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LA «QUESTIONE DELLA LINGUA» NEL REGNO DI NAPOLI. REFERENTINNEN : ANNE SPRISSLER , ROSALIA VESPA. IL DIBATTITO SULLA LINGUA. IL « VOLGARE ILLUSTRE » SOCIETÀ LETTERARIA → SITUAZIONE SOCIALE E CULTURALE → CONQUISTE CULTURALI → COMUNE CULTURA/GUSTO SUPERAMENTO DELLE LINGUE REGIONALI
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LA «QUESTIONE DELLA LINGUA» NEL REGNO DI NAPOLI REFERENTINNEN: ANNE SPRISSLER, ROSALIA VESPA
IL DIBATTITO SULLA LINGUA • IL «VOLGARE ILLUSTRE» • SOCIETÀ LETTERARIA → SITUAZIONE SOCIALE E CULTURALE → CONQUISTE CULTURALI → COMUNE CULTURA/GUSTO • SUPERAMENTO DELLE LINGUE REGIONALI • UNA LINGUA LETTERARIA NAZIONALE
LA «QUESTIONE DELLA LINGUA» ‘500 • DIVERSE SOLUZIONI: • FIORENTINO «CLASSICO» DI PETRARCA E DI BOCCACCIO • FIORENTINO MODERNO • TOSCANO • APERTURA AI NEOLOGISMI • «LINGUA DI CORTE»
IL DIBATTITO DELLA LINGUA IACOMO SANNAZARO (1457-1530) PIETRO BEMBO (1470-1547)
IL DIBATTITO DELLA LINGUA IACOMO SANNAZARO L’ARCADIA (1504) • FINE POETA E UMANISTA • ARCADIA • ROMANZO PASTORALE IN VERSI E PROSA • FAUTORE DEL CLASSICISMO VOLGARE
PIETRO BEMBO • TRATTATISTA D’AMORE (GLI ASOLANI, 1505) • TEORICO DELLA QUESTIONE DELLA LINGUA (LE PROSE ALLA VOLGAR LINGUA, 1525) • LIRICO (LE RIME, 1530) • MODELLI : PETRARCA E BOCCACCIO • DOMINIO NEL VOLGARE → ASSOLUTO NELLA DIREZIONE GRAMMATICALE
IL DIBATTITO DELLA LINGUA PIETRO BEMBO LE RIME • 1530,‘35,’48 • MODELLO PETRACRCHESCO • PETRARCHINI • RIMARI PETRARCHESCHI NON SEGUE UNA SUA PERSONALITÀ STILISTICA !
PETRARCHISMO BEMBISMO TESI BEMBIANA FRANCESCO PETRARCA BISOGNA REALIZZARE UN’IMITAZIONE ABBANDONATA E TOTALE, CHE CONDUCA L’IMITATORE A FARSI TUTT’UNO COL SUO MODELLO FINO A DIVENTARGLI SIMILE IN TUTTO E PER TUTTO.
LE PROSE DELLA VOLGAR LINGUA 1525 • CAPOLAVORO • TRATTATO IN FORMA DIALOGANTE • 3 LIBRI • PRIMO: SUPERIORITÁ DEL FIORENTINO LETTERARIO • SECONDO: STILE – SCELTA E DELLA DISPOSIZIONE DELLE PAROLE – MUSICALITÁ DELLA PROSA • TERZO: GRAMMATICA DEL VOLGARE
LE PROSE DELLA VOLGAR LINGUA • ASCETISMO DELL’IMITAZIONE → LETTERATURA ARISTOCRATICA PER UN PUBBLICO ARISTOCRATICO • LINGUA BISOGNA ESSERE AL DI SOPRA DELLA LINGUA PARLATA! • FIORENTINO LETTERARIO TRECENTESCO • FIORENTINO DI «POPOLARESCO USO»
DA LE PROSE «LA LINGUA DELLE SCRITTURE … NON DEE A QUELLA DEL POPOLO ACCOSTARSI… IL CHE AVVIENE PERCIÓ, CHE APPUNTO NON DEBBONO GLI SCRITTORI POR CURA DI PIACERE ALLE GENTI SOLAMENTE, CHE SONO IN VITA QUANDO ESSI SCRIVONO… MA A QUELLE ANCORA, E PER AVENTURA MOLTO PIÙ, CHE SONO A VIVERE DOPO DI LORO.»
