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COME LEGGERE LA STORIA del giornalismo

COME LEGGERE LA STORIA del giornalismo. Potere & tecnologie. 1. Chiavi di lettura:la storia non solo succedersi di nomi e date ma …. 1. Libertà di stampa come perenne termometro della democrazia 2. L’informazione come un gigantesco business: la legge dei conti in rosso

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COME LEGGERE LA STORIA del giornalismo

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Presentation Transcript


  1. COME LEGGERE LA STORIA del giornalismo Potere & tecnologie 1

  2. Chiavi di lettura:la storia non solo succedersi di nomi e date ma … • 1. Libertà di stampa come perenne termometro della democrazia • 2. L’informazione come un gigantesco business: la legge dei conti in rosso • 3. L’informazione in continua evoluzione tecnologica 2

  3. I debiti di Gutenberg Nasce nel1397 a Mainz Nel 1438 fonda la società per la “nuova arte della stampa” Si fa finanziare da Johann Fust Nel 1455/56 realizza la Bibbia delle 42 righe Il banchiere si prende la tipografia Muore nel 1468 3

  4. I caratteri mobili • Già i cinesi dall’ottavo secolo xilografie, e nell’XI avevano caratteri mobili di legno. Ma troppi ideogrammi. Anche in Corea • Gutenberg: caratteri mobili metallici sotto torchio da uva • Nel 500 tipografie in 250 città europee: 80 Italia,52 Germania, 43 Francia. Venezia e Torino i maggiori centri di stampa. Totale produzione 27mila edizioni, cioè 13 milioni di libri su una popolazione di 100 milioni • Stampa, polvere da sparo e bussola avevano cambiato il mondo

  5. Che rivoluzione! • Potere politico timoroso per il diffondersi di voci critiche al potere • Alto clero contrario: anche il popolo poteva leggersi da solo i testi sacri • Diffusione Bibbia elemento fondamentale nella Riforma di Lutero • Stratificazione del sapere nel tempo

  6. Il potere non vuole la stampa libera • I primi giornali, le Gazzette, sottoposte al controllo delle Corti • Primi giornali veri: Leipziger Zeitung, 1660, Daily Courant 1702 • Dichiarazione Diritti dell’uomo 1789; Costituzione americana 1791: riconoscimento libertà di stampa come fondamento rivoluzionario di libertà 6

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  8. Daily courant 8

  9. Napoleone e la censura 9

  10. Da rivoluzionario a Imperatore • Napoleone arriva in Italia (Milano 15 maggio 1796) da difensore della Rivoluzione • Resta 3 anni e favorisce la nascita di giornali rivoluzionari • Nel 99, Restaurazione, Napoleone torna in Francia • 14 giugno 1800, batte gli austriaci a Marengo e rientra da Console • 1803:instaurazione della censura preventiva 10

  11. Il giornale prodotto di massa • Nei primi decenni 800: aumenta diffusione • Le redazioni si organizzano; stenografia • Inserzioni pubblicitarie • Spedizione postale abbonamenti • Formato 26x40 • Carta a rullo • Torchio a vapore (1814) • Litografia 11

  12. Un penny di rivoluzione • Primi 800 giornali di 4 pagine, solo argomenti politici ed economici, diretti alle élites, max 2mila copie • Nel 1833 nasce a New York il Sun, un penny invece di 6 che raggiunge in due anni le 15mila copie. Subito altre testate. Non abbonamento ma strilloni. Successo perché si allargano i temi di interesse, cambiano testate, cresce pubblicità: il giornale scopre nuovi ceti e nuovi bisogni. La penny press inventò il moderno concetto di notizia

  13. Arrivano rotativa e linotype • 1846: prima rotativa a Filadelfia, si stampa su rullo continuo fra cilindri metallici • Prima linotype inventata a Baltimora nel 1884. Una gigantesca macchina da scrivere che compone righe di piombo fuso (stampa a caldo) prende il posto del compositoio a mano di Gutenberg • Nel 1853 nasce l’Agenzia Stefani • Nel 1858: 117 giornali nel sardo piemontese; 68 nel lombardo veneto; 27 in Toscana;16 a Roma; 50 nel Sud. • Nel 1870 nasce la Manzoni (pubblicità) • Nel 1866 nasce il Secolo • Nel 1876 nasce Corriere della sera 13

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  16. Primo numero Corriere della sera 17

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  20. Gli industriali e i giornali • 1885: Crespi nel Corriere • A Genova i Perrone editano SecoloXIX; nel 1917 prendono anche Messaggero • Acciaierie Terni, controllano La Tribuna • Acciaierie Ilva controllano La Nazione e Il Mattino • Breda, Ilva, Ansaldo, Eridania finanziano anche Il popolo d’Italia di Mussolini • Nel 20 gli Agnelli entrano ne La Stampa 21

  21. Il giornale di Mussolini 22

  22. La mordacchia fascista • Ancora prima di prendere il potere il fascismo aveva lanciato le squadracce contro giornali, tipografie, giornalisti • Già nel 23 decreto che limitava la libertà di stampa • La svolta apertamente autoritaria arriva nel 25 dopo l’omicidio Matteotti con le leggi “fascistissime” che hanno per obiettivo la “fascistizzazione dello Stato” 23

