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Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni. Piano dei corsi Dante Alighieri Attestato. ADA: Un Progetto Il Piano dei corsi ADA :
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Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni
Piano dei corsi Dante Alighieri Attestato
ADA: Un Progetto • Il Piano dei corsi ADA: • individuare i descrittori comuni dei contenuti e dei programmi dei corsi per rendere i corsi Dante omogenei, riconoscibili e spendibili in tutto il mondo; • creare un attestato unico di frequenza per i corsi della Dante (ADA) sulla base di un documento condiviso da tutti i Comitati Dante; • fornire ai docenti e ai direttori dei corsi della Società Dante Alighieri uno strumento utile e di indirizzo didattico.
Piano dei Corsi ADA è • uno strumento di programmazione pensato per aiutare il direttore didattico e il docente nella definizione dei: • corsi • livelli di competenza • contenuti • dell’offerta didattica • in realtà e in contesti linguistici e culturali anche molto differenti tra loro.
La struttura del Piano dei Corsi ADA
ADA • Struttura e descrittori • 1 – DESCRIZIONE PER LIVELLO (inventari livello per livello) • 1. Domini, contesti e temi • 2. Obiettivi Comunicativi: • Obiettivi comunicativi generali • Strategie comunicative • Obiettivi comunicativi nelle singole abilità: • Interazione • Produzione orale/parlare • Produzione scritta/scrivere • Comprensione orale /ascoltare • Comprensione scritta/leggere • 3. Obiettivi linguistici: • Fonetica, ortografia e punteggiatura • Morfologia e sintassi • Lessico: campi semantici , espressionicomunicative • Elementi sociolinguistici • 4. Testi
ADA Struttura e descrittori • 2 – COMPETENZE GENERALI (inventari comuni a tutti i livelli) • 1. Competenze non verbali • 2. Contenuti socioculturali • 3. Abilità e strategie di apprendimento • 3 - TABELLE RIASSUNTIVE, LIVELLI A CONFRONTO (comune a tutti i livelli) • 1. Obiettivi comunicativi generali • 2. Strategie comunicative • 3. Obiettivi linguistici • 4. Testi • BIBLIOGRAFIA • (GLOSSARIO)
La costruzione del Piano ADA • Un gruppo di autori con competenze ed esperienze professionali • differenti e complementari • (insegnanti di italiano L2, esperti di glottodidattica, di linguistica • acquisizionale, di testing, autori di materiali didattici, formatori di docenti di • italiano L2/LS) • Silvia Giugni (coordinatrice), • Giammarco Cardillo, Katia D’Angelo, Stefania Ferrari, • Nuria Greco, Angela Lucatorto • Direzione scientifica: Massimo Arcangeli
La costruzione del Piano ADA • OTTO fasi di lavoro: • Fase 1 . Analisi • Fase 2. Definizione del piano • Fase 3. Stesura degli inventari • Fase 4. Revisione degli inventari • Fase 5. Stesura del Piano e delle tabelle riassuntive • Fase 6. Revisione del Piano • Fase 7. Sperimentazione • Fase 8. Stesura finale del Piano ADA
RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • Il QCER • in particolare: • Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa (QCER, 2002) • e alla sua applicazione alle strutture linguistiche dell’italiano • Profilo della lingua italiana (2010) di Barbara Spinelli e Francesca Parizzi • e • pubblicazioni relative al QCER per altre lingue straniere, es. Profilo tedesco (Profile Deutsch, Langenscheidt 2005) , Profilo francese (Référentiel de l’AF. Niveaux A1, A2, B1, B2, C1, C2, Cle International 2008), ecc. • principali manuali per l’insegnamento dell’italiano L2/LS.
RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • il QCER: • l’impostazione del Consiglio d’Europa e del QCER sintetizza e rispecchia i progressi della ricerca e della buona pratica degli ultimi decenni nella glottodidattica e nella pratica della didattica delle lingue; • il QCER fa parte del percorso di formazione di un insegnante di italiano L2/LS . La metodologia e la terminologia scaturite dal QCER sono patrimonio comune dei docenti a livello internazionale; • la Società Dante Alighieri caratterizzata per politica di sostegno e di promozione della lingua italiana in linea e in accordo il Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea • altri piani curricolari in Europa (British Council, Goethe Institut, Cervantes) costruiti a partire da QCER e rispettivi Profili
Riferimenti scientifici e scelte metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 1. • Eterogeneità dei corsi Dante: varia utenza, molteplicità dei destinatari, delle • sedi, delle aree geografiche,dei tipi di corso • un Piano dettagliato, ma non prescrittivo, flessibile e “universale”, di • facile consultazione per essere utilizzato per la programmazione didattica • di corsi per destinatari e contesti anche molto differenti tra loro.
