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. NATURA CULTURA VITA Educazione

L’attenzione valutativa si sposta dall’asse degli apprendimenti culturali (conoscenze – abilità) all’asse della maturazione personale (capacità- competenze),individuato come asse portante per tutte le pratiche di valutazione . . NATURA CULTURA VITA

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. NATURA CULTURA VITA Educazione

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Presentation Transcript


  1. L’attenzione valutativa si sposta dall’asse degli apprendimenti culturali (conoscenze – abilità) all’asse della maturazione personale (capacità- competenze),individuato come asse portante per tutte le pratiche di valutazione .NATURA CULTURA VITA Educazione OBIETTIVI Asse CONOSCENZE Personale CAPACITA’ PRESTAZIONI COMPETENZEo dell’essere ABILITA’ Asse Culturale o dell’avere

  2. La scuola sviluppa competenze a cura di Anna Cristina Campofreda IS Novelli Marcianise Caserta

  3. LA SCUOLA DEVE SVILUPPARE COMPETENZE L’allievo deve saper applicare le proprie conoscenze attraverso prestazioni. Non avendo processi produttivi cui applicarsi, può utilizzare il processo di apprendimento. La competenza può essere sviluppata in un contesto (situazione di apprendimento) ed essere successivamente utilizzata in un altro contesto(processo di lavoro). Prestazioni richieste da contesti differenti presentano caratteristiche analoghe(processi)

  4. SEGNI DI VITA Le prestazioni • Introducono nella valutazione un principio di realismo e concretezza (compiti unitari e aperti a situazioni di vita) - Rispondono a un principio di continuità e globalità • Segni visibili del processo formativo ( apprendimento - maturazione personale) - Non sono quantificabili né misurabili - Interpretano e danno senso • Valutano contemporaneamente 4 fattori ( capacità, conoscenze, abilità, competenze) - Rendono necessaria l’apertura all’esterno della scuola • Criterio di verifica di O.F.

  5. PRESTAZIONI Prestazioni stereotipate e impersonali CONOSCENZE chiusea fattori soggettivi creano dati raffrontabili e statisticamente rintracciabili Prestazione reale modello ideale ABILITA’ Prestazioni aperte o semiaperte che CAPACITA’ abbiano il carattere di compito unitario(cm) In situazione(sit). Esse aprono all’irrompere della funzione metacognitiva personale(mf P) COMPETENZA

  6. DIPENDE DALLA CHIAVE DI LETTURA

  7. IDENTIFICARE E RICONOSCERE COMPETENZA La competenza è un saper fare, fondato su un sapere e guidato da un sapere come fare, che consente al soggetto di padroneggiare le circostanze concrete e mutevoli che incontra. La possibile forma logica di una competenza: fm(P) C = ------ -> Cm !Sit (s, t) Ossia: la competenza è l’approccio o funzione metacognitiva personale, fm(P), fondata sui saperi e sulle abilità (s,t) di cui la stessa dispone, applicata ad un compito unitario (Cm) dentro una situazione (!Sit). E’ la funzione metacognitiva personale – fm(P), in particolare, a creare problemi: il lavoro scolastico non può, per principio, controllare e programmare, questa variabile che rappresenta l’apporto del soggetto, l’espressione della sua esperienza e libertà, della sua capacità di distanziarsi da sé (dai propri saperi e tecniche) e dal compito meccanicamente intesi. In ogni prestazione competente deve essere possibile isolare tutti questi aspetti: ogni singolo elemento della formula logica deve essere presente altrimenti non è competenza

  8. Al cittadino/lavoratore oggi si richiedono a livello della responsabilità professionale e sociale* conoscenze/competenze di base (livello 1 UE)* conoscenze/competenze specialistiche* fluidità e flessibilità cognitiva * competenze chiave per la cittadinanza attiva a livello della identità personale * disponibilità al cambiamento* competenze organizzative e relazionali* competenza progettuale* capacità di valutazione e di autovalutazione* capacità di scelta e di decisione* capacità di “apprendimento organizzativo” 9

  9. SCHEDA PROGRAMMAZIONE I campi di competenze devono scaturire dal POF, ciascuna disciplina svilupperà le competenze più rappresentative per le quali organizzerà compiti di prestazione . Può succedere che non sempre il compito di prestazione rappresenterà tutte le competenze che saranno quindi valutate da altre discipline.

