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Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano. Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico. Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano. L’Ordoviciano. Generalità
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Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano L’Ordoviciano Generalità Il nome Ordoviciano o Ordovicico deriva dagli Ordovici, il nome latino di un popolo del Galles. È il secondo periodo del Paleozoico, successivo al Cambriano e precedente il Siluriano, e va da 488 milioni a 444 milioni di anni fa. In termini di Anno della Terra, esso dura più o meno dalle dieci di mattina del 22 novembre alle ore 23.40 del 25 novembre. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano L' Ordoviciano è il secondo dei sei (sette in Nord America) periodi geologici in cui è suddivisa l' era geologica paleozoica. Segue il periodo Cambriano ed è seguita dal periodo Siluriano. L' Ordoviciano, il cui nome deriva da una tribù gallese (Ordovici), fu definito da Charles Lapworth nel 1879 per risolvere una disputa tra i seguaci di Adam Sedgwick e di Roderick Murchison che avevano attribuito le stesse rocce del nord del Galles rispettivamente al Cambriano ed al Siluriano. Lapworth risolse la contesa proponendo un nuovo periodo, perché aveva riconosciuto che la fauna fossile negli strati oggetto della disputa era diversa sia da quella del Cambriano che da quella del Siluriano. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Nel Regno Unito l'adozione del nuovo periodo fu lenta, mentre nelle altre parti del mondo l'Ordoviciano fu accettato velocemente. Esso ricevette il riconoscimento internazionale nel 1906, quando fu adottato ufficialmente come periodo del Paleozoico dal Congresso Internazionale di Geologia. I sedimenti dell' Ordoviciano contengono abbondanti fossili ed in talune regioni contengono giacimenti di idrocarburi. Datazione L'Ordoviciano iniziò con un evento minore di estinzione circa 488,3 milioni di anni fa. La fine dell'Ordoviciano, 433,7 milioni di anni fa, coincide con uno dei maggiori eventi di estinzione di massa, che portò alla scomparsa di circa il 60% dei generi di animali marini. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano • Suddivisione • L' Ordoviciano è suddiviso in tre epoche: • Ordoviciano inferiore che comprende le sottoepoche • Tremadociano • Arenigiano • Ordoviciano medio che comprende le sottoepoche • Ordoviciano III • Darriwiliano • Ordoviciano superiore che comprende le sottoepoche • Ordoviciano V • Ordoviciano VI • Hirnantiano ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Fauna In Nord America ed in Europa l'Ordoviciano fu caratterizzato da mari continentali poco profondi e ricchi di vita. Trilobiti e Brachiopodi in particolare furono numerosi e differenziati. I primi Briozoi e le prime barriere coralline apparvero nel corso dell' Ordoviciano. I Molluschi, che apparvero già nel Cambriano come i coralli non organizzati in scogliere, divennero comuni e differenziati, specialmente bivalvi, gasteropodi e nautiloidi cefalopodi. Fu a lungo ritenuto che il primo vero vertebrato (pesce - Ostracoderma) apparve nell' Ordoviciano ma di recente alcune scoperte in Cina hanno rivelato che essi probabilmente si originarono all' inizio del Cambriano. Animali marini non estinti chiamati graptoliti prosperavano negli oceani e apparve qualche crinoide e cistoide. I Briozoi, ancora oggi presenti in tutti i mari, erano presenti in gran quantità nei mari dell’Ordoviciano ESC
