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FARMACI EQUIVALENTI opportunità di cura e utilizzo appropriato delle risorse

FARMACI EQUIVALENTI opportunità di cura e utilizzo appropriato delle risorse. Servizio Governo Area Farmaceutica. Cos’è il farmaco equivalente. I Farmaci equivalenti in Italia Definizione e normativa. Il medicinale generico, è stato per la prima volta identificato in Italia ed

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FARMACI EQUIVALENTI opportunità di cura e utilizzo appropriato delle risorse

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Presentation Transcript


  1. FARMACI EQUIVALENTIopportunità di cura e utilizzo appropriato delle risorse Servizio Governo Area Farmaceutica

  2. Cos’è il farmaco equivalente

  3. I Farmaci equivalenti in ItaliaDefinizione e normativa Il medicinale generico, è stato per la prima volta identificato in Italia ed introdotto con la Legge Finanziaria del 1996 (n. 549 del 28 dicembre 1995) che lo definisce come: “Medicinale, la cui formulazione non sia più protetta da brevetto, a denominazione generica del principio attivo seguita dal nome del titolare della AIC ". Questo concetto è stato in breve tempo ampliato, fino all'attuale definizione cui si è giunti con il Decreto Legge n. 323 del 20 giugno 1996 convertito in Legge n. 425 del 8 agosto 1996 , che costituisce la prima normativa italiana riguardante i generici e che ha emendato ed ampliato la definizione di farmaco

  4. Legge n. 425 del 8 agosto 1996Art. 1 comma 3 II medicinale generico è un medicinale a base di uno o più principi attivi, prodotto industrialmente, non protetto da brevetto o da certificato protettivo complementare, identificato dalla denominazione comune internazionale (DCI) del principio attivo o, in mancanza di questa, dalla denominazione scientifica del medicinale, seguita dal nome del titolare dell'AIC, che sia bioequivalente rispetto ad una specialità medicinale già autorizzata con la stessa composizione quali-quantitativa in principi attivi, la stessa forma farmaceutica e le stesse indicazioni terapeutiche.

  5. REQUISITI FONDAMENTALI DI UN MEDICINALE QUALITÀ EFFICACIA SICUREZZA

  6. Medicinali di origine industriale • Sono assogettati a tutela pubblica per quanto riguarda produzione, immissione in commercio, distribuzione • Sono soggetti ad autorizzazione alla produzione (AP) QUALITA’ • Sono soggetti ad autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) EFFICACIA E SICUREZZA

  7. Autorizzazione alla produzione • Rilasciata da AIFA: il prodotto deve essere allestito nel rispetto della normativa vigente ed avere la qualità rispondente agli standard previsti • Concessa previa verifica ispettiva diretta ad accertare precisi requisiti (GoodManufactoringPratice) • Controllata mediante ispezioni ordinarie biennali (se esito negativo chiusura sito produttivo) • Controllata mediante ispezioni straordinarie di verifica sui lotti prodotti (se esito negativo ritiro lotti)

  8. Autorizzazione all’immissione in commercio • Autorizzazione AIFA • Autorizzazione EMA (comunitaria) Nella normativa vigente sono previste diverse procedure AIC

  9. DOMANDA DI AIC COMPLETA molecole mai usate nell’uomo IBRIDA associazioni fisse se il medicinale non rientra nella definizione di medicinale generico, o se non è possibile dimostrare la bioequivalenza con studi di biodisponibilità. SEMPLIFICATA generici consenso all’utilizzo del dossier (co-marketing) impiego medico ben consolidato medicinale vegetali tradizionali medicinali omeopatici

  10. Dopo il rilascio dell’AIC, il titolare dell’autorizzazione può consentire che sia fatto ricorso alla documentazione contenuta nel dossier del proprio medicinale al fine della presentazione di una domanda relativa ad altri medicinali che hanno identica composizione quali-quantitativa in sostanze attive e la stessa forma farmaceutica. consenso all’utilizzazione del dossier (co-marketing) SEMPLIFICATA

  11. Quando il richiedente può dimostrare che le sostanze attive del medicinale sono di impiego medico ben consolidato nella Comunità europea e presentano una riconosciuta efficacia e un livello accettabile di sicurezza, i risultati delle prove e delle sperimentazioni sono sostituiti dalla letteratura scientifica appropriata. uso medico ben consolidato SEMPLIFICATA

  12. Il richiedente non è tenuto a fornire i risultati delle prove precliniche e delle sperimentazioni cliniche se può dimostrare che il medicinale è un medicinale generico di un medicinale di riferimento che è autorizzato o è stato autorizzato da almeno 8 anni in Italia o nella Comunità europea. Generici SEMPLIFICATA

  13. GENERICODEFINIZIONE OMS Generico è un medicinale intercambiabile con il prodotto originatore* che viene messo in commercio dopo che sono scaduti il brevetto e il certificato complementare di protezione del farmaco originale. *per essere intercambiabile deve essere bioequivalente

  14. DEFINIZIONE DI MEDICINALE GENERICO Un medicinale che ha la stessa composizione qualitativa e quantitativa di sostanze attive e la stessa forma farmaceutica del medicinale di riferimento nonché una bioequivalenza con il medicinale di riferimento dimostrata da studi appropriati di biodisponibilità art. 10, comma 5 DLvo n. 219/06; art. 10, comma 2 Direttiva europea 2001/83/CE e successive modificazioni.