  10. Dipartimenti disciplinari Asse dei linguaggi Comunicazione linguistica Comunicazione linguistico espressiva Lingua italiana, Latino Lingue straniere, L.N.V., Storia dell’arte Asse matematico Risoluzione di problemi matematici Asse scientifico tecnologico Risoluzione di problemi pratico scientifici Fisica, Scienze sperimentali, Educazione fisica, Anatomia, Igiene Asse storico sociale Interpretazione della realtà sociale Scienze della formazione, Scienze sociali, Diritto, Storia, Filosofia, Religione, Metodologia Asse professionalizzante Espressione della realtà professionale Storia della moda, Modellistica, Confezioni, Disegno, Tecnologia tessile

  11. NEL POF CAMPI DI COMPETENZE

  12. LE COMPETENZE SECONDO L’ISFOLsono stabilite ex ante creano invarianze presupposte (ideal tipo) COMPETENZE DI BASE (conoscenze)1) lingua inglese2) informatica di base3) organizzazione aziendale 4) diritto del lavoro e sindacale5) tecniche di ricerca attiva del lavoro6) economia di base COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI sono specifiche di ogni settoreCOMPETENZE TRASVERSALI ( capacità)1) Diagnosticare: le proprie competenze e attitudini; i problemi2) Relazionarsi: comunicare, lavorare in gruppo, negoziare3) Affrontare: potenziare l'auto apprendimento, affrontare e risolvere problemi, sviluppare soluzioni creativeBISOGNA SUPERARE QUESTA DELETERIA DISTINZIONE La didattica per competenze pone l’accento su PROCESSIes.Un processo di analisirichiede le stesse competenze sia che si tratti di : analisi chimica (proprietà degli elementi) , sia di un’anamnesi medica (fisiologia), analisi sociologica (demografia)

  13. Nei bienni unitari, articolati e orientativi,i percorsi disciplinari, riconducibili a quattroassi culturali, sono implementati di un valore aggiunto finalizzato a fare acquisire all’alunno le competenze chiave di cittadinanza competenze chiave per la cittadinanza attiva quattro assi culturali dei linguaggi matematico scientifico-tecnologico storico-sociale Disc. A Disc. B Disc. C Disc. D ecc. obbligo istruzione 2007 17

  14. 3.Bilancio di competenze per l’accesso ai licei, agli isitituti tecnico-professionali, alla formazione professionale regionale, all’apprendistato et al. 2. Certificazione delle competenze acquisite obbligo assolto 1. Valutazione tradizionale competenze chiave di cittadinanza attiva I quattro assi culturali Le discipline del biennio Percorso di istruzione nel biennio obbligo istruzione 2007 18

  15. Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europee

  16. Tratto da Nuova Secondaria 2/2007

  17. CONSEGUENZE OPERATIVE • Per ognuno dei 4 assi sono indicate le competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione. • Per favorire l’acquisizione delle competenze di base quali discipline devono essere coinvolte? • Che rapporto esiste fra le attuali discipline e gli assi? • Ci sono degli ambiti non presidiati dai docenti della nostra scuola? • Nell’attuale curricolo ci sono materie/discipline da ricollocare nei 4 assi? (es. Educazione fisica, Scienze della formazione, materie professionali….) • Quali collaborazioni/convergenze disciplinari si devono determinare? • Le abilità/capacità individuate nel documento quali conoscenze presuppongono? • Come è possibile realizzare la “reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenute negli assi culturali”? • Come è possibile nei nostri percorsi didattici assicurare “la valorizzazione della dimensione orientativa degli assi culturali per assicurare l’equivalenza formativa di tutti i percorsi e favorire eventuali passaggi tra percorsi di studio diversi”? • Programmare collegialmente per competenze • Adottare in modo sistematico metodologie laboratoriali e di apprendimento collaborativo • Rilevare quindi, oltre ai livelli di partenza, le difficoltà di apprendimento e le potenzialità individuali in itinere • Adottare sistemi di valutazione coerenti con la programmazione e la verifica per competenze • Tener ben presente che la fine del percorso biennale è la certificazione delle competenze • Curare e diversificare gli ambienti di apprendimento

