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Un vortice di colori, suoni ed emozioni

Un vortice di colori, suoni ed emozioni. La scuola primaria “S. PELLICO” di Corbolone presenta un anno di lavoro tra Arte e Musica Anno scolastico 2010/2011 Circolo didattico di Santo Stino di Livenza. UN VORTICE DI SUONI, COLORI, EMOZIONI.

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Un vortice di colori, suoni ed emozioni

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Presentation Transcript


  1. Un vortice di colori, suoni ed emozioni La scuola primaria “S. PELLICO” di Corbolone presenta un anno di lavoro tra Arte e Musica Anno scolastico 2010/2011 Circolo didattico di Santo Stino di Livenza

  2. UN VORTICE DI SUONI, COLORI, EMOZIONI Il progetto ha avuto inizio fin da subito. In vista del Natale 2010, abbiamo approfittato della partecipazione della Referente incaricata al corso Guggenheim di Venezia per raccogliere la maggior quantità di informazioni e spunti didattico/operativi per attivarci per la 1^ TAPPA del percorso: NATALE IN ARTE E MUSICA !Il percorso “pittorico”: contenuti e attività analisi di alcuni dipinti aventi per tema La Natività (scopo: avvicinare gli alunni al patrimonio della Tradizione del Natale, anche con esplicito riferimento al messaggio di cui è portatrice); i dipinti scelti si sono riferiti ai pittori del ‘300/‘400 italiani, da Giotto a Duccio di Buoninsegna al Beato Angelico.

  3. Il percorso “pittorico”: contenuti e attività • Riproduzione grafica delle Natività considerate su fogli A4, coloritura dei personaggi. • Lettura guidata dei dipinti a vari livelli, secondo le capacità di comprensione proprie dell’età scolare e delle abilità pittoriche e visivo – motorie di ciascun alunno/gruppo classe (si è ritenuto opportuno lavorare nelle singole classi, proprio per rispettare i tempi di assimilazione e interiorizzazione degli alunni rispetto ai quadri proposti). • Le rielaborazioni sono state fatte con tecniche pittoriche diverse (pastelli, matite, tempere, collage). • Il prodotto finale: realizzazione di un singolare presepe: la Sacra Famiglia all’interno di un grande violoncello di cartone (la struttura realizzata dai papà), rivestito a decoupage con una carta “musicale”. Da sfondo un pentagramma “ondulato” su cui quattro angeli componevano una celeste melodia.

  4. ECCO IL NOSTRO BEL PRESEPE!! Dentro la cassa armonica c’è la Sacra Famiglia!

  5. Il percorso musicale: contenuti e attività • Per la realizzazione del presepe ci siamo ispirate ad un brano musicale del repertorio classico, in particolare l’Adagio dal “Concerto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli. • Ascolto attivo del brano in ciascuna classe, attraverso l’individuazione del tema e delle variazioni del brano. • Associazione di gesti/movimento per la comprensione e l’interiorizzazione del brano stesso da parte degli alunni • Rappresentazione di sentimenti/emozioni suscitate attraverso dei disegni con varie tecniche. In particolare si è chiesto ai bambini di usare i segni e i colori che il brano “suggeriva” al loro stato d’animo ( alcuni hanno usato proprio solo delle macchie di colore o delle linee: “per me è una musica gialla”, “per me è una musica celeste”, “la melodia è “rotonda”, e così via…..). • Le impressioni del momento sono state registrate su un foglio e lette come didascalia ai disegni durante il tradizionale scambio di auguri con le famiglie, il 23/12/2010, in cui gli alunni hanno eseguito anche dei canti natalizi.

  6. LA 2^ TAPPA DEL PROGETTO La seconda parte del progetto è partita dopo il rientro dalle vacanze di Natale. Ci piaceva l’idea, suggerita dalle visite al Guggenheim della cosiddetta “opera totale”, considerata da molti pittori (es.: Picasso, Balla, ecc…). Ci voleva, però, un bel tema conduttore che fosse attraente per gli alunni e orientasse anche noi insegnanti sul da farsi (le cose erano molte e ricche di significati). Abbiamo, così, deciso di seguire i principi della “sinestesia” e, appunto, dell’”opera totale”. Le varie “contaminazioni” che arte e musica possono avere ci hanno affascinato e stimolavano molto la nostra fantasia e creatività. Da queste considerazioni ci siamo orientate sulla visione sinestetica dei colori e dei suoni di Vassily Kandinsky e, dato che l’autore russo prese in considerazione lo spettro dei colori, abbiamo deciso che il liet-motiv della rappresentazione finale dovesse essere l’arcobaleno. Da qui il titolo dello spettacolo: “I colori dell’amicizia”, mutuato da una storiella moderna – utilizzata lo scorso anno in sede di continuità didattica con le classi prime, che ben si intonava al nostro scopo. La riportiamo di seguito a titolo informativo.