Arrivano i cordati L'Ordoviciano è testimoniato da scisti e da calcari con Graptoliti e Trilobiti con presenze anche in Italia, nelle Alpi Carniche (scisti e calcescisti), ed in Sardegna (scisti argillosi e arenacei fossiliferi). Tipici abitanti dei mari in quel periodo erano gli ortoceratidi, molluschi della famiglia dei nautiloidei. Si trattava di cefalopodi dal guscio diritto, conico ed appuntito (da cui il nome, in greco "corno diritto"), alcuni dei quali raggiungevano il metro di lunghezza! Nei mari ordoviciani comparvero anche gli Euripderidi, orribili scorpioni marini lunghi fino ad un metro e ottanta, probabilmente antenati degli attuali ragni e scorpioni. Intanto però comparivano i cordati, antenati dei vertebrati. Oggi ne sono testimonianza le ascidie, che nella fase larvale si muovono nuotando, ma da adulti si fissano sul fondo perdendo la corda dorsale, un embrione di colonna vertebrale. Il nautilo è un mollusco affine alle ammoniti, i cui progenitori ancestrali apparvero nell’Ordoviciano ESC Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Alcuni cordati tuttavia cominciarono a conservare la corda anche da adulti, ed iniziarono a vivere nuotando in superficie. Nella testa, dove si concentravano i centri nervosi, si raccolse del calcio che produsse placche di rivestimento, le quali poi si diffusero sull'intero corpo. E così, i più antichi vertebrati di cui si ha conoscenza sono gli ostracodermi o pesci corazzati, organismi ittiomorfi (ossia simili ai pesci di acqua dolce), protetti da uno scudo osseo e privi di mascelle; le loro dimensioni non superavano i 50 centimetri. Comparvero nel periodo Ordoviciano e si estinsero alla fine del Devoniano; si svilupparono probabilmente in acque dolci e si imposero come gruppo dominante al pari dei Trilobiti. Li conosciamo bene grazie ai ritrovamenti nella Scozia, ma i più antichi sono stati ritrovati in Norvegia e risalgono a circa 460 milioni di anni fa (al 24 novembre). Queste forme di vita primitiva erano prive di mascelle ed avevano un'unica narice, impari e mediana; da qui i termini agnati e monorrini. Tra i vertebrati privi di mascelle sono giunti fino a noi solo i ciclostomi, rappresentati dalle lamprede e dalle missine. ESC
Flora Le prime piante terrestri Durante l'Ordoviciano, vaste regioni erano ricoperte da acque poco profonde, e così su di una deserta spiaggia alcune alghe cominciarono a sopravvivere sulla battigia dando vita alle più primitive tra le piante terrestri, le Briofite (muschi). Nonostante fossero ancora assai primitive, esse svilupparono per prime uno stelo rigido e vascolare, attraversato cioè da un sistema di tubi (vasi) che trasportavano l'acqua nel corpo della pianta. Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Di questa prima colonizzazione della terraferma da parte di vegetali provenienti dal mare si hanno testimonianze fossili rinvenute in Inghilterra e risalenti a circa 450 milioni di anni fa. Tra le prime pioniere ci furono le Riniide, prive di radici ma con accenni di foglie; le Zosterofilide, che trascorrevano tutta la vita sott'acqua, protendendo fuori dal pelo di essa le ramificazioni del fusto piatto e privo di foglie; e le Psilofitide, anch'esse prive di foglie ma ricoperte di spine, che in alcune specie svilupparono rizomi di notevoli dimensioni a sostegno delle ramificazioni che ripiegavano verso il basso. La prima pianta terrestre apparve nella forma di una piccola pianta simile alle Epaticae. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Paleogeografia Prosegue la danza dei continenti La gran parte dei continenti occupava ancora la fascia equatoriale ed era ricoperta da mari poco profondi. Verso la fine dell'Ordoviciano una parte di Gondwana si mosse verso il Polo Sud, e l'attuale Nordafrica viene ricoperta da estesi ghiacciai: sono state trovate testimonianze di un'estesa glaciazione di quel periodo nell'odierno Sahara, per quanto incredibile ciò possa sembrare. Ne conseguì un rapido abbassamento del livello marino a scala globale, essendo l'acqua intrappolata nei ghiacci. Laurenzia e Baltica, che nel Cambriano erano separate da un oceano chiamato Protoatlantico, si riavvicinarono e l'oceano primordiale andò chiudendosi. Comparvero poi vasti archi vulcanici e le prime avvisaglie della successiva orogenesi caledoniana. Uno di questi archi vulcanici comprendeva il cosiddetto microcontinente di Avalonia, il cui nome ricalca quello della mitica isola dei druidi nella saga di re Artù. Esso è molto popolare in America perché le rocce che lo costituivano esistono tuttora e formano il New England. