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Razionalizzazione dell’uso delle acque a fini irrigui. Corso post-lauream IUAV Venezia 25 Marzo 2011 Ing. Nicola Stolfi -Gruppo 183. Distribuzione irrigazione. Irrigazione fattore decisivo per agricoltura. Metodi irrigui. Irrigazione per aspersione. Irrigazione per scorrimento.
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Razionalizzazione dell’uso delle acque a fini irrigui Corso post-lauream IUAV Venezia 25 Marzo 2011 Ing. Nicola Stolfi -Gruppo 183
Legislazione La legge 36/94 (legge Galli): • stabilisce che nei periodi siccitosi il consumo irriguo deve essere soddisfatto dopo gli usi potabili. (In realtà la norma difficilmente viene adottata). • stabilisce l’entità delle concessioni per le grandi derivazioni per: agricoltura; potabile; industria; forza motrice.
Investimenti • Delibera CIPE 75/2004 stabilisce Programma Irriguo Nazionale fissando un fabbisogno per realizzare progetti per 7 mld. Euro (2 per manutenzione; 5 per nuovi progetti) • Leggi finanziarie 2007 e 2008 riducono i finanziamenti a 2 mld euro per un quindicennio • Leggi finanziarie 2009 e 2010 riducono il finanziamento annuale da 100 milioni a 59 milioni
Concessioni • Tutte le acque sono pubbliche • Il costo della concessione è quanto l’utilizzatore (singolo o collettivo) paga allo Stato per il prelievo dell’acqua. • La legge 36/94 stabiliva l’entità delle concessioni per le grandi derivazioni per: agricoltura; potabile; industria; forza motrice. • Con il passaggio alle Regioni i costi delle concessioni sono regionalizzati e non sono uniformi sul territorio
Consorzi di bonifica • Enti di carattere pubblico, in quanto assolvono funzioni pubbliche, ma formati da soci privati costituiti dai proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio di bonifica.Il Consorzio costituisce ente pubblico di autogoverno sul territorio • La superficie irrigabile nei Consorzi è di 3,2 milioni di ettari, equivalente al 97,2% di quella totale italiana.
Sistemi di razionalizzazione Recentemente si sta diffondendo anche in Italia la convinzione che l’agricoltura consuma troppa acqua. I sistemi di razionalizzazione sono: • Riciclaggio • Risparmio
Riciclaggio Si potrebbero riciclare le acque di scarico da impianti di depurazione per irrigare le colture. (Da una indagine dell’IRSA risulta che le acque reflue tecnicamente utilizzabili a scopo irriguo ammontano a circa il 29% dei volumi (al Sud quella percentuale sale al 36%) • Una recente legge fissa limiti di sicurezza per le colture: più rigorosi per quelle da consumarsi fresche, meno per quelle cotte. • I limiti fissati sono sono tanto cautelativi da inibire il riciclaggio (da una indagine INEA sugli impianti di depurazione nel Mezzogiorno meno del 5% delle acque ha le caratteristiche per essere riciclate rispettando i parametri fissati ). • Normalmente le acque riciclate dovrebbero essere sollevate per l’irrigazione
Risparmio • Misura “indiretta” Politica tariffaria • Metodi irrigui • Modelli gestionali • Nuove tecnologie
Misura “indiretta” Politica tariffaria Direttiva UE Acque 2000/60 I: • adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego dell'acqua (agricoltura compresa) entro il 2010. • Negli Allegati “Gli Stati possono tener conto delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero, nonchè delle condizioni climatiche e geografiche della regione interessata ”.
Minimo deflusso vitale II • garanzia di assicurare per tutti i corpi idrici e in ogni momento il “minimo deflusso vitale” (portata minima che consenta la sopravvivenza del corpo idrico) • Da contrastare l’ipotesi di fissare questa portata in quella media minima calcolata in 50 anni (coincidendo il periodo dell’irrigazione con la stagione estiva il rischio di sovrappors i a periodi di magra è molto probabile)
Contributi irrigui • I contributi di irrigazione (tributi) sono quanto gli immobili pagano per la manutenzione e la gestione delle opere irrigue. • I contributi sono altro da “tariffe” direttamente correlate all’entità del servizio • I contributi per gli utenti sono in proporzione al beneficio che ne traggono • dati ANBI, risulta che il settentrione partecipa per il 72%, il Centro per il 3% e il meridione per il 25%.
