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Roma 30. maggio 2013. POLITICHE PER LA FAMIGLIA SUSSIDIARIE ED EFFICACI: METODI E STRUMENTI. PROGETTAZIONE COOPERATIVA . Dott. Franco Moretto Dirigente U.C. Programmazione Terzo settore e Non A utosufficienza. MODELLO DELLA PICCOLA IMPRESA. ECONOMIA RURALE. Rete locale a maglie strette
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Roma 30. maggio 2013 POLITICHE PER LA FAMIGLIA SUSSIDIARIE ED EFFICACI: METODI E STRUMENTI PROGETTAZIONE COOPERATIVA Dott. Franco Moretto Dirigente U.C. Programmazione Terzo settore e Non Autosufficienza
MODELLO DELLA PICCOLA IMPRESA ECONOMIA RURALE • Rete locale a maglie strette • Famiglia allargata • Funzione di cura domestica • (W.State “familistico”) • Rete locale a maglie larghe (associazionismo) • Famiglia nucleare • Istituzionalizzazione della cura • ( approccio individuale) CRISI DEL MODELLO DI PICCOLA IMPRESA • rete locale a maglie molto larghe • Mutamento demografico • Famiglia nucleare isolata • Processo di deistituzionalizzazione • (W.”comunity”)
CRITICITA’ STORICAMENTE DETERMINATE A.C.A.R. L’ “ARCIPELAGO “ della Società civile Perché ? (oltre la demagogia) Prevalente logica del “ CAMPANILE ” (frammentazione territoriale) Responsabilità politica ? Prevalente logica AUTOREFERENZIALE ( narcisismo territoriale ) Ritardo nell’approccio progettuale di sistema ( “ piattismo” territoriale ) Trasferimento di risorse “A PIOGGIA”
SUPERAMENTO CORSA IN SALITA UNICA E NECESSARIA PER IL MUTAMENTO SOCIALE PER LA SITUAZIONE ECONOMICA DALLA “ PIOGGIA” AL SISTEMA
FAMIGLIA : “luogo” tra i “luoghi” (C.C.A) Campo di azione Contesto di rete locale Azione cooperativa
MACRO V R MESO ulss (DISTRETTI ) E E COMUNI MICRO N G E I COOPERATIVE ODV consorzi APS O PARROCCHIE CONFERENZA SINDACI T FONDAZIONI ALTRI N O coordinamenti E RAPPRESENTANZE COMISSIONI/CONFERENZE GRUPPI DI LAVORO PIANI DI ZONA
DIREZIONI DI PERCORSO VERSO IL MARE (SISTEMA) TRASFERIMENTO DI RISORSE TRASFERIMENTO DI LINEE • STRUMENTO NORMATIVO • STRUMENTO DEL BANDO • VERSO L’ORGANIZZAZIONE • DEL TERRITORIO (pss) • VERSO BISOGNI PRIMARI • PROGETTI DI VASTO TERRITORIO • E INTERSETTORIALI • PROVVEDIMENTI CONDIVISI
LA NUOVA PIATTAFORMA NORMATIVA FAVORIRE L’APPROCCIO “SOCIALE” NON SULLA SINGOLA PERSONA MA SULLA FAMIGLIA DDL N°6 DEL 07/05/2013 FAMIGLIA COME SOGGETTO SOCIALE (non solo istituzione ) PIANO D’AZIONE PER LA FAMIGLIA (Art. 4) REFERENTE E INTERLOCUTORE DEGLI ALTRI SOGGETTI ISTITUZIONALI IMPATTO ANCHE SU ALTRE POLITICHE ( CULTURALI, URBANISTICHE, FISCALI, ETC) LUOGO DI DECISIONI DI PUBBLICA UTILITA’ SUPERAMENTO DELL’APPROCCIO “FAMILISTICO”
ALCUNE AZIONI CONCILIAZIONE VITA - LAVORO LINEE PER I CONSULTORI FAMIGLIE MONOPARENTALI FAMIGLIE IN STATO DI EMERGENZA SOCIALE
Marchio di certificazione di qualità assegnato a soggetti che dimostrano particolare attenzione ed impegno verso la famiglia Soggetti pubblici e privati, profit o no-profit Rende partecipi di una programmazione coordinata dalla Regione del Veneto Strumento di marketing di impresa attraverso la sua immagine e reputazione • Macroprogettualità che racchiude: • NIDO IN FAMIGLIA • DISTRETTO FAMIGLIA • CONVENZIONE CON MINISTERO • PARI OPPORTUNITA’ E PROGRAMMA • RELATIVO