CRITICA CONTRO DANTE BEMBO CONTRO IBRIDISMO PLURILINGUISMO
DA LE PROSE «EGLI [DANTE] MOLTO SPESSO ORA LE LATINE VOCI,ORA LE STRANIERE, CHE NON SONO STATE DALLA TOSCANA RICEVUTE, ORA LE VECCHIE DEL TUTTO, E TRALASCIATE, ORA LE NONUSATE E ROZZE, ORA LE IMMONDE E BRUTTE, ORA LE DURISSIME USANDO;
DA LE PROSE E ALLO ‘NCONTRO LE PURE E GENTILI ALCUNA VOLTA MUTANDO E GUASTANDO, E TALORA, SENZA ALCUNA SCELTA O REGOLA, DA SÉ FORMANDONE E FINGENDONE, HA IN MANIERA OPERATO, CHE SI PUÒ LA SUA COMMEDIA GIUSTAMENTE RASSOMIGLIARE A UN BELLO E SPAZIOSO CAMPO DI GRANO, CHE SIA TUTTO DI AVENE, E DI LOGLI, E DI ERBE STERILI E DANNOSE MESCOLATO, […].»
DEBOLEZZADELLA PROPOSTA BEMBIANA • RISPECCHIAVA SOLO UNA CERTA CLASSE SOCIALE • ISOLAVA LE MASSE LARGHE DI LETTORI RAFFORZAVA IL DISTACCO TRA LE CLASSI SOCIALI • RESE STERILE UNA LINGUA CHE ERA IMMOBILE AL FLUIRE DEL TEMPO
Historische Situation - im 16. Jh.: Beginn einer geregelten Orthografie, Einführung von Wörterbüchern und Regeln durch Grammatiker - die ersten lexikografischen Untersuchungen in Neapel: Sammeln von ausgewählten Wörtern einzelner Autoren (gemäß der humanistischen Tradition)
Historische Situation Sannazaro (das Zulassen von Alternativformen neben dem Toskanischen) Idee der lingua mescolata als gemeinsame Sprache Italiens - Zerfall des aragonesischen Reiches intensive Auseinandersetzung mit der sprachlichen und kulturellen Identität
Historische Situation - parallel zu Bembos Zeit und seinem Sprachmodell (volgare illustre), Herausbildung einer verstärkten Wiederaufnahme des Neapolitanischen im Königreich Neapel
Historische Situation Fabricio Luna (Gegner des Bembismo und Befürworter der lingua mescolata) - Übergang von lessici di singoli autori lessici della lingua (Def. Poggi-Salani)
Biografie - Verfasser des Vocabulario (1536) - Neapoletaner, geboren in Eboli (1. Hälfte 16. Jh.) - Studium der Literatur in Neapel - lateinischer Dichter
Biografie - 1520- 1525: Besuch der schola del gran Summontio (Grammatik, Rhetorik) - Freundschaft zu Sannazaro - sein Wörterbuch zeigt die Wiederaufnahme des Neapolitanischen Dialekts im Königreich Neapel, das durch die umfangreichen Erklärungen der Lemmata zum Vorschein kommen
Fabricio Lunas Konzeption einer gemeinsamen Sprache für Italien [una lingua] la quale io non contrasto come Toscha ma come la comune italiana che come sapeti ogni lingua da sé è men buona ma la mescolata è la bella e perfetta
Konzeption - Befürworter des volgare parlato im Königreich Neapel, aber nicht das allein lingua mescolata - Wörter der Kanzleisprache (Lateinische), Spagnolismen, das Toskanische, etc.
