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1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica. Dr. Benuccio Benucci, CTPM unpm. Interventi delle associazioni provinciali di pesca sportiva. 1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica. Interventi delle associazioni provinciali di pesca sportiva Dr. Benuccio Benucci, CTPM unpm.
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1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica Dr. BenuccioBenucci, CTPM unpm Interventi delle associazioni provinciali di pesca sportiva
1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica Interventi delle associazioni provinciali di pesca sportiva Dr. BenuccioBenucci, CTPM unpm CTPM unpm è il coordinamento toscano dei pescatori con la mosca, che raggruppa dodici club in toscana e a livello nazionale molti di più. Mi scuso intanto se siamo presenti solo in due, avremmo venire tutti quanti visto l’interesse che avevamo per questo convegno e per i suoi contenuti. Purtroppo eravamo anche impegnati sul Lago Pecci a fare, non un corso, ma ad aiutare i ragazzi portatori di handicap a pescare con il baco, è l’unico caso in cui noi rinunciamo alle nostre caratteristiche, perché solo in questo modo riusciamo a svolgere questa funzione. Io ho ascoltato con molto interesse gli interventi fatti finora e in particolare le relazioni scientifiche ed ho appreso che questi studi sui vostri fiumi sono stati fatti in maniera assai seria e con risultati io credo positivi perché l’azione non può far altro che seguire ad una conoscenza preventiva. L’UNPM e il CTPM, che è il coordimento toscano dell’unpm, coordina i pescatori che pescano in un certo modo, cioè con la mosca finta. Ma non è solo questo altrimenti saremmo solo una organizzazione di persone che si vogliono solo svagare. La caratteristica del pescatore con la mosca è una sua evoluzione soggettiva. Io ho 52 anni, ho iniziato a pescare quando ne avevo dieci e pescavo col naturale, poi naturalmente, scusatemi la tautologia, sono passato a pescare con il cucchiaio, e poi da venticinque anni io uso solo esclusivamente la mosca secca. Posso essere definito un Komeinista della pesca, ma questo è il mio modo di pescare e mi diverto a pescare così e non in altro modo. Con questo io non disprezzo e non rinnego quelli che sono stati i miei gradi di evoluzione pescatoria, solo una cosa voglio dire, in questa evoluzione non c’è solo una evoluzione tecnica, ma c’è in particolare una evoluzione nel modo in cui il pescatore si rapporta al fiume. Noi siamo, per il nostro tipo di pesca, costretti a diventare un po’ entomologi e un po’ ingegneri idraulici, per studiare e capire come è fatto il fiume, un po’ ittiologi, per capire dove sono questi pesci e come si fa a prenderli, e alla fine costruiamo un bagaglio di conoscenza, che noi ci facciamo in maniera un po’ empirica, anche attraverso un certo tipo di letteratura prevalentemente anglosassone.
1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica Interventi delle associazioni provinciali di pesca sportiva Dr. BenuccioBenucci, CTPM unpm 2 Alla fine c’è un momento in cui scatta una molla: il pescatore non pensa più alla pesca ma pensa all’ambiente, pensa al fiume, al torrente come ad un organismo vivente che a volte sta bene a volte sta male , ma che deve vivere la sua vita e pensa alla pesca come un intervento che rispetto a questo organismo vivente non sia dannoso o meglio che non sia molto dannoso. Io sono venticinque anni che non porto via un pesce dall’acqua, so che anche questo un danno, ma so anche che statisticamente questo danno è relativo. Conclusione noi come CTPM come organizzazione di numerosi club toscani, io devo sottoscrivere parola per parola non solo gli interventi degli scienziati che ci hanno spiegato le cose, ma anche devo sottoscrivere completamente il Presidente di Legambiente, con una sola eccezione, che non è vero che non ci siano persone interessate al pronta pesca, ci sono gli interessati ai pollai di pesca, possiamo anche convivere purché il rispetto per l’ambiente sia il primo dei nostri obbiettivi. Una sola richiesta: questo patrimonio di conoscenze che ci avete dato oggi, vorrei che ci deste la possibilità di leggere i vostri interventi, dateci la possibilità di esaminare e ristudiare gli studi che sono stati fatti, servirà da stimolo a tutti i pescatori e in particolare a noi che non solo siamo organizzatori che non solo siamo ambientalisti , ma vogliamo essere anche propositori di iniziative utili sia per la pesca che per l’ambiente.