450 likes | 654 Views
Misura della vita media del leptone m Esperimento CPP. Rivelatori a gas. Tra i primi utilizzati per la rivelazione di particelle. Sfruttano la ionizzazione prodotta dal passaggio di un fotone o di una particella carica in un gas
E N D
Misura della vita media del leptone mEsperimento CPP silvia miozzi LNF-INFN
Rivelatori a gas • Tra i primi utilizzati per la rivelazione di particelle. • Sfruttano la ionizzazione prodotta dal passaggio di un fotone o di una particella carica in un gas • Un elettrone viene rimosso da un atomo o da una molecola in modo da creare una coppia elettrone-ione positivo.
gas filling E Configurazione del rivelatore a gas • Contenitore riempito con un gas facilmente ionizzabile • Due elettrodi : catodo (negativo) e anodo (positivo) - HV
gas filling E E E Rivelatore a gas Campo elettrico uniforme Radiazione ionizzante interagisce con il gas creando coppie elettrone-ione positivo Elettroni si muovono verso l’anodo Ioni positivi si muovono verso il catodo
Deriva e mobilità • m = v/E mobilità • v = velocità di deriva • E = campo elettrico V-1elettrone = 200 ns/cm
Helium Xenon Argon CH DME GAS (STP) 4 3.9 1.5 6.7 0.32 dE/ dx ( keV / cm ) 2.4 6 n (ion pairs/ cm ) 16 55 44 25 Ionizzazione primaria Processo di natura statistica COPPIE ELETTRONE - IONE POSITIVO n = E/W numero coppie di ioni E energia depositata nel gas W ≈100 eV energia media per creazione di coppia
Helium Xenon Argon GAS (STP) CH DME 4 6 n (ion pairs/cm) cm ) 16 55 44 25 N (ion pairs/cm) 53 160 8 300 90 Ionizzazione secondaria Se gli elettroni della ionizzazione primaria hanno energia sufficiente (keV) possono produrre una nuova ionizzazione N ≈ 3n coppie elettrone-ione prodotte n coppie elettrone-ione primarie
Moltiplicazione a valanga • Aumentando l’intensità del campo elettrico (>10 kV/cm) gli elettroni secondari possono acquistare energia sufficiente per produrre una nuova ionizzazione e così via con la formazione di una valanga • A causa della grande mobilità degli elettroni rispetto agli ioni positivi la valanga ha la forma di una goccia: sul fronte gli elettroni, sulla coda gli ioni
l E x Moltiplicazione a valanga Fotografia della valanga Ioni Elettroni dn = nadx frazione elettroni secondari • = 1/l coefficiente di Townsend l libero cammino medio n = n0exp(ax) numero elettroni prodotti n0 numero iniziale di elettroni n/n0 = exp(ax) guadagno Raether limit: G ~ 108
Dalla valanga allo streamer… • Quando il numero di elettroni sulla testa della valanga raggiunge il limite di Raether, il campo di carica spaziale all’interno della valanga influisce sul campo esterno applicato • All’interno della valanga ioni ed elettroni si ricombinano emettendo fotoni isotropamente • Questi fotoni, insieme ai fotoni creati dall’intensa attività ionizzante alla testa della valanga originano valanghe secondarie attorno alla valanga principale • Le valanghe si uniscono producendo un filamento di plasma che si allunga verso gli elettrodi Raether limit
…e dallo streamer alle scariche Lo streamer mette a contatto i 2 elettrodi: si innesca una scarica! Se la tensione applicata è molto elevata, i fotoni non sono più confinati in prossimità della valanga principale: sono in grado di produrre elettroni sia attraverso fotoionizzazione sia estraendoli direttamente dal catodo. Dunque si generano valanghe secondarie e scariche in tutto il volume del rivelatore.
Regimi di funzionamento ln M Streamer Breakdown Saturation Multiplication Collection Attachment n1 n2 IONIZATION CHAMBER PROPORTIONAL COUNTER Voltage
Formazione del segnale - HV 0 E x V0 d Segnale veloce indotto dal movimento degli elettroni fornisce una risoluzione in tempo molto più elevata rispetto a quello indotto dal movimento degli ioni positivi
Catodi Resistivi Quali sono i vantaggi nell’utilizzo di catodi ad alta resistività? • Trasparenza: questi materiali essendo non metallici evitano l’effetto “gabbia di Faraday”: il segnale catodico viene trasmesso all’esterno del rivelatore! • E’ dunque possibile posizionare gli elettrodi di lettura all’esterno del rivelatore (ad esempio perpendicolari al filo anodico • Utilizzando elettrodi di lettura esterni il rivelatore viene praticamente diviso in 2 parti completamente indipendenti: una parte attiva di rivelazione (gas + HV) e una parte passiva di lettura (elettrodi esterni).
