PSICOLOGIA CLINICA

1. LA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE PER L’INFANZIA Dott. Achille Lo Manto Psicologo-Psicoterapeuta Asl 11 – Empoli a.lomanto@usl11.tos.it PSICOLOGIA CLINICA

2. PROGRAMMA DEL CORSO

3. LA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE PER L’INFANZIA U.O. NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

4. U.O. NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

5. U.O. PSICOLOGIA

6. ACCESSO AL SERVIZIO DI PSICOLOGIA L’utente chiede una psicodiagnosi? PERCORSO PSICODIAGNOSTICO L’utente chiede una consulenza su problemi di salute mentale o educativa? PERCORSO DI CONSULENZA EQUIPE Necessità di interventi successivi? PERCORSI INTEGRATI MULTIPROFESSIONALI PERCORSI MONOPROFESSIONALI PROGETTI RIABILITATIVI INTEGRATI CON N.P.I. PROGETTI DI PRESA IN CARICO IN RETE CON ASS. SOC. PROGETTI NEL TERRITORIO Es. scuole, Centro di Formazione INTERVENTO PSICOED. PSICOTERAPIA INDIV. GRUPPI CON GENITORI

7. L’INTERVENTO CON LE FAMIGLIE DEI MINORI: L’ACCESSO COSTRITTIVO E L’INDAGINE PSICOLOGICA PER IL TRIBUNALE MINORI E TRIBUNALE ORDINARIO TIPOLOGIA DI INDAGINI NEGLI INTERVENTI INTEGRATI CON LE FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE 1. INDAGINE SOCIOFAMILIARE Primo livello d’indagine, di solito richiesto da tribunale dopo prima segnalazione; viene svolto dall’assistente sociale. 2. INDAGINE PSICOSOCIALE Secondo livello d’indagine, può essere richiesto dal tribunale come approfondimento; viene svolto congiuntamente da psicologo e assistente sociale. 3. INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ GENITORIALI Terzo livello d’indagine; viene svolto congiuntamente da psicologo e assistente sociale

8. VIRTU’ NELL’EQUIPE-GRUPPO DI LAVORO L’equipe sa integrare aspetti emotivi e razionali Rimane centrata sul compito Sa agire creativamente Valorizza tutte le risorse dei suoi componenti Mantiene il setting stabilito, fatto di tempi, luoghi e ordine del giorno concordati La funzione di leadership fa riferimento a un coordinatore gerarchicamente stabilito La funzione di leadership può diventare una funzione circolante in relazione al compito da svolgere

9. BAMBINI E OSPEDALIZZAZIONE • STRESS OSPEDALIERO • Scarsa conoscenza e familiarità con ambiente e procedure ospedaliere • Separazione (o paura di essere separati dai genitori) • Età (bambini di età scolare soffrono per la separazione da amici e compagni) • Assenza di spazi su misura • MECCANISMI DI DIFESA • Negazione • Identificazione • Proiezione • Compensazione • Razionalizzazione

10. BAMBINI E OSPEDALIZZAZIONE • RUOLO DELL’INFERMIERE • Importantissimo soprattutto quando i bambini cominciano ad essere più grandi: quando il bambino si rende conto della maggior competenza dell’infermiere rispetto alla mamma lo accetta come la persona adulta autorevole in questo campo a cui bisogna dunque sottostare . • Un bambino piccolo invece che è sempre stato curato dalla madre non è in grado di capite perché durante la cura debba essere abbandonato da lei proprio nel momento in cui ne ha più bisogno.

11. BAMBINI E OSPEDALIZZAZIONE • ATTIVITA’ LUDICHE E OSPEDALIZZAZIONE • Figura del play worker (Inghilterra) • Attività ludiche: • Espressive • Creative • Familiarizzazione • Drammatizzazione • Gioco sostitutivo

12. CASI CLINICI E PROFESSIONE INFERMIERISTICA • CASO CLINICO PROPOSTO DAL DOCENTE • CASI CLINICI PROPOSTI DAGLI STUDENTI • ATTIVAZIONE E CONFRONTO IN GRUPPO

13. ESAME PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO 2012 La prova orale verterà su: • Domande relative alle lezioni tenute in aula: il materiale di studio è interamente ricavabile dalla cartella “LezioniPPT” ed è leggibile in formato Power Point • Domande su 1 approfondimento a scelta tra i seguenti: - Autismo - Ritardo Mentale -Corpo e Identità -Enuresi Encopresi -Depressione Infantile -Disturbi Ansia -Disturbi Coordinazione Motoria -Disturbo Oppositivo -Bambini in Ospedale - ICD10 Il materiale di studio è interamente ricavabile dalle cartelle e contiene uno o piùfiles. Se contiene più di un file vanno comunque studiati tutti poiché fanno parte di uno stesso argomento.