1 / 11

Lezioni di macroeconomia

Lezioni di macroeconomia. Lezione 3. Cristiana.donati@unina.it. Nel considerare il funzionamento di un sistema economico nel suo complesso si prenderanno in considerazione tr grandi categorie di operatori economici (hp.: economia chiusa).

kyle
Download Presentation

Lezioni di macroeconomia

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Lezioni di macroeconomia Lezione 3 Cristiana.donati@unina.it

  2. Nel considerare il funzionamento di un sistema economico nel suo complesso si prenderanno in considerazione tr grandi categorie di operatori economici (hp.: economia chiusa) • Famiglie → acquistano e vendono beni, forniscono servizi alle imprese, contraggono debiti, concedono prestiti alle imprese e allo stato • Imprese → sono quei operatori economici che acquistano i servizi produttivi e li utilizzano per ottenere beni da vendere sul mercato. • Governo → acquista beni e servizi “pubblici”, impone tasse agli altri agenti economici (e vedremo in seguito controlla la moneta)

  3. Il PIL è il principale indicatore della capacità produttiva di un sistema economico • PIL → è il valore di tutti i beni finalie i servizi prodotti in un anno all’interno di una nazione • I beni finali sono quelli acquistati dai consumatori finali e si contrappongono ai beni intermedi • I beni intermedi sono prodotti da un’impresa e utilizzati come input da altre imprese Un’impresa che utilizza come input beni intermedi accresce il loro valore, perché produce beni che hanno un valore di mercato superiore a quello dei beni intermedi impiegati

  4. Itre metodi per calcolare il PIL: • Il metodo del reddito → si sommano i redditi percepiti da tutti i fattori di produzione (tutto il PIL prodotto verrà distribuito come remunerazione dei fattori produttivi impiegati per produrlo) • Il metodo della spesa → si sommano tutte le spese per l’acquisto di beni e servizi finali (tutte le remunerazioni degli operatori economici saranno in parte spese nell’acquisto di beni e servizi finali e in parte risparmiate e formeranno quindi gli investimenti) • Il metodo del V.A. → v.d slide successiva

  5. Il valore aggiunto (v.a.), per un’impresa, è pari alla differenza tra il valore dei prodotti venduti da un’impresa e il valore dei beni intermedi utilizzati nella produzione • Il calcolo del PIL mediante il metodo del prodotto o del v.a. • Per ogni impresa si calcola la differenza tra il valore dei beni prodotti e il costo dei beni intermedi per produrli (ossia il v.a. dell’impresa • L’ammontare del Pil si ottiene calcolando il v.a. da tutte le imprese del sistema economico

  6. Consumo Investimento e Risparmio • Beni di consumo → sono tutti quei beni che soddisfano direttamente i nostri bisogni • Beni d’investimento → beni che contribuiranno alla produzione di altri beni in futuro (es. trattori, centrali elettriche, strade, ponti) Maggiore è la quantità di beni e servizi consumata in un anno da una certa comunità, più elevato è il suo tenore di vita

  7. Tuttavia accrescere il consumo corrente è poco lungimirante→ consumare di più oggi significa (risparmiare) investire meno e quindi precludersi la possibilità di consumare di più in futuro • Infatti come abbiamo visto in un’economia chiusa e senza settore pubblico: Y = C + I Y - C = S → S = I Le famiglie non investono direttamente in capitale, ma attraverso il risparmio (limitando il consumo presente) prestano denaro alle banche e ad altre istituzioni finanziarie che a loro volta prestano denaro alle imprese. Queste ultime investono quando acquistano nuovi stabilimenti e macchinari. Per procurarsi il denaro per effettuare gli I le imprese chiedono prestiti alle banche o emettono nuove azioni che sono acquistate dalle famiglie o dalle istituzioni finanziarie nel mercato dei capitali.

  8. Determinazione del reddito nazionale in un’economia chiusa senza settore pubblico Eccessi o deficienze di domanda tendono ad essere eliminati attraverso variazioni di produzione e di reddito La produzione si adegua alle variazioni della domanda N.B.ciò può avvenire perché abbiamo ipotizzato che i fattori produttivi sono solo parzialmente utilizzati

  9. Determinazione del reddito nazionale in un’economia chiusa senza settore pubblico Sostituendo la (2.4) e la (2.1) nella (2.3), e tenendo conto che Y = Yd, si ottiene: • Y = c0 + c1Yd + I0 (2.7) Da cui, risolvendo per Y, si ha: • Y* = (1/ (1 – c1)) (c0 + I0) (2.8) Determinazione algebrica dell’equilibrio

  10. Determinazione del reddito nazionale in un’economia chiusa senza settore pubblico • Il reddito d’equilibrio Y* è quindi proporzionale al livello degli investimenti oltre che alla componente autonoma dei consumi c0 • Il coefficiente di proporzionalità 1/(1 – c1) è chiamato moltiplicatore keynesiano ed è dato dal reciproco della propensione marginale al risparmio

  11. Determinazione del reddito nazionale in un’economia chiusa senza settore pubblico • Determiniamo la variazione che si ha nel reddito d’equilibrio in seguito ad una variazione del livello degli investimenti: Y* + ΔY = (1/(1 – c1))(c0 + I0 + ΔI)  ΔY = (1/(1 – c1)) ΔI L’incremento del reddito è dato dal moltiplicatore per l’incremento degli investimenti

More Related