RPC Contatori a Piatti Resistivi Regime di funzionamento: Streamer o valanga -HV (10-12 kV) elettrodi piani resistivi in bakelite o vetro 2 mm gap di gas Strip/pad di lettura con elettronica
catodo gap-utile di ionizzazione 1mm gap-utile di moltiplicazione 1mm anodo Dimensione della gap Le valanghe che sono generate in prossimità dell’anodo non hanno spazio per svilupparsi a sufficienza per essere rivelate. Solo le valanghe generate dai cluster creati nel primo mm vicino al catodo (gap utile di ionizzazione: g.u.i.), avendo almeno circa un ulteriore mm di gas (gap utile di moltiplicazione: g.u.m.) per svilupparsi possono dare origine ad un segnale rivelabile
thickness GAS (STP) 1 mm 45 Helium 70 2 mm 1 mm 91.8 Argon 99.3 2 mm Efficienza di rivelazione e = 1- e-n0 Con miscele tipiche (gas nobile + idrocarburo) n0= 3 cluster/mm l cammino libero medio degli elettroni ( 70-80 mm) e > 95% G ≈106 (G =n/n0= ex/l= e1mm/70mm)
Marcello conversi Ettore Pancini Oreste Piccioni
Marcello Conversi Tivoli 1917 - Roma 1988 • Si laureò in fisica all'Università di Roma nel 1940. • Insieme a Ettore Pancini e Oreste Piccioni, svolse negli anni della guerra e in quelli immediatamente successivi un'importante serie di esperimenti sui raggi cosmici che portarono alla scoperta della particella in seguito nota come muone e che segnarono di fatto la nascita della "fisica delle alte energie". • Dal 1950 al 1958 fu professore di fisica superiore all'Università di Pisa, passando in seguito all'Università di Roma. • A Pisa diresse negli anni Cinquanta il progetto per la realizzazione di un avanzato centro di calcolo elettronico seguendo un suggerimento che Enrico Fermi aveva dato a lui, Giorgio Salvini e Gilberto Bernardini durante il Congresso di Varenna del 1954. • Da questa iniziativa nacque la scuola di informatica italiana.
Conversi racconta… "Piccioni ed io, quando sul finire del 1941 decidemmo di lavorare insieme, avevamo in mente la determinazione diretta della vita media del mesotrone. Piccioni, con alcuni anni di esperienza più di me, aveva una profonda conoscenza ed un grande entusiasmo per l'elettronica, e la maggior parte dello sviluppo che ne seguì fu dovuto alla sua grande competenza ed ingegnosità in questo campo."
Ettore Pancini Stanghella (PD) 1915 - Venezia 1981 • Laureatosi con Bruno Rossi a Padova nel 1938, fu militante comunista e trascorse gli anni della guerra alternando il lavoro di ricerca nella fisica dei raggi cosmici all'impegno attivo nella Resistenza (nel 1944 fu comandante dei Gruppi di azione partigiana di Venezia). • Trasferitosi dall'Istituto di fisica di Padova a quello di Roma, nel 1945 partecipò alla fase finale del celebre esperimento noto come esperimento di Conversi-Pancini-Piccioni, che portò alla scoperta della particella in seguito nota come muone, segnando la nascita della "fisica delle alte energie“ • Nel 1952 diventò professore di fisica all'Università di Genova, e dal 1961 passò all'Università di Napoli. Edoardo Amaldi, Gilberto Bernardini e Ettore Pancini
Oreste PiccioniSiena 1915 Formatosi alla scuola fiorentina di fisica dei raggi cosmici creata da Bruno Rossi, collaborò durante la guerra con Marcello Conversi e subito dopo con Ettore Pancini ad un'importante serie di esperimenti sui raggi cosmici che portarono alla scoperta della particella in seguito nota come muone, che segnò di fatto la nascita della "fisica delle alte energie". Dopo la guerra la sua carriera si svolse attraverso varie istituzioni di ricerca negli Stati Uniti, dando significativi contributi negli anni Cinquanta alla ricerca sulle anti-particelle. E’ stato prof. emerito di Fisica nell'University of California, San Diego (U.S.A.).
