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Sezione 3: Identità individuale. La cura di sé. Letteratura, autobiografia, cinema.

Introduzione allo Humanistic management Marco Minghetti Lezione 8 Incontro con Paolo Costa Pavia Ottobre – Novembre 2006. Sezione 3: Identità individuale. La cura di sé. Letteratura, autobiografia, cinema. Un certo tipo di letteratura. Breve storia di un mondo possibile (Francesco Varanini).

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Sezione 3: Identità individuale. La cura di sé. Letteratura, autobiografia, cinema.

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Presentation Transcript


  1. Introduzione alloHumanistic managementMarco Minghetti Lezione 8 Incontro con Paolo CostaPaviaOttobre – Novembre 2006

  2. Sezione 3: Identità individuale. La cura di sé. Letteratura, autobiografia, cinema. Un certo tipo di letteratura. Breve storia di un mondo possibile (Francesco Varanini). La scrittura di sé nell’autoformazione umanistica. L’impresa come spazio narrativo ritrovato (Duccio Demetrio) Nutrire l’enigma. Il cinema come strumento di pensiero e di comunicazione nelle realtà complesse (Giuseppe Varchetta). Sezione 4: Identità collettiva. La cura per gli altri. Networking, Business TV, Teatro d’impresa, Edutainment. Il Simposio platonico nel XXI secolo. Competenze di ruolo per la gestione della comunità e lo sviluppo della conoscenza negli ambienti virtuali (Paolo Costa) La business television. La tv come media e come schema mentale (Andrea Notarnicola). Esperienze e sogni di un formattore. La cultura d’impresa fra formazione, comunicazione e intrattenimento (Enrico Bertolino) Manifesto: Parte Seconda: Strumenti

  3. IL PRIMO AMORE • Dicono • che il primo amore è il più importante. • Ciò è molto romantico • ma non fa al mio caso. • Qualcosa tra noi c’è stato e non c’è stato, • accadde e si è perduto. • Non mi tremano le mani • quando mi imbatto in piccoli ricordi, • in un rotolo di lettere legate con lo spago • fosse almeno un nastrino. • Il nostro unico incontro dopo anni: • conversazione di due sedie • accanto a un freddo tavolino.

  4. Altri amori ancora respirano profondi dentro me. A questo manca il fiato anche per sospirare. Eppure proprio così com’è, è capace di fare ciò di cui quelli ancora non sono capaci: non ricordato, neppure sognato, mi familiarizza con la morte.

  5. Ogni volta che perdiamo il senso della comunione con gli altri, quando la conversazione con un’altra persona (collega o amico o amante) è solo “una conversazione di due sedie accanto ad un freddo tavolino”, ci avviciniamo alla morte, come accade a Szymborska con il suo “primo amore”. Per questo, sempre più spesso, si parla di “azienda conviviale”. Il Convivio o Simposio platonico è un luogo dominato dall’eros e dalla cooperazione discorsiva, regolata da un simposiarca. Il modello conviviale dell’impresa è l’attualizzazione del potere di parola e d’iniziativa attribuito a tutti i soggetti-persone presenti nel mondo vitale dell’impresa. E’ una traduzione sistemica della cooperazione attiva integrale, condizione essenziale della qualità totale e dell’innovazione continua. In che senso questo modello può essere coerente con le nuove tecnologie?

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