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ARTICOLO 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Significato. Italia sede di grandi opere Tutela = ragione anche economica. Turismo. LA TUTELA DELL’AMBIENTE.
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ARTICOLO 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
Significato Italia sede di grandi opere Tutela = ragione anche economica Turismo
LA TUTELA DELL’AMBIENTE • La crescita del livello culturale e il progresso scientifico di una comunità contribuiscono a salvaguardare l’AMBIENTE in cui la comunità vive
CULTURA tutela AMBIENTE Leggi e regolamenti Ministeri Inquinamento
I campi di intervento normativo più recenti riguardano: • l’inquinamento atmosferico e acustico delle città • l’inquinamento delle acque • il dissesto idrogeologico • la carenza di verde pubblico • l’accumulo di rifiuti
La tutela del patrimonio storico-artistico italiano è essenziale per lo sviluppo civile della società poiché rappresenta il simbolo e la testimonianza delle nostre radici • Per ottenere risultati concreti nella tutela dell’ambiente è fondamentale la collaborazione tra amministrazione centrale e amministrazione locale (regioni, province, comuni)
Un esempio di tutela ambientale, riferito in particolare alla tutela del VERDE PUBBLICO, è il
Parco del Castello di Novi Ligure • 1050 - Borgo circondato da mura: rifugio per gli abitanti del villaggio durante gli attacchi dei fuorilegge • Torre – struttura di avvistamento • Collina – brulla fino alla fine del XVIII sec. perché la vegetazione avrebbe impedito di avvistare il nemico • Parco - piantumato e risistemato più volte nel tempo
La vegetazione del Parco Castello • 1780 – Conte Durazzo fa piantare file di gelsi sul versante rivolto verso la città. Il versante opposto viene invece coltivato a vite. • 1890 – gelsi sostituiti da olmi per volere dell’allora capo dell’Ufficio Tecnico Comunale (geom. Brignardelli). • Primi del ‘900 – Peronospora (fungo) distrugge le viti. Parco lasciato a sé stesso. • 1946/1962 – il sindaco Eugenio Calcagno fa piantare nel parco sia specie autoctone che esotiche (cedri, aceri). • Ultimi Decenni - Olmi decimati dalla grafiosi, fungo, la cui diffusione è facilitata da un coleottero che abita la corteccia. Il fungo blocca i vasi che conducono la linfa alle foglie, inibendo il trasporto dell'acqua e provocando l'ingiallimento delle foglie con successiva morte della pianta.
La ricerca ci aiuta a muoverci nello spazio • La visita al Parco Castello è stata preparata attraverso lo studio dell’area in base a una CARTA GEOGRAFICA che la rappresenta
LE CARTE GEOGRAFICHE • Le carte oggi si costruiscono con l'aiuto delle tecniche di telerilevamento • le informazioni ricavate dalle immagini fotografiche (specialmente foto aeree) vengono riportate sulle carte topografiche con gli opportuni segni convenzionali
La visita al Parco ci ha permesso di osservare le piante che ne costituiscono la vegetazione
Cedro Larice