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La valutazione delle giacenze di magazzino

La valutazione delle giacenze di magazzino. Con riferimento ad un’impresa industriale. Sommario. Le rimanenze di magazzino La rilevazione contabile I criteri di valutazione La normativa civilistica La normativa fiscale I riflessi sul bilancio. Definizione.

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La valutazione delle giacenze di magazzino

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Presentation Transcript


  1. La valutazione delle giacenze di magazzino Con riferimento ad un’impresa industriale

  2. Sommario • Le rimanenze di magazzino • La rilevazione contabile • I criteri di valutazione • La normativa civilistica • La normativa fiscale • I riflessi sul bilancio

  3. Definizione Le rimanenze di magazzino sono FATTORI PRODUTTIVI A BREVE CICLO DI UTILIZZO o combinazioni di essi che, non essendo stati ancora impiegati o venduti, sono disponibili per la gestione futura. Sommario

  4. Input Output L’utilizzo dei fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo: • Acquisti specifici: • Materie prime • Materie sussidiarie • Semilavorati • Componenti • Prodotti finiti • Sottoprodotti • Scarti • Semilavorati Trasformazione • Materie di consumo BACK

  5. Componenti Sono considerati componenti le parti che si aggiungono alle materie prime, sussidiarie e altro mediante processi produttivi. BACK

  6. Sottoprodotti Prodotti secondari ottenuti nel corso della lavorazione di altri prodotti, generalmente, sono considerati beni di qualità inferiore. BACK

  7. Scarti Sono considerati scarti le parti ottenute dalla lavorazione di un prodotto o prodotti finiti che si ritengono inutilizzabili BACK

  8. Semilavorati Sono considerati semilavorati quei beni che, pur non avendo ancora terminato il ciclo di produzione, hanno raggiunto una loro identità fisica e contabile. BACK

  9. Materie prime Sono considerate materie prime tutti quei materiali che sono alla base per la fabbricazione e produzione di altri beni tramite l'utilizzo di opportune lavorazioni e processi industriali che permettono di ottenere il prodotto finale desiderato. BACK

  10. Materie sussidiarie Sono considerate materie sussidiarie queimateriali destinati ad essere utilizzati per il completamento dei prodotti. BACK

  11. Materie di consumo Sono considerati materie di consumo quei materiali usati indirettamente nella produzione. BACK

  12. Prodotti finiti Sono considerati prodotti finiti quei beni che sono pronti per la commercializzazione. BACK

  13. La competenza economica dei fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo Di competenza dell’esercizio Di competenza futura I costi e i ricavi dei fattori a breve ciclo di utilizzo sono considerati di competenza dell’esercizio se al termine del periodo amministrativo essi sono totalmente utilizzati o venduti. Si rinviano, invece, quei costi o i ricavi che riguardano i fattori non utilizzati o non venduti al termine del periodo amministrativo. P.D. BACK

  14. La rilevazione contabile La rilevazione delle rimanenze di magazzino rientra tra le operazioni di assestamento, in particolare serve a rettificare, rinviando al futuro, costi finanziariamente già manifestatisi, ma economicamente di competenza futura. Sommario

  15. BACK

  16. Sommario I criteri di valutazione La necessità della valutazione delle RIMANENZE DI MAGAZZINO nasce dall’esigenza di pervenire a periodiche determinazioni dei risultati dell’attività aziendale. A questo punto è importante distinguere i BENI FUNGIBILI, cioè beni che possono essere sostituiti, dai BENI INFUNGIBILI, cioè beni che non possono essere sostituiti per particolarità qualitative. Le rimanenze possono essere valutate al loro costo effettivo, ma, per i beni fungibili tale valutazione diviene difficile, perciò un’impresa industriale deve adottare uno dei seguenti metodi: Costo medio ponderato; Lifo; Fifo. Nella valutazione delle rimanenze risulta imprescindibile il rispetto del principio della competenza e del principio della prudenza BACK

  17. Differenze tra LIFO e FIFO LIFO (last in first out - ultimo entrato primo uscito) Si basa sull’ipotesi che le quantità acquistate o prodotte più recentemente siano le prime a essere vendute o utilizzate nella produzione. FIFO (first in first out - primo entrato primo uscito) Si basa sull’ipotesi che le quantità acquistate o prodotte per prime siano le prime a essere vendute o utilizzate nella produzione . BACK

  18. Principi contabiliper la valutazione delle rimanenze Principio della prudenza La finalità è quella di salvaguardare il patrimonio sociale ed evitare la distribuzione di utili che l’impresa non ha effettivamente conseguito. La sua applicazione comporta l’imputazione al periodo dei costi e delle perdite presunti e l’obbligo di non considerare i ricavi  e gli utili non ancora realizzati Principio della competenza Se tutti i beni acquistati non sono stati venduti, e risultano esistenti a magazzino, in chiusura dell’esercizio occorre rilevare i beni in rimanenza da rinviare indistintamente al nuovo esercizio per poter correlare ai ricavi di vendita il costo di acquisto delle sole merci vendute. BACK

