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Educhiamoci con i media ! Educhiamoci . . . . al mobile !. Comunicanimo 2008 Seminario di Cesena. Sommario. L’ annuncio cristiano nel linguaggio di oggi. New Media education : sfide educative. Mobile education : esperienze pastorali, opportunità educative, uso critico del cellulare.
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Educhiamoci con i media ! Educhiamoci . . . . al mobile ! Comunicanimo 2008Seminario di Cesena
Sommario • L’annuncio cristiano nel linguaggio di oggi. • New Media education : sfide educative. • Mobile education : esperienze pastorali, opportunità educative, uso critico del cellulare. • Mobile interaction.
Evangelizzare nel linguaggio di oggi “Avete capito tutte queste cose? domandò Gesù ai discepoli. Gli risposero : Sì. Disse loro: Per questo ogni maestro della legge divenuto discepolo del regno dei cieli si può paragonare a un proprietario che tira fuori dalla sua cassaforte cose nuove e cose vecchie” (Mt 13,52)
Nova et vetera • Non si tratta di uno slogan, ma di una profonda convinzione che ci aiuta ad entrare ad occhi aperti, senza paure e senza ingenuità, in quel singolare “areopago dei tempi moderni”, che è il mondo dei media. ( Redemptoris Missio, 37 ) • Il Direttorio sulle comunicazioni sociali favorisce questa presa di coscienza e cioè ‘la comprensione dei media come cultura e non solo come mezzi ’.
L’invito categorico del Direttorio • Nulla di ciò che l’uomo di oggi pensa, dice e fa è estraneo ai media e i media esercitano un’influenza, con varie modulazioni, su tutto ciò che l’uomo di oggi pensa, dice e fa. Direttorio n. 2 • Ignorare il mondo della comunicazione o semplicemente sottovalutare la sua capacità di incidere sulle coscienze significa precludersi ogni possibilità di evangelizzare la cultura moderna.Direttorio n. 48
Apprendere la lingua della cultura mediatica • Nel caso del vangelo ciò significa che per comunicarlo ‘in un mondo che cambia’, si dovrà avere certo una grande familiarità con la tradizione che ‘non muta’, ma anche un’adeguata comprensione dei linguaggi, degli stili di pensiero e di vita, del clima culturale. • Il ‘mondo’, quando si riferisce ai modi in cui l’uomo d’oggi desidera, soffre, lotta, sogna, ama, spera, è l’alfabeto del vangelo. F. G. Brambilla
Un nuovo territorio, una nuova spazialità • La spazialità oggi non può più essere intesa come un vuoto da attraversare per potere incontrare gli altri, ma è il luogo dove si intrecciano in tempo reale i messaggi che gli esseri umani si scambiano incessantemente. Non un ostacolo da superare, dunque, ma l’ambiente di una convivenza. • Questo non esclude il radicamento in un dato territorio. es. la vita di Gesù a Nazareth (nascosta???)
Esame di coscienza sui nostri media cattolici …. • pericolo di Auto-referenzialità. • pericolo di perdersi nel semplice desiderio di esprimersi, che è cosa ben diversa dal comunicare. • mettere a fuoco la nostra specificità. Qual’è la peculiarità di uno stile comunicativo che vuole valorizzare le persone e non manipolarle?
La fede coinvolge tutto l’uomo : ragione e sentimenti • “La crisi contemporanea della fede è in grandissima parte una crisi di immagini” cardinal A. Dulles • La fede in effetti esprime un atto di fiducia e di abbandono, che per essere suscitato ha bisogno di trovare conferma non solo nei cosiddetti motivi di ragione, ma anche nell’ambito dell’immaginazione. Non si crede semplicemente in base a delle argomentazioni, ma più profondamente a motivo di un Incontro, cioè di un’esperienza personale. Deus caritas est
La fede coinvolge tutto l’uomo : ragione e sentimenti • La gente non è ostile alla verità posta nel cuore del vangelo, ma spesso la sua immaginazione non è raggiunta dal normale linguaggio della chiesa.Gallagher • Noi annunciamo, evangelizziamo se riusciamo a creare in chi ci ascolta lo stupore nei confronti di Gesù, se creiamo curiosità, interesse.