  15. IL MINISTERO DELLA SALUTE AUTORIZZA L’IMMISSIONE IN COMMERCIO COME GENERICI DI MEDICINALI prodotti industrialmente non protetti da brevetto o certificato complementare identificati dalla DCI del principio attivoo, in mancanza, dalla denominazione scientificadel medicinale seguita dal nome del titolare AIC che siano bioequivalentiad una specialità medicinale già autorizzata avente: la stessacomposizione quali-quantitativa in termini di principi attivi la stessa forma farmaceutica le stesse indicazioni terapeutiche

  16. MEDICINALE GENERICO I vari sali, esteri, eteri, isomeri, miscele di isomeri, complessi o derivati di una sostanza attiva sono considerati la stessa sostanza attiva se non presentano differenze significative delle proprietà relative alla sicurezza e/o efficacia. Le varie forme farmaceutiche orali a rilascio immediatosono considerate una stessa forma farmaceutica. art. 10, comma 5 DLvo n. 219/06; art. 10, comma 2 Direttiva europea 2001/83/CE e successive modificazioni.

  17. Bioequivalenza Due medicinali si definiscono bioequivalenti se contengono lo stesso principio attivo e, se dopo la somministrazione della stessa dose in identiche condizioni, i loro profili di concentrazione/tempo (biodisponibilità) sono così simili da non comportare differenze significative in termini di efficacia e sicurezza. Gli studi di bioequivalenza si basano sulla biodisponibilità.

  18. Valutazione della biodisponibilità • 1. Tmax: tempo di picco della concentrazione plasmatica del farmaco. • Corrisponde al tempo a cui la velocità di assorbimento è esattamente uguale alla velocità di eliminazione del farmaco e la sua concentrazione è massima (Cmax). Indice della velocità di assorbimento del farmaco. Tmax diventa più piccolo man mano che la velocità di assorbimento del farmaco diventa più rapida • 2. Cmax: concentrazione di picco plasmatica del farmaco. • Corrisponde alla concentrazione massima del farmaco raggiunta dopo somministrazione orale. E’ un indice della velocità di assorbimento del farmaco. Cmax diventa più grande man mano che la velocità di assorbimento del farmaco diventa più rapida • 3. AUC: area sottesa dalla curva delle concentrazioni plasmatiche di farmaco in relazione al tempo. • Misura del grado/estensione dell’assorbimento di un farmaco

  19. Biodisponibilità La biodisponibilità di un farmaco varia a seconda della via di somministrazione e della forma farmaceutica BIOEQUIVALENZA

  20. Determinazione della bioequivalenza • Gli studi di bioequivalenza sono basati sul confronto di parametri farmacocinetici che caratterizzano la biodisponibilità”: • concentrazione plasmatica massima (Cmax) • tempo necessario per raggiungerla (Tmax) • area sotto la curva di concentrazione plasmatica/tempo (AUC).

  21. Bioequivalenza • Comunità scientifica concorde nel sostenere che due farmaci sono bioequivalenti quando le differenzeriscontrate dal confronto della lorobiodisponibilitànon superano il limiteprefissato di +/- 20% • che equivale all’intervallo 0,8 - 1,25su scala logaritmica, se si considera il rapporto tra la media di AUC o Cmax • Variabilità intra e inter- individuale: • medesima formulazione somministrata ad uno stesso soggetto in diversi momenti o a soggetti diversi determineranno biodisponibilità differenti che oscillano di norma nell’intervallo indicato

  22. Bioequivalenza: sovrapponibilità curve • 1) Perché due farmaci abbiano curve di bioidisponibilità perfettamente sovrapponibili devono essere prodotti nello stesso impianto , avere un'identica composizione in principi attivi ed eccipienti (stessa granulometria); essere state sottoposte alla stessa lavorazione. • Il medicinale definito equivalente non è mai perfettamente uguale al prodotto imitato, ma è "essenzialmente simile". • Tuttavia, le differenze non sono tali da comportare risultati terapeutici significativamente differenti nella popolazione.

  23. Bioequivalenza: intervallo • In realtà, quando più persone dello stesso sesso, peso ed età assumono un farmaco della stessa confezione, la concentrazione plasmatica, il tempo a cui si raggiunge e quello di eliminazione, non sono mai sovrapponibili. • Anche in questi casi si può trovare una differenza di bioequivalenza tra 0,80 e 1,25. • Questa differenza non dipende dal farmaco, che è lo stesso, ma dall’individuo. • Differenze simili si possono trovare tra lotti dello stesso farmaco, o nello stesso individuo che prende lo stesso farmaco in situazioni differenti.

