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27 giugno 2006. Informatica ed Impresa Problemi e Soluzioni. Presentazione a cura di: Ing. Roberto Cecilia Santamaria roberto.cecilia@agic.it. Indice. Premessa Stato dell’arte Dove è più utile la tecnologia Quanto e dove si investe Perché si investe poco
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27 giugno 2006 Informatica ed Impresa Problemi e Soluzioni Presentazione a cura di: Ing. Roberto Cecilia Santamaria roberto.cecilia@agic.it
Indice • Premessa • Stato dell’arte • Dove è più utile la tecnologia • Quanto e dove si investe • Perché si investe poco • Cosa ci riserva il futuro delle tecnologie • Quali azioni
1. Premessa Perché esiste nelle imprese un “gap” tra le potenzialità che le tecnologie offrono e la capacità di sfruttarle appieno? Questo “gap” nel tempo diminuisce o aumenta ?Come utilizzare al meglio le tecnologie nelle imprese?
2. Stato dell’arte • Le tecnologie oggi disponibili soddisfano ampiamente le necessità delle imprese, anche le più sofisticate • Le imprese generalmente sotto-utilizzano le tecnologie per la propria gestione • Eppure le aziende spendono ogni anno una parte del proprio budget in tecnologie informatiche; • Ma il ritorno di tali investimenti agli occhi del management e della proprietà è spesso invisibile generando insoddisfazione, senso di inutilità e scarsa attenzione nei loro confronti; • Il risultato è che ancora oggi molti imprenditori e manager continuano a gestire le aziende senza un adeguato ricorso alle tecnologie; • prendendo gran parte delle loro decisioni senza basarsi sui numeri, pur disponendo, in una settimana, di una quantità di dati ed informazioni che la precedente generazione disponeva in vent’anni di lavoro;
3. Quali esigenze • Oggi più che mai il top management e gli imprenditori hanno bisogno di soluzioni tecnologiche che gli consentano di monitorare il business e gestire l’azienda • hanno bisogno soprattutto di numeri ed indicatori sintetici, attendibili, tempestivi, verificabili, univocamente riconosciuti all’interno dell’azienda • ne hanno bisogno “asap”, senza attendere • il completamento di progetti • lunghi e costosi
3. Dove è più utile la tecnologia • Razionalizzazione ed efficientamento dei processi • Riduzione dei costi • Governance • Apertura di nuovi canali commerciali (e-commerce) • Immagine e rapporti con i clienti • Supporto alle decisioni strategiche • Riduzione del time-to-market • Gestione e capitalizzazione della Conoscenza
(Variazioni % su anno precedente; 2004-2005) 19,7 6,0 5,0 3,5 3,3 3,1 2,9 2,5 0,9 Cina Spagna Usa Europa Francia R. Unito Giappone Germania Italia 4. Quanto si investe • Nel nostro paese, a differenza della maggior parte dei paesi cosiddetti “avanzati”, il mercato dell’information technology registra aumenti modesti • I maggiori investimenti vengono svolti nelle grandi imprese • Nelle piccole e medie imprese si procede molto a rilento Fonte: AlTech-AssinformNetConsulting
4. Quanto si investe Spendiamo poco(HW, SW e servizi IT): • Aziende tra 10 e 500 dipendenti: • 591 €uro/dip • 0,38% fatturato • Aziende tra 250 e 500 dipendenti: • Circa 1.000 €uro/dip • 0,54% fatturato • Aziende del Nord > Aziende del Centro > Aziende del Sud • Settori Industriali trainanti (Alimentare, Metalmeccanico, Servizi) Fonte: Politecnico di Milano Osservatorio permanente sulle ICT nelle PMI (giugno 2006)
4. Dove si investe Spendiamo male: La maggior parte della spesa in ict più che ai progetti innovativi è destinata alla razionalizzazione dell’esistente • La spesa nell’ICT riguarda in particolare: • Infrastrutture (hardware, linee di collegamento, licenze di base) in misura maggiore • Integrazione ed aggiornamento delle piattaforme software in misura minore • Lo sviluppo e l’aggiornamento degli applicativi in misura marginale
5. Alcune cause • Esterne all’impresa • Congiunturali (incertezza dei mercati) • Legate al mercato dell’ICT(assenza di standard, offerta vasta e frammentata) • Interne all’impresa • Ragioni economiche e finanziarie (investimenti elevati) • Complessità (delle tecnologie, delle organizzazioni) • Scarsa cultura organizzativa (specie nelle PMI) • Orizzonti di azione limitati • Motivazioni personali • Ignoranza (60% della popolazione italiana “ignora” l’ITC) • Resistenza al cambiamento • “Mito del Bottone”
6. Cosa ci riserva il futuro • Soluzioni ed architetture più semplici, scalabili, riutilizzabili, web-based, modificabili rapidamente; • Web Services e Architetture SOA; • Grossa attenzione da parte dei produttori • di tecnologie alle piccole e medie imprese, • almeno in Italia; • Servizi, non solo applicazioni; • Convergenza tecnologie work & life.