Tipologia contributi • L’entità del contributo va valutata secondo indici: quantità acqua prelevata; natura terreno; coltura; consegna a pelo libero o in pressione • Il contributo normalmente prevede una quota fissa (mantenimento delle attrezzature irrigue) e una variabile (in funzione dell’effettivo esercizio irriguo) = tributo binomio
Metodi irrigui Passando dallo scorrimento all’aspersione si registrano: • minori sprechi d’acqua; • normalmente maggiori consumi energetici; • Maggiore efficienza su terreni argillosi. Passando dall’aspersione alla goccia si registrano: • minori sprechi d’acqua; • maggiori impieghi di manodopera; • maggiore efficienza quanto più estesa è la superficie aziendale
Modelli gestionali Utilizzo di tecnologie di informazione e di comunicazione. Caso di studio: Canale Emiliano Romagnolo • IRRINET :Servizio Internet di Irrigazione del CER per agricoltori (trasmissione dati via internet e sms) • Input: dati meteorologici- dati sui suoli- parametri colturali- umidità dei suoli. • Output: bilancio idrico delle colture (quanto e quando irrigare)
Nuove tecnologie • Gruppi di consegna automatizzati centraline di controllo; timer; elettrovalvole • Misuratori di portata • Sostituzione con colture poco idroesigenti
Sostituzione con colture poco idroesigenti Fabbisogni irrigui per colture aRegi Lagni (NA) Coltura mc/ha Coltura mc/ha • Barbabietola 866 pomodoro 3.816 • Mais 6.735 melanzana 1.200 • Girasole 144 fagiolo 14.210 • Carciofo 10 agrumi 595 • Insalata 38 vigneto 273 • Erba medica 85 melone 113 Fonte: Progetto “Regi Lagni” ENEA
Benefici da migliore gestione Benefici economici calcolati tra 30 anni • Da Metodi irrigui • Da Modelli gestionali • Da Nuove tecnologie • Da Rete idrica (Fonte: “Le politiche di gestione dell’acqua in agricoltura” Sintesi dei risultati – Althesys- 2011)
1:Benefici da metodi irrigui Il passaggio dall’aspersione all’irrigazione a goccia (nelle colture adatte e per superfici ammissibili) consente un risparmio dai 2,8 ai 4,3 mld euro proveniente dai risparmi su: • energia; • manodopera; • consumo idrico; • trattamenti fungicidi
2:Benefici da modelli gestionali Interventi tipo IRRINET applicati sulla metà della superficie totale nazionale consentono un beneficio che oscilla tra i 2,1 e i 3,2 mld euro attraverso la: • riduzione di consumi idrici • massimizzazione della resa commerciale
3: Benefici da nuove tecnologie Adottando su gran parte delle superfici servite da condotte • gruppi di consegna automatizzati, • misuratori di portata • riuso delle acque reflue si ottiene un beneficio che va da 540 ml. - 1 mld. euro
4:Benefici da rete irrigua La riduzione delle perdite attraverso: • la riparazione delle condotte consente un beneficio di 243-564 mln euro • La sostituzione dei canali a cielo aperto con condotte consente un beneficio di 4-8,1 mld euro
Conclusioni • investimento pubblico per la manutenzione e sostituzione del sistema di distribuzione. • azione di informazione e di assistenza tecnica . • introduzione del corretto consumo irriguo per le aziende agricole nella “Condizionalità” • politica “full cost recovery” incoraggerà il risparmio non deve essere il solo strumento, ma favorirà il risparmio attraverso interventi di altro genere: sostituzione delle colture. • Difficile regolamentare l’irrigazione privata
Links • www.anbi.it (Consorzi di bonifica) • www.inea.it (Economia agraria) • www.fao.com (Multidisciplinare) • www.irri.it (Modelli gestionali) • www.althesis.com (Benefici economici) • www.irrigation.altavia.eu (Modelli gestionali)