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Patologie Neurologiche Neuromuscolari . Sindrome di Guillan-Barr
E N D
1. PATOLOGIE NEUROMUSCOLARI e DEFICIT RESPIRATORIO ACUTO
2. Patologie Neurologiche Neuromuscolari Sindrome di Guillan-Barré
Miastenia grave
Polimiosite
Tetano
Botulismo
Avvelenamenti da organofosfati
3. Segni e sintomi di deficit respiratorioMehta 2006 Generali
Peggioramento della ipostenia generalizzato, disfagia, disfonia, dispnea all’esercizio o a riposo
Soggettivi
Respiro superficiale, tachicardia, difficoltà all’espettorazione, disartria, deficit dei muscoli acessori, respiro addominale, ortopnea, ipostenia del trapezio e dei muscoli del collo, esauribilità al conteggio, tosse dopo deglutizione
4. Segni e sintomi di deficit respiratorioMehta 2006 Obiettivi
Capacità vitale < 15 mL/Kg,
Capacità vitale < 1L o una riduzione del 50%
Massima pressione inspiratoria > -30 cm H2O
Massima pressione espiratoria < 40 cm H20
Desaturazione notturna
5. Miastenia Gravis AutoAc diretti contro il recettore nicotinico dell’ Acetilcolina (AchR)
Prevalenza 2-7 casi / 10.000 abitanti
Incidenza 21 casi/ 1.000.000/anno
6. Miastenia Gravis Classificazione Clinica (Task Force 2000)
Classe I : solo distretto oculare
Classe II: ipostenia LIEVE dei distretti diversi da quello oculare
Classe III: ipostenia MODERATA
Classe IV: ipostenia SEVERA
Classe V: intubazione con o senza ventilazione meccanica
Estendere la descrizione……………..
7. Miastenia Gravis Diagnosi
1. clinica: sintomi……..
2. Ricerca Ac anti AChR, nel 15% forma sieronegativa
3. Studio neurofisiologico: SR e SFEMG
8. Miastenia Gravis Terapia ANTICOLINESTERASICI
Bromidrato di piridostigmina
Mestinon cp 60 mg
Inizio dell’azione: 15 – 30 minuti
Durata: 3 – 4 ore
Posologia: 30 – 60 mg ogni 4 – 6 ore
fino a 60 – 90 mg ogni 3 ore
Piridostigmina a rilascio prolungato
Mestinon Retard cp 180 mg
90 – 180 mg alla sera nei pazienti che lamentano astenia al risveglio
9. Miastenia Gravis Terapia Immunosoppressivi
Prednisone 1-1,5 mg/kg
Azatioprina 2-3 mg / kg
Ciclosporina
Ciclofosfamide
Micofenolato mofetil
10. Miastenia Gravis Terapia Immunomodulante
Plasmaferesi
2 -3 sedute a giorni alterni con l’eliminazione di 1-1,5 volumi plasmatici ad ogni sessione, beneficio a breve termine in acuto, non chiarito in cronico (Cochrane Review 2002). Complicanza: Ipotensione, miglioramento entro 7 gg
Immunoglobuline
0,4 g/kg/die per 5 giorni, miglioramento entro 15 gg
Complicanze: febbre, algie muscolari, cefalea, raramente insufficenza renale
11. Miastenia Gravis Terapia Timectomia
timoma e pz < 60 anni senza timoma Ac positivi
Beneficio a lungo termine non dimostrato all’Evidence-based (Gronseth 2000)
12. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Fattori Precipitanti
-infezioni dell’apparato respiratorio
-farmaci: tra i quali corticosteroidi all’inizio della titolazione
-stress: interventi chirurgici (timectomia), trauma
-somministrazione di tossina botulinica
-Timoma
-30-40% causa imprecisata
13. Miastenia Gravis FARMACI POTENZIALMENTE PERICOLOSI
Benzodiazepine
Calcioantagonisti
Analgesici (morfina, codeina, alcaloidi dell’oppio)
Magnesio
Sali di litio
Fenitoina
Trimetadione
Fenotiazine
14. Miastenia Gravis FARMACI DA EVITARE
Antibiotici aminoglicosidici, ciprofloxacina, clindamicina
Antiaritmici chinidinici (procainamide) e beta bloccanti (propanololo, timololo)
Clorochina
D-penicillamina
Lidocaina, procaina e.v.
