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AREL FUTURO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI Roma, 18 gennaio 2012 L’ICT nel quadro dell’innovazione in Italia Giorgio Sirilli. Indice. Un quadro dell’innovazione in Italia Il ritardo delle imprese Il settore pubblico L’ICT Conclusioni.
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AREL FUTURO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI Roma, 18 gennaio 2012 L’ICT nelquadrodell’innovazione in Italia Giorgio Sirilli
Indice Un quadro dell’innovazione in Italia Il ritardo delle imprese Il settore pubblico L’ICT Conclusioni
Investimento materiale e immateriale: l’Italia spende poco per R&S, brevetti, software, risorse umane e organizzazione
L’indice europeo di prestazione innovativa: siamo un paese “moderatamente innovatore”
La collaborazione delle imprese innovatrici italiane: molto più con le altre imprese, inclusi i concorrenti, che con le istituzioni pubbliche di ricerca
La spesa per R&S delle imprese: il 52% del totale della spesa nazionale, ben lontana dal 2% del Pil
Le imprese italiane ricevono un cospicuo sostegno da parte del governo centrale e dei governi locali
Il tiro al piccione Le istituzioni pubbliche di ricerca sono sotto tiro e - giustamente - criticate per le inefficienze, gli abusi, le parentopoli, ecc. Ora è iniziata la valutazione della ricerca da parte dell’ANVUR Quando verrà fatta una valutazione dell’impatto del finanziamento pubblico alle imprese dell’ultimo mezzo secolo? (Luciano Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale)
Indice Un quadro dell’innovazione in Italia Il ritardo delle imprese Il settore pubblico L’ICT Alcune conclusioni
Indice di “prontezza” dello e-government: l’Italia non sfigura
In Italia pochilaureati (numerodilaureati per 100 abitanti - 2008)
Capacità cognitive dei giovani nelle scienze, in matematica e nella lettura.PISA
Conclusioni Il paese è in ritardo Rivedere il rapporto pubblico-privato Rivedere il finanziamento della R&S delle imprese Puntare sulla creatività italiana: impiegare le risorse per la ricerca pubblica, la cultura, la scuola Processi lenti: nel frattempo usciremo dalla crisi?