  18. CONSEGUENZE OPERATIVE • Mettiamo a confronto le competenze chiave con le competenze di base, relative agli assi culturali. • Quale rapporto esiste fra le competenze chiave e le competenze di base degli assi culturali? • Queste ultime sono funzionali ad acquisire e potenziare quali competenze chiave?oppureLe singole competenze chiave in quale/i asse/i trovano un ambito di sviluppo privilegiato? • Che rapporto esiste fra la nostra materia di insegnamento e le competenze che gli studenti devono acquisire (a conclusione del biennio) ? • Con quali modalità possono/devono essere accertate le competenze chiave? • Chi, quando, con quali prove, in quali situazioni, con quali strumenti di misurazione e di registrazione? • Quali descrittori e indicatori possono essere utilizzati per la loro valutazione, in modo da favorire anche l’eventuale passaggio ad altro percorso formativo? • Come coniugare l’accertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli di competenza?

  19. DALLA DIDATTICA PER MATERIEAL CURRICOLO PER COMPETENZE • Quali metodologie seguire per il "rimodellamento e l’integrazione" del curricolo in funzione delle competenze di base?  • Come attuare la "profonda revisione metodologica e organizzativa della didattica"? mediante quali opportunità concesse dalle disposizioni? con quali modelli organizzativi? con quali fasi e scansioni temporali? con quali strumenti e supporti didattici? con quali risorse?

  20. RIUNIONE DI DIPARTIMENTO Definizione di competenze di base anche per il triennio • Confronto tra competenze base e competenze chiavedi cittadinanza • Rapporto tra competenze chiavedi cittadinanza e assi culturali • Indicazioni operative per l’individuazione del rapporto tra discipline e competenze chiavedi cittadinanza • Costruzione di prove sui descrittori di competenze definizione dei criteri di giudizio FORMULARE IL PROGETTO EDUCATIVO-FORMATIVO • Individuare obiettivi trasversali prioritari • Stabilire criteri e parametri per misurarne il raggiungimento • Decidere le opzioni metodologiche didattiche comuni • Decidere le opportunità di arricchimento del curricolo ASSICURARE LA COESIONE E LA COERENZA TRA DISCIPLINE E ATTIVITÀ - Individuare i contributi richiesti di ogni disciplina - Indicare i punti di coesione tra le discipline e gli obiettivi trasversali - Prendere visione della programmazione delle varie discipline e indicare i punti di coesione tra le stesse

  21. BIBLIOGRAFIA A.A. Glatthorn, Performance standards and authentic learning, Eye on Education, Larchmont, NY, 1999. L. Resnick, citata in G. Wiggins, Creating test worth taking, “Educational Leadership”, 49, agosto 1992, pp. 26-33. A. Costa, R.M. Liebmann, Toward renaissance curriculum. An idea whose time has come, in A. Costa, R.M. Liebmann (a cura di), Envisioning process as content. Toward a renaissance curriculum, Corwin Press, Thousand Oaks, CA, 1997, pp. 1-20. L.B. Resnick, Learning in School and Out, “Educational Researcher”, 16/9 (1987), pp. 13-20 (trad. it. in C. Pontecorvo, A.M. Ajello, C. Zucchermaglio (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, LED, Milano 1995, pp. 61-83. G. Wiggins, Creating test worth taking, cit., pp. 26-33. Per approfondire J. McTighe, G. Wiggins, Fare progettazione. La “pratica” di un percorso didattico per la comprensione significativa, LAS, Roma 2004. OCSE (a cura di), PISA 2003 – Valutazione dei quindicenni, Armando Editore, Roma 2004. C. Pontecorvo, A.M. Ajello, C. Zucchermaglio (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, LED, Milano 1995.

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