New Media Education : sfide educative • Il primo aspetto è la portabilità. Non serve più una postazione fissa per accedere alle informazioni. L’accesso all’informazione è, completamente, sotto la responsabilità del ragazzo. Es. smartphone • Un aspetto collegato è la personalizzazione. Un cellulare appartiene alla sfera privata del soggetto. Inoltre, spesso, l’uso che se ne fa è un uso peculiare del singolo individuo, non orientato a sostenere un tessuto di relazioni.
New Media Education : bedroom culture, generazione multitasking • Gli studiosi parlano di cultura della camera da letto: Nella loro camera i ragazzi hanno sul piano della scrivania un libro di scuola; davanti a loro un documento di Word in cui, a partire da quel che stanno leggendo, organizzano un testo; ma nello stesso tempo sono aperte sullo sfondo altre finestre: il clientdella posta elettronica, Messenger dove stanno chattando con un compagno di scuola, e-Muleda cui stanno scaricando musica; intanto il cellulare è acceso sul tavolo e riceve e invia SMS; tutto mentre ascoltano musica in cuffia, dal loro ipod.
New Media Education : piste educative • Consumo condiviso. Creare contesti di creare contesti di consumo in cui l’uso dei media sia il più possibile sociale, di non facilitare l’isolamento del ragazzo nel suo mondo privato dotando la sua camera di televisore e connessione Internet. • Come costruire situazioni di consumo condiviso del cellulare? • Come elaborare la prospettiva di un futuro prossimo in cui il cellulare si proporrà (già adesso lo è) come centrale multimediale di accesso a servizi multimodali (messaggeria, navigazione Internet, videofonia)? • Lettura Critica.
New Media Education : piste educative • Lettura critica. La cultura dei media non costituisce più “uno” dei caratteri della cultura dell’adolescente: è diventata pervasiva. Il ragazzo di oggi dorme con il cellulare con il vibro perché gli sms potrebbero arrivare a qualsiasi ora, si alza tenendo la TV accesa sullo sfondo, va a scuola ascoltando l’iPod, …. • I media sono parte della sua vita, “tessuto” delle sue pratiche quotidiane.
Mobile Education : il cellulare • I cellulari di nuova generazione permettono di collegarsi a Internet e, combinandosi con piccoli computer, generano : • i palmari o PDA(personal digital assistant) • gli smartphone(che uniscono alla fonia le funzionalità dei palmari, ma sono meno potenti di questi ultimi).
ME : i formati della comunicazione mobile • L’ Sms o Short Message Service • nato nel 1992 e presente ormai in tutti i cellulari. • invio/ricezione messaggi di tipo alfanumerico verso altri cellulari o indirizzi mail. • Capacità del messaggio max 160 caratteri • Dimensione inferiore ad 1 Kb
ME : i formati della comunicazione mobile • L’ Mms o Multimedia Message Service • sono messaggi multimediali che si possono inviare e ricevere dai telefoni di ultima generazione (UMTS e GPRS). • il contenuto testuale è arricchito da immagini, foto, musica, filmati fino ad un massimo di 30 Kb. • perciò è possibile creare il proprio messaggio inviando, ad esempio, una foto appena scattata con un sottofondo musicale.
