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Un'analisi del ciclo italiano: trasmissione internazionale e sincronizzazione a livello europeo

Un'analisi del ciclo italiano: trasmissione internazionale e sincronizzazione a livello europeo. Outline: la trasmissione internazionale degli shocks importanza della sincronizzazione dei cicli in un europei è importante 2. Metodologie di analisi del ciclo - analisi dei punti di svolta

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Un'analisi del ciclo italiano: trasmissione internazionale e sincronizzazione a livello europeo

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  1. Un'analisi del ciclo italiano: trasmissione internazionale e sincronizzazione a livello europeo Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  2. Outline: • la trasmissione internazionale degli shocks importanza della sincronizzazione dei cicli in un europei è importante • 2. Metodologie di analisi del ciclo • - analisi dei punti di svolta • - analisi ciclo/trend • - analisi multivariata • 3. Risultati empirici relativi agli effetti della trasmissione internazionale del ciclo sull’economia italiana e alla sincronizzazione con i paesi dell’EU Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  3. Trasmissione internazionale del ciclo avviene tramite: • - il commercio internazionale (+/?) • - domanda interna (+) • -investimenti diretti esteri (+/-) • -mercato dei capitali (?) • -effetti indotti da politiche economiche (?) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  4. Trasmissione internazionale Timing e Magnitudo degli impulsi. Timing: quanto tempo è necessario affinché impulsi provenienti da altri paesi si trasmettano all’interno della nostra economia. Problema: nel caso di una espansione (recessione) negli USA quanto tempo è necessario affinché i primi impulsi si manifestino in Italia Magnitudo: segno e/o intensità degli effetti. Problema: quale è il grado di concordanza ciclica tra economia USA e economia Italiana? Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  5. Aspetti della trasmissione internazionale del ciclo conoscere la magnitudo e il timing delle risposte a impulsi provenienti dall’estero può aiutare il policy-maker a scegliere tra i vari strumenti di politica economica in modo ottimale (optimal policy mix) e a condurre politiche anticicliche.

  6. Aspetti della Sincronizzazione dei cicli • coordinamento delle politiche economiche (i.e. politiche fiscali coordinate e politica monetarie comuni) ( Patto di Stabilità + politica monetaria comune) • istituzioni sovranazionali (FMI) • - integrazione economica (Free trade areas, diffusione tecnologica, etc.) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  7. Aspetti della Sincronizzazione dei cicli Integrazione economica e Sincronizzazione dei cicli, due posizioni teoriche: Frenkel & Rose (1998) integrazione economica favorisce la sincronizzazione Krugman (1995) integrazione economica favorisce la specializzazione secondo la dotazione fattoriale delle singole economie, quindi riduzione della sincronizzazione

