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caos stato di natura campagna popolo subconscio spontaneità naturalismo (realismo, descrittivismo = capitolazione davanti alla realtà) ordine tecnica città intelligencija volontà controllo assoggettamento e ordinamento della realtà, costruzione autonomia dell’arte rispetto alla realtà* natura vs cultura
*Władysław Strzemiński La ripetizione delle forme esistenti nella realtà non è che riproduzione, dunque non è un atto creativo, dunque non è arte. Per determinare l’originalità di un’opera d’arte non si possono prendere a modello le leggi di costruzione di un altro oggetto. „Se si vuol fare di un quadro un oggetto, si fa violenza alla pittura”. (Cit. Da Krisztina Passuth, Treffpunkte der Avantgarden. Ostmitteleuropa 1907-1930, Budapest-Dresden 2003)
„strettissima dipendenza funzionale” „invazione del fattore economico” = organicità = funzionalità caratteristiche della contemporaneità
parole in libertà divertimento vita rivoluzione prosa denotazione funzione musicale della rima vs sintassi vs lavoro vs arte* vs lavoro organico, progresso vs poesia vs perifrasi (pseudonimi, equivalenti) vs funzione letteraria della rima metafora come pedagogia della società (cfr. formalismo russo)** costruzione – ricostruzione „układ rozkwitania”*** doppia fase di ricezione dell’arte la poetica di Peiper
*„Musi chodzić o sztukę, tylko o sztukę”. Tadeusz Peiper
**1. Antirealismo. La metafora è un arbitrario apparentamento di concetti; è la creazione di legami concettuali cui nel mondo reale non corrisponde nulla. Non è pertanto un mezzo di riproduzione realistica del mondo. Non è un pedissequo inventario della realtà. Non è una descrizione. Trasportando i concetti in regioni, alle quali originariamente non appartengono, la metafora trasforma la realtà delle esperienze e la trasforma in una realtà nuova, una realtà puramente poetica.
2. Economia. La metafora è di per se stessa un’abbreviazione. È quasi sempre una similitudine poetica abbreviata. […] I poeti di oggi, o perlomeno quelli tra loro, per mezzo dei quali più forte si fa sentire la voce della modernità, rompono con le prodighe fontane di parole del modo di poetare fin’ora in voga e si accingono a introdurre nel proprio mestiere un’economia verbale che sia la più parsimoniosa possibile. Li ha avvinti quella stessa legge che governa tutti i campi della nostra attività: l’economia dei mezzi. (T. Peiper, Metafora teraźniejszości, „Zwrotnica” 1922, nr 3)
***„Układ rozkwitania”: „un’immagine o un avvenimento o una qualunque altra x vengono sviluppate dal poeta a più riprese. Allo stesso tempo ogni ripresa racchiude in sé l’interezza di quell’immagine, avvenimento o x, ma la racchiude in sé in maniera più rigogliosa e più ricca di quanto ciò non avvenisse la prima volta. Il poema si svilupperebbe come un organismo vivente; come un bocciolo si schiuderebbe ai nostri occhi. Già il primo passo racchiuderebbe in sé tutto quel che segue; il passo successivo sarebbe il progressivo sviluppo del contenuto del primo. Nell’ultimo passo infine avremmo davanti agli occhi il fiore - già completo e articolato”. T. Peiper, Nowe usta, Lwów 1925
„Układ rozkwitania” II „Il sistema ‘a sbocciatura’ è una manifestazione di autonomia. Libera il poema non solo dalla soggezione nei confronti del mondo reale, ma anche dalle micidiali tracce dell’influsso che la prosa pratica ha esercitato sulle forme dell’espressione poetica.” (ibidem) Inoltre: 1. „conosciamo l’oggetto sempre per unità compiute”; 2. ciò ha luogo „per unità sempre più particolari”.