Piccioni racconta… La mia iniziazione al mesotrone avvenne nel 1940 nelle montagne italiane vicino al Cervino, quando io aiutavo Gilberto Bernardini, Bruno Ferretti ed altri con medio entusiasmo eccetto che per lo sci. Fu soltanto quando vidi nel 1941 un articolo di Rasetti che il mio entusiasmo salì ad un alto livello. Fortunatamente Conversi si unì a me ed insieme...".
La preistoria del muone • Come interagiscono i nucleoni nei nuclei? • Nel 1934 Yukawa avanza un modello secondo il quale essi si scambiano delle particelle. Di queste prevede la massa che deve essere circa 200 volte quella dell’elettrone e per questo li chiama mesoni (massa intermedia tra elettrone e protone). • Nel 1937, Anderson scopre una particella nei raggi cosmici. La nuova particella ha una massa 200 volte superiore a quella dell’elettrone. Si pensa che questa particella sia quella di Yukawa. Ma non è così. • 1937 - Yukawa identifica il mesotrone dei raggi cosmici con il mesone mediatore delle forze nucleari.
La preistoria del muone • 1938- Yukawa ipotizza che il mesone sia instabile e decada in un elettrone più un neutrino con vita media dell’ordine del microsecondo. • 1940 - Tomonaga e Araki concludono che a causa della carica elettrica positiva del nucleo:"la competizione tra cattura nucleare e decadimento spontaneo deve essere differente per mesoni di segno opposto in quiete"; • per i mesoni positivi (respinti elettrostaticamente dal nucleo) la probabilità di cattura prima del decadimento è trascurabilmente piccola, per i mesoni negativi questa probabilità è sempre sensibilmente maggiore di quella di decadimento.
La preistoria del muone • 1942 - Rossi e Nereson realizzano un dispositivo con il quale ottengono • t = 2.15 ± 0.07 microsecondi • questo risultato verrà conosciuto in Italia solo alla fine della guerra
La scoperta del muone • Nel 1946 un test cruciale fu fatto da Conversi, Pancini e Piccioni che stabiliscono che la nuova particella non è quella di Yukawa. • E’ simile ad un elettrone, ma più pesante. • Fu battezzata con il nome di muone (µ). • Come un elettrone si presenta in due stati di carica: positiva e negativa.
Esperimento CPP • 1942-Conversi e Piccioni realizzano un sistema di coincidenze veloci (per misurare t con il metodo delle coincidenze ritardate) • Nel giugno '43, dopo il bombardamento di S. Lorenzo (80 bombe cadono nella città universitaria),l'esperimento viene trasferito in un’aula del Liceo Virgilio (più vicino al Vaticano) e viene completato nei primi mesi del '44. • La legge di decadimento risulta esponenziale con t = 2.3 ± 0.14 microsecondi
Esperimento CPP Metodo delle coincidenze ritardate Dall'alto, il primo ed il secondo gruppo di sei contatori rivela il muone in arrivo. Se il muone si ferma nell'assorbitore (5 cm Fe nella figura) ed emette nel seguito un elettrone, si ha una coincidenza ritardata. Il muone che attraversa i contatori in A in anticoincidenza non viene registrato. La sottile lastra di piombo impedisce agli elettroni in decadimento di raggiungere i contatori A. (da: M.Conversi, O.Piccioni, Sulla disintegrazione dei mesoni lenti, Nuovo Cimento 2, 71, 1944)
Esperimento CPP • Nel 1944 Conversi e Piccioni e poi Pancini, che si unisce a loro nel 1945, progettano e realizzano un nuovo apparato per eseguire un ulteriore test delle previsioni di Tomonaga e Araki, inserendovi "lenti magnetiche" che selezionano i mesotroni di un dato segno. • La teoria di Tomonaga e Araky (i mesoni negativi vengono assorbiti nel nucleo prima di decadere) sembra essere confermata.
Esperimento CPP • I magneti vennero impiegati per separare i muoni positivi da quelli con carica elettrica negativa. Questi muoni a fine percorso finivano nel materiale assorbitore, Ferro, o successivamente Carbonio. • I contatori di Geiger A, B rivelano l’arrivo dei muoni. Alcuni di essi, quelli che ci arrivano alla fine del loro percorso, si fermano nell’assorbitore. • In esso i mesoni positivi, che non possono avvicinare il nucleo del Ferro, positivo, disintegrano. • Il ritardo degli elettroni di disintegrazione viene misurato con i contatori C. • I muoni negativi non disintegrano, come atteso, perché restano riassorbiti dal nucleo del Ferro. Ma quando invece del Ferro si mise come assorbitore uno spessore di Carbonio si vide che i mesoni negativi non venivano catturati dal nucleo di Carbonio. Essi invece avrebbero dovuto essere catturati in esso, come figli diretti di una interazione nucleare, anche se il nucleo di Carbonio è molto più leggero del nucleo di Ferro.
