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PSICOLOGIA E METODO BATES

PSICOLOGIA E METODO BATES. L’Arte della Vista… Vedere bene senza occhiali… con il cuore, con la mente, con il corpo, con la consapevolezza!!!.

klarika
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PSICOLOGIA E METODO BATES

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Presentation Transcript


  1. PSICOLOGIA E METODO BATES

  2. L’Arte della Vista… Vedere bene senza occhiali… con il cuore, con la mente, con il corpo, con la consapevolezza!!!

  3. La medicina psicosomatica ha messo in evidenza la forte correlazione tra mente e corpo, ovvero l’inscindibile unità biopsicoaffettiva: come gli affetti, gli stati emozionali e i conflitti intrapsichici che sono alla base di moltissime malattie.

  4. Siegel è riuscito a fornire una sintesi tra le diverse discipline scientifiche integrando la neurobiologia con la psicologia psicodinamica delle teorie dell’attaccamento e le scienze cognitivo-comportamentali , così alla luce di questo approccio multidisciplinare si sono rivelate inutili le divisioni tra natura e cultura, tra biologico e psichico, tra genetica ed esperienza e la ricerca affannosa di “cause psicologiche”o “cause biologiche”.

  5. Il cervello crea delle rappresentazioni riguardanti la realtà e l’immagine di Se stessi, che derivano dal flusso di informazioni provenienti dai vari distretti somatosensoriali: (vista, udito,tatto, postura, sguardo, mimica del volto, etc..) ne derivano idee, concetti,atteggiamenti,credenze… insomma un’interpretazione soggettiva dell’esperienza relazionale che a sua volta plasma il funzionamento del nostro cervello.

  6. VISTA e VISIONE La Funzione visiva è rappresentata non solo dalla fisiologia dell’occhio e suoi annessi ma comprende : i processi percettivi e mentali ….memoria, immaginazione, attenzione, etc..; l’influenza del Sistema nervoso Autonomo; sistema posturale; cultura e storia del soggetto.

  7. LAVORARE SULLA MENTE • SCEODNO DEI RECARICORTI DLEL’ UTIEVNSIRA’ DI CMABRIGDE NON IOMRTPA IN QLUAUE OIDRNE VNONGEO SRITCTE LE LTRTEEE IN UNA PROALA, L’IUCNA CSOA IPOTAMRNTE E’ CHE LA PIRMA E UTILMA LTEETRA SAINO AL PSOTO GUSITO….. QUSTEO PRCEHE’ LA MNETE UAMNA NON LGEGE ONGI SNGIOLA LTEERTA, MA LA PRALOA NEL SUO ISIENME. • Dott.ssa V. Rosapini Atti Convegno AIEV2006

  8. Neropaotis oirndaVAR tsindama

  9. Vedere e ideare hanno la stessa origine nel verbo greco “idein” • Le idee sono visioni che trascendono il visibile.

  10. La visione è la capacità di riunire in una gestaltciò che il soggetto percepisce.

  11. I PRINCIPI DEL METODO BATES • RILASSAMENTO • MOVIMENTO • VISIONE CENTRALIZZATA (Fissazione Centrale) • IMMAGINAZIONE E MEMORIA

  12. RILASSAMENTO Bates stabilì una relazione tra: tensione mentale, tensione muscolare e difetti visivi

  13. Mobilità dell’attenzione Immaginazione Memoria Movimento e Fissazione Centrale

  14. Il metodo Bates non è un semplice metodo di apprendimento di una serie di esercizi per il recupero graduale della acuità visiva ma ha messo le basi per l’Educazione visiva

  15. Obiettivi e Benefici del Metodo Bates • Eliminazione della tensione mentale • miglioramento dell’ossigenazione • nutrizione e detersione degli occhi • miglioramento della coordinazione e della fissazione centrale (Visione centralizzata) • miglioramento della coordinazione occhio-cervello-corpo.

  16. L’ARTE DELLA VISTA L’affascinante “viaggio affettivocondiviso” nell’arcipelago delleemozioni: la psicoterapia dei disturbi visivi.

  17. Pattern di comportamento

  18. VISIONE soggettiva Percezioni Emozioni Convinzioni Schemi mentali

  19. La vita emozionale pur avendo una base biologica viene appresa, sperimentata e vissuta in un contesto relazionale…quello con la madre.

  20. Base sicura La relazione significativa con l’adulto a cui il bambino fa riferimento quando è spaventato o angosciato.

