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I giovani nella provincia di Arezzo

I giovani nella provincia di Arezzo. Riccardo Grassi. Il mutamento del welfare nel passaggio alla seconda modernità. Dimensione economica (cambiano le logiche di produzione dei beni e dei redditi). Dimensione demografica (cambiano la piramide demografica e gli equilibri tra le generazioni).

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I giovani nella provincia di Arezzo

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Presentation Transcript


  1. I giovani nella provincia di Arezzo Riccardo Grassi

  2. Il mutamento del welfare nel passaggio alla seconda modernità Dimensione economica (cambiano le logiche di produzione dei beni e dei redditi) Dimensione demografica (cambiano la piramide demografica e gli equilibri tra le generazioni) I mutamenti strutturali nel passaggio dalla prima alla seconda modernità Dimensione culturale (cambiano i saperi e le modalità di trasmissione della conoscenza) Mutamento della condizione giovanile (da transizione a condizione) Mutamento genetico del welfare (da w teso a garantire i diritti per chi non li ha, a w teso a conservare i diritti acquisiti)

  3. Una nuova stagione per le politiche giovanili Le politiche giovanili come scelta culturale della politica Mutare governance Non solo pubblico Coinvolgimento delle imprese Non solo attori formali/istituzionali Partecipazione diretta dei giovani Mutare prospettiva Passaggio dalla frammentarietà di interventi ad hoc alla trasversalità rispetto alle politiche del welfare Mutare contenuti Fare conoscere sé stessi e la società in cui si vive (politiche educative) Promozione dell’individuo e del gruppo (politiche di accesso) - imprenditorialità Uscita dal presentismo (politiche di conciliazione del presente e del futuro) Politiche con i giovani per il territorio Nuovo patto tra le generazioni

  4. Vivere nell’epoca della seconda modernità Lo sviluppo della scienza e della tecnica L’esplosione delle possibilità La rivoluzione nelle comunicazioni Il superamento dei confini fisici La crescita dei livelli di disuguaglianza e le nuove forma di esclusione La manipolazione del corpo (l’ipercorpo) Provvisorietà e reversibilità Ansia Solitudine Spaesamento La a-centralità (o la multicentralità) Il dominio della soggetività

  5. Politiche per la transizione • Interventi a favore della sperimentazione di sé (responsabilizzazione protetta); • Riacquisizione della storicità della propria esperienza di vita; • Miglioramento dell’efficacia dell’azione formativa (interventi di accompagnamento alla scelta; passerelle; long life learning; alternanza scuola-lavoro); • Interventi di compensazioni del reddito per i lavoratori precari; • Accesso al credito e politiche abitative; • Sostegno alla genitorialità (servizi per la prima infanzia, etc.)

  6. Politiche scolastiche e lavorative • Adeguamento dei contenuti formativi e delle metodologie didattiche; • Definizione di un patto formativo ed educativo integrato (famiglia, scuola, imprese) • Sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate (borse di studio, voucher, etc.); • Alfabetizzazione informatica ed accesso alla banda larga; • Servizi allo studio e promozione culturale presso le famiglie; • Percorsi integrati e coerenti di formazione e lavoro; • Servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro; • Promozione dell’imprenditorialità giovanile

  7. Politiche per il tempo libero • Organizzazione di occasioni di socialità partecipata; • Accesso ad esperienze di volontariato/promozione sociale (locale ed internazionale); • Interventi di educazione alla pratica sportiva e al fitness; • Coinvolgimento degli attori locali (no-profit e profit) nell’articolazione dell’offerta di tempo libero per i giovani;

  8. Politiche di partecipazione attiva • Coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali della comunità locale; • Promozione delle iniziative di integrazione tra culture e nazionalità diverse; • Ridefinizione del rapporto tra giovani e amministrazioni locali; • Recupero di una dimensione temporale dilatata nella definizione dei piani di azione e di sviluppo del territorio

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