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Terre australi e antartiche francesi

Terre australi e antartiche francesi.

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Terre australi e antartiche francesi

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Presentation Transcript


  1. Terre australi e antartiche francesi Terre Australi e Antartiche Francesi (Terres Australes et Antarctiques Françaises, o TAAF),vasta regione dell'emisfero australe, pressoché disabitata, che si estende per circa 440.000 km² e appartiene alla Francia, di cui costituisce un Territorio d'oltremare. Fanno parte delle TAAF l'arcipelago delle Kerguélen, l'arcipelago di Crozet, le isole San Paolo (7 km²) e Nuova Amsterdam (66 km²), tutte nell'oceano Indiano,nonché la Terre Adélie, una sezione dell'Antartide. Le Terre australi francesi (nome esteso: Territori delle terre australi e antartiche francesi, in francese: Territoire des terres australes et antarctiques françaises o TAAF) sono delle isole vulcaniche antartiche nell'Oceano Indiano meridionale, a sud dell'Africa ed, all'incirca, equidistanti da Africa, Antartide e Australia.

  2. AMMINISTRAZIONE Le Terre Australi formano un Territorio d'Oltremare della Francia (in francese: territoire d'outre-mer) dal 1955, e sono amministrati da un "amministratore superiore", assistito da un segretario generale. Diverse nazioni non riconoscono le pretese territoriali francesi sulla "Terra Adelia", peraltro sospese in accordo con quanto previsto dal Trattato Antartico.

  3. GEOGRAFIA I territori comprendono l'Isola Amsterdam, l'Isola Saint-Paul, le Isole Crozet, e le Isole Kerguelen nell'Oceano Indiano meridionale, vicino alle coordinate 43°S 67°E? / -43, 67, assieme al settore dell'Antartide reclamato dalla Francia, la Terra Adelia (in francese: Terre Adélie), compresa tra il 136°E e il 142°E, che prende il nome da quello della moglie dell'esploratore Jules Dumont d'Urville. La "Terra Adelia" di circa 500.000 km² e le isole, che ammontano complessivamente a 7781 km², non hanno abitanti indigeni, anche se nel 1997 vi erano presenti circa 100 ricercatori,il cui numero varia a seconda della stagione. La Francia mantiene la Stazione scientifica Dumont d'Urville sulla Terra Adelia. L'Isola Amsterdam e l'Isola Saint-Paul sono vulcani estinti; il punto più alto dei territori e il Monte Ross (anch'esso un vulcano estinto) sull'Isola Kerguelen con 1.840 metri d'altezza.

  4. ECONOMIA Le risorse naturali dei territori sono limitate a pesci e astici; l'attività economica è limitata al servizio delle stazioni di ricerca meteorologica e geofisica e delle flotte da pesca francesi e di altre nazioni. I territori hanno una flotta di marina mercantile (nel 1999 2.892.911 GRT/5.165.713 DWT,comprendente, tra le altre, cinque navi cargo, nove porta container, 24 petroliere ed una nave cargo refrigerata). Questa flotta viene mantenutacome sottoinsieme del registro francese che permette alle navi di proprietà francese di operare con una tassazione agevolata e con regolamenti più permissivi di quelli del registro principale. I pesci pescati e sbarcati sull'Isola Kerguelen da navi straniere vengono esportati in Francia e a Réunion. I territori generano profitti per circa 18 milioni di dollari all'anno.

  5. COMUNICAZIONE Non ci sono piste di atterraggio sulle isole ed i 1.232 chilometri di linea costiera non hanno porti o approdi, ma solo ancoraggi al largo. VARIE Il codice ISO 3166-1 dei Territori (e il TLD internet) è TF. Le isole sono alla recente ribalta della cronaca essendosi qui arenata la barca a vela di 18 metri " Cheminèes Poujuolat" dello svizzero Bernard Stamm . Egli stava gareggiando nella Vendèe Globe edizione 2008 , giro del mondo senza scalo in solitaria .

