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Infortuni scolastici in 7 istituti superiori di Treviso – 1997-2001. Infortuni nelle palestre: natura e sede della lesione. COSA NON FARE. MASSAGGIARE E RISCALDARE APPLICARE POMATE VASODILATANTI ( Lasonil , Reparil , FANS gel) SERRARE TROPPO LA FASCIATURA. FERITE. FATTORE PREVENTIVO
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Infortuni scolastici in 7 istituti superiori di Treviso – 1997-2001
Infortuni nelle palestre: natura e sede della lesione
COSA NON FARE • MASSAGGIARE E RISCALDARE • APPLICARE POMATE VASODILATANTI (Lasonil, Reparil, FANS gel) • SERRARE TROPPO LA FASCIATURA
FERITE FATTORE PREVENTIVO CONTROLLARE TUTTO CIO’ CHE RIGUARDA LO SPAZIO OVE SI SVOLGE L’ATTIVITA’ FISICA. QUINDI :NON SOLO IL SOGGETTO MA ANCHE L’AMBIENTE
IN CASO DI FERITA,CHE FARE? • METTERSI I GUANTI • DISINFETTARE LA FERITA • APPLICARE LA COMPRESSA STERILE. • LA COMPRESSA STERILE E’ FONDAMENTALE! • NON CEROTTI! I CEROTTI NON RIMANGONO ATTACCATI PER VIA DEL SUDORE.
LE FERITE • NO COTONE! • IL COTONE LEGA TUTTA LA FORMAZIONE TROMBOTICA. • SE E’ POSSIBILE USARE ESCUSIVAMENTE COMPRESSE STERILI,NON ROTOLO DI GARZA(VA SROTOLATA E TAGLIATA A MISURA).
COSA NON FARE • TOCCARE LA FERITA CON LE MANI (RICORDA I GUANTI!) • SERRARE TROPPO LA FASCIATURA
Epistassi • COSA FARE: • Far sedere l’infortunato. • Far piegare la testa in avanti • Comprimere il naso tra il pollice e l’indice. • Applicare impacchi di ghiaccio o acqua fredda sulla fronte e radice del naso. Fuoriuscita improvvisa di sangue dal naso. Può essere causata da un colpo al naso o alla testa, da un forte raffreddore, da un polipo nasale,o malattie come l’ipertensione.
NON HA SENSO BAGNARE IL COLLO E I POLSI (VASOCOSTRIZIONE PERIFERICA CHE NECESSITA DI TEMPO). NON PORTARE INDIETRO LA TESTA (POSSIBILITA’ DI INGOIARE SANGUE O DI DIRIGERLO IN TRACHEA) NON COTONE EMOSTATICO! EMORRAGIA DELLA FOSSA NASALE: COSA NON FARE
PREVENZIONE degli INFORTUNI Come fare riscaldamento, modo corretto Come riscaldarsi? Prima di iniziare a fare sport riscaldatevi per almeno tre minuti con una corsa in scioltezza, rotazioni delle braccia, saltelli e sollevamento delle ginocchia. Aumentate l’intensità progressivamente.
Come fare Stretching in modo corretto Perché fare degli allungamenti? Dopo la fase di riscaldamento, lo stretching aiuta a rendere elastici i muscoli, prevenendo così gli stiramenti. Nota • I seguenti esercizi vanno eseguiti mantenendo ogni posizione da 6 a 10 secondi, sia a destra che a sinistra. • Evitate movimenti bruschi e non molleggiate.
defaticamento in modo corretto Perché defaticarsi? Dopo lo sport è necessario riportare la frequenza cardiaca allo stato di riposo (60–80 battiti al min.), ristabilire il tono muscolare ed i riflessi dei piedi. Bisogna inoltre favorire il recupero e la sensazione di benessere. • 2 o 3 minuti di corsa sciolta e leggera, preferibilmente a piedi nudi, per ristabilire i riflessi dei piedi. • Scegliete dal programma di stretching 6 esercizi che vi aiutino ad allungare i muscoli che avete maggiormente sollecitato. Mantenete ogni posizione da 15 a 30 secondi. • Concedetevi una doccia o un bagno rilassante e prendetevi abbastanza tempo per recuperare.
Programma di rafforzamento Per tenere in esercizio le articolazioni tutti i giorni: • Sedete in modo che le ginocchia si trovino più in basso rispetto al bacino. • Mantenete diritta la schiena. • Alzatevi di tanto in tanto (per esempio mentre state leggendo). • Salite le scale a piedi invece di usare l’ascensore. • Mettetevi di tanto in tanto in punta di piedi (per esempio mentre lavate i denti).
LE FASCIATURE ED I BENDAGGI VENGONO USATI PER AVVOLGERE PARTI DEL CORPO LESE,PER ESERCITARE UNA COMPRESSIONE SU UNA FERITA O SU UN’ALTRA ZONA E PER MANTENERE IN SITU UNA MEDICAZIONE. LE FASCIATURE ED I BENDAGGI VENGONO USATI PER AVVOLGERE PARTI DEL CORPO LESE,PER ESERCITARE UNA COMPRESSIONE SU UNA FERITA O SU UN’ALTRA ZONA E PER MANTENERE IN SITU UNA MEDICAZIONE.
