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IL MERCATO DEL LAVORO VENETO. COS’È? Maurizio Rasera Osservatorio & Ricerca Veneto Lavoro Venezia, 12 aprile 2012. Più che dire cos’è il luogo simbolico dove si incontrano domanda ed offerta di lavoro Cercare di qualificare com’è
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IL MERCATO DEL LAVORO VENETO. COS’È? Maurizio Rasera Osservatorio & Ricerca Veneto Lavoro Venezia, 12 aprile 2012
Più che dire cos’è il luogo simbolico dove si incontrano domanda ed offerta di lavoro Cercare di qualificare com’è in quale realtà si troveranno ad operare coloro che hanno concluso i loro percorsi formativi
Come si caratterizza il mercato del lavoro veneto • Come si differenzia da quello nazionale • Con quali modalità ci si colloca in esso • La scansione temporale: gli anni della crescita, la crisi • La situazione odierna: i dati congiunturali • La situazione dei giovani
VENETO 2011 2.134.000 occupati 59% maschi 41% femmine 77% dipendenti 23% indipendenti 88% italiani 12% stranieri 15% -29a 60% 30-49anni 25% +50a Fonte: Rcfl-Istat
2011 VENETOITALIA 3% Agricoltura 4% 29% Industria in senso stretto 20% 8% Costruzioni 8% 60% Servizi 68% ma…. Fonte: Rcfl-Istat
VENETO 2011 % occupati dipendenti nell’industria in senso stretto Belluno 46% Padova 31% Rovigo 26% Treviso 41% ITALIA 24% Venezia 22% Verona 29% Vicenza 42% Fonte: Rcfl-Istat
VENETO 2009 144.000 imprese che occupano 1.220.000 dipendenti Fonte: Inps
VENETO 2009 144.000 imprese che occupano 1.220.000 dipendenti Imprese per dimensione Fonte: Inps
VENETO 2011 112.000 disoccupati (73.000 nel 2007) 46% maschi 54% femmine 74% italiani 26% stranieri 41% -29a 48% 30-49anni 11% +50a Fonte: Rcfl-Istat
VENETO 2011 Tasso occupazione64,9 Tasso disoccupazione 5,0 Italia56,9 8,4 Lombardia64,7 5,8 Piemonte64,3 7,6 Emilia R.67,9 5,3 Lazio58,8 8,9 Campania39,4 15,5 Fonte: Rcfl-Istat
VENETO 2011 Flussi di assunzioni per tipologia contrattuale 42.000 teste Fonte: Silv
VENETO 2011 Flussi di assunzioni dei giovani per qualifica Fonte: Silv
IL VENETO E…la crisi Dinamica dell’occupazione dipendente Fonte: Rcfl-Istat
IL VENETO E…la crisi Posizioni di lavoro dipendente. Variazioni cumulate. Dati giornalieri Fonte: Silv
IL VENETO E…la crisi Il saldo annuo registra che le posizioni di lavoro dipendente rispetto alla fine di dicembre 2010 risultavano diminuite di 15.500 unità. La caduta occupazionale risulta cospicua, ben superiore a quella del 2010 (-8.500 unità) anche se, ovviamente, inferiore a quella del 2009 (-44.200 unità). La riduzione complessiva intervenuta nell’intero periodo di crisi, a partire dall’autunno 2008, può essere cifrata in 80-85.000 posti di lavoro in meno.
IL VENETO E…la crisi Dopo un buon primo semestre, a partire dall’estate, la riduzione dei posti di lavoro è ripresa, soprattutto con una nuova contrazione dell’area dei posti di lavoro a termine (somministrato, tempo determinato), dell’apprendistato e anche delle collaborazioni a progetto. I comparti che più hanno pagato sono ancora una volta quelli industriali, tra i lavoratori ancora più i maschi che le femmine, più gli italiani degli stranieri. A queste dinamiche occupazionali, sono corrisposti incrementi degli interventi a sostegno del reddito. In particolare risulta aumentata l’area dei disoccupati indennizzati dai due strumenti principali, indennità ordinaria e indennità di mobilità: a febbraio 2012 i soggetti beneficiari risultavano 75.000.
IL VENETO E…la crisi Sono diminuite sia le aperture di nuove crisi aziendali sia il numero di lavoratori coinvolti; l’area delle imprese in difficoltà si è allargata ancora nel 2011, anche se con ritmi di diffusione meno consistenti che negli anni precedenti; i volumi della cig autorizzata si mantengono molto alti ma con una flessione media rispetto al 2010 del 30%. Nel corso dell’anno sono entrati in lista di mobilità 34.500 lavoratori, di cui 12.000 da licenziamenti collettivi (+15%), nel complesso con un incremento del 4%. Lo stock finale ammonta a 57.000 lavoratori
una crisi che ha colpito selettivamente i giovani ? la caduta occupazionale ha ovunque nel mondo penalizzato in modo particolare la componente giovanile (15-29 anni) rallentandone l’entrata nel mondo del lavoro e favorendone l’uscita date le forme contrattuali prevalenti applicate • la riduzione è stata del: • -9,5% negli Usa (rispetto ad un totale del -4,6%) • -36% in Irlanda (-13,7%) • -32% in Spagna (-9,6%) • -18% in Italia e Portogallo (rispettivamente -2,7% e -4,6%) • solo in Germania è stata inferiore al punto percentuale (in un contesto in crescita)
Variazione della popolazione attiva 1993-2010 per effetto demografico e partecipativo da 700mila a 375mila Fonte: Rtfl. Rcfl-istat
Se i giovani sono pochi numericamente, hanno davanti a loro percorsi d’inserimento più travagliati di un tempo. Sono soprattutto quelli che scelgono percorsi formativi lunghi a trovare le maggiori difficoltà: un problema strutturale del sistema produttivo locale. Le difficoltà sono anche nel ricambio: crisi e allungamento della vita lavorativa. Restano comunque in largo vantaggio: sono duttili e “sono” il cambiamento