1 / 26

ACCADEMIA PER UFFICIALI E SOTTUFFICIALI DI POLIZIA LOCALE Presentazione dell’impianto formativo

Istituto Regionale lombardo di Formazione per l’amministrazione pubblica. ACCADEMIA PER UFFICIALI E SOTTUFFICIALI DI POLIZIA LOCALE Presentazione dell’impianto formativo. APL: Scopo dell’istituzione (1).

lei
Download Presentation

ACCADEMIA PER UFFICIALI E SOTTUFFICIALI DI POLIZIA LOCALE Presentazione dell’impianto formativo

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Istituto Regionale lombardo di Formazione per l’amministrazione pubblica ACCADEMIA PER UFFICIALI E SOTTUFFICIALI DI POLIZIA LOCALE Presentazione dell’impianto formativo

  2. APL: Scopo dell’istituzione (1) Con l’istituzione dell’Accademia, in ottemperanza alla L.r. 4/03, si intende creare un ambito formativo nuovo, mirato allo sviluppo dell’identità di ruolo degli Ufficiali di Polizia locale e di comunità professionale della Polizia locale. La struttura e l’organizzazione didattica dell’Accademia, delineate nella D.C.R. VIII/822/2009 e nella di D.G.R. VIII/10282/2009, delineano: percorsi organici di formazione al ruolo: formazione di qualificazione momenti di formazione ricorrente per il personale in servizio (Ufficiali e Sottufficiali) e ambiti di alta specializzazione sui temi della sicurezza urbana e sui compiti della Polizia locale (formazione continua), costituendo così un luogo (inteso come spazio culturale e fisico) permanente di studio e confronto delle figure apicali delle Polizie locali lombarde.

  3. APL: Scopo dell’istituzione (2) L’Accademia si prefigura come uno spazio di condensazione e sviluppo della formazione e delle culture organizzative, tecniche e di servizio nell’Ente locale per i livelli apicali della Polizia locale, sia nella formazione al ruolo sia nella formazione continua. Il modellodi struttura della formazione contempera le esigenze di una sistematica quanto diffusa formazione al ruolo e di un adeguamento continuo degli Ufficiali all’evoluzione delle policy pubbliche per la sicurezza urbana e delle esigenze dei Governi locali, dei saperi relativi alle aree di competenza tecnico-professionale e dei processi di innovazione organizzativa e tecnologica.

  4. APL: Obiettivi di sistema La struttura delle aree formative dell’Accademia è pensata in relazione a tre obiettivi di sistema: • sistematizzare e rigenerare la formazione al ruolo degli Ufficiali, con la generazione di un profilo professionale adeguato, la sua riorganizzazione per aree di competenza, un nuovo progetto formativo e il suo potenziamento per numero di edizioni/anno, in modo da consentire di colmare il fabbisogno pregresso in 2/3 anni e riallinearlo ai processi assunzionali e di valorizzare la professionalità interna agli Enti locali • progettare un modulo formativo per le funzioni di comando (condiviso con le Scuole regionali per la Polizia locale) • modellare e ampliare le opportunità di accesso alla formazione continua degli Addetti al coordinamento e controllo, secondo un disegno di sviluppo integrato delle competenze che sia in grado di promuovere il loro miglioramento continuo, con particolare riferimento alle competenze di ruolo e all’attivazione di percorsi tematici, in grado di supportare l’individuazione di profili specialistici negli ambiti tipici di intervento delle Polizie locali: sicurezza urbana, stradale e ambientale.

  5. APL: Riferimenti per la progettazione (1) L’Accademia nasce come una Scuola, all’interno del sistema di Scuole creata da I.Re.F. e si immagina la sua realizzazione come esito di un lavoro integrato sul piano tecnico e di governo, oltre che di processi partecipati di progettazione e gestione didattica. Quanto più il progetto formativo dell’Accademia sarà capace di radicamento nelle culture della comunità professionale, permettendo gradi di identificazione e auto-determinazione negli Ufficiali coinvolti, quanto più nei percorsi didattici sarà possibile praticare forme di libertà di scelta e agire preferenze individuali, a partire dal disegno della formazione al ruolo. Essa è garantita da una progettazione unitaria nella visione e nel metodo di realizzazione, in grado di valorizzare le competenze presenti sul territorio e le risorse tecnico-professionali presenti nei Comandi di P.L.

  6. APL: Riferimenti per la progettazione (2) La formazione risponde quindi all’esigenza di: • costituire riferimenti condivisi, ispirati alle esigenze di qualità, uniformità ed efficienza delle organizzazioni di servizio (prioritariamente nella formazione di qualificazione) • proporre a livello del modello didattico e delle opportunità didattiche, un approccio valorizzante il potenziale degli individui e la costruzione di percorsi e curricola personalizzati (area opzionale del percorso di base e formazione continua), coniugando flessibilità e individualizzazione del percorso formativo • improntare l’accesso e la costruzione di tali percorsi a una rigorosa valutazione e auto-valutazione formativa (assessment in ingresso per la formazione al ruolo e selezione per l’accesso alla formazione continua).

