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Fondazione Handicap: Dopo di Noi pubblico e privato insieme per un sostegno integrato alle persone disabili. Costituita a ottobre del 2003 dal Consiglio comunale di Roma con voto unanime. Socio fondatore promotore: Comune di Roma; socio fondatore: Banca nazionale del lavoro.
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Fondazione Handicap: Dopo di Noi pubblico e privato insieme per un sostegno integrato alle persone disabili
Costituita a ottobre del 2003 dal Consiglio comunale di Roma con voto unanime. Socio fondatore promotore: Comune di Roma; socio fondatore: Banca nazionale del lavoro. Comincia ad operare concretamente, espletate tutte le pratiche di avvio, nell’aprile del 2005. Istituzione della Fondazione
I consiglieri sono stati designati dal Comune di Roma in numero non esaustivo per lasciare spazio alla rappresentanza dei soci fondatori e partecipanti. Le competenze dei consiglieri garantiscono un intervento articolato ed integrato. Esercitano il loro mandato a titolo gratuito. Consiglio d’amministrazione
Perché una Fondazione A Roma sono 60.000 i disabili con meno di 65 anni: quasi il 2% della popolazione cittadina. Cittadini con gli stessi diritti di tutti che devono poter contare su un futuro sereno, in una città che li rispetti e si prenda cura di loro. Soprattutto quando verrà a mancare chi oggi li assiste. La Fondazione Handicap Dopodinoi nasce per dare casa e assistenza, per tutta la vita, alle persone disabili che rimangono senza sostegno. Per contribuire alla serenità loro e delle loro famiglie. Con la consapevolezza che non ci può essere un efficace “dopo di noi” senza un’adeguataprogettazione insieme alle famiglie “durante noi”. La crescita dei costi, l’allungamento della vita della popolazione con disabilità, l’aumento della domanda di servizi, anche di migliore qualità, impongono di attrarre risorse e di ottimizzarne l’impiego.
ospita le persone disabili presso case-famiglia e residenze protette, costruendo intorno a loro un clima di attenzione, cura, rispetto e affetto il più possibile vicino a quello familiare. Modalità dell’intervento realizza interventi di integrazione lavorativa delle persone disabili. consolida la rete di solidarietà, mettendo insieme tutte le forze disponibili, pubbliche e private, a cominciare dalle famiglie dei disabili. attiva progetti di avviamento all’autonomia e di assistenza, nel rispetto delle esigenze di ciascuno.
Comitato di gestione Per ogni residenza un Comitato di gestione verifica e analizza l’andamento del progetto
sponsor comune regione cooperative università asl aziende consulte ipab famiglie scuola associazioni municipi volontariato provincia Rete di relazioni
Rete di relazioni: problemi e opportunità Convenzione con il Comune di Roma Convenzione con le famiglie donanti Resistenza alle donazioni da parte delle famiglie Difficoltà a ricevere donazioni Dispersione dei soggetti istituzionali
“Noi in Borgo” prima dopo
Al primo piano della sede della Fondazione è attivo il progetto “Noi in Borgo”, in collaborazione con l’Associazione italiana persone down e la Fondazione italiana verso il futuro.Circa 30 persone con sindrome di Down si alternano in piccoli gruppi per sperimentare un percorso di autonomia, di creazione di gruppi e di avviamento alla residenzialità. Opportunità: ambiente accogliente; concorso dei vari soggetti all’alimentazione delle risorse; importante contributo della Fondazione Umanamente Problemi: residenzialità permanente “Noi in Borgo”un passo dopo l’altro verso la residenzialità
“Casa Claudia” Progetto pilota di tre settimane sperimentato durante le festività natalizie 2005-06, rivolto a 18 persone con diversi gradi di disabilità, che hanno vissuto un’esperienza di residenzialità. L’iniziativa ha anche portato sollievo alle famiglie. L’ottimo risultato ottenuto ha suggerito di progettare ulteriori settimane, con l’obiettivo di dare vita a comunità stabili e permanenti. Opportunità: concorso dei vari soggetti (Coop. Idea Prisma, famiglie) all’alimentazione delle risorse
Atleti autistici praticano la corsa di lunga distanza. La Fondazione affianca l’Associazione sportiva “Progetto Filippide” che ha portato atleti autistici a correre la “Spitsbergen Polar Marathon” nelle isole Svalbard e la Maratona di Roma. “Progetto Filippide”
La Comunità ”il Carro”, con il contributo della Fondazione, ha aperto una nuova casa-famiglia.Insieme alla Comunità è stato formulato un progetto di accoglienza per 6 persone con disabilità psichiatrica grave che consente loro di sperimentare il nuovo assetto di vita, conoscere le altre persone, familiarizzare con l’ambiente e diventare gradualmente autonome dai rispettivi nuclei familiari, pur mantenendo con essi importanti relazioni di affetto e parzialmente di sostegno. Le famiglie sono coinvolte attivamente nel progetto; ad esse è dato un significativo sollievo nella cura quotidiana dei congiunti, aiutandole nel contempo nel difficile passaggio della separazione. “Il Carro”
La Fondazione ha sostenuto l’iniziativa della Comunità di Capodarco relativa all’avviamento all’autonomia e al lavoro di circa 80 persone con disabilità mentale attraverso il finanziamento di laboratori socio-occupazionali finalizzati all’acquisizione di competenze professionali con l’intento di trasformare un progetto di assistenza in una attività produttiva. “Comunità di Capodarco”
