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DI.SCOL.A. Dispersione Scolastica Addio

DI.SCOL.A. Dispersione Scolastica Addio. La Professionalità Docente per garantire il successo scolastico Meeting Finale, 24-26 Settembre 2007 Aula Magna del Rettorato. Il termine Dispersione Scolastica dalla metà degli anni ’80 si sostituisce a quello di selezione e di mortalità scolastica.

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DI.SCOL.A. Dispersione Scolastica Addio

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Presentation Transcript


  1. DI.SCOL.A.Dispersione Scolastica Addio La Professionalità Docente per garantire il successo scolastico Meeting Finale, 24-26 Settembre 2007 Aula Magna del Rettorato

  2. Il termine Dispersione Scolastica dalla metà degli anni ’80 si sostituisce a quello di selezione e di mortalità scolastica. Dispersione deriva etimologicamente da “dispergere” portando così ad evocare la dissipazione di intelligenze, di risorse, di potenzialità dei giovani Dispersione scolastica: le varie interpretazioni del fenomeno

  3. Alcuni dati sulla dispersione

  4. Progetto DI.SCOL.A. Nasce dall’esigenza di rispondere all’obiettivo b “migliorare la qualità della formazione professionale e continua e l’accesso alla stessa” e alla priorità 4 del programma Leonardo “promuovere la formazione continua di insegnanti e formatori”; si propone pertanto di contribuire ad introdurre elementi relativi alla Qualità della Formazione scolastica, tra i quali l’elaborazione di uno studio e ricerca riguardo possibili Modelli Dinamici che contribuiscano alla definizione di strategie innovative per migliorare il successo scolastico e di soddisfare il bisogno di apprendimento di docenti e alunni.

  5. Il Modello Dinamico DI.SCOL.A. Aree di lavoro: • Ricognizione, • Progettazione, • Percorsi Formativi, • Valutazione.

  6. Ricognizione Roma TRE Docenti coinvolti: 45 per un totale di 502 a livello europeo Attori chiave esterni: 5 (ENI, INDIRE, Comune di Roma) Corsisti Master GESCOM: 27 • Attivazione di comunità di pratica nella piattaforma GESCOM sul tema “Fare, Saper Fare e Saper Essere nella dimensione scolastica: teoria e pratica a confronto” • Ricognizione delle attività esistenti (Filas, Inps, Eni, Credito Cooperativo, Comune di Roma) • Ricognizione di CodP

  7. Progettazione Articolata secondo la Metodologia GOPP Ambiti di Intervento • Socio – Organizzativo • Psico – Comunicazionale • Capitale Intellettuale (Formarsi per Formare) Scopo da perseguire per l’articolazione delle attività: Riscoprire e Ritrovare nel corpus docenti-alunni la “Motivazione” quale leva per il conseguimento del successo.

  8. Le “5” Angolature per un Insegnamento Efficace (Mitzel) Profilo Professionale dell’insegnante: Come repertorio delle competenze da impiegare in rapporto alla concreta situazione educativa Impegno Professionale nella Scuola: Come contesto d’azione organizzativa e collegiale che condiziona l’azione educativa in classe Gestione Relazione didattico-educativa: Come cuore del “Processo di Insegnamento” Soddisfazione degli Allievi: Come rispondenza alle aspettative dei destinatari della azione formativa Risultati di Apprendimento: Come esiti indiretti dell’azione formativa in base a cui verificarne l’efficacia

  9. I “fattori chiave” emersi ………. • Riscoprire il ruolo guida “centrale” del docente; • Motivazione ad apprendere dei discenti come autorealizzazione della propria crescita; • Consolidare il “Tesoro delle Relazioni”; • Logica e lavoro di gruppo. Filosofia dell’apprendimento organizzativo; • Capacità dei discenti al raggiungimento degli obiettivi e al rinforzo del successo conseguito; • Carica motivazionale al lavoro; • Sensibilizzazione al quadro delle conoscenze; • Gioco di Ruoli nella virtualità degli Ambienti; • Nuove forme di lavoro in rete: le CodP.

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