LINEE DI INTERVENTO : CONCILIAZIONE 1 Veneto, la famiglia è di casa Famiglia protagonista Soggetti pubblici e privati che modificano i propri impianti a favore della famiglia PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ protocollo di intesa con il Ministero delle Pari opportunita’ (2010) Implementazione della progettazione per lo sviluppo della conciliazione (sistema regionale integrato degli interventi) Operazione vasta che lega mercato-economia e servizi alla cultura sociale e alla affermazione di un’etica imprenditoriale che coinvolge tutta la società veneta ( privarto sociale e privato profit )
LINEE DI INTERVENTO : CONCILIAZIONE 2 Linee di intervento : Maggiore cooperazione attuata Implementazione MADRI DI GIORNO 75 comuni hanno sottoscritto il protocollo di intesa con la Regione Azione a3 Incentivi ad aziende FAMILY FRIENDLY 42 Progetti approvati e finanziati (16 aziende private, 9 enti pubblici, 9 cooperative sociali) Azione b1-d1 Programmi locali dei TEMPI e degli ORARI 24 progetti approvati e finanziati presentati da enti pubblici (23 amministrazioni comunali e 1 comunità montana) Azione d2
LINEE DI INTERVENTO : CONCILIAZIONE 3 NIDI IN FAMIGLIA Azione a2 • Al 31.12.2012 ( dal 2008) : • 31 corsi attivati • 272 nidi attivi • 404 collaboratori educativi • regolarmente iscritti agli elenchi • regionali • 38 organizzazioni • 1000 bambini circa ospitati FUNZIONE DELLA REGIONE Regia e coordinamento Formazione Controllo Assegnazione di un buono famiglia
LINEE DI INTERVENTO : CONCILIAZIONE 4 • Avvio del piano di formazione per auditori • Campagna di sensibilizzazione territoriale AUDIT FAMIGLIA LAVORO : • Coinvolgimento di 7 aziende e 20 persone per la • nuova formazione
LINEE PER I CONSULTORI Una fattiva collaborazione ed integrazione tra professionisti dei consultori famigliari, nonchè fra i diversi servizi afferenti e le rappresentanze della società civile hanno favorito la stesura di : DGR 1483/2009 : PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEI CONSULTORI FAMIGLIARI PUBBLICI Dgr 215 /2010 : LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI CONSULTORIO FAMIGLIARE DELLA REGIONE VENETO
COOPERAZIONE SANCITA PER LEGGE ( 6/2013 art. 5 comma 2 ) “Il consultorio famigliare è un servizio del distretto socio – sanitario chiamato a garantire in modo INTEGRATO i livelli essenziali di assistenza . Tale collocazione risponde alla necessità di soddisfare bisogni sempre più complessi della famiglia attraverso un servizio relazionale in costante ACCORDO ed INTEGRAZIONE con i servizi ospedalieri, i medici di medicina generale , i pediatri di libera scelta , i servizi di età evolutiva, i servizi per le tossicodipendenze, i centri per le famiglie , i centri aiuto alla vita, i centri di salute mentale, l’ente locale, la scuola, le autorità giudiziarie e le comunità in genere “
Famiglie monoparentali LR n° 23 del 29 giugno 2012 Co- progettazione degli interventi previsti a favore delle famiglie monoparentali attraverso la stipula di protocolli d’intesa con uno o più soggetti del territorio “ diretti alla realizzazione di reti e sistemi articolati di assistenza omogenei sul territorio regionale a sostegno dei genitori soli, separati o divorziati”
FAMIGLIE IN STATO DI EMERGENZA SOCIALE Finanziamento non diretto ma di un progetto Approccio non assistenzialistico ma di fronteggiamento e superamento Strumento del bando Progetti di vasto territorio con molti attori pubblici e/o privati Programma sulla gestione delle eccedenze alimentari Coerenza con la programmazione regionale Sui grandi temi correnti e finanziabili Programma sull’housing sociale Priorità dell’inserimento lavorativo
cooperazione sussidiarietà partecipazione cogestione integrazione