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Metabolismo Lipidico. Lipidi 1Insieme di sostanze eterogenee raggruppati sulla base di caratteristiche fisiche comuni (non solubilit
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1. Metabolismo Lipidico e Dislipidemie
2. Metabolismo Lipidico Lipidi 1
Insieme di sostanze eterogenee raggruppati sulla base di caratteristiche fisiche comuni (non solubilità in acqua e solubilità in solventi non polari).
Rappresentano una quota significativa della dieta (? 1/3 dell’apporto calorico globale).
3. Metabolismo Lipidico Lipidi 2
Rappresentano la forma più efficiente di immagazzinamento dell’energia
In un individuo dal peso corporeo di 70 Kg circa 12 Kg sono costituiti da trigliceridi, depositati nel tessuto adiposo
Se questo quantitativo fosse completamente ossidato produrrebbe circa 110.000 Cal, che, a un fabbisogno quotidiano di 2.000 Cal, sarebbe sufficiente per 55 giorni
Se la stessa quantità di energia fosse immagazzinata come glicogeno, questo essendo idrosolubile, richiederebbe una quantità di acqua che farebbe pesare lo stesso individuo 196 Kg
4. Metabolismo Lipidico I composti chimici più importanti appartenenti a questa categoria sono:
Acidi grassi:
costituiti da catene di atomi di Carbonio, di lunghezza variabile, con un funzione ossidrilica (R-COOH); sono utilizzati direttamente come fonte di energia;
Trigliceridi:
esteri formati da tre molecole di acidi grassi e una di glicerolo; sono una importante forma di deposito dell’energia;
5. Metabolismo Lipidico Colesterolo:
alcol a struttura policiclica;
costituente delle membrane cellulari;
costituente gli ormoni steroidei (ormoni sessuali e della corteccia surrenalica);
costituente gli acidi biliari;
Fosfolipidi e cerebrosidi:
Costituenti delle membrane cellulari.
6. Metabolismo Lipidico Assorbimento 1
I lipidi introdotti con la dieta sono per lo più Trigliceridi e Colesterolo
Il Colesterolo è assorbito come tale
7. Metabolismo Lipidico I Trigliceridi introdotti con la dieta vengono:
Scissi nel lume intestinale a Acidi Grassi e Monogliceridi o Glicerolo
Assorbiti come Acidi Grassi o, al più, come monogliceridi
Ricombinati nelle cellule della parete intestinale a riformare Trigliceridi
Immessi in circolo nei Chilomicroni
Captati dal tessuto adiposo tramite la Lipoproteinlipasi
8. Metabolismo Lipidico NB
Tutti i Lipidi sono non idrosolubili, per questo motivo, per poter essere trasportati nel sangue, che è un liquido a base di acqua, devono essere legati a proteine a formare composti, Lipoproteine, che sono idrosolubili
Le Lipoproteine sono formate dalla parte lipidica e da proteine (dette Apoproteine)
9. Metabolismo Lipidico Lipoproteine 1:
Le lipoproteine possono essere classificate in vario modo
Il modo più usato sfrutta la ultracentrifugazione
Alla ultracentrifugazione le più leggere (con minor peso specifico) si stratificano più in alto le altre più in basso
NB maggiore il contenuto di Lipidi minore il peso specifico – le lipoproteine più ricche di grassi sono più “leggere”, quelle con minor contenuto di grasso sono più “pesanti”
10. Metabolismo Lipidico Lipoproteine 2
In base a questa diversità le lipoproteine sono distinte in (in ordine crescente di PS)
Chilomicroni
VLDL (Very Low Density Lipoproteins)
LDL (Low Density Lipoproteins)
HDL (High Density Lipoproteins)
11. Metabolismo Lipidico Chilomicroni;
Sono prodotti dalle cellule della parete intestinale assemblando Trigliceridi, Colesterolo e Apolipoproteine prodotte in loco
In circolo sono “alleggerite” dei Trigliceridi ad opera della LipoProteinLipasi (LPL) che è prodotta dagli adipociti e si dispone sui capillari
