190 likes | 772 Views
Capitolo 5: nel piccolo regno di Don Rodrigo. Tre macrosequenze. 1)Arrivo di FC a casa di Lucia e colloquio con i due sposi. FC decide di andare personalmente da DR per tentare di convincerlo a desistere dai suoi propositi. 2)Descrizione del piccolo regno e del palazzotto di DR. .
E N D
Tre macrosequenze 1)Arrivo di FC a casa di Lucia e colloquio con i due sposi. FC decide di andare personalmente da DR per tentare di convincerlo a desistere dai suoi propositi. 2)Descrizione del piccolo regno e del palazzotto di DR. • 3)Il banchetto di DR • Al suo arrivo FC trova DR impegnato in un banchetto al quale sono invitati, tra gli altri, il cugino Attilio, il dottor AG, il podestà di Lecco. Il frate viene ammesso al banchetto e invitato a prendere parte al discorso. Solo in seguito DR si decide a riceverlo in privato.
Caratteristiche generali (a) 1)è un misero mucchietto di case abitate da contadini; 2)gli abitanti rispecchiano lo stile di vita del loro signore fondato sull’esercizio della forza, della prevaricazione e della violenza. .
Caratteristiche generali (b) • 3)Violenza e brutalità non risparmiano neppure gli esseri umani convenzionalmente considerati deboli e innocenti: le donne, maschie e brute, i bambini che nei loro giochi ripropongono gli atteggiamenti violenti dei loro genitori. • 4)La confusione tra attrezzi di lavoro e armi, che contraddistingue gli interni delle misere dimore è, come nel caso dello studio di AG, indice di disordine morale.
Caratteristiche generali • 1)Il diminutivo, palazzotto, sottolinea la dimensione degradata della dimora di DR, evidenziata anche da altri particolari come le imposte sconnesse e consunte (degrado, noncuranza e abbandono ) • 2)La posizione rilevata evidenzia l’idea del dominio. • 3)Ma è un dominio senza maestosità: una piccola fortezza che sovrasta un mucchietto di casupole. • 4) Non è solo una dimora, ma anche e soprattutto una fortezza, come dimostra l’apparato difensivo (inferriate, bravi a guardia ecc.).
Il palazzotto e il topos del castello nel romanzo gotico • La descrizione del castello è un motivo ricorrente nel romanzo gotico. • Di norma essa insiste sull’aspetto tenebroso, misterioso e spesso irreale; il fascino di tale castello è estraneo alla dimora di DR di cui si sottolineano invece il degrado e la dimensione violenta.
Il palazzotto è la carta di identità di DR • Nel cap. 5 e ancor più nel 6, assistiamo finalmente all’entrata in scena del personaggio che è la causa ultima delle disavventure dei due sposi e di cui abbiamo sentito pronunciare il nome, con terrore, sin dal primo capitolo. • Di lui non leggeremo MAI un ritratto completo (come avviene invece per quasi tutti i personaggi principali del romanzo). • La sua identità è quella descritta dalla sua dimora: egli è un nobile mediocre, in decadenza, che fa paura solo a chi è troppo debole per difendersi.
Perché? Romanzo gotico I Promessi Sposi M. opera una scelta diversa in sintonia con le finalità della sua opera: al ritratto del malvagio preferisce la descrizione minuziosa dell’ambiente in cui vive ed è inserito. Nel presentare il personaggio negativo di DR preferisce mantenere un tono antieroico: egli non è un malvagio di grande levatura, ma un semplice e modesto tirannello. • Nel romanzo gotico il ritratto fascinoso e inquietante del cattivone di turno non manca mai: è un classico, è un topos irrinunciabile, perché il male è sicuramente più affascinante e complesso del bene. • Il cattivo rimane pur sempre un eroe, anche se eroe del male. • Per Manzoni, come sappiamo, tutto questo rientra nella sfera del romanzesco, dell’artificioso.