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Durante l'Ordoviciano il livello marino fu elevato, infatti durante il Tremadociano l’occupazione di nuove aree asciutte, in tutto il mondo, fu una delle maggiori mai registrate. I continenti meridionali erano uniti in un singolo super-continente chiamato Gondwana. All'inizio del periodo il Gondwana si trovava ad una latitudine equatoriale per poi migrare man mano verso il Polo Sud. L'inizio dell' Ordoviciano è ritenuto essere un periodo caldo, almeno ai tropici, mentre nella parte conclusiva i ghiacci furono largamente estesi. Durante l'Ordoviciano il Gondwana fu estesamente coperto da mari poco profondi che favorirono la crescita di organismi che fissavano il carbonato di calcio nei loro gusci (conchiglie) o nelle loro parti solide. Le rocce dell'Ordoviciano sono principalmente sedimentarie. A causa dell'area ristretta e della limitata elevazione delle terre emerse, caratteristiche che limitavano l'erosione, i sedimenti marini che compongono una gran parte dell' Ordoviciano consistono in calcari. Le argille e le arenarie sono meno rappresentate. Un rilevante episodio di sollevamento fu l'Orogenesi Taconiana (con formazione dei monti Appalachi in Nord America) che già era in corso durante il Cambriano. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano La fine dell'Ordoviciano L'Ordoviciano si concluse con una serie di estinzioni che, prese collettivamente, compongono la seconda tra le cinque maggiori della storia della Terra in termini di percentuale di specie estinte. L' unica maggiore fu quella occorsa nel passaggio tra il Permiano ed il Triassico. L'estinzione avvenne circa fra 444 - 447 milioni di anni fa e segna la separazione tra l'Ordoviciano e il seguente periodo, il Siluriano. A quel tempo molti organismi complessi multicellulari che vivevano nel mare (circa il 49% delle specie della fauna) scomparirono per sempre; brachiopodi e briozoi furono decimati, insieme a molte famiglie di trilobiti, conodonti (piccoli animali vermiformi ma cordati e probabilmente vertebrati, insomma i nostri progenitori fossili) e graptoliti (organismi marini coloniali con esoscheletro chitinoso). La teoria più accettata è che a causa di imponenti glaciazioni il livello marino si abbassò drasticamente causando l'estinzione di molte specie marine. Depositi glaciali di questo periodo sono stati trovati nel deserto del Sahara. Si pensa infatti che, a causa delle deriva dei continenti, il supercontinente Gondwana transitando vicino al Polo Sud abbia causato una prolungata glaciazione. ESC
Fanerozoico Paleozoico Ordoviciano Gli impulsi glaciali furono almeno due, separati da 500.000-1.000.000 di anni durante i quali il livello del mare risalì rapidamente. Secondo una recente ipotesi avanzata da Prof. A. Melott della Kansas University, questa estinzione di massa sarebbe stata causata da lampi di raggi gamma dovuti all'esplosione di una supernova "vicina" (qualche migliaio di anni luce) particolarmente massiccia. L'Ordoviciano in Italia I terreni ordoviciani in Italia non sono molto diffusi. Sono rappresentati solo in Sardegna (metaconglomerati a matrice argillosa, detti "puddinghe", nella zona costiera dell'Iglesiente) e nelle Alpi Carniche (calcari marnosi, in quota). ESC
Fanerozoico Paleozoico Siluriano Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico ESC
Fanerozoico Paleozoico Siluriano Ricostruzione del paesaggio del Siluriano. Attività vulcanica molto intensa e vegetali ancora assenti sulla terraferma Siluriano Il periodo Siluriano prende il nome dai Siluri, antica popolazione del Galles, nel cui territorio sono presenti i più tipici terreni risalenti a questo periodo. Esso va da 444 a 416 milioni di anni fa. In termini di Anno della Terra, esso dura più o meno dalle 23.40 del 25 novembre alle ore 6.11 del 28 novembre. Un tempo esso comprendeva l'Ordoviciano come sottoperiodo. Il Siluriano (o "Silurico", termine ormai in disuso), ebbe inizio circa 440 milioni di anni fa e terminò circa 395 milioni di anni fa. ESC