ME : le peculiarità della comunicazione mediante Sms, Ems, Mms • è asincrona come le e-mail • è rapida • è spontanea eimmediata • è semplice • unisce dimensioneinformativa e dimensione relazionale • è menocostosa di una telefonata • è svincolata da condizionamenti spazio-temporali
ME : la crescita esponenziale di invio Sms • nel gennaio '98 gli Sms inviati quotidianamente erano 500 mila. • nel gennaio '99 gli Sms inviati quotidianamente erano 2 milioni. • oggi Tim, Omnitel e Wind dichiarano un volume di traffico rispettivamente di sette, otto e quattro milioni di Sms al giorno
ME : il linguaggio dinamico degli Sms • “Cmq sec. me se stas. c6è meglio così parl1po; se inv. nn c6fa niente” • Quaranta caratteri in meno che nell'epoca degli sms significano risparmio di tempo e denaro. • Abbreviazioni, Notazione Sillabica (perché diventa xké, però diventa xò) , Emoticons , Termini Inglesi
ME : il linguaggio dinamico degli Sms • “Se c6 c ved il 7 8bre" • “Dmn sera c prend1ape?" • "6 3mendo" • “2b or not 2b"
ME : glossario linguaggio Sms • comunque = cmq • qualcuno = qlc • qualcosa = qls • che = ke • per = x • msg = messaggio • per favore = pls (please) • tu sei = tu6 • più o meno = +o- • mi fai venire sonno = zzz • buonanotte = hagn (have a good night)
Mobile Education : esperienze ed idee pastorali “sparse” • L’Sms è straordinario per il coordinamento, la progettazione, la promozione di eventi ed iniziative. La nostra pastorale “corre” via sms. • Suddividersi i cellulari dei ragazzi animati, all’interno del gruppo animatori ed ogni settimana ciascuno invia sms ai “propri” ragazzi per ricordare appuntamenti (incontro settimanale, Veglia, Uscita, S.Messa). In alcune parrocchie non si fa nemmeno questo • Perché non automatizzare questa operazione ?? Si potrebbe chiedere aiuto ad un esperto d’informatica per creare un servizio automatico (configurabile e personalizzabile) che, ogni settimana, mandi gli sms a tutti i ragazzi (magari sfruttando qlce servizio free)
Mobile Education : esperienze ed idee pastorali “sparse” • L’ Sms è fondamentale per dare profondità alle relazioni, “stringere” irapportitraanimatori e con i ragazzi, rafforzare il “tessuto” comunitario del gruppo. • E’ importante chiedere ai ragazzi, quando non possono partecipare all’incontro oppure se tardano, di avvisare via sms. E’ importante incominciare l’incontro aggiornandosi su chi abbia avvisato la sua assenza. Se un ragazzo non c’è, che abbia avvisato o meno NON è assolutamente la stessa cosa. Chi avvisa, dice : “mi sta a cuore l’incontro, la nostra amicizia ma stasera non posso perché …”. Questo lo educa alla fedeltà, alla serietà ed educa il gruppo nel “superare” l’estraneità degli uni con gli altri, grande compagna di viaggio dei nostri ragazzi.
Mobile Education : esperienze ed idee pastorali “sparse” • L’ Sms è fondamentale per dare profondità alle relazioni, “stringere” irapportitraanimatori e con i ragazzi, rafforzare il “tessuto” comunitario del gruppo. • E’ importante, al termine, dell’incontro inviare un sms ai ragazzi che non c’erano (oppure che non si vedono già da qualche volta). “Ehi, ci sei mancato. Ci siamo accorti che non c’eri. Cm va? Se vuoi ci sono sempre per 2 chiacchere. Sabato sera ci vediamo per giocare a Mafia. Ci 6? Ti passo a prendere?”. Dobbiamo dare profondità alle relazioni che viviamo !!! Per le cose importante, il tempo si trova. • Ancora meglio : perché non nominare ciascun ragazzo come “custode” di un altro amico e chiedere a lui di inviare l’sms e “prendersi cura” dell’amico.
Mobile Education : esperienze ed idee pastorali “sparse” • L’ Sms permette di esprimersi con facilità, soprattutto quando, per timidezza, non si riesce a farlo nel “faccia a faccia”. • A volte il momento di condivisione è difficile. Non si riesce a trovare l’innesco giusto, la timidezza ci paralizza. Si possono pensare cartoncini sms dove ciascuno scrive liberamente. L’ACG diocesana ha utilizzato più volte un sistema particolare. Basta scrivere un sms dal proprio celllulare ad un numero noto e, grazie a qualche software, il testo dell’sms “appare” nella schermata del Pc all’interno di un file di Word, con possibilità di proiettarlo. Si può chiedere il Know how di questa invenzione.
Mobile Education : esperienze ed idee pastorali “sparse” • Nel periodo natalizio “partono” tante inutili “catene” via sms, perché non inviare brevi spunti di riflessione, qualche estratto dalla Parola di Dio, qualche provocazione? • Altre idee ? Altre esperienze già collaudate ?
