1 / 21

Istituto Comprensivo “Enzo Biagi”

Istituto Comprensivo “Enzo Biagi”. Dirigente Scolastico Giulia Ponsiglione. Il MIUR ci chiede di progettare un Piano di Miglioramento sulla base di obiettivi chiari e di dati evidenti e misurabili. Gli obiettivi possono essere di due tipi: Obiettivi di PROCESSO Obiettivi di ESITO

garran
Download Presentation

Istituto Comprensivo “Enzo Biagi”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Istituto Comprensivo “Enzo Biagi” Dirigente Scolastico Giulia Ponsiglione

  2. Il MIUR ci chiede di progettare un Piano di Miglioramento sulla base di obiettivi chiari e di dati evidenti e misurabili. Gli obiettivi possono essere di due tipi: Obiettivi di PROCESSO Obiettivi di ESITO (spesso i secondi sono il risultato dei primi)

  3. PM (Piano di Miglioramento)a.s. 2013-2014 Individuare le priorità e i bisogni Pianificare le azioni Indirizzare energie e risorse Monitorare i processi Valutare gli esiti Promuovere il miglioramento per l’a.s. successivo

  4. I.C. Enzo Biagi Caratteristiche • Complessità “strutturali”: • Numerosi plessi • Ampiezza e varietà del territorio • Molteplicità di bisogni/esigenze • Criticità emergenti: • Alta percentuale di alunni di cittadinanza straniera • Alta percentuale di alunni H e DSA • Scarse risorse umane e finanziarie • Difficoltà di coordinamento tra i plessi e i vari ordini di scuola

  5. Alunni BES (stranieri, H, DSA)Livello Didattico Bocciature, “ritardi” anagrafici Rallentamento nello svolgimento dei programmi Necessità di continui interventi personalizzati e individualizzati “Fatica” del corpo docente Ansie e preoccupazioni delle famiglie

  6. Alunni BES (stranieri, H, DSA)Livello Disciplinare Frequenti C.d.C. straordinari Numerosi interventi e sanzioni disciplinari Difficile gestione della classe “Fatica” del corpo docente Ansie e preoccupazioni delle famiglie

  7. Problematiche convergenti: • Difficoltà degli insegnanti • Frustrazione degli alunni • Preoccupazione delle famiglie Risultato: Insuccesso scolastico

  8. Promuovere il successo scolastico degli alunni BES (obiettivo di esito) Obiettivo prioritario del PM: Come? Attraverso una efficace riorganizzazione interna (obiettivo di processo)

  9. Organigramma per Competenze DS 1° Coll 2° Coll FS FS FS FS FS FS FS FS Ref Ref Ref Ref Ref Ref Ref Ref Ref Ref

  10. Organigramma per Funzioni DS 1° Coll 2° Coll Resp. plesso Resp. plesso Resp. plesso Resp. plesso Resp. plesso Resp. plesso Capo dipt. Capo dipt. Capo dipt. Capo dipt. Capo dipt. Coll Coord. Coord. Coord. Coord. Coord. Coord. Coord. Coord. Coord. Coord.

  11. Conseguenze negative di un modello organizzativo di questo tipo: • Rallentamento nei processi comunicativi • Scarsa coesione interna • Sovrapposizione di ruoli e funzioni • Dispersione di energie e risorse • Difficile azione di monitoraggio e controllo

  12. Organigramma per Commissioni Commissione BES (GLIS) DS 1° e 2° Collaboratore FS H infanzia e primaria FS H secondaria FS Valutazione e autovalutazione Ref alunni stranieri (Prim e Sec) Ref DSA (Prim e Sec) Psicologo dell’Istituto FS Dematerializzaz. Strutture e Infrastrutture FS Continuità e Orientamento FS Progetti esterni FS Laboratori Coordinatori Capi dipt. Resp. plesso

  13. Viaggi di istruzione Referenze Esami di Stato Cura delle eccellenze che lavorano in stretto rapporto con la Commissione e con le altre FS Certificazioni di lingua Pof e Regolamenti Prove Invalsi