Esperimento CPP • Il risultato di Conversi, Pancini e Piccioni falsifica la teoria di Tomonaga e Araki (basata sull’ipotesi che il mesotrone sia il mesone di Yukawa). • L'esperimento C.P.P. indica pertanto che il mesotrone dei raggi cosmici è un oggetto completamente diverso dal mesone di Yukawa.
La scoperta del pione La particella di Yukawa deve aspettare fino al 1947 per essere osservata (Powell, Occhialini) in sciami di raggi cosmici ad alta atmosfera. Fu chiamata pione. Il pione si presenta in tre stati di carica: positivo,negativo e neutro.
I raggi cosmici E’ noto che la Terra è perennemente esposta ad una radiazione naturale proveniente dal cosmo, detta appunto radiazione cosmica. Al di là dell'atmosfera i raggi cosmici sono costituiti principalmente da protoni; tuttavia anche elettroni, particelle a, fotoni, neutrini ed in minima parte antimateria fanno parte dei raggi cosmici primari. Giunte nell'atmosfera terrestre, tali particelle interagiscono con i nuclei delle molecole dell'atmosfera formando così un processo a cascata.
Flusso dei RC La radiazione secondaria al livello del mare è costituita da due componenti (molle e dura) che hanno diverso comportamento nell'attraversamento di mezzi molto densi (ferro, piombo, …). La componente molle (circa il 30% della radiazione secondaria), composta da elettroni e fotoni ed in minima parte da protoni, kaoni e nuclei, è capace di attraversare solo pochi centimetri di assorbitore. La componente dura (circa il 70%), composta da muoni, riesce a penetrare spessori maggiori di 1 metro. Il flusso medio delle particelle che compongono la radiazione, vale a dire il numero di particelle che nell'unità di tempo, nell'unità di angolo solido e nell'unità di superficie raggiungono il livello del mare, è stimato
Il muone m Il leptone m è una particella elementare a spin 1/2, massa (circa 200 masse elettroniche) e vita media Esiste in due stati dicarica
Il muone m • Come tutti i leptoni interagisce elettromagneticamente e debolmente. • I muoni sono prodotti in alta atmosfera principalmente dal decadimento di pioni carichi • Alla produzione essi sono caratterizzati da velocità relativistiche e per via del fenomeno di dilatazione temporale riescono a giungere al livello del mare, dove si osserva che im+ sono circa il 20% in più dei m-.
Interazioni • Se si fanno incidere dei m su un assorbitore sufficientemente spesso, essi, per effetto delle interazioni elettromagnetiche con gli elettroni del mezzo, subiscono un processo di frenamento • Se l'assorbitore usato è denso (numero atomico Z>11) i m- sono in prevalenza catturati dai nuclei atomici con emissione di neutrini: • mentre i m+ decadono spontaneamente secondo la reazione • Se il numero atomico del materiale è inferiore a 11 anche per il m- il processo più probabile è il decadimento secondo la reazione
Glass spark counter Miscela gas : Argon 48% (gas da ionizzare) Freon 48% (gas elettronegativo) Isobutano 4% (quencher, la funzione di assorbire i fotoni che potrebbero generare valanghe secondarie lontano)
DISCRIMINATOR c1 Pb c2 DISCR Fe DELAY DISCR c3 C123 A Dt = 400 ns, 700 ns, 1300ns, 2000 ns Anticoincidence SCALER DISCR Il nostro CPP c1c2 c12c3delayed Pb 15 cm, 5 cm, 1 cm Fe 2 cm
Rate conteggi(400 ns) = 0,142 Hz Rate fondo (400 ns) = 0,077 Hz
CPP vs noi tCPP= 2,33 ± 0,15ms t = 2,27 ± 0,96 ms rate (1,300 ms) = 0,103 counts/h rateCPP (0,97 ms) = 1,05 counts/h SurfaceCPP~ 600 cm2 Surface ~ 200 cm2 AbsorberCPP = 5 cm Fe Absorber= 2 cm Fe
Ringrazio: Marco Pistilli per il suo consistente contributo alla costruzione dei rivelatori Giovanni Bencivenni per il sostanziale supporto nel montare l’esperimento