140 likes | 327 Views
Il progetto. Il progetto. Di che cosa si tratta? Quadro di riferimento Riferimento scientifico Obiettivi Destinatari. Come si svolge la formazione?. 1. 2. 5. 3. Come è articolata l’offerta formativa?. Perché partecipare?. 4. Chi ha progettato il corso?. 1.
E N D
Il progetto Di che cosa si tratta? • Quadro di riferimento • Riferimento scientifico • Obiettivi • Destinatari Come si svolge la formazione? 1 2 5 3 Come è articolata l’offerta formativa? Perché partecipare? 4 Chi ha progettato il corso?
1 Di che cosa si tratta? Il quadro di riferimento Risultati OCSE-Pisa e TIMMS Indicazioni per il curricolo Gruppo interministeriale Berlinguer Rapporto Rocard
1 Di che cosa si tratta? Il quadro di riferimento Sviluppare maggiori competenze scientifiche negli studentiè una delle priorità che il nostro Paese, assieme agli altri dell’Unione Europea, si è assunto con l’aggiornamento degli obiettivi di Lisbona (ET2020). Le ricerche internazionali (TIMMS e PISA) evidenziano la necessità di contrastare il calo di rendimentopresente anche nella scuola secondaria di I grado proprio relativamente alla literacy scientifica .
1 Di che cosa si tratta? Il riferimento scientifico • IBSE (Inquiry Based Science Education) • L’insegnamento delle Scienze non può assolutamente prescindere dall’osservazione sperimentale, l’investigazione successiva da parte degli allievi sostenuti dal docente, la pianificazione autonoma di attività sperimentali, l’analisi dei dati e la identificazione di nuove domande di investigazione.
1 Di che cosa si tratta? Obiettivi • Obiettivi generali • Migliorare la qualità dell'insegnamento delle scienze • Migliorare i livelli dell’apprendimento delle scienze negli studenti • Obiettivi specifici • Migliorare le conoscenze degli insegnanti di scienze attraverso l'approfondimento di temi trasversali alle discipline scientifiche e verticali rispetto ai livelli scolastici • Migliorare le competenze degli insegnanti di scienze della scuola sec. di I grado circa la progettazione e l'esecuzione di attività di tipo laboratori ali • Incidere in modo significativo nell’atteggiamento degli studenti nei confronti delle discipline scientifiche e nei livelli di apprendimento • Stimolare nei docenti un atteggiamento verso la propria crescita professionale che tenda alla ricerca-azione
1 Di che cosa si tratta? Destinatari • Docenti di Matematica e Scienze • (classe di concorso A059) • della scuola secondaria di I grado
2 Come si svolge la formazione? Il modello si basa sull’integrazione e la sinergia della formazione online con incontri in presenza (modalità blended). Formazione blended
2 Come si svolge la formazione? • I docenti in formazione saranno coinvolti in gruppi di lavoro di circa 20 persone che potranno: • approfondirein maniera condivisa le tematiche proposte, sia negli incontri in presenza che attraverso gli strumenti collaborativi presenti nell’ambiente online (videoconferenza, chat, forum, blog, wiki); • sperimentarele attività laboratoriali (oggetto dell’offerta formativa) prima “tra pari” e poi in aula con gli studenti. Uno stesso tutor disciplinare guiderà ogni gruppo sia in presenza che online.
3 Perché partecipare? Aspetti innovativi Metodo basato sull’investigazione e il laboratorioaccompagnati da riflessioni critiche e metacognitive - Laboratorio come spazio fisico ma soprattutto mentale – Metodo IBSE (InquiryBased Science Education). Contesti di sensoche coinvolgano anche la sfera emotiva e attivino il forte legame tra i concetti scientifici e il linguaggio. Trasversalità e verticalitàdei contenuti. Laprospettiva storicaper l’umanizzazione della scienza e per l’interdisciplinarietà. L’educazione allo sviluppo sostenibileper aprire la didattica scientifica a riflessione sulla società e sulla cittadinanza attiva. Lavalutazionecome momento imprescindibile di riflessione sul processo di insegnamento-apprendimento.
3 Perché partecipare? I risultati nell’a. s. 2009/2010 • I docenti che hanno partecipato lo scorso anno hanno riportato testimonianze positive sul corso per: • la ricchezza e l’innovatività delle attività laboratoriali presenti (allestimento dell’acquario a scuola, esperimenti sulla luce , ecc.); • il coivolgimentoimmediato degli studenti, che li ha resi protagonisti nella verifica sperimentale degli argomenti trattati.
3 Perché partecipare? I risultati nell’a. s. 2010/2011
4 Chi ha progettato il corso? • Antonella Bachiorri (C.I.R.E.A. – Università di Parma) – referente per l’Educazione allo sviluppo sostenibile • Vincenzo Boccardi (ANISN) – referente per le Scienze della Terra • Giovanni Di Pasquale (Istituto e Museo di Storia della Scienze) – referente per la storia della scienza • Riccardo Govoni (ex-presidente AIF – direttore scientifico MASTeR Mantova) – referente per la Fisica • Michelina Mayer (ex-ricercatrice INVALSI) – referente per la valutazione delle competenze • Anna Pascucci (presidente ANISN) – referente per la Biologia • Giuseppina Staderini (ex-ricercatrice IRRE) – referente per gli aspetti di metodologia e progettazione didattica • Giuseppe Valitutti (Università di Urbino) – referente per la Chimica
5 Come è articolata la formazione? • I contenuti sono stati suddivisi in temi abbastanza ampi da accogliere, in modo trasversale, le tematiche che normalmente i docenti di scienze della scuola secondaria di I grado affrontano nell’arco del triennio: • 4 nuclei tematici (in parte mutuati dal Piano ISS): • Leggere l’ambiente: reti di relazioni e processi di cambiamento • Terra e Universo • Trasformazioni • L’Energia e le sue trasformazioni • 3 nuclei trasversali (una novità rispetto al Piano ISS): • Storia della scienza • Educazione allo sviluppo sostenibile • valutazione Leggi il piano editoriale