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L’integrazione tra politiche formative e politiche del lavoro Il Libretto formativo del cittadino CARATTERISTICHE, OPPORTUNITA’ E SISTEMI DI IMPLEMENTAZIONE. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ufficio Centrale OFPL.
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L’integrazione tra politiche formative e politiche del lavoroIl Libretto formativo del cittadinoCARATTERISTICHE, OPPORTUNITA’ E SISTEMI DI IMPLEMENTAZIONE Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ufficio Centrale OFPL
La FORMAZIONE deve essere integrata con le altre politiche attive del lavoro … I Servizi Pubblici per l’Impiego coniugano l’orientamento e la domanda-offerta di lavoro … La Borsa Continua Nazionale del lavoro consente di conoscere meglio i fabbisogni di professionalità e quindi di progettare percorsi formativi mirati
ASSUNTO I concetti di lifelong e lifewide learning sottolineano la necessità per gli individui, di potersi formare, di potervalorizzare le proprie esperienzeeapprendere per tutto l’arco della vita,esercitando i propri diritti di cittadinanza e di sviluppo professionale.
LIFELONG LEARNINGL’obiettivo fissato a Lisbona che l’Europa diventi “la società e l’economia basata sulla conoscenza più dinamica e competitiva al mondo entro il 2010” implica, tra l’altro, che • la formazione lungo tutto l’arco della vita dovrà interessare almeno il 12,5% in media della popolazione compresa tra i 25 e i 64 anni (ciò è ribadito anche nella nuova Strategia Europea per l’Occupazione)
IL LIBRETTO FORMATIVO Ai sensi dell’ articolo 2 comma i) del D.Lgs. 276/2003 (attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla Legge 30/2003) è definito di concerto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, previa intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni, sentite le Parti Sociali
Il LIBRETTOè strumento chiave di trasparenza e di apprendimento lungo tutto l’arco della vita • si pone come dispositivo di documentazione trasparente e formalizzata di dati, informazioni, certificazioni e crediti; • è utilizzabile dall’individuo nel suo percorso di apprendimento, crescita e mobilità professionale.
Il Libretto riguarda non solo laFORMAZIONE FORMALE, erogata da istituzioni di istruzione e formazione (dà luogo ad una certificazione ufficiale), MA anche e soprattutto la FORMAZIONE NON FORMALE, non erogata da un’istituzione di istruzione o formazione, normalmente acquisita nel lavoro (non dà luogo, generalmente, ad una certificazione ufficiale). E laFORMAZIONE INFORMALE che risulta da attività della vita quotidiana, legate al lavoro, alla famiglia, o al tempo libero (è spesso inintenzionale e può non essere riconosciuta).
A COSA SERVE • UTILITA’ PER LAPERSONA • UTILITA’ PER ILMERCATO DEL LAVORO • UTILITA’ PER LEISTITUZIONI
Utilità per laPERSONA • rende consapevole la persona del proprio percorso di apprendimento formale e non formale - per la ricerca di un lavoro, per la mobilità professionale e per il passaggio da un sistema formativo all’altro; • rende riconoscibili e trasparenti competenze comunque acquisite e potenzialità professionali; • orienta gli individui nelle scelte di vita e nei progetti professionali.
Utilità per ilMERCATO DEL LAVORO • facilita la riconoscibilità di professionalità e competenze individuali all’interno di un processo di inserimento (ad esempio nei contratti di apprendistato) e mobilità lavorativa (ad esempio nelle varie forme di contratto flessibile); • evidenzia il percorso formativo e professionale del soggetto, con particolare attenzione alle potenzialità, alle aspirazioni e ai livelli di eccellenza ottenuti.
Utilità per leISTITUZIONI • valorizza i sistemi di certificazione e riconoscimento, in atto nei sistemi dell’istruzione e della formazione professionale; • garantisce la trasparenza e la leggibilità delle informazioni e dei dati formativi e professionali di un soggetto anche in una dimensione europea, facilitando la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi, nonché la mobilità geografica; • consente ai diversi sistemi di integrare i rispettivi percorsi di istruzione e formazione in una logica di mobilità professionale e di apprendimento lungo tutto l’arcodella vita.
Ipotesi di implementazionecome previsto dalla normativa • Responsabili del rilascio del Libretto sono le Regioni, che possono delegare “soggetti accreditati” • Responsabile dell’aggiornamento del Libretto è essenzialmente l’individuo, che ne è titolare • I “soggetti accreditati”, tra cui anche SPI, dovrebbero affiancare le persone nell’attività di gestione e aggiornamento del Libretto, fornendo loro le competenze necessarie a selezionare le informazioni e a valutare le proprie esperienze ai fini della trascrizione nel Libretto
Come costruire il Libretto formativo? • Il Libretto potrà essere organizzato in tre sezioni, organizzate in modo dinamico e selettivo a seconda delle caratteristiche del soggetto utilizzatore • Oltre ad una versione cartacea, si predisporrà unformato elettronicodel Libretto, che potrà agevolare il carattere dinamico del dispositivo.
1^ sezioneCurriculum Vitae e quadro delle competenze individuali • curriculum vitaedelle esperienze professionali e formative; • quadro delle competenze individualicomunque acquisite, documentabili o autodichiarate - ritenute particolarmente rilevanti e significative anche in funzione dell’occupabilità e della cittadinanza attiva P.S. L’impianto di questa sezione è coerente sia con la scheda anagrafica professionale prevista per la Borsa Continua del Lavoro sia con il CV europeo (ciò consente una trasferibilità delle informazioni)
2^ sezioneElenco dei Diplomi e Qualifiche • diplominazionali del sistema scolastico o accademico; • attestatidi qualifica regionali; • certificatidi specializzazione tecnica superiore.
3^ sezioneElenco delle certificazioni e attestazioni • certificatidi competenze o altre certificazioni acquisitein percorsi di istruzione e formazione professionale(corsi post diploma, formazione continua, EdA ecc.) in Italia e all’estero; • certificazioniacquisite in percorsiin alternanza(stage, tirocini formativi, formazione in esperienze di apprendistato, alternanza scuola-lavoro); • attestazioni specifiche(abilitazioni professionali, patentini ecc.); • lettere di referenze, attestazionidi merito e di competenza rilasciate da imprese private.