  8. Sincronizzazione dei cicli: importanza nelle aree valutarie (EMU) La teoria delle Aree Valutarie Ottimali (Mundell, 1961) afferma che se esistono divergenze nei cicli dei paesi membri dell’area valutaria, i benefici (microeconomici) dell’adozione di una moneta comune sono inferiori ai costi (macroeconomici) della perdita di sovranità monetaria. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  9. Sincronizzazione dei Cicli e OCA. • La teoria delle OCA afferma che un’area valutaria tra due o più paesi è tanto più desiderabile ed efficiente se è in grado di “assorbire” in breve tempo shocks di natura diversa (comuni o idiosincratici). • ciò richiede che: • mercato del lavoro sia non rigido • i prezzi siano flessibili • esistano stabilizzatori automatici (spesa pubblica, tassazione, trasferimenti) che operano a livello sovranazionale. • sinteticamente questi requisiti possono essere misurati da indici di sincronia tra cicli economici. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  10. Sincronizzazione dei Cicli e politica monetaria in una Unione Monetaria. In una Unione Monetaria la sincronizzazione dei cicli può essere rilevante per misurare se la politica monetaria comune è credibile o subottimale. • se la banca centrale dell’unione monetaria ha come target un il mantenimento di una “bassa inflazione”, l’obiettivo è più credibile in presenza di cicli coordinati • gli effetti asimmetrici di una politica monetaria espansiva (taglio dei tassi) su un gruppo di paesi che hanno andamenti ciclici divergenti possono essere vanificati in un’Area Valutaria. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  11. Andamento tassi di interesse e tassi di crescita per alcuni paesi EU Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  12. Sincronizzazione dei cicli: importanza per la ECB. Quali politiche? Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  13. Trasmissione internazionale del ciclo: Principali temi della ricerca • Analisi ciclo economico italiano • Confronto tra il ciclo italiano, USA e maggiori paesi dell’unione europea • Simmetria/asimmetria nella trasmissione degli shock “recessivi” ed “espansivi” negli USA. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  14. La definizione del ciclo economico “Il ciclo economico è rappresentato dalle fluttuazioni della serie, rappresentante l’attività economica di un paese, che presentano uno specifico range di periodicità, in particolare è la componente ciclica di durata non inferiore a 6 trimestri e non superiore ai 32trimestri” da Burns e Mitchell (1946). Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  15. Quale serie scegliere come rappresentativa dell’attività economica? • Prodotto Interno Lordo • Variabile più rappresentativa dell’attività economica di un paese, ma: • variabile trimestrale, rilasciata con circa due mesi di ritardo • soggetto a continue revisioni Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  16. Indice di Produzione Industriale • Variabile mensile, altamente correlato con il Prodotto Interno Lordo, ma: • è molto volatile • non tiene conto del settore dei servizi • Indicatore coincidente • Indicatore ottenuto aggregando serie ad alta frequenza, di natura sia qualitative che quantitative. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  17. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  18. Le misure del ciclo economico • L’approccio classico: guarda il livello delle serie economica scelta come rappresentante dell’economia di un paese. Si basa su alcune definizioni fondamentali: Fase definite come periodo di crescita (Espansione) o decrescita monotona (Recessioni) nel livello dell’attività economica. Punto di svolta, definito come punto di separazione tra fasi di diversa natura. Formalmente è un massimo o minimo locale in un intorno simmetrico della serie. Ciclo unione di due fasi consecutive (necessariamente di diversa natura). Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  19. Ogni fase è caratterizzata da: • Ampiezzal’intensità o profondità della fluttuazione • Duratail periodo di tempo che intercorre tra l’inizio e la fine della fase Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  20. Ampiezza Durata del ciclo (numero di mesi o anni) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  21. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  22. Come determinare i punti di svolta? • l’algoritmo di Bry-Boschan (1971) per serie mensili • versione trimestrali proposta da Hardin e Pagan (1999). Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  23. L’algoritmo di Bry-Boschan (1971) • Step 1. • - Individuazione, eliminazione e sostituzione dei probabili valori estremi. • Step 2. • - Approssimazione della serie mediante media mobile centrata a dodici mesi • (MA(±6)); • - Determinazione dei punti turning points su una finestra di ±5 mesi. • - Criterio di alternanza dei punti di svolta. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  24. Step 3. • Rideterminazione dei Turning Points dello Step 2 su una Curva di Spencer (Weighted MA(±7))….calcolo nuovi Turning Points su un intervallo di ±5 mesi • Criterio di alternanza dei Turning points • Criterio di minima durata del ciclo ( ≥15 mesi) • Criterio di eliminazione dei crossovers ( eliminazione sovrapposizioni di turns) • Eliminazione turning points spuri ( ≤6 mesi dagli estremi della serie) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  25. Step 4 • Rideterminazione dei Turning Points dello Step 3 su una MCD (MA(±7) • Appicazione dei Criteri • Step 5 • Turning points finali….mediante rideterminazione dei Turning points dello Step 4 sulla serie originaria (IPI) e calcolo Max/Min locali su intervallo ±4 mesi. • Applicazione dei Criteri. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  26. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  27. Elementi di soggettività dell’approccio classico • definizione degli algoritmi di estrazione dei punti di svolta (Bry- Boschan, 1971, e Hardin-Pagan, 2002) • Ampiezza finestre di calcolo del massimo e minimo locale • Imposizione (o meno) di vincoli per la durata minima delle fasi • Regola di eliminazione in caso di minimi (massimi) adiacenti Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  28. Approccio ciclo-trend • Si basa sull’assunzione che una serie seasonally adjusted può essere scomposta in un trend più una componente ciclica. • I metodi di detrendizzazione più utilizzati sono: • Filtro di Hodrick-Prescott (1980) • Filtro di Baxter-King (1995) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  29. Il filtro HP • Filtro Hodrick-Prescott (HPF), risultato di un problema di minimizzazione. Si basa sull’assunzione che una serie seasonally adjusted è la somma di una componente di crescita più una componente ciclica. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  30. Le ipotesi su cui si basa il filtro sono le seguenti: • La deviazione della serie dalla componente di crescita converge a zero nel lungo periodo. • Il trend, rispetto alla componente ciclica, varia nel tempo in maniera smooth (si considera come misura dello smoothness della componente ddi crescita la somma dei quadrati delle sue differenze seconde) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  31. Problema di minimizzazione vincolata: Minimizzazione della varianza della componente ciclica, soggetta al vincolo che la componente di crescita abbia un andamento “smooth” è un parametro di smoothness, ossiaun numero positivo che penalizza la variabilità della componente gt Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  32. Proprietà e limiti e soggettività del filtro HP • King e Rebelo (1993) dimostrano che: • il filtro rimuove le frequenze basse e smussa le alte • rende la serie stazionaria • non trasla le reali fasi della ciclo • Elementi di soggettività • scelta del parametro (Hodrick e Prescott propongono 14400 per dati annuali, 1600 per dati trimestrali e 100 per dati annuali) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  33. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  34. Il filtro BK • La costruzione del filtro di Baxter-King si basa sul principio dell’Analisi Spettrale, secondo cui ciascuna serie può essere rappresentata come la somma di componenti con differente frequenza. Costruendo un filtro che elimini le frequenze dei dati che sono superiori o inferiori a quelle del ciclo economico (tra 1,5 e 8 anni secondo la definizione di Burns e Mitchell, 1946), si possono isolare le componenti del ciclo economico di una serie. • Filtro Passa-Banda seleziona una particolare banda di frequenze definite come ciclo • E’ costruito come somma di due Filtri Low-Pass, che eliminano rispettivamente frequenze inferiori e superiori rispetto alla banda di frequenze che definisce il ciclo. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  35. Rappresentazione del filtro ideale Low-Pass nel dominio del tempo Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  36. Rappresentazione del filtro ideale Pass-Band nel dominio del tempo Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  37. Proprietà e limiti e soggettività del filtro BK • King e Rebelo (1995) dimostrano che: • rende la serie stazionaria • non trasla le reali fasi della ciclo • isola le frequenze del ciclo senza ripesare le frequenze passate • Elementi di soggettività: • scelta della lunghezza della finestra (8-32) (Agresti e Mojon propongono un ciclo lungo 40 anni) • Valore di K (approssimazione del filtro ideale) (per BK è pari a 36) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  38. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  39. La nostra analisi (1° parte): • Analisi del ciclo economico italiano • Approccio classico • Indice di produzione industriale (Istat) 1970 - 2002 • Indicatore coincidente (Isae - Banca d’Italia) 1980 - 2002 • Approccio ciclo-trend • Prodotto interno lordo (Imf) 1970 - 2002 Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  40. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  41. Numbers of Phases Average Duration Average Amplitude* Caratteristiche del ciclo economico italiano Expansions Contractions. Expansions Contractions Expansions Contractions 1974-1993 3 4 25 months 26 months 16.5 -11.25 1994-2002 3 2 24 months 9 months 11.5 -5.8 1974-2002 6 6 24 months 20 months 13.7 -9.4 * In % points, Maximum-Minimum for Contractions, Minimum-Maximum for Expansions Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  42. Risultati (approccio classico) • Le recessioni durano mediamente meno delle espansioni • L’economia italiana cresce più nelle fasi di espansione di quanto decresce nelle fasi di recessione • Sia la durata che l’ampiezza delle fasi (particolare evidenza per le recessioni) si è ridotta nel tempo. Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  43. Filtri HP e BK a confronto Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  44. Mean Maximum Minimum Std. Dev. Skewness Kurtosis BK Filter -0.01 5.25 -3.08 1.20 1.14 7.37 HP Filter 0.00 4.52 -3.66 1.28 0.60 4.90 Statistiche descrittive dei due cicli Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  45. Numbers of Phases Average Duration Average Amplitude* Expansions Contractions. Expansions Contractions Expansions Contractions 1974-1993 6 6 11 quarters 4 quarters 3.5 -3.5 1994-2002 3 3 7quarters 5 quarters 1.2 -2.2 1974-2002 9 9 9 quarters 4 quarters 2.9 -3.1 * In % points, Maximum-Minimum for Contractions, Minimum- Maximum for Expansions Caratteristiche del ciclo economico italiano Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  46. Risultati (approccio ciclo - trend) • Le recessioni durano meno delle espansioni (già rilevato) • Le espansioni diventano più corte e meno ampie nel tempo (già rilevato) • Le recessioni diventano meno ampie mentre la durata rimane stabile corte nel tempo* • * l’approccio ciclo-trend determina 6 fasi più dell’approccio classico Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  47. La nostra analisi (2° parte): • Confronto internazionale • Approccio classico • Misura di concordanza (Hardin e Pagan 1999) • Approccio ciclo – trend • Analisi di correlazione • Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Italia • Prodotto interno lordo (Imf) 1970 - 2002 Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  48. Misura di concordanza con il ciclo economico italiano Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

  49. Misura di concordanza- Asimmetria (1973 - 2002) Ministero dell’Economia e delle Finanze M. Cacciotti, B. Cerciello G. Giovannetti, G. De Arcangelis

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