  7. APL: Metodo di lavoro della fase di progettazione La fase di progettazione che ha preceduto l’insediamento degli Organi dell’Accademia - Direzione e Comitato scientifico - si è strutturata in diversi momenti di lavoro relativi a: • ricerca qualitativa e interviste a testimoni privilegiati, indagini, ecc. • re-engineering formazione di qualificazione degli Ufficiali • consultazione: seminario strategico, Milano, IReF, 3 giugno 2008 • lavoro cooperativo U.O. Polizia locale e interventi integrati con un gruppo di Esperti di Polizia locale e lo staff I.Re.F. • approfondimenti: a cura di Esperti di Polizia locale e dello staff I.Re.F. Le diverse fasi sono unificate dalla pratica di un metodo partecipato, che ha consolidato mano a mano gli elementi di senso e indirizzo condivisi da tutti gli attori, nei loro diversi ruoli e responsabilità. • Il gruppo degli Esperti di Polizia locale è composto da: • Virgilio Appiani, Comandante P.L. di Bergamo e referente I.Re.F. Area formativa Ufficiali e Polizie provinciali, Emiliano Bezzon, Comandante P.L. di Milano fino a settembre 2009 ora dirigente I.Re.F. - U.O. Servizi per il Territorio; Silvio Scotti, Comandante P.L. di Monza. Dal 25 febbraio 2009 il Gruppo comprende anche: Franco Chiari, Comandante P.L. di Cremona fino a settembre 2009, e referente I.Re.F. Area formativa Agenti, ora Comandante P.L. di Modena; Claudio Comolli, Comandante P.P. di Como e referente I.Re.F. Area formativa Agenti e Roberto Novelli, Comandante P.L. di Brescia. Gli esiti e i prodotti di queste fasi sono destinati al Comitato scientifico.

  8. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali MOD. 2 TECNICO-SPECIALISTICO 144 h MOD. 1 COMPETENZE DI RUOLO E IDENTITA’ 96 h + Impianto Formativo AREA FONDAMENTALE 102 h AREA OPZIONALE 42 h

  9. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali MOD. 1 COMPETENZE DI RUOLO E IDENTITA’ 96 h Moduli multi-disciplinari e a carattere seminariale improntati all’acquisizione di COMPETENZE DI IDENTITÀ e RUOLO DI TIPO GESTIONALE. Impianto Formativo

  10. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali

  11. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Gruppo ristretto di MACRO-AREE TECNICO – PROFESSIONALI, trasversali e fondanti le funzioni e le attività sia di P.M. sia di P.P. improntate all’acquisizione di competenze tecnico-specialistico. Caratterizzato da forte impegno e approfondimento. MOD. 2 TECNICO/SPECIALISTICO AREA FONDAMENTALE 102 h Impianto Formativo

  12. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali

  13. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Seminari improntati all’ARRICCHIMENTO TEMATICO e/o SPECIALISTICO in raccordo con il ruolo, le funzioni svolte e il disegno/sviluppo organizzativo dell’Ente. La scelta degli insegnamenti è richiesta all’Amministrazione e/o al Responsabile di Servizio che la sottoscrive insieme all’ufficiale. MOD. 2 TECNICO/SPECIALISTICO AREA OPZIONALE 42 h Impianto Formativo

  14. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali

  15. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Accostamento di insegnamenti lunghi (corsi 12 ore) e brevi (corsi di 6 ore) permette un’articolazione tematica adeguata e la combinazione di 2 corsi lunghi + 2 brevi rispondendo alle esigenze degli ufficiali sia di P.M. sia di P.P. MOD. 2 TECNICO/SPECIALISTICO AREA OPZIONALE 42 h Impianto Formativo

  16. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Area opzionale non significa che è facoltativa, né indica un grado di specializzazione ma la scelta fra una “rosa” di insegnamenti pre-definiti permette la costruzione per ogni ufficiale di un “PACCHETTO” personalizzato che va a completare le conoscenze e competenze tecnico-specialistiche dell’area fondamentale. MOD. 2 TECNICO/SPECIALISTICO AREA OPZIONALE 42 h Impianto Formativo

  17. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Impianto Formativo

  18. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Accesso Accademia ASSESSMENTannuale precedente 3 edizioni del percorso non selettivo ma finalizzato a valutare il profilo personale professionale, le conoscenze tecniche-professionali, la formazione pregressa e a creare aule omogenee Strumenti: test conoscenze, test psico-attitudinali e colloquio orientativo Output: scheda descrittiva per ogni partecipante con evidenza delle carenze conoscitive che andranno colmate e verificate prima di entrare in aula. Impianto Formativo

