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ANALISI DI SETTORE – MINACCE DI ENTRATA

ANALISI DI SETTORE – MINACCE DI ENTRATA. SE IN UN SETTORE E’ POSSIBILE CONSEGUIRE UN ROI SUPERIORE AL COSTO DEL CAPITALE, QUESTO SETTORE ESERCITA UN RUOLO CATALIZZATORE NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE ESTERNE.

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ANALISI DI SETTORE – MINACCE DI ENTRATA

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Presentation Transcript


  1. ANALISI DI SETTORE – MINACCE DI ENTRATA • SE IN UN SETTORE E’ POSSIBILE CONSEGUIRE UN ROI SUPERIORE AL COSTO DEL CAPITALE, QUESTO SETTORE ESERCITA UN RUOLO CATALIZZATORE NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE ESTERNE. • E’ SUFFICIENTE LA MINACCIA DI UNA NUOVA ENTRATA PERCHE’ LE IMPRESE CONSOLIDATE CONTENGANO I LORO PREZZI NELL’AMBITO DEL PREZZO LIMITE. PREZZO LIMITE: PREZZO PIU’ ALTO POSSIBILE CHE L’IMPRESA RITIENE DI POTER PRATICARE SENZA INDURRE NUOVE IMPRESE AD ENTRARE NEL MERCATO. LA POLITICA DI PREVENZIONE ALL’ENTRATA ASSICUREREBBE LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL LUNGO PERIODO • UN SETTORE DOVE NON ESISTONO BARRIERE ALL’ENTRATA O ALL’USCITA E’ DEFINITO CONTESTABILE I PREZZI ED I PROFITTI RIMARRANNO AD UN LIVELLO LIMITE INDIPENDENTEMENTE DAL NUMERO DI IMPRESE NEL SETTORE.

  2. BARRIERE ALL’ENTRATA • UN QUALSIASI FATTORE CHE PERMETTA ALLE IMPRESE ESISTENTI IN UN MERCATO DI PRATICARE PER UN LUNGO PERIODO DEI PREZZI MAGGIORI DEI COSTI MEDI TOTALI SENZA ATTIRARE NUOVE IMPRESE SUL MERCATO • COSTO CHE DEVE ESSERE SOPPORTATO DA UN’IMPRESA CHE CERCA DI ENTRARE IN UN MERCATO E CHE INVECE NON DEVE ESSERE SOPPORTATO DA CHI E’ GIA’ IN TALE MERCATO (ASIMMETRIA) • LA GRANDEZZA DEL VANTAGGIO DI UN’IMPRESA CONSOLIDATA RISPETTO A UNA ENTRANTE - IN TERMINI DI COSTI UNITARI – MISURA L’ALTEZZA DELLE BARRIERE ALL’ENTRATA, CHE DETERMINA FINO A CHE PUNTO L’IMPRESA PUO’, NEL LUNGO PERIODO, GODERE DI UN PROFITTO AL DI SOPRA DEL LIVELLO COMPETITIVO

  3. BARRIERE ALL’ENTRATA • POSSONO ESSERE STRUTTURALI (INNOCENTI) O STRATEGICHE • BARRIERE INNOCENTI: FABBISOGNO DI CAPITALI ECONOMIE DI SCALA VANTAGGI DI COSTO INDIPENDENTI DAL VOLUME DI PRODUZIONE DIFFERENZIAZIONE DI PRODOTTO ACCESSO AI CANALI DI DISTRIBUZIONE BARRIERE GOVERNATIVE E LEGALI • BARRIERE STRATEGICHE: POSSIBILI RITORSIONI DEI CONCORRENTI

  4. IL FABBISOGNO DI CAPITALI IL COSTO DEL CAPITALE NECESSARIO PER CONSOLIDARSI IN UN SETTORE PUO’ ESSERE TALMENTE INGENTE DA SCORAGGIARE CHIUNQUE, TRANNE LE IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI LE IMPRESE ENTRANTI POTREBBERO TROVARE MAGGIORE DIFFICOLTA’ A REPERIRE CAPITALI RISPETTO LE CONSOLIDATE • LE ECONOMIE DI SCALA NEI SETTORI AD ALTA INTENSITA’ DI CAPITALE – ALTI COSTI FISSI – L’EFFICIENZA SI RAGGIUNGE SOLO CON PRODUZIONI SU VASTISSIMA SCALA I NUOVI ENTRANTI DEVONO SCEGLIERE SE ENTRARE CON PRODUZIONI SU PICCOLA SCALA E ACCETTARE COSTI UNITARI ELEVATI, O ENTRARE SU LARGA SCALA E CORRERE IL RISCHIO, MENTRE INCREMENTANO IL VOLUME DELLE VENDITE, DI UN DRASTICO SOTTOUTILIZZO DI CAPACITA’

