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LA STORIA DEL BOSCO. Dal 1000 al 1500. La zona che oggi chiamiamo S. Romolo. nel Medioevo. veniva chiamata. Nemus Sancti Romuli (Bosco di S. Romolo).
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LA STORIA DEL BOSCO
La zona che oggi chiamiamo S. Romolo nel Medioevo veniva chiamata Nemus Sancti Romuli (Bosco di S. Romolo)
Nel X secolo gli abitanti dell’antica Sanremo (che non si chiamava più Villa Matutiana, ma Oppidum Sancti Romulicioècittà di S. Romolo) si rifugiarono nella zona di San Romolo, al sicuro dalle incursioni dei pirati Saraceni.
In queste zone facevano inoltre dei pellegrinaggi per visitare La Bauma cioè la grotta dove era vissuto il vescovo Romolo , diventato poi protettore della città.
Nel Medioevo i boschi e i pascoli di S. Romolo erano una delle principali risorse della città di Sanremo o meglio dell’Oppidum Sancti Romuli.
Dalle leggi della città (gli statuti), appare evidente la preoccupazione di non tagliare troppi alberi. Gli storici hanno scoperto che nel bosco prevalevano le latifoglie, con noccioli, querce, lecci e castagni, ma c’erano anche noci, faggi e corbezzoli.
I castagni venivano usati soprattutto per l’alimentazione, mentre le querce erano utilizzate per il legname da costruzione.
I corbezzoli invece venivano raccolti dai cittadini per il fuoco di casa, mentre i noccioli venivano tagliati per costruire verghe e forche da aia e da fieno.
Nel 1500 ci fu un aumento della produzione per tutta la città di Sanremo
A SAN ROMOLO praticavano anche l’ agricoltura e la pastorizia: alternavano i pascoli delle capre alla coltivazione dei cereali.
Era molto importante la caccia ai colombi , la pesca delle anguille e l’ allevamento delle api.
Per quanto riguarda il bosco di San Romolo i cittadini praticavano il pascolo caprino , la raccolta di legna e di brughi (erica) per il fuoco di casa, la fabbricazione di mobili e di utensili, la produzione di calce e di mattoni, la raccolta di castagne e noccioli, strame e fogliame per la concimazione dei campi.
Nel 1521 iniziarono a costruire il convento dei frati francescani. Nel 1576 disboscarono la zona pianeggiante (prato di adesso ) per ricavare dei campi coltivabili .
Le donne andavano da Perinaldo a Sanremo per lavorare e poi tornavano a Perinaldo.
Quando alla fine del 1700 ,a causa delle gelate , la coltivazione degli agrumi andò in crisi, le risorse del bosco furono sfruttate ancora di più.
In questo periodo cominciarono a svilupparsi le pinete per sostituire le querce e i lecci che erano stati tagliati troppo.
Tra la fine dell’ 1800 e il 1900 il bosco di SAN Romolo perse importanza da un punto di vista agricolo, però divenne una zona turistica, per gli inglesi che venivano a cercare una zona più calda dell’ Inghilterra.
Noi andiamo spesso a S. Romolo per divertirci e trascorrere una giornata di svago con le nostre famiglie Il 24 settembre 2004 siamo stati a S. Romolo per scoprire informazioni e “segreti” Secondo me sì Anche questi eventi saranno da inserire nelle storia del bosco, o no? Anche secondo me