Tadeusz PeiperProduzione d’anteguerra • 1924 escono le raccolte A e Żywe Linie • 1925 pubblica il dramma Szósta szósta • 1929 esce la raccolta Raz • 1930 esce la raccolta di articoli Tędy • 1931 esce il poema Na przykład • 1933 esce il dramma Skoro go nie ma • 1936 romanzo Ma lat 22
„Il nocciolo della questione sta in quanto segue: la poesia di Peiper in sostanza è intellettualistica, „letteraria”. Sottolineo: non è un difetto, ma il risultato di una certa genesi, ovvero del fatto che un certo tipo di autori comincia dalla letteratura e solo in un secondo momento perviene attraverso questa alla vita. Il polo opposto è costituito dagli autori che da una ricca esperienza della vita arrivano alla letteratura. […] Prima della guerra c’era l’art pour l’art. Dopo la guerra anche questa estetica è stata coinvolta nel vortice delle transvalutazioni ed è ritornata fuori come buon mestiere poetico, come l’oreficeria, la produzione di fuochi d’artificio, l’arte
La cappella di una volta o la torre d’avorio si sono trasformati in un semplice atelier. Ma questo gesto d’umiltà non ha reso umili anche i prodotti del poeta. Erano troppo difficili, incomprensibili, incommestibili. E nel frattempo bussano alla porta la questione sociale, quella del pacifismo, quella economica, quella culturale. Minacciato di essere spazzato via il piccolo atelier vuole salvarsi. Cerca il compromesso. Il compromesso di Peiper è molto interessante: consiste nel convincere se stesso e gli altri che la sua intellettualistica poesia è allo stesso tempo anche una poesia sociale. […] (K. Irzykowski, Burmistrz marzeń nie zamieszkanych, „Wiadomości literacki” 1931 nr 1)
1922 – 1923 Collaborano: L. Chwistek, T. Czyżewski, St. I. Witkiewicz, B. Jasieński, St. Młodożeniec, A. Wat 1926 – 1927 Collaborano: J. Kurek, J. Brzękowski, J. Przyboś, nucleo dell’Avanguardia di Cracovia. Coronamento di questa fase è la raccolta di articoli: Tędy (1930) „Zwrotnica”
Julian Przyboś (1901-1970) • Dal 1923 collabora a „Zwrotnica” • 1925 debutto poetico con Śruby • 1926 seconda raccolta Oburącz • 1929 avvicinamento a Strzemiński e al gruppo a.r. • 1930 esce Z ponad con l’impostazione grafica a cura di Strzemiński
Il gruppo a.r. (1929-1936) • Ne fanno parte gli artisti: W. Strzemiński, Katarzyna Kobro, Henryk Stażewski e i poeti: Julian Przyboś e Jan Brzękowski • Poetica del gruppo: costruzione organica, logica della forma, massimo di allusioni immaginative, minimo di parole
Jalu Kurek • 1924-1925 studia polonistica alla Jagellonica e a Napoli (conoscenza diretta del futurismo italiano) • 1925 debutta con la raccolta Upały • 1926 nella collana di „Zwrotnica” esce il romanzo sperimentale Kim był Andrzej Panik • 1927 nella stessa collana esce il romanzo S.O.S. • 1929 Manifest, ulotka poetycka • 1931-1933 redige la rivista d’avanguardia „Linia”
Jan Brzękowski (1903-1983) • 1925 inizia a collaborare con „Zwrotnica”; pubblica Tętno • 1928 parte per Parigi • 1929 fonda assieme a Przyboś il gruppo a.r.; pubblica Na katodzie, nel quale si fa sentire l’influsso del surrealismo francese • 1929-1930 redige a Parigi la rivista „L’Art Contemporain – Sztuka Współczesna” • 1933 pubblica a Parigi la sua opera teorica fondamentale: Poezja integralna. Teoria dell’ellissi, del metarealismo ( iperrealismo ) e del tempo.
Le riviste dell’avanguardia polacca • „Zwrotnica” (1922-1923; 1926-1927) • „L’Art Contemporain” (1929-1939) • „Blok” (1924-1926) • „Linia” (1931-1933)