Konzeption andere Befürworter dieser Konzeption: Atteneo, Di Falco und Gaetano WICHTIG: - Berücksichtigung eines Jeden - lebendigen und natürliche Sprache - den Bedürfnissen der Menschen gerecht werden, aber auch eine mittlere und höhere Schicht ansprechen
Das Vocabulario von F. Luna Vocabulario di cinque mila vocabuli toschi, non men oscuri che utili e necessarij, del Furioso, Bocaccio, Petrarca e Dante nouamente dechiarati e raccolti da Fabricio Luna, per alfabeta ad utilita di chi legge, scrive e favella (Napoli, 1536)
Das Vocabulario von F. Luna Antikonformist - Autoren verschiedener Epochen - aus unterschiedlichen geografischen Gegenden mit unterschiedlichen kulturellen Erfahrung - zeitgenössische Gelehrte, auch Grammatiker
Aufbau des Vocabulario I.Einleitung (Widmung; Adressat; Breve introducione) II.Glossar III.Anhang (Texte in Prosa und in Versen)
I. Einleitung Breve introducione delle cose tosche: - Liste ca. 200 Latinismen (basierend auf Dante, Petrarca, Bocaccio und Ariost) - nicht alphabetisiert
II. Glossar - Wörter verschiedener Autoren mit neapolitanischen Erklärungen Beispiel: CIPRESSO = ARBORE MORTIFERO; CHI TI DONASSE UN RAMO DI QUELLO TI SIGNIFICHERIA CHE TI VOLE AMAZARE ACCENDERE IL LUME= APPICARE CIMA= ESSERE IN COPPA
II. Glossar 1. das Wort selbst; Angabe seiner Quelle 2. Erklärung / Definition 3. Zitat (andernfalls direkter Verweis auf den Text) Wort - Eintrag eines Lemmas
II. Glossar L´azzi L´imosina L´olio L die Lemmata sind nicht typisiert, aber in allg. alphabetischer Reihenfolge (z.B. badia nach batesimo) sviste tipografiche (manchmal):
II. Glossar Grammatik und Orthographie beruht auf der Anerkennung der Lateiner Regelwerk für die Schreibweise kommt dem Ton der gesprochenen Sprache gleich: “Notansi anchora Signori miei che nel scrivere mezzo con doe zz significa pisto, e maturo che sta nel fragido, in nap.[oletano] ammolignato, si mezo con una z significa medio […]”
II. Glossar Genus kein Neutrum lo nicht vor Eigennamen, bei Verben und Nomen, die mit s oder c anfangen
II. Glossar orthografische Gewohnheiten verbreitet im Toskanischen Verdoppelung in Genetiven und Dativen esso /essa kein Gebrauch von np und mn ( nicht domno, aber donno) Elision und Apostrofierung et und ad vor einem Wort, das mit einem Vokal anfängt
II. Glossar Orthographie vieler toskanischer Wörter ist zurückführbar auf lat. Präpositionen: Beispiele: ab abhorreo, abhorevole, abominevoli ob ottinere
II. Glossar etymologische Fehler und andere Missverständnisse: Beispiele: - CALLE, CALLO - CARTHAGINE, CARTILAGINE
II. Glossar Wortspiele (parlar in bisguizzo): Beispiel: FATTO: una cosa notabile; “di quel fatto ne fu fatto sì gran fatto chi mai di fatto fo fatto sì gran fatto che fu fatto di quillo fatto”
II. Glossar Erklärungen können ferner: Anekdoten, Synonyme, Metaphern, Periphrasen, Alliterationen etc. aufzeigen (verwendet dialektale Form) Verwendung von Zitaten: Ausdruck seiner Gelehrsamkeit und Neigung zur colloquialen Rede
Fazit F. Luna zeigt sich als Schriftsteller einer dialektalen Form. Dialektale Sprache wird vor allem in den sehr langen Erklärungen der Wörter deutlich, die Anekdoten, Sprichwörter, Redewendungen, Synonyme, Wortspiele enthalten. Dabei neigt er zur gesprochenen Sprache .
Fazit Die Wahl des Neapolitanischen Dialektes ist eine bewusste, die den Bedürfnissen der Menschen entspricht und die mittlere und höhere Schicht nicht ausgrenzt. Mit seinem Sprachmodell, konstruiert über viele Autoren, zeigt er in seinem Vocabulario die Ausdrucksfähigkeit des Neapolitanischen, das als eine autonome und des Königreiches Neapel eigene Sprache anzusehen ist.
Literatur GIUSEPPE PETRONIO, VITILIO MASIELLO: LA PRODUZIONE LETTERARIA IN ITALIA. PALUMBO, PALERMO1993 PASQUALE SABATINO: IL MODELLO BEMBIANO A NAPOLI NEL CINQUECENTO. EDITRICE FERRARO, NAPOLI 1986 MILENA MONTANILE: LE PAROLE E LA NORMA. STUDI SU LESSICO E GRAMMATICA A NAPOLI TRA QUATTRO – E CINQUECENTO. NAPOLI 1996