  7. I COLORI DELL’AMICIZIA Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda. Tutti si proclamavano il migliore in assoluto, il più importante, il più utile, il favorito. Il VERDE disse: “Chiaramente sono io il più importante. Io sono il segno della vita e della speranza. Io sono stato scelto dall'erba, dagli alberi, dalle piante...senza di me tutti gli animali morirebbero. Guardatevi intorno nella campagna e vedrete che io sono in maggioranza...”.Il BLU lo interruppe: “Tu pensi solo alla terra, ma non consideri il cielo ed il mare? E' l'acqua la base della vita che viene giù dalle nuvole nel profondo del mare. Il cielo dà spazio, pace e serenità, senza di me voi non sareste niente...”.Il GIALLO rilanciò: “Voi siete tutti così seri. Io porto sorriso, gioia e caldo nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Quando fioriscono i girasoli, il mondo intero sembra sorridere. Senza di me non ci sarebbe allegria...”.L'ARANCIONE si fece largo: “ Io sono il colore della salute e della forza. Posso essere scarso, ma prezioso perché io servo per il bisogno della vita umana. Io porto con me le più importanti vitamine. Pensate alle carote, zucche, arance, mango e papaya. Io non sono presente tutto il tempo, ma quando riempio il cielo nell'alba e nel tramonto, la mia bellezza è così impressionante che nessuno pensa più ad uno solo di voi”.

  8. Il ROSSO poco distante urlò: “Io sono il re di tutti voi. Io sono il colore del sangue ed il sangue è vita, il colore del pericolo e del coraggio. Io sono pronto a combattere per una causa, io metto il fuoco nel sangue, senza di me la terra sarebbe vuota come la luna. Io sono il colore della passione, dell'amore, la rosa rossa, il papavero..” Il VIOLA si alzò in tutta la sua altezza: era molto alto e parlò con voce in pompa magna: “ Io sono il colore dei regnanti e del potere. Re, capi e PAPI hanno sempre scelto me perché sono il segno dell'autorità e della sapienza. Le persone non domandano...a me essi ascoltano ed obbediscono!...”Alla fine L'INDACO parlò molto più serenamente degli altri, ma con determinazione: “Pensate a me, io sono il colore del silenzio, voi difficilmente mi notate, ma senza di me diventate tutti superficiali. Io rappresento il pensiero e la riflessione, il crepuscolo e le acque profonde.. Voi tutti avete bisogno di me per bilanciare e contrastare, per pregare ed inneggiare alla pace!”. E così i colori continuarono a discutere, ognuno convinto di essere superiore agli altri. Litigarono sempre più violentemente senza sentire ragioni.

  9. Improvvisamente un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia che seguì violenta li impaurì a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi....Nel mezzo del clamore la PIOGGIA iniziò a parlare: “ Voi sciocchi colori litigate tra di voi e ognuno cerca di dominare gli altri... Non sapete che ognuno di voi è stato fatto per un preciso scopo unico e differente? Tenetevi per mano e venite con me!”Dopo che ebbero fatto pace, essi si presero tutti per mano. La PIOGGIA continuò: “D'ora in poi, quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace”. L'ARCOBALENO è un segno di speranza e di pace per il domani..... E così quando una buona pioggia lava il mondo, e l'arcobaleno appare nel cielo, ricordiamoci di apprezzarci l'uno con l'altro.

  10. Il percorso pittorico: contenuti e attività • Scelta di alcune opere d’arte della Collezione Peggy Guggenheim, e non, che avessero come colore fondamentale uno dei colori dell’arcobaleno: - verde/ ”Verso l’alto” di Kandinsky -blu / “Ballerine in blu” di Gino Severini -giallo/ “Broadway Boogie Woogie” di PietMondrian -arancione/ ”Salici al tramonto” di V. Van Gogh -rosso / ”Mani in movimento” un’opera prima realizzata dagli stessi alunni di classe 4^ -indaco/ non abbiamo scelto nessun quadro ma abbiamo centrato il tema del silenzio (si veda DVD dello spettacolo e percorso musicale successivo) -viola/ ”All the Saints” di V. Kandinsky. • Osservazione dei dipinti (scelti uno per ogni classe) , studio, riproduzione/rielaborazione o copia degli stessi da parte degli alunni in laboratori di classe che si svolgevano il lunedì pomeriggio.