TIPI DIVERSI DI FASCIATURE E BENDAGGI • FASCIATURA CIRCOLARE • FASCIATURA A SPIRALE • FASCIATURA INCROCIATA A OTTO • FASCIATURA A SPIGA
BENDAGGIO FUNZIONALE (STRAPPING o TAPING) QUALCHE INFORMAZIONE • TECNICA NATA NEGLI STATI UNITI NEI PRIMI ANNI 50, UTILIZZATA PER CONTRASTARE I FREQUENTI INFORTUNI IN SPORT COME FOOT-BALL, BASKET, BASEBALL • FASCIATURA CONTENITIVA CHE FORNISCE UNA IMMOBILIZZAZIONE PARZIALE ALLO SCOPO DI PROTEGGERE UN’ARTICOLAZIONE, CON IL SUO APPARATO CAPSULO- LEGAMENTOSO, UN MUSCOLO, UN TENDINE E LA SUA INSERZIONE • TECNICA NATA DALL’EMPIRISMO, PRIVA DI UNA CODIFICAZIONE PRECISA. NE DERIVA UNA MOLTEPLICE VARIETA’ DI METODICHE.
BENDAGGIO FUNZIONALE (STRAPPING o TAPING) • AZIONE MECCANICA DI CONTENZIONE • AZIONE DI AMPLIFICAZIONE DELLA SENSIBILITA’ PROPIOCETTIVA (Il cerotto, perfettamente aderente alla cute, trasmette il movimento a tutte le strutture sottostanti un po’ prima di quanto non facciano i muscoli o i tendini, allertando in tal modo tutto l’apparato recettoriale di protezione) • AZIONE PSICOLOGICA (Senso di sicurezza)
BENDAGGIO FUNZIONALE (STRAPPING o TAPING) INDICAZIONI • PREVENZIONE DISTORSIONI ARTICOLARI (caviglia, ginocchio) • DISTORSIONI (sofferenze meniscali, lesioni legamentose) • POSTUMI DISTORSIVI • INSTABILITA’ CAPSULO-LEGAMENTOSA • PROTEZIONE INSERZIONI TENDINEE • SCARICO MUSCOLARE
BENDAGGIO FUNZIONALE (STRAPPING o TAPING) CONTROINDICAZIONI • MALATTIE CUTANEE (ferite aperte, eczemi, infezioni) • ALLERGIE AL COLLANTE DEL CEROTTO (uso di salvapelle o bende adesive) • PATOLOGIE VASCOLARI (varici, fragilità capillare)
- metodologia e didattica. Le lezioni tenderanno a mantenere vivo l’aspetto formativo di base evitando di trasformarsi in un momento di selezione motoria. L’ utilizzo del “problem-solving”, quando possibile, facilita lo sviluppo d'abilità motorie, dato che la strutturazione del movimento avviene per l’intervento delle vie nervose extrapiramidali, che costituiscono nel loro insieme un circuito nervoso complesso.
metodologia e didattica. Ne deriva l’importanza di ricorrere ad una metodologia didattica che pone l’allievo di fronte a problemi motori, con esercitazioni guidate allo scopo di favorirne lo sviluppo.
ORGANIZZAZIONE • - l’organizzazione della lezione • L’ organizzazione della lezione segue genericamente i seguenti punti, che possono essere variati a piacere, secondo le esigenze didattico - metodologiche delle singole lezioni. • 1) cambio indumenti ed eventuale riassunto della precedente lezione, tempo a disposizione circa 5'. • 2) avviamento motorio o riscaldamento, tempo a disposizione il 14% della lezione (circa 8'). • - 3) argomento principale o sviluppo della lezione, tempo a disposizione il 35% della lezione (circa 20', 25').
ORGANIZZAZIONE • 4) gioco o attività ludica defaticante, o sviluppo di temi trattati in altre unità didattiche, tempo a disposizione il 25% della lezione (circa 15'). • 5) defaticamento o attività di scarico, tempo a disposizione il 3% della lezione (circa 3'). • 6) ricambio, tempo a disposizione circa 5'.
TABELLA 1.1 Caratteristiche ambientali negli ambienti sportivi chiusi
Nota: è opportuno che la temperatura degli spogliatoi superi di 2-4 °C quella delle sale di attività; La temperatura dell’acqua delle docce non deve essere inferiore a 37°C all’erogazione ,quella dell’acqua calda miscelabile non superiore a 48°C La regolazione della temperatura e dell’umidità relativa dovrà consentire condizioni di comfort termico durante lo svolgimento della pratica sportiva e i sistemi di riscaldamento e/o condizionamento dovranno garantire un’uniformità delle temperature evitando fenomeni di stratificazione dell’aria. 9. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI LOCALI, DELLE ATTREZZATURE E DELLE MISURE IGIENICHE DA ADOTTARE
Tutte le attrezzature fisse, amovibili e mobili utilizzate per le attività motorio-ricreative devono avere idonee caratteristiche di sicurezza e di resistenza meccanica ed in particolare, laddove richiesto, essere dotate di un solido ancoraggio. Tutti gli ancoraggi, i fermi, le ritenute e simili degli attrezzi e delle attrezzature, dovranno essere realizzate e mantenute in modo da non costituire pericolo per gli utenti ed essere capaci di sopportare le sollecitazioni statiche e dinamiche conseguenti alle condizioni di uso normale e accidentale REQUISITI DI SICUREZZA (attrezzature e spazi attrezzati)