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Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10

Vi si iscrive tutta ricerca su comunicazione di massa in USA fino '50 Prende avvio con Lasswell, 1927

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Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10

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Presentation Transcript


    1. Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10 Lezione del 9 marzo 2010 prof.ssa Elisa Giomi giomi@unisi.it Ricevimento Mercoledì h 16,30 stanza 346 Informazioni su Contenuti corso, modalità esame, bibliografia ecc.su Prof. Blog! d!alla home page di Lettere e Filosofia

    2. Vi si iscrive tutta ricerca su comunicazione di massa in USA fino '50 Prende avvio con Lasswell, 1927 “Propaganda Techniques the World War” Si basa su sociologia funzionalista, comportamentismo, visione società di massa. Disegnata nel quadro della Teoria Ago Ipodermico (Magic Bullet Theory), che è una teoria sulla propaganda Anche Teoria ago ipodermico (tra due Guerre) nel PD... PD parte da idea di “società di massa” (negativa), da idea di destinatario “passivo” (come in ago ipodermico) ma dai ‘40 sviluppa visione della società completamente differente e visione pubblico come capace di resistenza Cerniera tra questi due momenti: Lasswell, “The structure and funcions of communication in society”, 1948: Modello della comunicazione 5 W e funzioni sociali dei media Linee Paradigma dominante (o “Mass Communication Research”)?

    3. Anni '40 e '50: società USA molto stabile PD ha alla base visione “normativa” della società: funzionante, democratica, liberale, pluralista, pacifica (grande accento su integrazione)? Retorica della società USA come “società ideale”, cui tendono tutte le società capitalistiche e democratiche Paradigma dominante Quadro storico?

    4. Paradigma dominante Cararatteristiche 1) Analisi della società: fornita dalla sociologia funzionlista: Riferimento: struttural-funzionalismo, Talcott Parsons, USA, anni '40 e 50 (riprende in parte Durkheim) Prima applicazione ai media: Lasswell,1948, The structure and functions of communication in society (usa basi della sociologia funzionalista dei media)? 2) Modello di comunicazione: Teoria matematica della comunicazione, Shannon, Weaver 1949 3) Ricerca “amministrativa”, commissionata da aziende e istituzioni 4) Tutto ciò fa sì che CR sviluppata entro questo paradigma sia incentrata sulla ricerca sugli effetti 5) Si basa sulla ricerca empirica, utilizzando metodologie quantitative

    5. 1) Struttural-funzionalismo Società come sistema costituito da sotto-component interrelate Sistema tende alla stabilità, ha bisogni e “funzioni” che li soddisfano Ogni sottocomponente preposta allo svolgimento di una funzione Ogni fenomeno sociale è concepito come “funzione”, studiato in relazione al sistema, che ne è causa efficiente e finale Agire individuale: egoistico, potenzialmente destabilizzante Sistema: fonte della stabilità: funzione della cultura (considerata nella sua funzione normativa, come in Durkheim)? Cultura: “insieme coerente di credenze, valori, rappresentazioni, norme e istituzioni che producono consenso e integrazione”

    6. la stabilità dei rapporti tra attore e sistema: 1) istituzionalizzazione 2) interiorizzazione Agire individuale vs. mantenimento dell'integrazione e dell'ordine Non teorizza conflitto ma solo “disfunzioni” Media come fattori che contribuiscono a stabilità Epistemologia di fondo dello str.funz: positivismo Visione “realistica” (Sorice p.127)?

    7. Lasswell, 1948 Funzioni dei media Anche media componenti del sistema, con funzioni specifiche: 1) Vigilanza ambientale 2) Correlazione tra le parti della società nel reagire alle stimolazioni dell'ambiente 3) Trasmissione dell’eredità sociale (o patrimonio culturale) In seguito si aggiunge: 4) Mobilitazione Mendelsohn,1966 5) Intrattenimento (McQuail, 1997)

    8. Lasswell, 1948 Modello delle 5 W CHI comunica COSA a CHI attraverso QUALE CANALE e con QUALI EFFETTI (“Modello delle 5 w”)? Importante perché sistematizza ambito della Communication Research Circa il polo dell'emittenza: destinatario ha ruolo di primo piano Modello di comunicazione come attività unidirezionale e trasmissiva Polo ricezione: no feedback, solo “effetti”,quindi: Pubblico passivo e raggiunto dai messaggi dei media in modo uniforme Messaggi producono effetti, intesi come: Osservabili A breve termine (S-R)?

    9. Lasswell, 1948 Modello delle 5 W Domanda:cosa? = Analisi del contenuto Teorizzata da Lasswell come disciplina principale e sufficiente a “inferire gli scopi di manipolazione degli emittenti” Scopi “di manipolazione”... Perché “con quali effetti”: comunicazione mediale concepita sempre intenzionale, persegue uno scopo Che nozione di effetto? Effetto = sempre misurabile, perché inteso come comportamento direttamente osservabiile (modifica atteggiamenti, opinioni ecc.) Se destinatario “passivo”, che reagisce colpito dallo stimolo mediale... ...non si contempla possibilità di effetti diversi da quelli ricercati dall’emittente... ...quindi per consocere gli scopi dell’emittente è sufficiente analizzare contenuto messaggi

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