Su un terreno donato dalla famiglia di una ragazza autistica, la Lamaro Appalti costruirà, in solidarietà, una residenza protetta per accogliere dodici persone con disabilità neuropsichiche gravi e medio-gravi. Anima e Christie’s hanno organizzato un’asta per finanziare l’arredo. Il progetto ha curato particolarmente le caratteristiche architettoniche e organizzative degli spazi. “La casa per NOI” Opportunità: contenimento dei costi per contemporanea presenza di un diurno gestito dalla stessa cooperativa che provvederà alla residenzialità notturna; collaborazione con il Vivaio Tor San Lorenzo per l’avvio di un’attività florovivaistica; utilizzazione diurna
Il terreno donato dalla famiglia Via della Falcognana all’Ardeatina
Su un terreno donato dalla famiglia di una ragazza tetraplegica, la Armellini costruirà, in solidarietà, una casa famiglia per accogliere cinque persone con disabilità associate, fisiche, sensoriali e intellettive. “NOI tra gli ulivi” Opportunità: domotica (abbattimento barriere architettoniche)
In un appartamento messo a disposizione dalla famiglia di una ragazza con lieve ritardo mentale, stiamo dando vita ad una residenza in assistenza leggera. Nell'appartamento vivranno tre ragazze, con patologia simile, che si sperimenteranno in un percorso di autonomia totale, seguite da personale specializzato che ridurrà la propria presenza nella residenza proporzionalmente all'accrescimento del livello di autonomia. “Tra NOI”
Cosa faremo La Fondazione ha incontratofinora un centinaio di famiglie che hanno espresso l’esigenza di costruire il futuro dei loro congiunti disabili. Con molte di esse sta elaborando progetti personalizzati e individuando le risorse necessarie all’avvio e al mantenimento di possibili residenze.
Cooperative sociali integrate La possibilità di esercitare un’attività che tragga origine dalle proprie aspirazioni e che produca reddito facilita il processo di autonomia di ogni persona. Ciò è specialmente vero per le persone disabili. Per questo, a fianco di ogni residenza, la Fondazione favorisce la nascita e lo sviluppo di cooperative sociali integrate che possano contribuire alla crescita di quanti vi partecipano e, insieme, sostenere in parte i costi di gestione delle residenze.
Al piano negozi della palazzina che ospita la sede della Fondazione nascerà una cooperativa sociale integrata con l’obiettivo di promuovere un turismo sociale integrato: una persona disabile deve poter vedere le Piramidi o, per chi viene dall’estero, il Colosseo. “DIVERSO VIAGGIARE”
Oggi le persone disabili diventano anziane. È necessario individuare un luogo e un percorso che possa offrire le cure necessarie tanto alla loro disabilità, quanto ai problemi sanitari derivanti dalla senilità. In collaborazione con ANFFAS Roma, la Fondazione sta studiando la possibilità di dare vita ad una RSA dedicata ad anziani con handicap. DISABILI ANZIANI
La cura e la riabilitazione del paziente psichiatrico passa attraverso le azioni del vivere quotidiano, l’utilizzazione di beni materiali, come la casa, e di beni sociali, come il lavoro e il tempo libero. In questa prospettiva la Fondazione sta lavorando, insieme alla Asl RmD, alla costruzione di un progetto di case-famiglia destinate a pazienti psichiatrici dimessi dalle comunità terapeutiche. “quotidianaMENTE”
La Fondazione intende avviare un centro polivalente legato alle problematiche dell’autismo: diagnosi, terapia, sostegno alla scuola, sollievo alle famiglie. La questione è di particolare rilievo tanto per il forte impatto dell’autismo sulle famiglie, quanto per la sua rilevanza quantitativa. Si stanno attivando collaborazioni: con l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che affiancherà la Fondazione con un Centro di diagnostica precoce e di terapia e un’attività di ricerca; con l'Ipab Santa Caterina delle Rose che metterà a disposizione la struttura del centro polivalente; con alcune associazioni di genitori di ragazzi autistici che metteranno a disposizione esperienze e competenze. Autismo: un problema acuto
Progetto di onoterapia per 36 bambini autistici tra i 3 e i 12 anni in collaborazione con l’Associazione Il Tetto – casal fattoria L’Asincheraglia
Polizze assicurative senza caricamento intestate a persone disabili con fruizione da parte di strutture di assistenza (es. la Fondazione) Possibilità di forme assicurative pubbliche (Inps) o semi pubbliche (simili a quelle per incidenti domestici dell’Inail) Forme assicurative
Punto di riferimento progettuale (progettualità fattiva) Catalizzatore di risorse (donazioni, finanziamenti pubblici …) Gestione di risorse integrate Interventi personalizzati e a geometria variabile Coinvolgimento delle famiglie e di altri soggetti (associazioni, cooperative, aziende, media …) Proposta di un nuovo modello di assistenza (creazione gruppi compatibili, partecipazione delle famiglie al finanziamento e alla gestione del progetto) Sensibilizzazione delle istituzioni e del territorio In conclusione
Fondazione Handicap: Dopo Di Noi per costruire insieme
Fondazione Handicap: Dopo di Noi – onlus Borgo Pio 10, 00193 Roma Tel. 06.6868166; Fax 06.45425690 www.dopodinoi.itinfo@dopodinoi.it