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I piani di zona nei comuni partner

Progetto NewNet NUOVO PROGRAMMA DI PROSSIMITA’ ADRIATICO INTERREG/CHARDS-PHARE. I piani di zona nei comuni partner. Il piano di zona come strumento per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione del sistema di servizi sociali a rete nei territori dei comuni partner

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Presentation Transcript


  1. Progetto NewNet NUOVO PROGRAMMA DI PROSSIMITA’ ADRIATICO INTERREG/CHARDS-PHARE I piani di zona nei comuni partner Il piano di zona come strumento per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione del sistema di servizi sociali a rete nei territori dei comuni partner Rossella Ibba Dirigente Servizio Politiche di Welfare Comune di Forlì e Responsabile Ufficio di Piano Distretto di Forlì Forlì, 22 maggio 2006

  2. Le fasi di lavoro dei tavoli del piano di zona • Fase della conoscenza: mappatura delle risorse e analisi del bisogno • Fase dell’identificazione delle priorità e di definizione di azioni e progetti di intervento • Fase del monitoraggio e dell’accompagnamento all’operatività: mobilitazione delle risorse • Fase della valutazione e riprogettazione

  3. Prospettive per migliorare il sistema di governance locale Nuove sfide per i piani di zona Un sistema di governance più intersettoriale.Come integrare strategicamente le politiche di welfare con le politiche attive del lavoro, la formazione professionale, le politiche abitative? Un sistema di governance più partecipativo Spostamento del focus su politiche di empowerment tra possibilità di scelta e partecipazione dei cittaidini alla produzione del proprio benessere Possibile coinvolgere il mondo delle imprese for profit nella creazione di un sistema di opportunità per le famiglie? Più alleanze strategiche (patti per lo sviluppo) tra istituzioni locali, mondo delle imprese profit e non profit, parti sociali, concretamente declinate in azioni e specifiche responsabilità di ciascun attore rispetto al raggiungimento di obiettivi strategici di sviluppo della Comunità Locale Mai più progetti di sviluppo territoriale che non parlano delle persone e delle relazioni tra le persone.

  4. Obiettivi del piano di zona • Costruzione della rete del welfare territoriale • Manutenzione della rete di welfare così costruita • Valutazione dei suoi effetti rispetto agli obiettivi programmati ed eventuale riprogettazione

  5. Perché la valutazione? • La valutazione è un atto sociale, non un atto individuale • La valutazione • è un processo metodico e rigoroso che mira ad analizzare e controllare la razionalità di programmi ed interventi sociali • è un processo che rende dinamici gli interventi e consente di adattarli alle mutate condizioni socio-economico-culturali-ambientali del contesto con conseguente valutazione della loro ricaduta sociale • Consente di limitare il rischio della distorsione dei fini

  6. Perché la valutazione di impatto sociale delle politiche • La valutazione di impatto sociale individua, descrive e valuta gli effetti diretti e indiretti,attesi e non attesi, voluti o non voluti, compresi quelli non riconducibili ad aspetti materiali, prodotti dalle politiche sulla persona, le famiglie, la comunità sociale, il sistema socio-economico, nonché l’interazione tra le predette componenti considerate nella globalità • La prospettiva dell’intero • La valutazione ha come scopo la riduzione della complessità decisionale e quindi deve sostenere la decisione politica

  7. Contesto politico-istituzionale Contesto economico-sociale Contesto politico-istituzionale Contesto economico-sociale Vincoli/Risorse che esprime delle che esprime dei Vincoli/Risorse che esprime delle che esprime dei finalità bisogni finalità bisogni Decisione/ Rilevanza Coerenza Programmazione Efficacia esterna Efficienza istituzionale Obiettivi/Risultati attesi manageriale Attori implicati Attori implicati Procedure Efficacia interna Implementazione Procedure Strumenti Strumenti Efficienza Realizzazioni Esiti Valutazione Risultati Effetti Impatti Efficacia ed efficienza in valutazione Basato su una figura di Mauro Palumbo, Il processo di valutazione, Franco Angeli, Milano 2001. Slide di Claudio Bezzi, ideatore e fondatore dell’Associazione e della Rassegna Italiana di Valutazione – www.bezzi@valutazione.it

  8. (Bisogni) Decisione Implementazione Gestione Fruizione Soggetti deputati al controllo Eventuali soggetti convenzionati Soggetto che promuove l’intervento Valutatore Attori che presentano istanze Beneficiari dell’intervento (utenti, clienti, beneficiari indiretti, ‘vittime’) Alta dirigenza Consulenti Operatori (Funzionari, quadri, consulenti) Parti sociali Legenda: Decisori Operatori Beneficiari Gli attori sociali rilevanti per la valutazione Slide di Claudio Bezzi, ideatore e fondatore dell’Associazione e della Rassegna Italiana di Valutazione – www.bezzi@valutazione.it

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