170 likes | 576 Views
Le competenze relazionali dell’insegnante. Giuseppina Speltini Università di Bologna. “Non si può non comunicare” (Watzlawick, Beavin, Jackson). Tutto il comportamento è comunicazione e tutta la comunicazione influenza il comportamento
E N D
Le competenze relazionali dell’insegnante Giuseppina Speltini Università di Bologna
“Non si può non comunicare”(Watzlawick, Beavin, Jackson) • Tutto il comportamento è comunicazione e tutta la comunicazione influenza il comportamento • Parole e silenzio, attività e inattività, tutto ha valore di messaggio • Importante è anche la comunicazione non verbale e il non verbale del verbale
Ogni comunicazione ha un messaggio di contenuto e un messaggio di relazione
Con la comunicazione si può confermarerifiutaredisconfermarel’altro
La comunicazione non verbale • Trasmette aspetti relativi alla relazione • E’ più “forte” della comunicazione verbale • E’ meno controllabile della comunicazione verbale • Sostiene, modifica, completa, sostituisce il discorso
C. linguistica C. paralinguistica C. cinesica C. prossemica C. performativa C. pragmatica C. socioculturale i segni verbali modulare il discorso gesti, mimica, cenni lo spazio intenzione verbale e non verbale interpretare situazioni sociali, ruoli, ecc. La competenza comunicativa
Le relazioni asimmetriche in classe • Dominanza quantitativa (prendere la parola più spesso e più a lungo) • Dominanza interazionale (condurre e orientare lo scambio comunicativo) • Dominanza semantica (selezionare argomenti e indicare punti di vista) • Dominanza strategica (margine di discrezionalità nelle scelte)
Centraggio sul compito (produttività) Centraggio sulle relazioni (clima) Stile autocratico Stile democratico Stile lassista
Stili di conduzione, produttività e clima (Lewin, Lippitt, White) • Autocratico produttività buona, clima negativo • Democratico produttività discreta, clima buono • Lassista produttività nulla, clima piuttosto negativo
Il clima di classe è una variabile interveniente nella riuscita scolastica
La competenza relazionale è fatta anche di ascolto Ricerca di riconoscimento sociale della propria identità da parte degli allievi
La scuola come ambito di prevenzione del disagio • Qualità dell’insegnamento e delle relazioni come fattori protettivi • Esperienze di padronanza in qualche ambito • Imparare a programmare
Efficientismo e utilitarismo a scuola mettono a rischio le relazioni e il desiderio di imparareLa rottura dei legami sociali nelle società contemporaneeLa scuola come ambito in cui riprendere il senso del gruppo
Per le buone relazioni con gli allievi • Sapere aprire lo spazio dell’ascolto • Partire dalle risorse e non dai deficit • Conquistare credibilità personale • Non usare sarcasmo • Creare reti collaborative con i colleghi • Costruire autorevolezza • Promuovere socialità orizzontale