  5. I VANTAGGI DI COSTO INDIPENDENTI DAL VOLUME DI PRODUZIONE: LE IMPRESE GIA’ DA TEMPO CONSOLIDATE IN UN SETTORE POTREBBERO ESSERSI PROCURATE ACCESSO A FONTI DI MATERIE PRIME A BASSO COSTO. INOLTRE POTREBBERO SFRUTTARE IL VANTAGGIO CHE DERIVA DAL LEARNING BY DOING. • LA DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO: NOTORIETA’ DELLE MARCHE E FEDELTA’ DEL CONSUMATORE. I MERCATI IN CUI E’ ALTO IL LIVELLO DI DIFFERENZIAZIONE DEI PRODOTTI COSTRINGONO I NUOVI ENTRANTI A SOSTENERE ENORMI SPESE DI PUBBLICITA’ E PROMOZIONI PER RAGGIUNGERE LIVELLI DI CONOSCENZA SUL MERCATO E DI VALORE DEL MARCHIO SIMILI A QUELLI DEGLI ATTORI GIA’ AFFERMATI

  6. L’ACCESSO AI CANALI DI DISTRIBUZIONE: PER I PRODUTTORI DI BENI DI CONSUMO LE BARRIERE PIU’ ELEVATE POTREBBERO ESSERE COSTITUITE DAL COMPORTAMENTO DEI DISTRIBUTORI CHE PREFERISCONO I PRODOTTI DELLE IMPRESE GIA’ AFFERMATE. LA CAPACITA’ LIMITATA DEI CANALI DI DISTRIBUZIONE, L’AVVERSIONE AL RISCHIO E I COSTI FISSI ASSOCIATI ALL’INSERIMENTO DI UN NUOVO PRODOTTO, PROVOCANO LA RILUTTANZA DEI DISTRIBUTORI AD ACCETTARE UN NUOVO CONCORRENTE • LE BARRIERE GOVERNATIVE E LEGALI: LA CHICAGO SCHOOL RITIENE CHE SIANO LE UNICHE VERAMENTE EFFICACI. PER ENTRARE IN ALCUNI SETTORI E’ NECESSARIA LA CONCESSIONE DI UNA LICENZA DA UNA PUBBLICA AUTORITA’. NEI SETTORI AD ALTA TECNOLOGIA, LE BARRIERE ALL’ENTRATA PIU’ EFFICACI SONO RAPPRESENTATE DAI BREVETTI , DAI DIRITTI D’AUTORE E SEGRETI INDUSTRIALI

  7. LE POSSIBILI RITORSIONI DEI CONCORRENTI: LE ASPETTATIVE DELLE NUOVE IMPRESE, CIRCA LE POSSIBILI REAZIONI DELLE IMPRESE LEADER, DETERMINANO L’EFFICACIA DI TUTTE QUESTE BARRIERE ALL’ENTRATA NELL’IMPEDIRE IL POTENZIALE ACCESSO AL SETTORE DI ALTRE IMPRESE. LA PROBABILITA’ CHE AVVENGANO TALI REAZIONI DIPENDE ANCHE DALLE CONDIZIONI DEL SETTORE. L’EFFICACIA DELLE MINACCE DI RITORSIONE COME BARRIERE ALL’ENTRATA DIPENDE DALLA LORO CREDIBILITA’. LIEBERMAMAN AFFERMA CHE LA MINACCIA DI ATTUARE POLITICHE DI PREZZO AGGRESSIVE CONTRO LE IMPRESE ENTRANTI E’ CREDIBILE SOLTANTO SE SOSTENUTA DA UNA REPUTAZIONE DI AGGRESSIVITA’, DA UN QUADRO DI RIFERIMENTO IN CUI E’ NOTO CHE ESISTE UN ECCESSO DI CAPACITA’ PRODUTTIVA E UN ECCESSO DI SCORTE.

  8. IMPATTO DELLE BARRIERE ALL’ENTRATA SULLA REDDITIVITA’ DEL SETTORE • LA REDDITIVITA’ SUL CAPITALE AZIONARIO – ROE - E’ IN MEDIA DEL 5% PIU’ ALTA NEI SETTORI CON BARRIERE ALL’ENTRATA MOLTO ALTE. • L’EFFICACIA DELLE BARRIERE ALL’ENTRATA COME DETERRENTE ALL’INGRESSO DI POTENZIALI ENTRANTI DIPENDE DALLE RISORSE DI QUESTI ULTIMI. BARRIERE EFFICACI NEL PREVENIRE L’ENTRATA DI IMPRESE NEOCOSTITUITE POTREBBERO RIVELARSI INUTILI NELL’IMPEDIRE QUELLA DI IMPRESE GIA’ AFFERMATE IN ALTRI SETTORI. POSSONO POSSEDERE RISORSE E CAPACITA’ DERIVANTI DALLA DISPONIBILITA’ DI MEZZI FINANZIARI, DALL’ESPERIENZA E DA UN’IMMAGINE DI MARCA TRASFERIBILE ALLA NUOVA ATTIVITA’, PER CUI POSSONO COMPETERE CON LE IMPRESE NEL SETTORE ADOTTANDO STRATEGIE SIMILI; OPPURE POSSONO ELUDERE LE BARRIERE ALL’ENTRATA ADOTTANDO STRATEGIE DIVERSE DA QUELLE DELLE IMPRESE CONSOLIDATE

