetti privati, i servizi scambiati fra soggetti passivi stabiliti nel medesimo Stato membro e i servizi scambiati resi a o ricevuti da soggetti non residenti nella Comunità. 3) imponibili nel paese in cui è stabilito il committente: sono pertanto esclusi taluni servizi che, pur essendo disciplinati dall’articolo 7 ter, sono non imponibili o esenti per un’espressa previsione normativa nel paese del committente (taluni servizi, quali ad esempio le operazioni di assicurazione, sono esenti in tutti i paesi membri per quanto previsto dalla direttiva 2006/112). Ad esempio, nel caso in cui il committente sia un soggetto passivo stabilito in Italia, il trasporto di beni in esportazione o le intermediazioni su beni in esportazione sono non imponibili in Italia per cui non sorgono obblighi in materia di Intra. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  39. Servizi soggetti a rilevazione Intrastat - 2 • Segue un elenco, non esaustivo, di prestazioni di servizi oggetto di rilevazione nei modelli intra nella misura in cui siano sempre soggette ad Iva nel paese del committente: • a) prestazioni di trasporto di beni, comprendendo in tale ambito i trasporti nazionali, quelli intracomunitari ed escludendo quelli internazionali; • b) prestazioni di qualsiasi genere su beni mobili materiali, ovunque rese, ed indipendentemente dall’uscita fisica dei beni, al termine della prestazione, dallo Stato membro in cui la stessa viene eseguita; • d) prestazioni di intermediazione relative a cessioni nazionali o comunitarie; • e) locazioni a lungo termine di mezzi di trasporto; • f)prestazioni di servizi, già disciplinate dall’articolo 7, quarto comma, lett. d) del DPR n. 633/72 indipendentemente da dove siano materialmente utilizzate: - prestazioni derivanti da contratti di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili di beni mobili materiali diversi dai mezzi di trasporto; - cessioni di diritti immateriali redevances, royalties, diritti di autore, e simili; - prestazioni pubblicitarie; consulenza e assistenza tecnica o legale, comprese quelle di formazione e di addestramento del personale; elaborazione e fornitura di dati e simili; - interpretariato e traduzioni; servizi di telecomunicazione, di radiodiffusione e di televisione; servizi resi tramite mezzi elettronici; prestiti di personale; - concessione dell'accesso ai sistemi di gas naturale o di energia elettrica, servizio di trasporto o di trasmissione mediante gli stessi e fornitura di altri servizi direttamente collegati; - cessioni di contratti relativi alle prestazioni di sportivi professionisti. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  40. Inoltre dal 2010 • Negli elenchi riepilogativi vanno riepilogate ai soli fini statistici nelle sezioni 1 e 2 le operazioni commerciali relative allo scambio di energia elettrica e di gas. • Per le lavorazioni i soggetti mensili dovranno registrare l’operazione ai fini statistici nelle sezioni Beni e ai fini fiscali nelle sezioni Servizi. • La tardiva presentazione degli elenchi Intra Beni e Servizi viene gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  41. Il modello INTRA 12 • L’agenzia delle Entrate con disposizione prot. 2010/59225 del 16/04/2010 ha approvato il modello INTRA 12 per la dichiarazione mensile in via Telematica, a partire dal 1° giugno 2010, relativa agli acquisti da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato effettuati dagli Enti non soggetti IVA e dagli agricoltori esonerati. • E’ una dichiarazione fiscale: si dichiara l’ammontare degli acquisti registrati nel mese precedente e l’ammontare dell’imposta dovuta • Trasmissione entro la fine del mese successivo a quello di registrazione Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  42. Il modello INTRA 12 Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  43. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  44. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  45. contenuti • 1 e 2: Imponibile e imposta acquisti intracomunitari • 3 e 4: Imponibile e imposta beni acquistati nel territorio dello Stato da Soggetto passivo non residente comunitario (art. 17 c. 2) es. beni giacenti in depositi doganali nello Stato. • 5 : totale imponibile dei servizi (integrazione fatture/autofatture – art. 47 c. 3 DL 331/93) • 6 e 7: totale imponibile sui soli servizi territoriali per regola generale (art. 7-ter) e relativa imposta8 • da 8 a 12 :come da 3 a 7 ma da Soggetti non residenti EXTRA comunitari Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  46. PERIODICITA’ degli elenchi INTRADecreto Ministro dell’Economia e delle Finanze 22.02.2010 - art. 2 : Trimestrale: per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni (cessioni beni o servizi oppure acquisti beni o servizi) , un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000 euro. Vale anche per i soggetti che hanno iniziato l’attività da meno di quattro mesi e sono nei trimestri precedenti al di sotto del limite suddetto. Se detta soglia viene superata nel corso di un trimestre, deve essere presentato l’elenco riepilogativo con periodicità mensile già dal mese successivo a quello in cui la soglia è stata superata, unitamente agli elenchi riepilogativi, appositamente contrassegnati, per i periodi mensili già trascorsi Il contribuente trimestrale può optare per il mensile (validità per l’intero anno) Mensile: per tutti gli altri Annuale: non esiste più Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  47. Esempi: • Nel corso di un trimestre un soggetto passivo realizza cessioni intracomunitarie di beni per 60.000 euro e nello stesso periodo presta servizi per 10.000 euro, dovrà presentare mensilmente l’elenco delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi, quindi per l’intero elenco cessioni. • Stessa cosa se nello stesso periodo di un trimestre un contribuente acquista beni intracomunitari per 30.000 euro e riceve prestazioni di servizi per 55.000. Diventa mensile. • Se invece si acquistano beni per 30.000 e servizi per 30.000, il contribuente rimane trimestrale. • NB: le singole categorie di operazioni relative ai beni ed ai servizi non si sommano. Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  48. INTRA presentazione telematica • Dlgs 22.02.2010 n. 18 art. 2 lett. H (modifica all’art. 50 c. 6 DL 331/93): obbliga I soggetti passivi di Imposta sul Valore Aggiunto alla presentazione in via telematica all’Agenzia delle Dogane di elenchi riepilogativi periodici degli scambi di beni e di servizi effettuati con soggetti iva stabiliti nei territori degli altri Stati membri della Comunità Europea (entro il 25 del mese successivo al periodo di riferimento) Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  49. Scadenza della presentazione non in via telematica • Art. 3 Decreto MEF 22.02.2010 e Art. 3 determinazione Agenzia Dogane 22.02.2010 prot. 22778/RU: Fino al 30 Aprile 2010 (gennaio-febbraio-marzo o il I° trim.) è stato possibile presentarli ancora in formato elettronico (es. cd, floppy, penna USB) - con frontespizi compilati e sottoscritti dal soggetto obbligato o delegato (con apposita procura) - agli uffici doganali territorialmente competenti entro il giorno 20 del mese successivo al periodo di riferimento. Successivamente solo per via telematica entro il 25 del mese successivo al periodo di riferimento Lorella Zanobini@adm.unipi.it

  50. Abrogata la proroga per il mese di Agosto • Il D.Lgs. 18/2010, attuativo della riforma IVA 2010, ha abrogato il D.P.R. 190/2004 che aveva fissato al 6 Settembre la scadenza per la presentazione dei modelli INTRASTAT relativi alle operazioni intracomunitarie del mese di LUGLIO. La scadenza per la presentazione degli elenchi relativi al mese di Luglio è quindi il 25 Agosto. • Rinvio non più attuabile per la modifica dell’art. 263 della Direttiva 2006/112/CE: presentazione degli elenchi mensili entro un termine non superiore ad 1 mese rispetto al periodo di riferimento Lorella Zanobini@adm.unipi.it

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