Fanerozoico Paleozoico Siluriano In questo periodo fanno la loro comparsa i primi pesci con ossa interne. Particolarmente importante è il perfezionamento degli occhi. • Suddivisione • Il Siluriano è suddiviso in tre piani, compresi in due sottoperiodi: • Siluriano superiore • Ludloviano • Wenlockiano • Siluriano inferiore • Llandoveriano (o Valentiano) ESC
Fanerozoico Paleozoico Siluriano Fauna Radiazione degli Agnati, già presenti nell'Ordoviciano, conquista delle terre emerse da parte di miriapodi e scorpioni, alla fine del siluriano comparsa anche dei primi pesci provvisti di mandibole. Flora Il Siluriano in Italia Rocce risalenti al Siluriano sono presenti in Italia principalmente in Sardegna e nelle Alpi Carniche. Queste formazioni, di origine marina, contengono molti fossili di invertebrati come i graptoliti, animali che vivevano in colonie sospese nell'acqua, e i nautiloidi, molluschi cefalopodi dotati di conchiglia la cui lunghezza poteva arrivare ad alcuni metri (ad esempio Columenoceras grande). ESC
Fanerozoico Paleozoico Devoniano Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico ESC
Fanerozoico Paleozoico Devoniano Devoniano Il Devoniano (da Devon, contea dell'Inghilterra) è un'era geologica; la sua durata è da 395 a 345 milioni di anni fa. In seguito all'Orogenesi caledoniana, culminata nel Siluriano superiore, le masse continentali presentavano, nel Devoniano, un assetto alquanto diverso da quello posseduto all'inizio dell'era. In questo periodo avevano preso forma tre blocchi continentali: Continente di Angara Continente delle arenarie rosse antiche Continente di Gondwana ESC
Ricostruzioni dei possibili scenari del Devoniano: i vegetali hanno conquistato grandi spazi anche se ancora molte terre emerse dovevano essere occupate dai viventi ESC
Fanerozoico Paleozoico Carbonifero Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico ESC
Fanerozoico Paleozoico Carbonifero • Carbonifero • Carbonifero, periodo dell'era Paleozoica, compreso tra il Devoniano e il Permiano, tra 345 e 280 milioni di anni fa. • Il carbonifero è così chiamato perché nei terreni formatisi in questo periodo i carboni fossili sono molti diffusi e molto abbondanti. • Suddivisione • Carbonifero superiore (pennsylvaniano) • uraliano • stefaniano • moscoviano • vestfaliano • baskhiriano • namuriano • Carbonifero inferiore (mississipiniano) • viseano o dinantiano • tournaisiano o dinantiano ESC
Fanerozoico Paleozoico Carbonifero Fauna Nella fauna marina molto numerosi sono i foraminiferi, soprattutto fusuline, che costituiscono in massima parte i calcari della Russia, dell'Iran, della Cina e del Giappone. Diffusi sono i coralli tabulati, tra gli echinodermi, i blastoidi e i crinoidi, fra i brachiopodi, i productidi e gli spirifer. Tra i molluschi si verifica un continuo sviluppo dei cefalopodi, mentre tra gli artropodi sono in regresso i trilobiti; tra i pesci, rappresentati anche da proselaci e da crossopterigi, compaiono i primi ganoidi. Nelle acque dolci vivevano crostacei fillopodi; gasteropodi polmonati e sulla terraferma molti artropodi: scorpionidi, aracnidi, miriapodi, e insetti. In questo periodo fanno la loro comparsa gli anfibi stegocefali e, verso la fine, i rettili. ESC
Fanerozoico Paleozoico Carbonifero ESC Flora La flora carbonifera, estremamente ricca e vigorosa, appartiene a due gruppi: le crittogame vascolari o pteridofite, comprendenti stenofillali, lepidodendrali, licopodiali, equisetali, filicali e le fanerogame gimnosperme, comprendenti pteridosperme, cicadine, cordaitine, conifere: questi vegetali, alcuni dei quali ancora esistenti ma con dimensioni ridotte, erano giganteschi. Le lepidodendrali erano rappresentate da grandi alberi: i Lepidodendron, le Sigillaria, le Stigmaria raggiungevano decine di metri di altezza.