Nel fegato le apolipoproteine sono metabolizzate, i Trigliceridi, usati, il Colesterolo (di origine alimentare) entra nel pool
12. Metabolismo Lipidico VLDL:
Sono sintetizzate dal fegato, con apolipoproteine prodotte dal fegato
Sono molto ricche di Trigliceridi
Cedono i Trigliceridi al tessuto adiposo per opera della LPL
In parte vengono captate dal fegato, dopo aver perso i Trigliceridi, e metabolizzate, in parte diventano LDL
13. Metabolismo Lipidico LDL 1:
Sono ciò che resta delle VLDL perduto molti dei Trigliceridi
Sono molto ricche di Colesterolo
Servono al trasporto del colesterolo dal centro alla periferia
Se la loro concentrazione è molto elevata, e con altri fattori, rilasciano il colesterolo alla parete arteriosa dando inizio al processo aterosclerotico
14. Metabolismo Lipidico LDL 2:
Le LDL in eccesso rispetto al fabbisogno periferico di colesterolo vengono ricaptate dal fegato attraverso un recettore specifico e metabolizzate (NB il fegato è l’unico organo che può eliminare il colesterolo)
La capacità di captazione recettoriale è limitata
Se la concentrazione eccede la capacità di captazione l’eccesso viene captato dai macrofagi
I macrofagi, pieni di colesterolo, penetrano attrraverso l’endotelio nella parete arteriosa e danno l’avvio al processo aterosclerotico
15. Metabolismo Lipidico HDL
Sono le più povere di grassi
Sono responsabili del trasporto “inverso” o “centripeto” del colesterolo
Il colesterolo in eccesso dalla periferia deve essere riportato al fegato per essere metabolizato e questo è il compito delle HDL
Una elevata concentrazione di HDL significa efficienza di questo meccanismo e quindi riduzione del rischio aterosclerotico
16. Aterosclerosi - Patogenesi Evento centrale e iniziale dell’aterosclerosi è il danno endoteliale
A causa del danno endoteliale monociti (che, una volta attivati nei tessuti, si chiamano macrofagi) e LDL penetrano nella tonaca media
I macrofagi attivati fagocitano i lipidi e diventano foam cells
Cominciano a produrre citochine infiammatorie che reclutano altre cellule dell’infiammazione (Linfociti, Piastrine, Cellule Muscolari Lisce)
Tutte queste cellule insieme producono il danno della parete arteriosa
17. Dislipidemie - Terapia La terapia delle dislipidemie si basa innanzi tutto su misure igieniche
Modificazione delle abitudini alimentari
Esercizio fisico
18. Dislipidemie - Terapia La terapia farmacologica delle dislipidemie si basa sui seguenti farmaci
Inibitori della HMG CoA reduttasi (Statine)
Fibrati
Sequestranti degli acidi biliari
Inibitori dell’assorbimento del colesterolo
19. Dislipidemie - Terapia Inibitori della HMG CoA reduttasi
Agiscono bloccando il processo di sintesi endogena del colesterolo
Possono provocare, in pochi casi, rabdomiolisi (lissi delle cellule muscolari striate)
Sono assolutamente indicati nella prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari
Sono poco efficaci nell’ipertrigliceridemia
20. Dislipidemie - Terapia Fibrati
Sono agonisti dei PPAR a
Sono efficaci nella riduzione della ipertrigliceridemia
Possono provocare calcolosi biliare
21. Dislipidemie - Terapia Sequestranti degli acidi biliari
Agiscono inibendo il riassorbimento degli acidi biliari (che sono sintetizzati a partire dal colesterolo, per cui il mancato riassorbimento si traduce in una perdita secca di colesterolo)
Sono non molto efficaci e poco gradevoli
22. Dislipidemie - Terapia Ezitimibe
Agisce inibendo l’assorbimento del colesterolo alimentare
Attualmente è in commercio solo in associazione con la Simvastatina