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Narratologia – Discorsi/pensieri. IV A - Italiano. Diegesi-mimesi.
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Narratologia – Discorsi/pensieri IV A - Italiano
Diegesi-mimesi • Le due parole hanno origine aristotelica, laddove si usano la prima per descrivere una forma di racconto narrativo e la seconda con riferimento alla narrazione drammatica diretta. Nella mimesi i discorsi dei personaggi si riproducono direttamente (in inglese viene usato anche il termine showing), mentre nella diegesi i discorsi si possono sintetizzare e sistemare secondo la necessità di chi racconta (corrispondente teorico telling). • In questo senso, il critico letterario Gérard Genette distingue la "descrizione" dalla "narrazione".
Racconto di eventi • Si possono raccontare eventi o parole, queste ultime pronunciate o pensate. • Il racconto di eventi non può raggiungere la mimesi perfetta: le azioni non saranno mai esattamente come quelle che sono o si immaginano avvenute nella realtà. La mimesi perfetta di un evento è possibile a teatro e non è concessa alla letteratura. A seconda di come impiega i cosiddetti “connotatori di mimesi” per creare l’“effetto di realtà”, lo scrittore può raggiungere un più o meno alto grado di illusione di mimesi.
Racconto di parole • Il racconto di parole si esplica nel discorso riferito, trasposto e narrativizzato. • Quello riferito rappresenta la mimesi perfetta (narrazione mimetica), poiché il narratore cede la parola al personaggio, lo cita verbatim: discorso diretto libero o legato. • In quello trasposto, che sia in stile indiretto subordinato/legato o indiretto libero, non è sicuro se le parole siano del narratore o quelle realmente pronunciate dal personaggio: la distanza aumenta. • Il discorso narrativizzato riduce il discorso di parole allo stesso di livello di qualsiasi altra azione descritta (narrazione diegetica): la distanza aumenta ancora.
Rappresentazione di pensieri • Soliloquio (il personaggio parla da solo, rivolgendosi ad un interlocutore immaginario); • monologo interiore (il personaggio solo con se stesso); • flusso di coscienza (il personaggio fa fluire i pensieri come vengono, senza logica).