Fanerozoico Paleozoico Permiano Eone: Fanerozoico Era: Paleozoico ESC
Fanerozoico Paleozoico Permiano Permiano Il Permiano è l'ultimo dei periodi in cui è divisa l'era geologica del Paleozoico e si estende da circa 300 a circa 250 milioni di anni fa. Fu così battezzato dal geologo inglese Murchison intorno al 1840, basandosi su rocce che occupano una vasto bacino ad ovest degli Urali in prossimità della città di Perm, in Russia. Il limite con il Carbonifero è stato fissato in base a considerazioni essenzialmente litostratigrafiche e non fondato su di un marcato break faunistico. In base a ciò, è risultato sempre molto difficile stabilire con precisione l'inizio del Permiano al di fuori del bacino russo. Nell'Europa centrale si tende a porre il passaggio fra i due sistemi alla scomparsa delle intercalazioni di carbone al contemporaneo inizio dei sedimenti rossi, ma è incerto se il limite determinato in questo modo sia strettamente coevo con quello fissato sulla piattaforma russa. Nella Tetide l'inizio del Permiano viene stabilito attraverso correlazioni biostratigrafiche a mezzo soprattutto di fusuline e brachiopodi, correlazioni, tuttavia, rese difficili dal fatto che il bacino russo e la Tetide appartengono a diverse province biogeografiche e quindi presentano faune dissimili in gran parte degli elementi. ESC
Fanerozoico Paleozoico Permiano Ben determinato risulta invece il limite superiore del Permiano, coincidente al passaggio Paleozoico-Mesozoico. Alla fine del Permiano si è verificata infatti la più drammatica estinzione di massa della storia della Terra, crisi biologica che ha interessato un gran numero di organismi, soprattutto marini (60% delle famiglie paleozoiche, contro il tasso medio di estinzione del 17% degli altri periodi). Il significato di questa grande crisi e per essa sono state proposte varie spiegazioni: improvviso aumento della radiazione cosmica, fluttuazione nel contenuto d'ossigeno nell'atmosfera, aumento nella salinità degli oceani, diminuzione della produttività dei mari, inversione del campo magnetico terrestre, caduta di un asteroide (diametro ipotizzabile: 50 Km, luogo impatto ipotizzabile: Antartide). ESC
Fanerozoico Paleozoico Permiano ESC Tutte queste spiegazioni, non necessariamente slegate l'un l'altra, richiedono l'intervento di un evento esterno eccezionale, teoricamente possibile ma non documentato. Secondo parecchi autori non occorre scomodare fenomeni al di fuori del principio dell'Uniformitarismo per spiegare la crisi biologica della fine del Permiano, in quanto questa può essere stata determinata dalla concomitanza di fenomeni che operano anche oggigiorno. Due eventi in particolare sarebbero la causa di una simile strage: le fluttuazioni climatiche in primo luogo e i cambiamenti paleogeografici del tardo permiano in secondo. Le brusche variazioni climatiche con alternanza di periodi glaciali e interglaciali avrebbero causato forti estinzioni nelle faune e nelle flore continentali nonché una marcata specializzazione della fauna marina. Alla pari di tutte le crisi biologiche in genere, la perdita di un certo numero di specie ha creato un forte squilibrio negli ecosistemi, causando in tal modo una reazione a catena nella quale sono state coinvolte molte altre forme viventi. In queste condizioni di equilibrio biologicoprecario si sarebbeverificato inoltre un abbassamento del livello dei mari e la conseguenteemersione di ampi territori dapprima sommersi. Ciò ridusse il numero e la varietà delle nicchie ecologiche a disposizione degli organismi marini e quindi a una drastica riduzione delle ricche popolazioni costiere. Le suddivisioni del Permiano sono tuttora discusse e non vi è uniformità fra i vari specialisti.
Fanerozoico Paleozoico Permiano Vi sono due diverse filosofie alla base della suddivisione in piani del Permiano, alcuni partono dal presupposto che i singoli bacini di sedimentazione hanno sviluppato successioni biologiche sostanzialmente diverse, per cui è impossibile riconoscere in tutto il mondo suddivisioni cronostratigrafiche stabilite in un bacino su eventi evolutivi locali. Per un altro gruppo di studiosi è invece possibile costruire una scala cronostratigrafica valida per tutto il mondo utilizzando le ammoniti. Secondo questi autori gli standard delle zone ad ammoniti che permettono di definire i piani vanno scelti dove le faune sono meglio rappresentate, a prescindere dal bacino di sedimentazione. Per quanto riguarda la vita rappresentativa del periodo in esame, c'è da dire che il Permiano fu un caratterizzato da grandi cambiamenti biologici e da un'abbondanza di forme di vita estremamente specializzate e diversificate. ESC