Succinilcolina
15. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Indicazione alla ventilazione meccanica
PAO2 < o = 60 mmHG
PACO2 > o = 60 mmHg
FVC < o = 15 ml/kg
NIF < o = 20 cm H20
PEF < 40 cm H20
Fattori di rischio predittivi per necessità di ventilazione indipendenti dallo stato respiratorio (Suarez 2002)
-polmoniti e atelettasie
-aritmie cardiache
-anemia con necessità di trasfusioni
16. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Linee guida per il trattamento medico (Suarez 2002)
Correggere i fattori scatenanti la crisi
Uso pesato degli antibiotici: le infezioni da Clostridium difficile sono legare alla ospedalizzazione protratta
Adeguato supporto nutritivo: è preferita la via enterale
Controllo dell’idratazione e del bilancio elettrolitico
Terapia polmonare aggressiva: Respirazione positiva intermittente per i pazienti non intubati e percussione toracica e aspirazione per i pazienti intubati
Prevenzione delle TVP
Profilassi gastrointestinale
17. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Trattamento nel paziente intubato
Gli anticolinesterasici sono sospesi per il rischio di incremento delle secrezione e delle aritmie
Plasma-aferesi
Immunoglobuline
Tracheostomia se si prevede una prolungata ventilazione meccanica 2 settimane
18. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Trattamento nel paziente intubato
Tracheostomia se si prevede una prolungata ventilazione meccanica 2 settimane
Fattori predittivi di ventilazione prolungata (Thomas 1997)
Età > 50 anni
Bicarbonato sierico pre-intubazione > o = 30
Peak CV < 25 ml/kg a 1-6 gg dopo l’intubazione
19. Miastenia Gravis Terapia CRISI MIASTENICA
Complicazioni associate a prolungata intubazione
Atelettasia
Anemia da trasfondere
Infezioni da Clostridium Difficile
Cardiopatia congestizia
La sopravvivenza alla prima crisi miastenica comporta un aumentato rischio per un secondo episodio
20. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Poliradicoloneuropatia acuta infiammatoria demielinizzante autoimmune
T Cell contro i peptidi delle proteine mieliche P0, P2 e PMP22
Autoanticorpi dimostrati nelle forme assonali contro i gangliosidi dell’assolemma che inducono i macrofagi raggiungere l’assone attraverso i nodi di Ranvier
21. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Acute inflammatory demyelinanting polyradiculoneuropathy (AIDP)
Acute motor and sensory axonal neuropathy (AMSAN)
Acute motor axonal neuropathy (AMAN)
Acute sensory neuronopathy
Acute pandysautonomia
Sindrome di Fisher
Forma orofaringea
Overlap syndrome Fisher / Guillain-Barré
ESTENDERE……….
22. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Incidenza Europea 1,2-1,9 per 100.000
Infezioni precedenti:
Campilobacter jejuni
Cytomegalovirus
Epstein-Barr virus
Micoplasma Pneumonie
Autoac vorremo farli
23. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Fase di esordio fino a 4 settimane
Diagnosi
Clinica ……..
Neurofisiologica dopo almeno alcuni giorni dall’esordio dei sintomi ………
Liquor aumento delle proteine nel 80% dei pazienti ma può essere normale nei primi giorni dall’esordio dei sintomi
Deficit respiratorio nel 25% soprattutto nelle forme a rapida progressione, paralisi bulbare, interessamento degli arti superiori ed alterazione autonomica (fluttuazioni della frequenza cardiaca e PA, ileo, ritenzione urinaria)
24. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Diagnosi differenziale di paralisi flaccida acuta
Con compromissione dei nervi cranici
Forme fulminanti che si presentano con coma, assenza dei riflessi del tronco e pupilla fissa dilatata (Thomas Crit Care Resusc 2000)
Stroke del tronco
Encefaliti del tronco
Senza interessamento sensitivo
Poliomielite acuta da poliovirus o da altri virus neurotropi
Miastenia gravis
Tossine biologiche o industriali: botulismo
Disturbi elettrolitici: ipokaliemia
25. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 Con interessamento sfinterico
Mielopatie acute (lesioni occupanti spazio, mieliti acute trasverse)
Altre cause di neuropatie periferiche acute
Difterite, post vaccinico della Rabbia, intossicazione da metalli pesanti, porfiria acuta intermittente, vasculiti, critical illness neuropathy, neuropatie linfomatose
Patologie muscolari con manifestazioni acute
Ipocaliemia, ipofosfatemia, miopatie infiammatorie, rabdomiolisi acute, trichinosi, paralisi periodiche
26. Sindrome di Guillain-BarréHughes and Cornblath 2005 TERAPIA
PLASMA-AFERESI è il gold standard precoce entro le 4 settimane con scambio totale di 5 volumi plasmatici durante 1-2 settimane (Cochrane 2002)
Immunoglobuline hanno simile efficacia entro 2 settimane (Hughes Cochrane 2001) con un meccanismo multifattoriale (Dalakas JAMA 2004), l’effetto della terapia somministrata dopo 2 settimane o la ripetizione del ciclo rimane da essere valutato
Cortisonico peggiora (Rich 2001)…..Cochrane 2006
Possibilità future di terapia per i pazienti con positività agli anticorpi antigangliosidi
Piccolo campione con Interferone beta 1A (Pritchard 2003)