  24. Bioequivalenza: intervallo • Questa variabilità non è mai stata considerata un problema, perché non è quasi mai capace di influenzare la risposta terapeutica. • Per questo EMA ed FDA accettano questo intervallo per definire bioequivalenti due prodotti con lo stesso principio attivo. • Ciò vale anche per i farmaci a stretto indice terapeutico. Nonostante ciò le linee guida EMA prevedono un intervallo di accettazione della bioequivalenza compreso tra 0,90 -1,11

  25. MEDICINALE EQUIVALENTE DENOMINAZIONE • Branded: Generici con marchio o copia: Farmaci con marchio immessi in commercio con la denominazione di fantasia, data dal titolare (Proprietary name). • Per esempio: Amoxipen della Metapharma, Alfamox della Teofarma, che hanno come principio attivo l’amoxicillina. • Semi-branded: Generico con il principio attivo e con il nome del fabbricante. • Per esempio: Lansoprazolo Ratiopharm Italia • Pure o unbranded: (Generici senza marchio): Farmaci che non hanno un nome di fantasia e che sono immessi in commercio con la sola denominazione comune. • È il caso del generico Amoxicillina prodotto dalla Biologici Italia, oppure dai laboratori della Lifepharma, o anche da altre imprese

  26. LISTE DI TRASPARENZA

  27. L’AIFA pubblica l’elenco dei medicinali, per principio attivo e per nome commerciale, con i relativi prezzi di riferimento sul sito: http://www.agenziafarmaco.it LISTE DI TRASPARENZA

  28. Modalità prescrittive dei farmaci equivalenti

  29. Il medico nel prescrivere i medicinali può apporre sulla ricetta un’adeguata indicazione che vieta al farmacista di sostituire il farmaco prescritto con un medicinale uguale avente prezzo più basso. Il farmacista in assenza dell’indicazione “non sostituibile”, dopo aver informato l’assistito, consegna un prodotto avente il prezzo più basso tra quelli disponibili nel normale ciclo distributivo regionale. Qualora dalla ricetta si evidenzi che il farmaco è “non sostituibile” o l’assistito non accetti la sostituzione proposta dal farmacista, la differenza tra il prezzo più basso ed il prezzo del farmaco prescritto è a carico dell’assistito. (Art.7,c.2,3,4 L.405/01)

  30. Perché prescrivere il farmaco equivalente

  31. Delibera n. VIII/9581del 11/6/09 _ Farmaci equivalenti • Massima attenzione al governo della farmaceutica territoriale sia da parte delle ASL che da parte degli erogatori • Promozione prioritaria della prescrizione di farmaci equivalenti • Obiettivo economico specifico: spesa percentuale lorda dei farmaci equivalenti = 32% della spesa lorda convenzionata totale • Azioni condivise tra ASL, MMG, PLS, specialisti ospedalieri

  32. Il mercato dei farmaci equivalenti in Europa

  33. I vantaggi per la collettività

  34. Nei paesi in cui è il servizio sanitario pubblico a erogare l'assistenza farmaceutica, il risparmio conseguito ricorrendo ai farmaci equivalenti permette di liberare risorse anche per l'acquisto di farmaci innovativi di solito molto più costosi

  35. Strumenti di supporto alla prescrizione

  36. Protocolli di farmacoutilizzazione • Percorso condiviso con i medici prescrittori (MMG/PLS e specialisti di Strutture accreditate) volto all’uso appropriato del farmaco. • Riguarda alcune classi terapeutiche ad alto impatto clinico ed economico (Antisecretivi, Antinfiammatori, Antibatterici, Ipolipemizzanti, Eparine a basso peso molecolare). • Contiene raccomandazioni cliniche e prescrittive con particolare attenzione all’utilizzo dei farmaci equivalenti

  37. Vengono inoltre evidenziate le eventuali limitazioni prescrittive (note AIFA), le unità di misura e la via di somministrazione • Per i farmaci ipolipemizzanti e le eparine a basso peso molecolare vengono riportate anche rispettivamente le % di riduzione del colesterolo LDL e il costo di 30 giorni di terapia.

  38. Prontuario delle dimissioni e delle prescrizioni a seguito di visita ambulatoriale • Importante strumento nella ricerca della qualità e dell’appropriatezza prescrittiva. • Contiene indicazioni da utilizzarsi anche in caso di visita ambulatoriale, qualora il Medico specialista prescrittore ritenga opportuno prescrivere farmaci a seguito della visita stessa.

  39. Nucleo Informazione Farmaceutica Indipendente (NIFI) Iniziative di informazione/formazione volte al corretto utilizzo del farmaco con l’obiettivo di supportare il medico nell’ambito dell’appropriatezza ed in particolare : • Previlegiare quando possibile il farmaco equivalente evitando gli shift prescrittivi su farmaci terapeuticamente simili come efficacia ma più costosi • Monitorare e favorire aderenza, persistenza e compliance delle terapie farmacologiche per i pazienti cronici • Valutare il profilo di potenziale rischio iatrogeno, in particolar modo nei pazienti anziani in politerapia

  40. I dati di contesto dell’ASL della Provincia di Milano Due

  41. È tempo di cambiamenti:se vogliamo mantenere il Servizio SanitarioNazionaleun bene da non perdere, è necessario innovare - non solo nel campo dei farmaci –e rinnovarci abolendo gli oneri e i pregiudizi eccessivi che gravano sul nostro SSN

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