Fanerozoico Paleozoico Permiano Gli invertebrati marini si ricollegano strettamente a quelli del Carbonifero superiore, tanto da suggerire ad alcuni studiosi di riunire i due periodi in un unico sistema chiamato Antracolitico. Le affinità riguardano però gli ordini e le famiglie e vengono a sparire se si considera l'associazione a livello specifico e generico. Alcuni gruppi di invertebrati marini presentano, anzi, un'evoluzione così rapida da poter essere utilizzati per sottili suddivisioni cronostratigrafiche entro il periodo come fusuline un macro-foraminifero unicellulare, ammoniti, di solito rare ma importanti ai fini stratigrafici, e brachiopodi, molto comuni e diversificati, spesso in associazione con briozoi, crinoidi, gasteropodi e bivalvi. Ricostruzione dell’aspetto di un’ammonite Fossile di fusulina ESC
Tra i vertebrati si conoscono molte specie di anfibi: stegocefali, seymouriamorfi e rettili sinapsidi come dimetrodonti, dicinodonti e terapsidi. la flora permica è caratterizzata da due province floristiche molto diverse: nell'emisfero settentrionale (Laurasia) prevalsero associazioni tipiche di climi caldi; soprattutto nel Permiano inferiore è molto simile alla flora di foresta tropicale umida vista nel carbonifero superiore (Calamites, felci, Lepidodendron, Sigillaria ecc.). Tale ambiente subì un'evoluzione durante tutto il Permiano ed il prevalere di condizioni sempre più aride ed inverni sempre più freddi, e la vegetazione tropicale venne gradualmente sostituita da piante xerofitiche di piccole dimensioni con fogliame ridotto, con una prevalenza, nel permiano superiore, di conifere, cicadacee, e ginkoacee primitive, che preannunciano le flore mesozoiche. Nei continenti dell'emisfero meridionale,invece, (Gondwana) dominarono associazioni a piccole felci di aspetto linguoide tipo Glossopteris, probabilmente adattatesi anche ai climi freddi. La posizione paleogeografica dei continenti durante il Permiano vede le terre emerse riunite in una grande massa continentale chiamata Pangea, nella quale possono essere individuati i più blocchi continentali che daranno, in epoche successive, Gondwana e Laurasia. Fanerozoico Paleozoico Permiano stegocefalo ESC
Felce odierna Fanerozoico Paleozoico Permiano ESC
Felci arboree attuali, molto più piccole di quelle del Permiano e dei periodi precedenti Le salamandre sono una delle poche specie di Anfibi sopravvissute tra quelle che dominarono il Paleozoico ESC Fanerozoico Paleozoico Permiano
Fanerozoico Paleozoico Permiano Il blocco continentale europeo si formò in seguito all'orogenesi ercinica che trasformò l'Europa, alla fine del Carbonifero, in un'area debolmente montuosa, isostaticamente instabile, sede di movimenti verticali e vulcanesimo post - orogenetico. Nelle depressioni intramontane si formarono depositi alluvionali e, con l'inaridimento del clima, depositi di arenarie rossastre. Il blocco continentale americano presenta una storia evolutiva simile a quella dell'Europa e, nel Permiano, era completamente unito ad essa, tale da rappresentare un suo prolungamento verso ovest. Il bacino americano occidentale, corrispondente alla linea di costa occidentale dell'attuale nord-america,era completamente sommerso dal mare (dall'Alaska alla California). Il blocco continentale corrispondente all'attuale Asia si estendeva ad est dell'Europa e combaciava superiormente ad essa con l'America settentrionale. A meridione dell'Asia si apriva un vasto mare, esteso dal Giappone all'Italia, chiamato Tetide, enorme bacino caratterizzato da molteplici situazioni paleogeografico-strutturali, che trova riscontro in successioni stratigrafiche estremamente diversificate da regione a regione. Al sud di questo ammasso di terre, in collegamento diretto con il blocco americanosettentrionale, si trovano le terre che formeranno il Gondwana e, successivamente, America meridionale, Africa, India, Antartide, Australia. ESC
Il movimento delle terre emerse avvenuto negli ultimi 225 milioni di anni ha costretto i viventi ad adattarsi ai nuovi ambienti che di continuo si creano, alle mutate condizioni ambientali in cui si trovano, ai nuovi competitori alimentari. L’immenso continente del Permiano, la Pangea si spezza in senso nord-sud, creando il mar della Tetide che divide Laurasia a Nord e Gondwana a Sud Il Cretacico termina con la separazione del continente Antartico che va a posizionarsi definitivamente al Polo Sud mentre iniziano a dividersi in senso est-ovest ESC
A dimostrazione di questo fatto c’è la presenza di intere regioni di antichissima origine, chiamate cratoni ESC continua