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“STACCO - Servizio di Trasporto e ACCOmpagnamento delle persone con ridotta mobilità in provincia di Belluno”. Il progetto STACCO. IL CONTESTO
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“STACCO - Servizio di Trasporto e ACCOmpagnamentodelle persone con ridotta mobilità in provincia di Belluno”
Il progetto STACCO IL CONTESTO • Il territorio provinciale sempre più si caratterizza per l’elevata percentuale di anziani e disabili. Percentuale particolarmente elevata rispetto alla media nazionale: secondo una recente rilevazione circa il 25% della popolazione attiva, e in costante aumento, specialmente nei comuni montani.
Il progetto STACCO IL CONTESTO I problemi riguardano principalmente i disagi nei collegamenti, la non autosufficienza, l’isolamento sociale. • LA MOBILITA’ come fattore critico
Il progetto STACCO • Nel 2004 l’Azienda Ulss n. 1 di Belluno, nell'ambito delle DGRV 3953/2001 e DGRV 3251/2003 ha individuato nel Comitato d'Intesa (D.D.G. n. 342 del 23/03/2004) l'ente capofila di un progetto teso a sperimentare sul territorio della Ulss n. 1 di Belluno il "Servizio di Trasporto a Chiamata“ per favorire la DOMICILIARITA’
Il progetto STACCO Il Comitato d’Intesa, nato nel 1977 ed ente gestore del Csv di Belluno dal 1° febbraio 1997, da più di vent'anni erogava un servizio molto importante per la comunità bellunese: il trasporto solidale! Perché il Comitato d’Intesa?
Il progetto STACCO Il progetto nasce dunque dalla necessità di offrire un servizio di trasporto idoneo per tutti coloro che, impossibilitati, necessitanno di raggiungere strutture sanitarie o amministrative più vicine senza rivolgersi a trasporti onerosi e spesso scomodi od inadeguati: Focus su anziani e disabili con difficoltà motorie … … Valorizzando la collaborazione tra pubblico e privato sociale; in particolar modo la rete del volontariato
Il progetto STACCO • Dopo il primo anno sperimentale del Servizio di Trasporto a Chiamata (Luglio 2004-Luglio 2005) finanziato con il fondo regionaleed attuato nel territorio dell’Ulss n. 1, valutato il successo della fase sperimentale, si è deciso di estendere l'esperienza anche al territorio dell’Azienda Ulss n. 2 di Feltre. • Per questo il Comitato d’Intesa ha presentato al CSV di Bellunoun progetto a valenza provinciale denominato “Servizio Trasporto a Chiamata Provinciale”
Cosa rimborsa il progetto I km percorsi esclusivamente sulla base della “chiamata” (per i viaggi programmati fino a max 5); Formazione dei volontari (a tutte le associazioni della rete); Spese di gestione del servizio (per la capofila); Database (canone e interventi migliorativi)
Cosa non rimborsa il progetto Km percorsi per viaggi programmati (oltre i 5 rimborsati) Km percorsi sulla base di convenzione con Enti locali Acquisto degli automezzi (tranne contributi attivati ad hoc) Manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi; Assicurazione RCA e dei volontari; Di tali costi si fanno carico le associazioni della rete!
Il coordinamento Fino al 2011 il progetto era coordinato da 2 figure retribuite Oggi solo da volontari (Volontariato professionale!)
Le fonti di sostegno Le 2 Conferenze dei Sindaci di Ulss 1 (€ 50.000,00) e Ulss 2 (€ 17.000,00) fino al 2013. Il 2014 non è garantito
Le risorse acquisite una tantumdal Comitato d’Intesa Consorzio BIM Piave € 20.000,00 (2008) Fondazione Cariverona € 100.000,00 (2009) Regione Veneto € 20.000,00 (2009) Regione Veneto € 50.000,00 (2012) Csv Belluno € 374.000,00 (2005-2012)
Gli obiettivi per il prossimo futuro Garantire la sostenibilità del servizio nonostante le difficoltà economiche degli enti pubblici Sostegno del privato profit? Co-finanziamento degli utenti??? (problematiche varie…) Esistono modelli diversi
Gli obiettivi per il prossimo futuro Tariffa fissa, a km, parametrata con fasce di km I dati dell’esperienza in corso sono i seguenti: l'indice di copertura economica del servizio si aggira sul 30% circa; La tariffazione in linea di massima segue la logica €/km con indicatore tra lo 0,30 e lo 0,35 €/km in qualche caso si assiste a tariffazione a fasce chilometriche.
Gli obiettivi per il prossimo futuro Si ritiene un eccellente modello quello del Distretto agordino della Ulss n. 1 di Belluno, nel quale il servizio si effettua tramite passaggio istituzionale con l’Azienda ULSS che indirizza e compartecipa alla spesa.
Gli obiettivi per il prossimo futuro Garantire appropriatezza del servizio attraverso una riconducibilità della gratuità dell’accesso a criteri oggettivi Necessario lo scambio di informazioni con i servizi sociali Investimenti dei Comuni per le fasce deboli della società