  19. Costo di acquisto Se si tratta di materie prime, sussidiarie o di consumo, acquistate esternamente Costo di produzione Prodotti fabbricati internamente Effettivo (costo oggettivo del bene) Oppure calcolato con uno dei seguenti metodi • Prodotti finiti • Prodotti in lavorazione • Semilavorati BACK

  20. Sommario Valutazione civilistica Art. 2426 n.9 c.c. MINOR VALORE TRA COSTO VALORE DI MERCATO

  21. I principi contabili internazionali Secondo i principi contabili internazionali (IAS), i quali prediligono valori attuali rispetto a valori storici, giudicati sovente non significativi, il metodo di rilevazione delle rimanenze LIFONON è previsto, in quanto in un sistema di prezzi crescente può dar luogo a un valore delle rimanenze finali inferiore a quello corrente.

  22. Valutazione a valore costante Le materie prime, sussidiarie e di consumo che sono continuamente rinnovate e che hanno scarsa importanza rispetto al totale delle attività di bilancio, possono essere iscritte a un valore costante,purché non siano soggette a sensibili variazioni riguardanti quantità, composizionee valore.

  23. Nota integrativa Sommario Una volta scelto un metodo, questo deve esseremantenuto anno dopo anno; eventuali modifiche negli anni successivi vanno indicate e giustificate in notaintegrativa.

  24. Valore netto di realizzo Desumibile dall’andamento di mercato, è diverso a seconda delle varie categorie: Costo di sostituzione Prezzo di acquisto contrattato in quel momento sul mercato in circostanze di ordinaria gestione di impresa. Materie prime, sussidiarie:prezzo di riapprovvigionamento Prodotti finiti, semilavorati: valore netto di realizzo Prodotti in lavorazione: valore netto di realizzo detratto dei costi ancora da sostenere BACK

  25. Art. 2426 del Codice civile N.9Le rimanenze si scrivono al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore tale minore valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. N.1Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al prodotto di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi. N.10Il costo dei beni fungibili può essere calcolato con il metodo della media ponderata o con quelli “primo entrato, primo uscito” o” ultimo entrato, primo uscito” N.12 Le materie prime, sussidiarie e di consumo possono essere iscritte nell’attivo a un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto all’attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni sensibili nella loro entità, valore e composizione. BACK

  26. Sommario Valutazione fiscale • i beni alla cui produzione è diretta l’attività d’impresa ( PRODOTTI, SOTTOPRODOTTI, MERCI) ; • i beni, esclusi quelli strumentali, destinati ad essere impiegati nella produzione ( MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO). • La Normativa Fiscale prevede l’utilizzo del LIFO A SCATTI ANNUALE, secondo il quale si raggruppano i beni in base alla loro natura, cioè con caratteristiche merceologiche in comune, e al loro valore, attribuendo a ciascun gruppo un valore NON INFERIORE a quello determinato con il LIFO A SCATTI ANNUALE. • Nel primo esercizio si attribuisce un valore pari al costo medio ponderato (costo tot beni / quantità) ; • Negli esercizi successivi: • se vi è stato un AUMENTO, le maggiori quantità si calcolano al costo medio ponderato, sommando: • VALORE ESIST. INIZIALI • + INCREMENTO • = VALORE RIMANENZA FINALE • se vi è stato un DECREMENTO, la diminuzione si imputa agli incrementi formatisi negli esercizi precedenti, partendo dal più recente e proseguendo via via a ritroso. • Il valore delle rimanenze che ne viene con il LIFO A SCATTI ANNUALE rappresenta il valore fiscale minimo. La valutazione fiscale è disciplinata dall’ art. 92 del TUIR, e riguarda :

  27. Sommario • CONTO ECONOMICO • Valore della produzione • 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; • 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione; • B) Costi della produzione • 11)Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; Riflessi sul bilancio STATO PATRIMONIALE ATTIVO C) Attivo circolante I- Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) Lavori in corso su ordinazione; 4) Prodotti finiti e merci; 5) Acconti. NOTA INTEGRATIVA Eventuali modifiche, motivazioni ecc.

  28. THE END ELABORAZIONE GRAFICA ANTONELLA CAPONE MARCO POSO TESTI Antonella CAPONE marco POSO Produttori esecutivi antonella CAPONE marco POSO DIRECTED BY Antonella CAPONE marco POSO V p/e – ITC “F. Calasso” Lecce – A.S. 2008/09

  29. Le variazioni delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti Valore della produzione Incremento SEGNO + Decremento SEGNO -

  30. Costo della produzione Le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo Incremento SEGNO - Decremento SEGNO +

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