Mobile Education : lettura critica “ Due messaggi SMS - uno triste, l'altro allegro - mi hanno colpito per la potenza e i problemi della comunicazione nell’era elettronica. Ho ricevuto il primo qualche anno fa in un nebbioso mattino d'inverno sulla riva del lago di Ginevra. "Nonno se n'è andato in pace. Con amore, mamma e papà". L'altro lo trovai al mio risveglio a Londra a febbraio dello scorso anno. Era di mia moglie: "Sono incinta!".
Mobile Education : così vicini, così lontani Ero contento di ricevere parole, ma erano soltanto metà o meno della comunicazione; non c'era nessuno ad offrirmi un abbraccio consolatorio, e nessuna pancia da baciare. Per certi versi in quest‘esperienza non c è nulla di nuovo. Le lettere dei soldati dal fronte hanno raccontato alla generazione che ci ha preceduti la morte dei loro figli. Ciò che è nuovo è quanto della nostra comunicazione è fatto a distanza e quanto rapidamente l'abbiamo accolto.”
Rischi di un utilizzo ‘errato’ del cellulare. • Erosione della fiducia. Ci sentiamo a disagio nel gestire il conflitto perché il conflitto, quando siamo fisicamente presenti, ha sempre insito in sé un rischio per il nostro sé fisico (es. uso sms per mandare un messaggio duro). • Viene a meno l’ Empatia. Non è soltanto comprendere l'altro mettendosi nei suoi panni, ma comprendere com'è l'altro nei suoi panni. • Disturbo sulla sfera dell’ impegno. Pensiamo a quando ci scusiamo per un impegno mancato. • Il Cellulare permette di creare possibilità sociali immediate, spontanee ma spesso brevi, effimere.
Rischi di un utilizzo ‘errato’ del cellulare. • Erosione della comunità. La gente che è reperibile è solo quella che ha scelto di darci il proprio numero di telefono . • Il cellulare ha il grosso limite di far credere che esista una relazione laddove esiste nient’altro che lo scambio di alcune informazioni. L’impressione che si può avere passando in rassegna la rubrica del proprio cellulare, è quella di avere molti amici; ciò che invece si ha sono dei “contatti”. • “Liberi, liberi siamo noi ma liberi da cosa ? ” Attenzione alla dipendenza.
Rischi : riduzione del tempo di riflessione. • L'immediatezza delle risposte significa che non abbiamo tempo per “secondi pensieri”. • Se siamo sempre concentrati su “il ballo”, non abbiamo mai la possibilità di vedere la sala dall'alto. • Sempre più le nostre comunicazioni riguardano il coordinamento delle attività piuttosto che far sapere a qualcun altro chi siamo realmente.
Mobile Interaction : proposta di gioco. La trama iniziale : • “ Enrico è un famoso e ricchissimo armatore. Muore con la moglie Diana nel naufragio del suo ultimo transatlantico. Enrico e Diana lasciano un’ingente eredità ai loro parenti, vicini e lontani. Dovete ricostruire l’albero genealogico. ”
Mobile Interaction : postazioni di gioco = Banco/Tavolo = Partecipante Postazione di gioco
Mobile Interaction :diamoci una regolata (1) • E’ una comunicazione online. Non si possono guardare gli altri. Divieto di voltarsi! Si parla solo tra componenti dello stesso gruppetto • Per comunicare : Sms (max 160 char) e consegna immediata. • Per comunicare : @E-mail (senza limiti) ma consegna ogni 2 minuti. • E-mail e Sms vanno compilate in ogni parte (destinatario, oggetto, testo)
Mobile Interaction :diamoci una regolata (2) • Ciascuno ha a disposizione 10 euro che userà o durante il gioco secondo quanto indicherà il master oppure al termine per acquistare, a scatola chiusa, alcune informazioni dal master. • Durante il gioco il master contatterà (via mail oppure sms) chi vuole lui. • E’ lecito : dare agli altri info false, scherzare con gli altri (a proprio rischio e pericolo)
Mobile Interaction :msg che arriveranno dal Master • possibilità di acquistare l’infinity card per avere messaggi infiniti • un messaggio contenente informazione vera • un messaggio contenente informazione falsa • varie ed eventuali
Mobile Interaction : obbiettivi educativi del gioco • erosione della fiducia dovuta alla mancanza di vulnerabilità fisica • difficoltà a creare empatia • difficoltà ad avere tempo di riflessione • incapacità di sopportare la frustrazione • parlare di niente piuttosto che di qusa • disturbo sulla sfera dell’impegno
Mobile Interaction : domande sul gioco • Quali difficoltà avete incontrato nel corso del gioco? • E’ stato complicato avere informazioni dagli altri? Che strategie avete utilizzato per ottenerle? • Avete chiesto a tutti oppure vi siete concentrati su qualcuno? In base a cosa lo avete scelto?
