200 likes | 460 Views
Struttura dell'articolo. 1) affermazione del principio di legalit?2) i principi generali dell'azione3) rapporto con discipline speciali4) preferenza per il diritto privato e nozione di autoritativit?5) soggettivit? privata e azione amm.va6) principio del procedimento minimo. Innovazioni 2005. 2
E N D
1. Articolo 1
2. Struttura dell’articolo 1) affermazione del principio di legalità
2) i principi generali dell’azione
3) rapporto con discipline speciali
4) preferenza per il diritto privato e nozione di autoritatività
5) soggettività privata e azione amm.va
6) principio del procedimento minimo
3. Innovazioni 2005 2) Aumento elencazione principi generali
4) Preferenza diritto privato per area non autoritativa
5) Soggettività privata e azione amm.va
4. 1) PRINCIPIO DI LEGALITA’ (Cerulli, 244-246) E’ la prima norma che sancisce espressamente il principio (in precedenza lo si era ricavato da nn cost.li: 97, 23, 100, 101, 113 Cost.)
Non si tratta solo di semplice soggezione al diritto (anche i soggetti privati sono soggetti alla legge)
Mentre l’attività privata è libera nel fine, quella amm.va persegue fini indicati dall’esterno
La legge però può indicare più del fine, può normare anche il percorso
5. Attività vincolata La legge può non limitarsi a indicare i fini ma può predeterminare integralmente l’azione della pa: attività vincolata
Es. un organo di controllo che ravvisa un vizio “deve” annullare
Se la pa si discosta dalla disciplina c’è la violazione di legge
6. Amministrazione in senso oggettivo e soggettivo Amm.ne in senso oggettivo: cura concreta di interessi generali
Amm.ne in senso soggettivo: soggetti preposti all’esercizio di amm.ne in senso oggettivo
7. Discrezionalità amministrativa (Cerulli, 270-280) Anche quando la legge si limita a indicare il fine il percorso per arrivare al fine non è libero ma sottoposto a determinati principi
Nella scelta tra soluzioni tutte astrattamente compatibili con il perseguimento del fine la pa non è libera perché deve comunque curare al meglio interessi altrui
Discrezionalità amministrativa: scelta (ma anche i privati scelgono) finalizzata all’interesse generale (funzione ma c’è anche per i privati) e attuata attraverso il bilanciamento/ponderazione
8. Esempi di discrezionalità Un soprintendente si avvede che in un edificio storico si stanno facendo lavori: a) ordine di ripristino; b) autorizzazione in sanatoria con condizioni; c) autorizzazione in sanatoria pura e semplice
Determinazione piani urbanistici
Decisione in ordine alla forma di gestione di un servizio pubblico: in economia, etc.
9. An, quid, quomodo, quando An: scelta tra l’adottare o no (ann.to atto illegittimo in sede di autotutela)
Quid: scelta di un particolare tipo di contenuto (condizioni per lavori di ristrutturazione di edificio storico)
Quando: scelta in ordine al tempo in cui intervenire (attuazione interv.edificatori in un piano)
Quomodo: scelta nel procedimento
10. Discrezionalità tecnica (Cerulli, 281-287) Discrezionalità tecnica: la pa perviene alle sue determinazioni attraverso applicazione di sapere specialistico
Es. giudizio sulla preparazione di uno studente, sulla rilevanza artistica di un immobile
Manca assolutamente il bilanciamento
Le due posizioni sul sindacato: no (marzuoli), sì (ledda, cerulli irelli)
Tendenza giurisprudenziale: dal no a un timido sì
11. Legittimità (Cerulli, 473-483) L’atto deve quindi essere sottoposto a due controlli: inannzitutto deve essere compreso tra i tanti che l’attribuzione e la delimitazione del potere abbiano reso disponibile per quel fine (liceità/carenza di potere)
In secondo luogo deve essere conforme alla regola interna non scritta della funzionalità (legittimità)
L’area della legittimità è flessibile, mobile e ricca
12. Corollari del principio di legalità 1) Principio di nominatività
2) Principio di tipicità
Per qualcuno coincidono, altri (Satta) li criticano
13. Definizione principio di nominatività La p.a. per conseguire gli effetti tipici può ricorrere solo agli schemi individuati in via generale dalla legge (numerus clausus)
La legge deve individuare gli elementi del potere e le loro connessioni reciproche Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
m.s.giannini, l’interpretazione dell’atto amm.vo, Giuffrè, 1939, 264 F.II.70
p.virga, il provvedimento amministrativo, milano, 1972, 39 F.II.1535Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
m.s.giannini, l’interpretazione dell’atto amm.vo, Giuffrè, 1939, 264 F.II.70
p.virga, il provvedimento amministrativo, milano, 1972, 39 F.II.1535
14. Definizione del principio di tipicità Predefinizione dei tipi di vicende giuridiche che possono essere prodotte dalla pa
Gli effetti di modificazione delle situazioni giuridiche di terzi ricollegati al provvedimento devono essere individuati in via generale dalla legge: principio di tipicità Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
15. Esempi Requisizione per ragioni di urgente necessità, di guerra
Espropriazione per esecuzione di opera pubblica, per ragioni d’interesse storico-artistico, di un brevetto industriale, per mancata osservanza obblighi di bonifica
Ognuna ha presupposti specifici, modalità proprie, contenuto tipico a.m.sandulli, manuale di diritto amm.vo, Jovene, 1984,596
a.m.sandulli, manuale di diritto amm.vo, Jovene, 1984,596
16. Amministrazione dell’emergenza (Cerulli, 290-296) Ordinanze di necessità e urgenza
Emergenze varie: problemi alla luce del principio di legalità