  6. Divisioni Amministrative della Francia Francia metropolitana Alla data del 1º gennaio 2004, il territorio della Francia metropolitana è diviso come segue: - 22 regioni (la Corsica è una collettività territoriale, sebbene nel linguaggio comune venga definita come una regione) - le regioni sono divise in 96 dipartimenti - i dipartimenti sono divisi in 329 arrondissement - gli arrondissement sono divisi 3879 cantoni - i cantoni sono divisi in 36568 comuni - 3 "grandi comuni" (Parigi, Lione e Marsiglia) sono ulteriormente divisi in 45 arrondissement municipali Inoltre, dal 1º gennaio 2005 esistono 2510 unioni intercomunali, che raggruppano 32223 comuni, divise come segue: - 14 Comunità urbane - 156 Comunità di Agglomerazione - 2334 Comunità di Comuni - 6 Nuove agglomerazioni (categoria in via di eliminazione).

  7. Le regioni, i dipartimenti e le municipalità L'organizzazione amministrativa locale della Francia è caratterizzata da diversi livelli amministrativi e da un elevato numero di enti locali. In seguito al decentramento, sono stati creati tre livelli di amministrazioni autonome: il comune, il dipartimento e la regione. IL COMUNE Il comune è la più piccola suddivisione amministrativa ma anche la più antica poiché è succeduta alle città e alle parrocchie del Medio Evo. È stato istituito nel 1789, ma ha cominciato a godere di autonomia solo con la legge del 5 aprile 1884, vera e propria carta comunale. Il comune è gestito da un consiglio municipale eletto a suffragio universale diretto ogni 6 anni. Una volta eletti, i consiglieri municipali eleggono il sindaco all'interno del consiglio stesso.Il sindaco è investito del potere esecutivo in seno al comune, che rappresenta e di cui gestisce il bilancio. È lui ad assumere il personale e ad assicurare il corretto svolgimentodei servizi di prossimità: - scuole; - urbanistica; - azione sociale; - rete viaria; - trasporti scolastici; - raccolta dei rifiuti domestici; - bonifiche, ecc. È inoltre abilitato alle funzioni di stato civile, di ordine pubblico, di organizzazione delle elezioni e di rilascio di documenti regolamentari. Oggi, si contano 36.778 comuni (162 dei quali nei dipartimenti e territori d'oltremare).

  8. IL DIPARTIMENTO Creato con la Rivoluzione, legge del 10 agosto 1871, il dipartimento diventa un ente locale autonomo, dotato di un organo deliberante eletto e di un esecutivo eletto. È gestito da un consiglio provinciale eletto per 6 anni a suffragio universale e rinnovato per metà ogni 3 anni. Tale consiglio elegge a sua volta un presidente, investito del potere esecutivo in seno al dipartimento, il quale prepara ed esegue le deliberazioni del consiglio provinciale, gestisce il bilancio e dirige il personale. Il dipartimento ha ampie competenze: - azione sociale; - costruzione e manutenzione delle scuole medie secondarie; - ricomposizione fondiaria; - organizzazione dei trasporti scolastici, ecc. Si contano 100 dipartimenti (4 dei quali d'oltremare).

  9. LA REGIONE La regione è la struttura di più recente creazione in seno all'amministrazione locale francese. È divenuta un ente territoriale in seguito a leggi di decentramento, il 16 marzo1986, data della prima elezione dei consiglieri regionali eletti per 6 anni a suffragio Universale. I consiglieri regionali eleggono il presidente del consiglio regionale che gestisce il bilancio, dirige il personale e porta avanti la politica della regione imperniata sull'azione economica, sul piano di sviluppo del territorio e sulla formazione professionale. La Repubblica francese comprende: - la metropoli (divisa in 22 regioni e 96 dipartimenti), 4- dipartimenti d'oltremare (DOM): Guadalupa, Martinica, Guyana, La Riunione, - 7 collettività d'oltremare: Polinesia francese, Wallis e Futuna, Mayotte, Saint-Pierre e Miquelon, le Terre australi e antartiche francesi, Saint-Barthélemy, Saint-Martin, - una collettività sui generis : La Nuova Caledonia.