  9. MODELLO DI BARRIERE ALL’ENTRATA – PREZZO LIMITE • IPOTESI: TECNOLOGIA CARATTERIZZATA DA RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI NEL MERCATO OPERA UNA SOLA IMPRESA O UN CARTELLO ESISTE LA MINACCIA DI UNA POTENZIALE ENTRANTE I CONSUMATORI SONO INDIFFERENTI TRA L’ACQUISTARE DALLA CONSOLIDATA O DALLA POTENZIALE ENTRANTE FUNZIONE DI DOMANDA NOTA TIMING: L’INCOMBENTE DECIDE PER PRIMA, POI L’ENTRANTE. LA VARIABILE DECISIONALE E’ Q POSTULATO DI SILOS-LABRINI: L’ENTRANTE CONGETTURA CHE L’INCOMBENTE NON CAMBIERA’ LA QUANTITA’ PRODOTTA IN SEGUITO ALL’ENTRATA DEL POTENZIALE CONCORRENTE.

  10. SIANO qe E qm LE QUANTITA’ PRODOTTE RISPETTIVAMENTE DALL’ENTRANTE E DAL MONOPOLISTA • COSTI TOTALI: Cm = F + c qm ; Ce = F + c qe • COSTI MEDI: ACm = F/qm + c ; ACe = F/qe + c • FUNZIONE DI DOMANDA INVERSA: p = a – b (qm + qe) • A t = 0 L’INCOMBENTE DECIDE qm, A t = 1 L’ENTRANTE DECIDE SE ENTRARE OPPURE NO. • PREZZO LIMITE: pL p = a – b (qm + qe) ; p = ACe F/qe + c = a – b (qm + qe) • qm = • qe = • pL = • p* =

  11. NON SEMPRE qm COSTITUISCE UNA MINACCIA CREDIBILE. L’ENTRANTE PUO’ ENTRARE NEL PERIODO t = 1 E L’INCOMBENTE PUO’ STABILIRE SE LE CONVIENE SCEGLIERE qmpL OPPURE COMPETERE ALLA COURNOT. • IN QUESTO CASO IL POSTULATO DI SILOS-LABRINI NON FUNZIONA: SE L’INCOMBENTE E’ RAZIONALE DECIDERA’ DI COMPETERE ALLA COURNOT DOPO L’INGRESSO DELL’ENTRANTE p’m> pL , qm<qm pL , qm E NE E NE pC , qC pL , qm (10,0) (5,0) (8,8)

  12. IL MODELLO DEL PREZZO LIMITE ATTRAVERSO LO STUDIO DELLE FUNZIONI DI REAZIONE DELLE IMPRESE • CONDIZIONE DEL PRIMO ORDINE: MAX(qi) i = (a-bqm-bqe)qi – cqi-F • PER L’ENTRANTE: qe = R (qm) = • qe CONSENTE DI COPRIRE I COSTI FISSI e = (a-bqm-bqe)qe – cqe-F = 0 • SE L’INCOMBENTE VUOLE OSTACOLARE L’ENTRANTE DEVE SCEGLIERE qm t.c. qe<qe • SI ARRIVA ALLO STESSO RISULTATO qm =

  13. m = pLqm – cqm-F = ( )( )-c( )-F = QUESTO PROFITTO E’ RELATIVO AL CASO IN CUI L’INCOMBENTE FISSA pL E L’ENTRANTE NE. • m = p*qm – cqm-F = e = p*qe – cqe-F = 0 QUESTI SONO I PROFITTI RELATIVI AL CASO IN CUI L’ENTRANTE SCEGLIE E. • C = • PER RECUPERARE IL MODELLO DEL PREZZO LIMITE L’INCOMBENTE SCEGLIE qm IN MODO IRREVERSIBILE

  14. ESERCIZIO • SI CONSIDERI UN’INDUSTRIA CARATTERIZZATA DA UN’IMPRESA INCOMBENTE CHE OPERA IN REGIME DI MONOPOLIO M. ESISTE UN POTENZIALE ENTRANTE CHE STA VALUTANDO SE ENTRARE O MENO SUL MERCATO. • LA FUNZIONE INVERSA DI DOMANDA p = 800 – Q • Q = qe + qm • LE DUE IMPRESE HANNO LA STESSA FUNZIONE DI COSTO Ci = 10000 +100qi i = e,m • ENTRAMBE CONOSCONO LA PROPRIA FUNZIONE DI COSTO E QUELLA DELL’ALTRA • CALCOLARE pL E VALUTARE SE LA STRATEGIA ATTUATA DALL’INCOMBENTE ATTRAVERSO IL PREZZO LIMITE E’ UNA MINACCIA CREDIBILE PER L’ENTRANTE

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