Riferimenti scientifici e scelte • metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 2. • Uso del QCER per la definizione di linee guida operative per la • programmazione didattica: la natura generale del documento e i descrittori • QCER sono generici, formulati come can do statements, più adatti all’utilizzo • per la valutazione delle competenze che per la definizione dei contenuti • decisioni delicate degli autori per esplicitare i descrittori • con formulazioni più precise e maggiormente legate ai contesti e ai • possibili contenuti dei corsi Dante: integrazione e riformulazione (in • mancanza di letteratura di riferimento!).
Riferimenti scientifici e scelte • metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 3. • Descrizione dei livelli avanzati (C1 e C2): mancanza di altre pubblicazioni esaustive e perciò di un confronto con modelli validati e affidabili. La lacuna è stata parzialmente colmata attraverso l’analisi delle pratiche didattiche e il confronto con i più diffusi manuali per l’insegnamento. • gli inventari dei descrittori relativi a C1 e a C2 nel Piano ADA sono a oggi • il primo tentativo di descrivere in modo dettagliato, completo e • didatticamente propositivo questa fascia di competenza, almeno per • quanto riguarda la lingua italiana.
RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 4. • Una questione impegnativa: la necessità di descriverenon solo i sei macro-livelli (A1, A2, B1, B2, C1 e C2), ma di definirne le ulteriori divisioni in sottolivelli. Due esigenze antitetiche: definire i sottolivelli ufficiali dei corsi Dante (attestato) – offrire una definizione scientificamente valida di ulteriori sottolivelli all’interno dei sei livelli previsti dal QCER • si è optato per una soluzione flessibile e non prescrittiva • proponendo una serie di linee guida che mettessero in grado i direttori dei • corsi e i docenti dei Comitati, situazione per situazione,di individuare in modo coerente i sottolivelli relativi ai corsi offerti nelle singole sedi.
ADA • Divisione in sottolivelli(esempio per A1) • UN LIVELLO ADA, UN CORSO: • Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • UN LIVELLO ADA, 2 CORSI: • Attestato Dante Alighieri *** Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • UN LIVELLO ADA, 3 CORSI: • Attestato Dante Alighieri ** Attestato Dante Alighieri **** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER)
ADA • Struttura • 1 – DESCRIZIONE PER LIVELLO (inventari livello per livello) • 1. Domini, contesti e temi • 2. Obiettivi Comunicativi: • Obiettivi comunicativi generali • Strategie comunicative • Obiettivi comunicativi nelle singole abilità: • Interazione • Produzione orale/parlare • Produzione scritta/scrivere • Comprensione orale /ascoltare • Comprensione scritta/leggere • 3. Obiettivi linguistici: • Fonetica, ortografia e punteggiatura • Morfologia e sintassi • Lessico: campi semantici , espressionicomunicative • Elementi sociolinguistici • 4. Testi
ADA • Struttura e descrittori • 2 – COMPETENZE GENERALI (inventari comuni a tutti i livelli) • 1. Competenze non verbali • 2. Contenuti socioculturali • 3. Abilità e strategie di apprendimento • 3 - TABELLE RIASSUNTIVE, LIVELLI A CONFRONTO (comune a tutti i livelli) • 1. Obiettivi comunicativi generali • 2. Strategie comunicative • 3. Obiettivi linguistici • 4. Testi • BIBLIOGRAFIA • (GLOSSARIO)
ADA è facile da consultare Ogni livello un colore diverso
ADA è facile da consultare Sempre specchietti esplicativi di ogni descrittore
ADA è facile da consultare Tabelle riassuntive finali con livelli a confronto
ADA è facile da consultare Elenchi corredati da esempi
Come si utilizza ADA? • Il Piano ADA è stato pensato per essere utilizzato e consultato con differentimodalità e finalità da parte di insegnanti e direttori didattici di corsi di italiano L2/LS: • definire i contenuti generali dei corsi e delle relative programmazioni didattiche contenuti nell’offerta formativa di un Comitato Dante o di qualsiasi altra istituzione che offre corsi di italiano L2/LS (direttori didattici e insegnanti); • verificare la corrispondenza tra corsi proposti da un Comitato Dante (o altra istituzione) e i livelli e i sottolivelli previsti, individuando così il livello di attestato ADA da consegnare agli allievi alla fine del corso • definire i contenuti di un corso o di una programmazione didattica (insegnante); • continua>>>
Come si utilizza ADA? • verificare l’adeguatezza degli obiettivi comunicativi, degli obiettivi linguistici e/o dei testi selezionati per un corso specifico rispetto al livello del corso (direttore, insegnante); • definire i contenuti di una lezione, di un’unità didattica o di un percorso didattico (insegnante); • verificarecome si distribuiscono gli obiettivi e le tipologie testuali sui sei livelli A1, A2, B1, B2, C1 e C2.
per informazioni: PLIDA www.plida.it s.giugni@ladante.it