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  24. Giacomo Matteotti 25

  25. La doppia linea di Mussolini • Il bastone • 31/ 12/ 25: sciolta la Federazione della stampa; al suo posto Sindacato nazionale dei giornalisti fascisti; istituito Albo dei giornalisti, chi non è iscritto non può esercitare; chi non è fascista non viene iscritto • Nel 26 assalto a tutti i giornali contrari al fascismo • 5 novembre scioglimento partiti politici e chiusura giornali • Dichiarati decaduti i deputati aventiniani • 21 novembre, legge “per la difesa dello Stato” che introduce la pena di morte 26

  26. Il bastone… • Creato nel 25 super ufficio stampa che dice ai giornali (le “veline”) cosa e come scrivere • Agenzia Stefani voce ufficiale del governo • Nel 27 si stabilisce che “i posti di direzione e di comando devono essere riservati a “camicie nere fedelissime” • Nel 1933 direttore Galeazzo Ciano, genero del Duce • Nel 34 diventa Sottosegretariato e nel 35 Ministero per la Cultura Popolare • Stanziate ingenti somme per comprare e corrompere giornali e giornalisti • I giornali italiani ignorano l’uso dei gas in Etiopia • I giornali arrivarono a ignorare lo sbarco alleato in Sicilia 27

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  28. …e la carota • Sotto il fascismo ammodernamento tecnologico: • Nel 1930 arriva la radio, notiziari Eiar • Cinegiornale Luce • Rinnovamento delle tipografie, aumento della foliazione, nasce il numero sportivo del lunedì, crescono le redazioni, si arricchisce l’offerta giornalistica • Arrivano le macchine a rotocalco; nascono settimanali e specializzati femminili, sportivi, spettacolo • Si affermano nuovi editori come Rizzoli e Mondadori che si lanciano nel settore dei periodici 29

  29. Galeazzo e Edda Ciano 30

  30. Che vergogna! 31

  31. Dichiarazione di guerra 32

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  33. Torna (faticosamente) la libertà • 25 luglio 1943: caduta di Mussolini, il direttore della Stefani, Manlio Morgagni, si suicida • “la guerra continua” fino al 25 aprile 45 e coinvolge i giornali • Finita la guerra: Rai al posto di Eiar; Ansa invece che Stefani; torna Federazione della Stampa • Addio Minculpop, ridiventa Sottosegretariato alla stampa e all’informazione • Nel 46 ci sono 140 giornali; grandi giornali riprendono il sopravvento sui giornali di partito; tornano le antiche proprietà • Addio vento del Nord: licenziati Borsa al Corriere e Jacchia al Messaggero 34

  34. Dal centrismo al centro sinistra • Vittoria Dc alla Costituente • Arriva la Costituzione con l’art 21 • Nel 48 legge sulla stampa • Anni del centrismo • Nel 56 arriva Il giorno,una vera rivoluzione nel giornalismo finanziato da Enrico Mattei 35

  35. La contestazione in redazione • I sommovimenti sociali e politici degli ultimi anni 60 specie dalla strage di piazza Fontana si manifestano nell’informazione: • A- nascono giornali come Manifesto, Lotta continua • B- si ripercuotono sulla linea editoriale dei maggiori giornali a partire dal Corriere con la direzione Ottone che subisce l’uscita di Indro Montanelli 36

  36. Il ’68 e la stampa 37

  37. Il Corriere e la P2 • La crisi del Corriere dopo Montanelli:Cefis, Agnelli e Moratti. • Nel 74 arrivano i Rizzoli con grandi progetti di espansione, ma senza capitali sufficienti • Banco Ambrosiano, Calvi, Marcinkus, Gelli: attraverso i soldi vengono messe le mani della P2 sul più grande giornale italiano • I finanziamenti al Corriere portano Calvi alla bancarotta, alla fuga e alla morte a Londra • Si scoprono gli elenchi della P2 • Angelo Rizzoli in carcere, costretto a svendere ad Agnelli e altri imprenditori 38

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  39. Il Giornale e la Repubblica • Nel ‘74 nasce Il Giornale di Montanelli finanziato prima da Cefis e poi da Berlusconi • Nel ‘76 nasce la Repubblica, editore Carlo Caracciolo, direttore Eugenio Scalfari • Nell’80 in Repubblica entra il finanziere Carlo De Benedetti che aveva comprato anche Mondadori • Guerra fra De Benedetti e Berlusconi che era azionista Mondadori • Guerra di Segrate e spartizione col lodo Mondadori/Ciarrapico • Scorso anno Berlusconi condannato a un risarcimento a De Benedetti per 580 mln euro 40

  40. Prime prime pagine 41

  41. Giornalisti nel mirino br • Dal 76 all’85: gli anni di piombo, il culmine rapimento e uccisione Aldo Moro. I giornali coinvolti nella trattativa:pubblicare i comunicati? • Giornali e giornalisti colpiti: -nel 77 gambizzati Vittorio Bruno, Indro Montanelli,Emilio Rossi, Luigi Garzotto, Nino Ferrero -ucciso Carlo Casalegno -nell’80 ferito Guido Passalacqua e ucciso Walter Tobagi 42

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  43. Immagini terrorismo 44

  44. Immagini terrorismo 45

  45. Le grandi innovazioni degli ultimi 30 anni Dalla stampa a caldo alla stampa a freddo con la fotocomposizione, dal 68 in poi. Nel 1980 l’80% dei giornali compone a freddo Inizia la teletrasmissione dai 70. Nel 96 teletrasmettono i primi 13, poi tutti gli altri Infine arriva il computer, inizia l’informazione online, l’innovazione cambia totalmente la storia del giornalismo - E adesso? Smartphone, tablet… Terremoto tecnologico 46

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