  21. La direzione dello sguardo ha il particolare potere di stimolare l’attività dell’amigdala, il regno delle emozioni. • Gruppi di neuroni rispondono in maniera specifica al contatto visivo e alle espressioni del volto.

  22. La percezione trasforma le informazioni sensoriali tenendo conto dell’esperienza (conscia ed inconscia) del soggetto: Seleziona, valuta, sintetizza per creare una rappresentazione soggettiva al fenomeno sensoriale.

  23. Il mondo delle emozioni e la loro influenza nell’eziologia delle malattie è un universo non ancora completamente esplorato…. …un mondo ancora da scoprire!

  24. Quando la madre guarda il bambino “ciò che lei sembra(cioè al bambino) è in relazione a ciò che lei (cioè la madre) vi vede.

  25. Una madre sintonizzata aiuta il bambino a identificare i sentimenti mediante un comportamento di rispecchiamento come se la madre dicesse al figlio: “questa è una immagine di te in piccolo e delle tue sensazioni”.

  26. Se qualcuno con la parte migliore del proprio occhio (la pupilla) fissa la parte migliore dell’occhio di qualcun altro, vede se stesso.

  27. L’importanza del linguaggio degli OCCHI nell’esprimere il nostro mondo interiore con tutti i colori e le sue emozioni: di gioia, di allegria, passione ma anche dolore, tristezza, rabbia, paura, hanno la loro vibrazione nello sguardo.

  28. La mobilità dello sguardo è innata, i bambini sono degli “esploratori” naturali ma se qualcosa di negativo interviene ad attribuire un significato sgradevole al contatto visivo il bambino lo evita. Il nostro cervello puòmodificare i pattern di relazione con l’ambiente in base alla rappresentazione interna dell’esperienza.

  29. Per un bambino la vista di un volto che assume improvvisamente un’espressione di rabbia può essere fortemente disorientante.

  30. Quando un genitore si trasforma in una presenza minacciosa il bambino non riesce a comprendere il “senso” ed è posto di fronte ad un paradosso che non riesce a risolvere.Ciò comporta confusione e paralisi mentale.

  31. La difficoltà di muovere lo sguardo vicino, lontano, lo sfuocamento o il blocco totale o parziale della reattività visiva in un occhio sono il tentativo di bloccare con lo sguardo certi impulsi, certi desideri che l’individuo vive come inaccettabili

  32. STIMOLI INTERNI (ansie, paure, schemi mentali, ecc..) ED ESTERNI (inquiamento, rumore, stagioni, ecc..) FILTRO COGNITIVO E RELAZIONI EMOZIONALI SISTEMA NEURO VEGETATIVO SISTEMA NEURO ENDOCRINO SISTEMA IMMUNITARIO SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO Rischio di malattia

  33. Ocular psychosomatic diseases • Palpebral dermatitis • Chalaziosis • Allergic conjuntivitis • Episcleritis • Iridocyclitis • Neuropathies • Retinopathies • Angle closure glaucoma • Ophtalmic Migraine • Others

  34. SETTING TERAPEUTICO (relzione terapeutica, rilassamento, educazione visiva) REAZIONI EMOZIONALI ED ELABORAZIONE COGNITIVA SISTEMA NEURO VEGETATIVO SISTEMA NEURO ENDOCRINO SISTEMA IMMUNITARIO SISTEMA MUSCOLO SCHELETRICO Possibilità di guarigione

  35. Fasi del percorso di training psicosomatico • Rinforzo dell’Io, che consiste nel costruire insieme al paziente una base sicura per poter affrontare le situazioni conflittuali; • Creare partner di adattamento adeguati per favorire una serena accettazione della realtà; • Dinamizzare e stimolare le qualità della visione interiore • Migliorare la ‘performance visiva’ con metodi naturali di rieducazione : Metodo Bates, Bioenergetica, Feldenkrais, Biofeeback, etc...

  36. Sintonizzazione capacità di trattare la protesta responsività rispecchiamento L’atmosfera di accettazione reciproca consente di riparare alle carenze di sicurezza e conforto avvenute nell’infanzia. La psicoterapia è un’esperienza emotiva correttiva in cui il terapeuta attraverso il setting proposto crea una condizione caratteristica dell’attaccamento sicuro:

  37. “Le emozioni sono le espressioni e i colori della vita. Si deve poterle guardare per apprezzarle; ma si deve anche poterle sfumare, affinchè siano più variate e più dolci”.

  38. Rieducare la mente a VEDERE con i propri occhi significa dirigere il proprio sguardo, la propria volontà, essere capitani della propria nave!

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