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Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983). La percezione della crisi economica La rappresentazione del cambiamento strutturale. Le inversione di tendenza. L’inversione di tendenza nella crescita dimensionale delle imprese
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Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983) La percezione della crisi economica La rappresentazione del cambiamento strutturale
Le inversione di tendenza • L’inversione di tendenza nella crescita dimensionale delle imprese • Il profondo cambiamento della distribuzione territoriale delle attività produttive (cambiano le direttrici territoriali dello sviluppo) • La modifica della specializzazione delle esportazioni italiane (si inverte il processo di progressivo avvicinamento della struttura delle esportazioni italiane a quella dei paesi avanzati)
La dimensione delle imprese • Diminuisce il peso relativo dell’occupazione nelle grandi imprese ( 500 addetti) • Cessa di diminuire il peso dell’occupazione nelle piccolissime imprese ( 10 addetti) • Aumenta molto il peso dell’occupazione nelle piccole imprese (10 – 50 addetti)
Le novità nel settore industriale • Aumenta l’occupazione industriale, nonostante la percezione diffusa di crisi economica • La forte crescita del numero di imprese esistenti • Proliferazione della piccola impresa e formazione di nuova imprenditoria
La distribuzione territoriale delle attività produttive • Dalla concentrazione territoriale della produzione alla “diffusione” territoriale degli insediamenti produttivi • L’emergere di nuove regioni industriali: il modello della Terza Italia • Il “triangolo industriale” perde significato • La crescita dell’occupazione industriale, nelle regioni NEC, è determinata dalla proliferazione di nuove imprese
I settori di specializzazione delle esportazioni • L’Italia si specializza progressivamente nei settori “tradizionali” (tessile, abb., calz., mobilio, ..) • La struttura delle esportazioni italiane si “polarizza”: guadagno delle quote di mercato nei settori di specializzazione e perdita delle quote di mercato nei settori “deboli”
Il modello di specializzazione delle esportazioni italiane • L’Italia è specializzata nei settori la cui domanda internazionale cresce lentamente • “Efficienza microeconomica” e “inefficienza macroeconomica” del modello di specializzazione • Progressiva perdita del prezzo (e, quindi, dei costi di produzione e dei salari) tra i fattori di competitività internazionale delle esportazioni italiane • Crescente attenzione alla qualità del prodotto
Alcuni connotati strutturali • Depolarizzazione produttiva • Sviluppo non metropolitano (dal punto di vista sia economico che demografico) • Deindustrializzazione e deurbanizzazione • Delocalizzazione e decentramento territoriale della produzione • Sviluppo demografico periferico • Deconcentrazione produttiva (nuove tecnologie utilizzabili anche alla piccola scala di produzione) • Formazione e sviluppo di sistemi produttivi locali (distretti industriali)
I fattori esplicativi (1) • I fattori esogeni: - Le nuove tecnologie (microelettronica: CAD,CAM, CNC) adattabili alla piccola dimensione e alla produzione flessibile (si riduce l’importanza delle economie di scala) - La crisi dei mercati standardizzati di massa: allargamento dei mercati per la produzione specializzata e abbassamento delle barriere all’entrata per le piccole imprese
I fattori esplicativi: i fattori endogeni (1) • Ampia articolazione e mobilità sociale • Omogeneità dei comportamenti culturali e delle aspettative • Struttura sociale che “premia e promuove” • Rapporti di produzione legati al lavoro autonomo • Abitudine al calcolo economico • Professionalità diffusa dei lavoratori • Variabili socio-economiche che, dunque, favoriscono la nascita di nuova piccola imprenditoria
I fattori esplicativi: i fattori endogeni (2) • La piccola impresa si “affranca” dal controllo della grande impresa: progressiva autonomia sul mercato e in termini tecnologici • Il ruolo della “famiglia estesa”: accumulazione di capitale, accesso al credito, “autorganizzazione” di piccole unità produttive familiari • La rete infrastrutturale e il capitale fisso sociale nelle piccole città • Economie di agglomerazione nei sistemi di piccola impresa
Il quadro macroeconomico (2) 1975 1983 • I/Y 18,4 16,6 • X/Y 19,9 25,1
Alcuni aspetti strutturali e la politica economica • Aumentano notevolmente i prezzi • Continua svalutazione della lira • Aumenta la spesa pubblica (G/Y) • La politica economica è prevalentemente indirizzata al breve periodo e agli obiettivi monetari: tentativo di controllo dell’inflazione e del deficit pubblico (con risultati non completamente positivi) • Perdita di attenzione ai problemi strutturali • Non c’è sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno (politica “assistenziale”)