  19. APL: Struttura nuovo percorso di qualificazione per ufficiali Valutazione In itinere, strutturata nei Moduli, a conclusione dei singoli insegnamenti (test, prove pratiche, ecc.) e con prove finali. Fine Mod.1 Colloquio davanti commissione interna Fine Mod.2 area fondamentale Esame davanti a Commissione regionale Fine Mod.2 area opzionale Discussione Tesina Attestato di idoneità formativa al ruolo di ufficiale: riporta voti esame Mod. 2 e tesina. Impianto Formativo

  20. APL: Tempi del percorso istituzionale Marzo 2009: approvazione Delibera di indirizzo (DCR VIII/8222/2009) Luglio 2009: approvazione bozza DGR e Piano formativo 2009 Accademia da parte della Giunta regionale [incluso budget (29.7.09)] Scadenza bando costituzione Comitato Tecnico scientifico (3.7.09) Settembre 2009: Parere della IIa Commissione del Consiglio regionale Costituzione Commissione interdirezionale per il Comitato Tecnico-scientifico Ottobre 2009: Iter di approvazione presso la Giunta regionale della Delibera e del Piano (DGR VIII/10282/2009) Novembre 2009: Evento inaugurale dell’Accademia di Polizia locale

  21. APL: Tempi delle attività di orientamento e formative 2009-2010: fase di start-up Progettazione generale, programmazione e coordinamento fase istituente, in sintonia con l’UO regionale e a cura della Direzione dell’Accademia con l’ausilio del Gruppo di lavoro Assessment orientativo: settembre-ottobre 2009 Avvio formazione al ruolo: 3 novembre 2009 Inaugurazione anno accademico: novembre 2009 Avvio attività di formazione continua: novembre – dicembre 2009; gennaio – febbraio 2010

  22. APL: Seminari specialistici attivati dal 2009 Gli interventi formativi tesi alla specializzazione, mirano a sviluppare e perfezionare le conoscenze e le competenze degli Ufficiali e dei Sottufficiali di Polizia locale, sia nelle aree trasversali sia nelle aree tecnico- specialistiche, in una logica modulare e di implementazione del set di conoscenze/competenze e abilità acquisite nella formazione al ruolo. La Direzione dell’Accademia altresì individua nella programmazione annuale di cui al Piano formativo le necessarie e ricorrenti iniziative di aggiornamento normativo, procedurale e tecnico nelle diverse aree di competenza tecnico-professionale.

  23. APL: Attività complementari attivate dal 2010 In presenza di bisogni formativi accertati, l’APL si propone di affiancare alle attività formative caratterizzanti la macro-area di Formazione continua, un insieme di attività complementarie volontarie, collegate all’apprendimento delle lingue straniere, di applicazioni professionali informatiche e alla sicurezza operativa (tecniche operative di polizia e uso e maneggio delle armi), nonché alla formazione dei formatori. In considerazione di esigenze organizzative e formative specifiche, ossia di processi di riqualificazione e innovazione in essere presso i Servizi di Polizia locale, l’APL progetta e realizza momenti formativi personalizzati al fine di sviluppare capacità e competenze a valenza organizzativa.

  24. APL: Modulo di formazione manageriale attivato entro il 2010 Il Modulo di formazione manageriale continua, opportunamente declinato rispetto al curricola professionale e formativo dei discenti, è indirizzato a dotare l’Ufficiale e/o il Sottufficiale di Polizia locale degli strumenti concettuali e operativi necessari a strutturare l’Unità e/o Servizio, gestendone efficacemente le risorse umane, logistiche, tecniche, ecc., supportandone le competenze di ruolo e gestionali, mantenendole e certificandone l’adeguatezza. Il Modulo potrà avere componenti diversificate in relazione alla figura professionale, al ruolo organizzativo e al grado (p. es. Sottufficiale o Ufficiale, Responsabile di servizio e Comandante).

  25. APL: Percorsi tematici di alta formazione Previsione di avvio dal 2011 I percorsi tematici di alta formazione saranno oggetto di studio e progettazione dedicata da parte del Comitato Tecnico Scientifico che, entro il periodo di start-up 2009-2010, ne delinea caratteristiche, modalità organizzative e titoli in uscita, oltre alle necessarie partnership istituzionali individuate primariamente in centri di ricerca, istituzioni formative di altre Forze di Polizia e Università, al fine dell’attivazione di adeguati percorsi formativi dal 2011, insieme al dispositivo di accesso e selezione. I tre filoni pre-individuati (sicurezza stradale, polizia ambientale e sicurezza urbana) mirano a capitalizzare specializzazioni operative già presenti nel personale apicale, rispondenti anche alle vocazioni di istituto delle Polizie municipali e provinciali, a sperimentazioni e attività formative svolte in collaborazione con le Università lombarde, per ricollocarle entro un disegno organico di crescita qualificata e certificata delle competenze degli Ufficiali e dei Sottufficiali di Polizia locale.

More Related