  14. Conseguenze: TUTTI COLLABORANO CON TUTTI! Concretamente: Una Commissione permanente (GLIS) Presieduta dal DS, e coordinata da Primo e Secondo Collaboratore (rispettivamente per seguire le attività nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria) Formata inoltre da:FS H infanzia e primaria FS H secondaria FS Valutazione e autovalutaz. 2 Ref alunni stranieri (Prim e Sec) 2 Ref DSA (Prim e Sec) Psicologo dell’Istituto Altre Figure di Sistema (FS e Referenze) che lavorano in stretta interconnessione tra loro e con la Commissione

  15. Tempi, modi, forme • La Commissione si riunisce tre volte all’anno per pianificare, monitorare e rendicontare le attività previste per l’a.s. in corso. • Secondo necessità e tempistiche diverse alcune Figure della Commissione si relazionano tra loro e con le altre Figure-chiave dell’organizzazione (Resp. Plesso, Capi Dipt., Coordinatori Classe e Interclasse, etc.) • Ci saranno pertanto gruppi che lavorano contemporaneamente su vari aspetti/necessità dell’Istituto (es. Continuità, Laboratori di recupero/potenziamento, Progetti esterni, Valutazione, etc.)

  16. Risultati attesi(nell’organizzazione) Migliore circolazione di notizie e dati Minore dispersione di energie e risorse Rafforzamento dell’identità e della verticalità (tramite azioni condivise e progetti comuni) Superamento delle divisioni interne (tra i vari plessi e diversi ordini di scuola)

  17. Risultati attesi(nella didattica e gestione delle classi) Massima inclusione Coinvolgimento di tutte le componenti del corpo scolastico (alunni, docenti, genitori, ATA) Snellimento e alleggerimento del lavoro in aula Costante azione di monitorggio dei processi Interventi personalizzati, per piccoli gruppi, a classi aperte, cooperative learning, attività tra pari, etc. …SUCCESSO FORMATIVO!

  18. Integrazioni e aggiunte (in seguito alla prima presentazione del PM al gruppo ristretto formato dai Collaboratori DS, FS Ricerca, Sperimentazione e Reti e Presidente C.d.I.) Importante il lato “pratico”: modulistica per docenti snella ed efficace Lavoro “capillare”: le figure-chiave della Commissione devono entrare nelle classi a supporto della didattica e dei docenti. Coordinatori di classe e Capidipt. assumeranno un ruolo centrale nella diffusione delle informazioni. Per la Primaria prevedere un rappresentante di interclasse che faccia da tramite nella comunicazione e nella progettazione Aggiungere “disagio” nell’area BES. Occorre partire dai bisogni reali della classe. Nei BES rientrano anche le “eccellenze” Tutti i soggetti della scuola dovrebbero partecipare con una propria rappresentanza ai lavori della Commissione: prevedere una componente ATA e una genitoriale La formazione è un elemento essenziale: inserire una referenza “Formazione e Aggiornamento”

  19. In conclusione… • IN ORARIO CURRICULARE • Progetti e laboratori a classi aperte • Percorsi differenziati, personalizzazione degli interventi educativi • Lavoro in piccoli gruppi, per fasce di livello, tutoring, Cooperative learning • Corsi di recupero e di alfabetizzazione (tenuti da docenti interni, FIS) • IN ORARIO EXTRACURRICULARE • Laboratori ludico-espressivi, tenuti da esperti esterni, a pagamento delle famiglie, in particolare in ambito musicale e teatrale • Cicli di seminari rivolti alla cura delle eccellenze, in particolare certificazioni di Lingua, corsi di potenziamento e avviamento alle Scuole Superiori (latino, letteratura, chimica, etc.), tenuti gratuitamente da esperti esterni o da docenti interni qualificati (FIS)

  20. La vostra parte… Essere flessibili, collaborativi, propositivi ma soprattutto… ENTUSIASTI :-) Disposti e disponibili a promuovere una cultura della valutazione e dell’autovalutazione Insieme, si cambia Insieme, si migliora!

  21. “Il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo” (Mark Twain, scrittore, umorista, letterato americano) Buone vacanze a tutti!!!

More Related