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Romeo e Giulietta. Ma parla… Oh, dì ancora qualcosa, angelo splendente, così glorioso in questa notte, lassù, sopra la mia testa, come un messaggero alato del cielo quando abbaglia gli occhi stupiti dei mortali, che si piegano all’indietro per guardarlo varcare le nubi
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Romeo e Giulietta Ma parla… Oh, dì ancora qualcosa, angelo splendente, così glorioso in questa notte, lassù, sopra la mia testa, come un messaggero alato del cielo quando abbaglia gli occhi stupiti dei mortali, che si piegano all’indietro per guardarlo varcare le nubi che si gonfiano pigre, e alzare le vele nel grembo dell’aria.
Che dolce suono d’argento ha di notte la voce degli amanti, come la più languida delle musiche per l’orecchio che l’ascolta.
Con le ali lievi dell’amore volai sopra quei muri; confini di pietra non sanno escludere amore, e quel che amore può fare, amore possa tentarlo.
Oh, cara, santa, lascia allora che le labbra imitino la preghiera delle mani, se non vuoi che la fede si muti in disperazione.
Oh,ella insegna alle torce a bruciare con più luce! Sembra pendere sulla guancia della notte come un gioiello splendente dall’orecchio di un etiope; una bellezza troppo ricca per l’uso, troppo preziosa per la terra.
Avessi profanato con la mia mano indegna questo sacro santuario, rimedio al mio peccato: queste mie labbra, pellegrini rosse di vergogna, con un bacio correggano quel tocco indelicato.
Guarda come appoggia la guancia alla sua mano; potessi essere io il guanto di quella mano, e poter così toccare quella guancia.
Te ne vai così? amore , mio signore, sposo mio, amico e amante, voglio avere tue notizie per ogni giorno che sta in un’ora, perché in ogni minuto stanno tanti giorni! Oh, a contare così il tempo, sarò carica d’anni prima di rivedere il mio Romeo.
Mostrami una donna che sia più bella; non servirà che come suggerimento in cui rivedrò colei che è di gran lunga la più bella. .
La luce laggiù non è chiarore del giorno; lo so credimi…e dunque resta; non è tempo ancora che tu vada.
L’amore è fumo creato dai sospiri degli amanti; se è dissipato è fuoco che scintilla negli occhi degli amanti; se è sofferto è un mare che si riempie delle lacrime degli amanti
Stendi la tua fitta coltre notte, perché gli occhi del giorno che fugge si chiudano, complici, e il mio Romeo possa scivolare tra le mie braccia senza che alcuno lo veda.
Base musicale: Romeo and Juliet Frasi di William Shakespeare tratti dal dramma Romeo e Giulietta giovannicorreale19@gmail.com per il gruppo http://it.groups.yahoo.com/neogroup/statpoesiaemusica