  10. LINGUE La lingua ufficiale è il francese. Esistono diverse lingue locali (basco, bretone, catalano, corso, olandese (fiammingo), alsaziano, occitano), ma il governo francese e il sistema scolastico ne hanno scoraggiato l'uso fino a poco tempo fa. Le lingue regionali vengono ora insegnate in alcune scuole, anche se il francese rimane l'unica Lingua ufficiale in uso dal governo, locale o nazionale. Con legge costituzionale del 1992 adottata per consentire il Trattato di Maastricht, è stata aggiunta infatti la previsione secondo cui «La lingua della Repubblica è il francese», nel timore che il processo di integrazione europea potesse favorire l'espansione di altre lingue a danno del francese. La tutela delle minoranze linguistiche è quindi sempre stata malvolentieri accettata, se non proprio rifiutata, in quanto lesiva del principio di eguaglianza e di indivisibilità del popolo francese. In applicazione della legge costituzionale, venne approvata nell'agosto del 1994 la legge Toubon, dichiarata poi incostituzionale dalla Corte Costituzionale, in quanto in contrasto con il principio della libera comunicazione del pensiero e delle idee proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Una tendenza al superamento di questa visione accentratrice, la si ha a partire dal 1998, quanto si concede alla Nuova Caledonia di avere maggiori competenze e assemblee provinciali decentralizzate. Minor fortuna ha avuto il tentativo di introdurre all'articolo 2 il comma "La Repubblica riconosce e valorizza le lingue e le culture regionali". Tale modifica, resa necessaria dalla ratifica da parte della Francia della Carta Europea delle lingue regionali, venne osteggiata dallo stesso Presidente Jacques Chirac, il quale nel 1999 disse che non l'avrebbe sostenuta in quanto lesiva dei principi fondamentali della Repubblica. La Carta è stata così ratificata solo in via amministrativa.

  11. RELIGIONI A seguito della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, la Francia garantisce la libertà di religione come diritto costituzionale. Una legge del 1905 istituisce la separazione tra Chiesa e stato e proibisce al governo di riconoscere, stipendiare o sussidiare qualsiasi religione. Nella situazione precedente, stabilita nel 1801-1808 dal Concordat, lo stato appoggiava la Chiesa cattolica, la Chiesa luterana,la Chiesa calvinista e la Religione ebraica e forniva l'insegnamento scolastico delle suddette (per ragioni storiche, questa situazione vige ancora nell'Alsazia-Mosella). Il governo francese non mantiene statistiche sulla religione. Un sondaggio CSA del 2006-2007 individua le appartenenze religiose in Francia come: Cattolici Romani 51%,Protestanti 3%, Ebrei 1%, Musulmani 4%, atei 31%. Ancora in un sondaggio telefonico del 2003[21] sulla base di 1000 persone è emerso che il 41% dichiara che l'esistenza di Dio è "esclusa" o "improbabile". Il 33% dichiara che il termine ateo li descrive abbastanza o molto bene, mentre il 51% si dichiara cristiano. Quando interrogati sulla loro religione, il 62% ha risposto cattolico romano, il 6% musulmano, il 2% protestante, l'1% ebraico, il 2% appartenente ad altre religioni (eccetto per ortodossi o buddisti, che avevano percentuali trascurabili), il 26% di nessuna religione e l'1% si è rifiutato di rispondere. La discrepanza tra il numero di atei (41%) e il numero di «nessuna religione» (26%) può essere attribuito a persone che si sentono culturalmente vicine a una religione, seguono i suoi valori morali e le sue tradizione, ma difficilmente credono in Dio. In Francia esiste una forte distinzione tra religione e vita civile.

  12. La comunità ebraica è la prima per consistenza dell'Europa occidentale. Forze armate La portaerei nucleare Charles de Gaulle (R 91) La Francia fa parte dei cinque paesi che sono legalmente riconosciuti come "Stati dotati dell’arma nucleare" per il trattato di non proliferazione nucleare. L'esercito francese, insieme a quello del Regno Unito, è uno dei più attrezzati finanziariamente in Europa. In effetti assieme rappresentano oltre il 40% delle spese militari dell'Unione europea. La Francia dedica il 2,5% del suo PIL alle spese militari (con un bilancio di 38 miliardi di euro nel 2006), dove i suoi omologhi in Europa (escluse Regno Unito e Grecia) spendono mediamente l’1,5% del PIL. Le forze militari sono divisa in: l’Armée de terre (esercito), la Marine nationale (marina), l’Armée de l’air (aviazione), La Gendarmerie nationale (Gendarmeria nazionale). Dal 1996 l'esercito e diventato professionale. Con una capacità di oltre 350.000 uomini, è distribuito in tutto il mondo, compreso Kosovo, Costa d'Avorio, nei territori d'oltremare, ma anche in Medio Oriente.

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