  11. ED ECCO LE OPERE … IN OPERA! “VERSO L’ALTO” di Kandinsky Lenzuolo dipinto a tempera Alunni di classe 1^

  12. “Ballerina in blu”liberamente tratto da Gino Severini Lenzuolo con fondo realizzato a spugnatura. Corpo e gonna della ballerina realizzato a collage con strisce del medesimo lenzuolo. Alunni di classe 2^A

  13. “Broadway Boogie Woogie”liberamente tratto da PietMondrian Fondo di cartoncino leggero giallo con disegno a pennarello su foglio quadrettato da 1 cm. Alunni di classe 2^B

  14. “SALICI AL TRAMONTO”liberamente tratto da Van Gogh Tempera su lenzuolo . Tutti i dipinti dovevano avere dimensione di 1mx1,60 m Alunni di classe 5^

  15. “MANI IN MOVIMENTO”opera prima Lenzuolo con sfondo spruzzato/acquerellato e “stampe” delle proprie mani. Alunni di classe 4^

  16. “ALL THE SAINTS”copia dall’opera di Kandinsky Tempera su foglio di carta. Riproduzione ingrandita con video- proiettore. Alunni di classe 3^

  17. Il percorso musicale: contenuti e attività • Ogni classe (e quindi le insegnanti) accanto allo studio dell’opera scelta, hanno ricercato un brano musicale che fosse significativo e contenesse la gamma dei suoni indicati dalla visione sinestetica del Kandinsky, o che “interpretassero” le impressioni cromatiche ed emotive dei quadri scelti • Le musiche dovevano, anche inserirsi e accompagnare il canovaccio teatrale, ovvero la storia dell’arcobaleno • Le musiche dovevano “parlare” ai fruitori dell’opera totale e guidare le coreografie pensate per lo spettacolo • Ancora ascolto attivo dei brani scelti, liberi movimenti corporei per interiorizzarne le parti fondamentali • Discussioni e verbalizzazioni scritte su sentimenti/emozioni suscitate • Creazione di opportune coreografie/danze funzionali allo spettacolo finale. Per questa fase alcune insegnanti si sono avvalse di collaborazioni con alcune ex – alunne e/o conoscenti che praticavano danza e che sono state preziose per la realizzazione dei movimenti coreografici.

  18. I brani musicali scelti Non ci siamo attenute solo al panorama musicale del ‘900, ma abbiamo spaziato, come per il Natale, dalla musica del periodo Romantico fino a quella dei nostri giorni, come il rock progressivo della PFM o del Banco di Mutuo Soccorso e qualche spezzone de “L’apprendista stregone” di Paul Ducas. Infine abbiamo fatto omaggio a John Cage, inserendo nello spettacolo la sua “4’ e 33’’ , che ha suscitato grande sorpresa e gradimento, anche tra gli alunni. • verde: dei Secret Garden “Childrenof the river” • blu : un pezzo di cui non siamo riuscite a sapere il nome e l’autore, in quanto trovato su un video in Internet (e di questo ci spiace molto!) e di C. Saint-Saens“Aquarium” dal Carnevale degli animali • giallo: delle AndrewsSisters“Boogie Woogie bugle boy Company B” nelle edizioni del 1941 e del 1957 • rosso: un remake “pop” dell’Inno di Mameli, in onore anche alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia • arancione: di Anton Dvorak l’Allegro con fuoco dalla Sinfonia n°9 “Dal Nuovo Mondo” • viola: dall’ “Aida” di Giuseppe Verdi la Marcia trionfale • indaco: di John Cage “4’ e 33’’ “.

  19. 8 giugno 2011: si va in scena!! I quadri sono appesi come scenografia Fiori, erba, alberi ….. Il verde è il vigore della natura

  20. E il viola è simbolo di potere e regalità!

  21. Sul palco si è formato un colorato arcobaleno!

  22. C’era anche un geniale pittore ….! ….. sulla musica di Paul Dukas, “L’apprendista stregone”, dipingeva tutte le opere introducendo il colore che sarebbe entrato in scena.

  23. LA BROCHURE DELLO SPETTACOLO

  24. LA BROCHURE DELLO SPETTACOLO: scopo Abbiamo pensato di coinvolgere anche gli spettatori presenti alla nostra recita attraverso la realizzazione di una brochure che abbiamo dato all’entrata a teatro. Si è trattato di un lavoro di ricerca fatto anche in collaborazione dei bambini. Abbiamo cercato delle notizie sui musicisti e i pittori considerati, condensandole in “pillole informative”. Questo affinché tutti potessero seguire lo spettacolo comprendendo ciò che volevamo rappresentare. L’iniziativa è stata gradita e capita dal pubblico che ha ritenuto la brochure di grande aiuto per “entrare” nell’atmosfera dello spettacolo.

  25. CONCLUSIONI L’esperienza didattica proposta quest’anno si è rivelata altamente formativa, sia per i nostri alunni, siaper noi insegnanti e – dagli indici di gradimento riscontrati nello spettacolo di fine anno – anche per igenitori dei nostri alunni che hanno riconosciuto il progetto come momento divulgativo/formativo ancheper gli adulti (non è da tutti i giorni ascoltare Verdi o Cage o Dvorak!!!!! O ammirare un Kandinsky o unVan Gogh con una musica d’effetto di sotto fondo!). Il nostro suggerimento è che si possano ripetereesperienze simili specie associate alla musica: essa è un veicolo universale di emozioni, pensieri,sentimenti, sensazioni che ci permette di sviluppare il gusto del “ bello”, affinare la nostra sensibilità evivere VERAMENTE meglio, più uniti e portatori di nobili intenzioni.

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