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Intervista al genio della porta accanto. Di Murabito Giuseppe Corso Scienze formazione primaria Anno 2011-12 Corso di Matematica Professore Lariccia. Una geniale insegnante. Ho conosciuto Annamaria in questo anno scolastico .
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Intervista al genio della porta accanto Di Murabito Giuseppe Corso Scienze formazione primaria Anno 2011-12 Corso di Matematica Professore Lariccia
Una geniale insegnante • Ho conosciuto Annamaria in questo anno scolastico . • Ella insegna in una classe quarta elementare presso il C. D. “ G. B. Perasso” in via Bottego Milano. Insegna matematica, ma non la solita matematica…………..insegna a ragionare e a risolvere problemi al di là della meccanizzazione delle fasi algoritmiche. Cooperative learningtra pari, alleanze costruttive e strategie attuali e valide in tutti i campi sono alla
Base del suo sapere che trasmette con passione e lotrasmette ad ognuno dei bimbi………. Doingbylearning è alla base di tutto. Prima costruire per poi conoscere Prima il fare e poi il sapere, sapere non solo scolastico, ma sapere fare per saper vivere e costruirsi il cammino giorno per giorno
Annamaria Luppi, inoltre, e non da meno si occupa del progetto socio-relazionale “ CALIMERO” • Progetto del conoscersi per conoscere l’altro • Dell’accettazione e del rispetto • Del saper gestire le emozioni • Dell’amicizia e ………………………………..
Annamaria mi concede volentieri l’intervista e risponde alle domande da me proposte e qui di seguito condensate • Quale percorso di studi ti ha portato a intraprendere il ruolo di insegnante?
Ho frequentato l’istituto magistrale. • Da quanto tempo insegni? Dove insegni? • Insegno da quando avevo 20 anni, quindi da 39 anni. Insegno presso la scuola primaria G.B. Perasso di via Bottego,4 a Milano
Perché la matematica? • Dopo diversi anni, nei quali ho insegnato tutte le discipline, ho scelto di insegnare matematica perché mi piaceva particolarmente aiutare i bambini a sviluppare il ragionamento logico, ritenevo la materia stimolante e, al contrario di quanto molti pensano, particolarmente creativa.
La insegni perché ti piace oppure... • La insegno quindi perché mi piace. • Hai più propensione per la Geometria o per i numeri? • Ho più propensione per i numeri.
Descrivi brevemente la validità della Matematica ai giorni nostri... • La matematica ai nostri giorni è utile perché è una buona base per sviluppare il pensiero divergente, le soluzioni ai problemi posti dalla matematica non sono sempre uniche, ma spesso numerose e creative; la matematica aiuta poi a creare in ognuno di noi l’ORDINE che più ci corrisponde; non ultimo è una buona base per approcciarsi alle nuove tecnologie.
Secondo te esiste il genio o siamo tutti geni? • Il genio inteso come “eccellenza” penso che esista, ma non credo esista il genio specificatamente matematico. Tutti, se opportunamente stimolati, possono raggiungere il loro massimo in ogni campo, ritengo piuttosto che esistano propensioni che aiutano a scegliere una o l’altra materia di studio.
Come presenti la Geometria ai bimbi di una classe terza? • La geometria in una classe terza deve essere soprattutto esperienza pratica.
Hai un tuo stile d'insegnamento? Quali sono i punti di forza? • Ho certamente un mio stile d’insegnamento e i miei punti di forza sono: • fare sperimentare praticamente • lasciare che i bambini “scoprano” quanto intendo trasmettere loro.
Nell'arco degli anni hai potuto notare discrepanze nelle prestazioni dei bimbi tra Aritmetica e Geometria ? Se sì, perché? • Alcune volte ho notato questa discrepanza perché la geometria piace di più ed è più coinvolgente in quanto prevede spesso movimento, disegno, costruzione pratica.
Il dibattito attuale è incentrato sul perché delle prestazioni altissime in matematica dei discenti dei paesi emergenti ( in Asia: Cina e India...) in rapporto alle prestazioni dei discenti dei paesi occidentali che sono risultate basse....Pensi sia così? Se sì, ciò è dovuto a.......
Penso sia così. Non so dare una motivazione precisa del perché ciò succeda, mi sembra però di intuire che il tutto sia frutto dell’educazione: chi ha già sempre tutto pronto e non deve faticare mai per ottenere ciò che gli serve non è certo abituato a sviluppare la sua capacità di trovare soluzioni, mentre chi deve ingegnarsi a trovare da sé il modo di ottenere ciò che gli serve ha certamente la mente più aperta e allenata a risolvere i problemi e a trovare le soluzioni migliori.
Come ti approcci con chi proprio non ha voglia di fare 2+1? • Non mi è mai capitato di trovarmi di fronte a bambini che non vogliono fare “i conti”, a volte c’è un po’ di noia ma mai il rifiuto. Se dovesse succedermi farei in modo che il “conto” non sia mai fine a se stesso, ma il mezzo più semplice e veloce per ottenere una risposta.
La Geometria sembra affascinare i piccoli discenti per poi diventare “ ostica” per molti in adolescenza..... Hai un perché? • La geometria diventa ostica perché è insegnata male.
Descrivi una tua lezione tipo di Geometria... • L’ANGOLO (prima lezione relativa all’argomento che richiede ulteriori ore di lavoro) • Chiedo ai bambini se sanno cosa significa la parola ANGOLO per scoprire il valore del termine nel loro linguaggio comune: i bambini non danno definizioni, ma indicano ciò che per loro sono gli angoli (angolo formato dai lati del banco, dai lati del libro, dello stipite della porta ecc.)
Appurato che il concetto di base c’è, cominciamo a vedere che tutti gli angoli sono formati da due linee che si incontrano, l’angolo è quindi lo spazio che si trova tra queste due linee. • Chiedo: Gli angoli sono tutti uguali? • Ascolto le risposte e poi invito i bambini a costruire gli angoli: prendiamo uno spago, lo pieghiamo e chiamo un bambino che tenga in mano il punto di piegatura; altri due bambini terranno in mano lo spago dove finisce e si sposteranno intorno al primo bambino, distanziando i due “LATI” dell’angolo.
Vedremo perciò che tutti gli angoli hanno in comune i due lati e un punto in cui i lati si incontrano, ma che non tutti sono ugualmente “larghi”. • Proviamo ora disegnare sul foglio lo spago diviso a metà e le varie posizioni dei lai lati, coloriamo con colori diversi le diverse larghezze e infine impariamo a definire in modo esatto i lati, il punto d’incontro degli stessi e le varie larghezze.
Disegno alla lavagna un “angolo” e scrivo su ogni sua parte il termine esatto: vertice, lato, ampiezza. • Da ora in poi le parti dell’angolo saranno nominate solo con questi termini. • I bambini potranno poi divertirsi a disegnare oggetti, figure, ecc nei quali evidenziare gli angoli e le lori parti. • In conclusione, la matematica è....