Mobile Interaction : domande sul gioco • E’ stato difficile conquistare la fiducia di qualcuno comunicando solo online? • Chi ha scelto l’ infinity card è stato agevolato?Cosa ha cambiato nella comunicazione? • Gli sms che arrivavano dal master vi hanno distolto dalla vostra trama di gioco? Preferivate usare maggiormente sms o email? Perché?
MI - Caso d’uso (1) • «Sei sul treno e ricevi una chiamata da qualcuno che non hai voglia di sentire: decidi di rispondere (perché lo squillo insistente continua a infastidire visibilmente l’intero scompartimento) e scopri che il tuo interlocutore vuole venire a prenderti in stazione. Per evitare l’incontro decidi di mentire su dove ti trovi e riesci a cavartela. Tutti però sul treno hanno sentito la tua bugia e dalle loro occhiate capisci che ti stanno giudicando. Come ti senti? Perché? Pensi di esserti comportato correttamente con il tuo amico? E con gli altri viaggiatori?».
MI – Riflessione: La portabilità • La portabilità dello strumento cellulare induce, inoltre, ad una sempre più frequente sovrapposizione tra tempo privato e tempo pubblico. • Il fatto di essere reperibili attraverso la mediazione del cellulare non significa eludere le regole di comportamento, sia nei confronti del proprio interlocutore sia delle persone che involontariamente sono presenti durante la chiamata. Spesso questa mediazione diventa l’alibi per nascondersi da qualcosa/qualcuno.
MI - Caso d’uso (2) • «Due amici litigano. Il cellulare può servire per contattare l’altro e decidere di fissare un incontro per chiarire la questione di persona: lo useresti in tal modo o preferiresti sistemare la faccenda mandando un SMS? Perché? Quale credi sia la modalità più corretta per risolvere il problema?».
MI – Riflessione: Il valore relazionale • È fondamentale che gli adolescenti imparino a distinguere i momenti in cui è utile usare il cellulare – perché serve a prolungare il tempo della presenza quando questa viene meno – da quelli in cui è meglio parlare direttamente con una persona. • Sarebbe interessante proporre ai ragazzi di osservare i propri comportamenti quotidiani e gli stati d'animo che conseguono all’utilizzo incontrollato del cellulare. • Quanto sono condizionato dal fatto di ricevere o scrivere un messaggio? • Quante volte guardo il display? • Quando diventa una vera e propria dipendenza?
MI - Caso d’uso (3) • «Sono a un concerto del mio cantante preferito. Porto il telefonino per cercare di immortalare ogni momento e contattare gli amici che non sono riusciti a venire in modo da far ascoltare anche a loro alcune canzoni. Fino a che punto vivo veramente il concerto? Il fatto di voler fotografare o filmare tutto quello che vivo mi porta a vivere gli eventi sempre dietro uno schermo, in questo caso quello del cellulare. Tutto questo quanto mi condiziona? Riesco a trovare il giusto equilibrio?»
MI – Riflessione : Il valore performativo • È fondamentale far comprendere agli adolescenti che il cellulare è un ATTORE STRUMENTALE: fa cose, cioè svolge delle funzioni di volta in volta diversificate (agenda, sveglia, suoneria, album foto, archivio, ecc.) ma soprattutto è anche in grado di farci fare cose, ovvero dispone di un enorme potere performativo, che ricade sulle nostre responsabilità. • Perché fare una fotografia o un video con il telefonino? Quando utilizzo queste funzionalità? Cosa significa avere la possibilità di immortalare in qualsiasi momento situazioni di vita? • Cosa comporta la pubblicazione in Internet di un evento privato? Quali sono i rischi cui si va incontro?
La domanda di Giovanni Paolo II Da questa galassia di immagini e di suoni, emergerà il volto di Cristo? Dipende da NOI !!!!