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Lo sviluppo del linguaggio l’idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell’infanzia

Lo sviluppo del linguaggio l’idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell’infanzia . Claudio Turello. Il linguaggio. Significato /significante. F. De Sausurre. Il segno linguistico è dato dall’unione di significato e significante.

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Lo sviluppo del linguaggio l’idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell’infanzia

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Presentation Transcript


  1. Lo sviluppo del linguaggio l’idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell’infanzia Claudio Turello Scuola infanzia- Sassuolo-

  2. Il linguaggio Scuola infanzia- Sassuolo-

  3. Significato /significante F. De Sausurre Il segno linguistico è dato dall’unione di significato e significante. Significato = concetto Significante = suoni linguistici che definiscono il concetto Es. significato (concetto di albero) (insieme dei suoni che formano la parola albero) significante “albero” Scuola infanzia- Sassuolo-

  4. Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Parola orale (fonemi) Rapporto di prima simbolizzazione Scuola infanzia- Sassuolo-

  5. Rapporto lingua orale/lingua scritta Parola orale (fonemi) Parola scritta (grafemi) MELA Rapporto di seconda simbolizzazione Scuola infanzia- Sassuolo-

  6. Imparare a parlare significa sviluppare alcune competenze: Parole (es. seta) Lessico Morfologia Comprendere Es. pronomi (prendeteli) Sintassi Es. frase negativa (Il bambino non mangia) Lessico Produrre Morfologia Sintassi Ripetizione = coinvolgimento della memoria fonologica a breve termine Scuola infanzia- Sassuolo-

  7. I sottocampi della linguistica Fonologia: è il sottocampo della linguistica che studia i suoni e la loro distribuzione in una determinata lingua. Morfologia: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle parole ed i rapporti che intercorrono tra esse. Sintassi: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle frasi ed i rapporti che intercorrono tra le loro parti. Semantica: è il sottocampo della linguistica che studia la natura del significato delle parole singole e quello della parole raggruppate in sintagmi e frasi. Pragmatica: è il sottocampo della linguistica che studia l’uso delle parole ( dei sintagmi e delle frasi ) nel contesto della conversazione. Scuola infanzia- Sassuolo-

  8. Fonetica e fonologia La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio articolato ( detti in termine tecnico foni), in quanto entità fisiche e quindi dal punto di vista articolatorio, acustico e uditivo-percettivo) La fonologia è la scienza che studia come i foni si raggruppino in classi (dette fonemi), che hanno la funzione di distinguere le parole tra loro nelle varie lingue es. Palla - balla Scuola infanzia- Sassuolo-

  9. Il fonema Unità funzionale minima astratta del sistema dei suoni linguistici con funzione distintiva nelle singole lingue. palla balla Fonemi standard di una lingua : l’insieme dei fonemi propri di quella lingua. Scuola infanzia- Sassuolo-

  10. I FONEMI DELLA LINGUA ITALIANA • Cons. occlusive • /p/ /b/ /t/ /d/ /k/ /g/ • Cons. nasali • /m/ /n/ /ɲ/ • Cons. fricative • /f/ /v/ /s/ /z/ /ʃ / • Cons. affricate • /ʧ / /ʤ / /ʦ / /ʣ / • Cons. laterali • /l/ /r/ /ʎ / • Semiconsonanti • /j/ /w/ • Vocali • /i/ /e/ /ɛ / /a/ /ɔ / /o/ /u/ Scuola infanzia- Sassuolo-

  11. Sensazione uditiva – Percezione uditiva – Percezione fonemica Sensazione uditiva: lo stimolo uditivo supera il livello di soglia e viene registrato dall’apparato uditivo del soggetto. Percezione uditiva: il processo mediante il quale un organismo vivente riceve ed interpreta informazioni sul mondo circostante; lo stimolo raggiunge la corteccia cerebrale e viene interpretato dal soggetto. Percezione fonemica: il soggetto percepisce e riconosce le unità minime (fonemi) del linguaggio che determinano una differenza di significato. Scuola infanzia- Sassuolo-

  12. Definizione di DSL ( disturbo specifico del linguaggio) Ritardo o disordine di uno o più ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori e affettivi e di importanti carenze socio ambientali. Scuola infanzia- Sassuolo-

  13. Ritardo o disordine dello sviluppo fonologico • Gli ambiti in cui il disturbo fonologico si può manifestare sono nel: • Discriminare, categorizzare e produrre i fonemi della lingua • ( errori di scambi o omissione di suoni es. tole x sole o etto • x letto) • Nella distribuzione fonotattica della stringa fonologica per • difficoltà nel produrre combinazioni complesse che violano la • struttura fonologica di base della lingua italiana CVCV • es. ( riduzione di gruppi ( tota x torta)riduzione di dittonghi • ( pede x piede)epentesi (torota x torta) o per difficoltà nel • mantenere in memoria o nel programmare strutture lunghe es. • metatesi ( cimena x cinema)riduzioni di sillabe ( tefono x • telefono ) ecc. Scuola infanzia- Sassuolo-

  14. Papà ganghe Papà canca La nonna gomme Mamma va bia La nonna è bona Papà non gromme La ciorella era cuola La cua palla caghe Uigi gomme cubico Callo crive una lecchela La mela è caca mangiaca Ieri era una bella gionnaca La cimia fu ripegia Mario ca giocango Il liblo che è su cavolo è mio La mamma tava compeanno le mele La caga ha la pocca che è vegghe La machica cage a chella gal cavolo La mela fu mangiaca da bambino Co mangiango una mela I papà no ha mai fame O… maio cava a lecco malaco I cane aveva la coga nera e gommiva I papà è caco vinco galla mamma Chi ciona la comba è lei Federico 4 anni e un mese Scuola infanzia- Sassuolo-

  15. Ritardo o disordine dello sviluppo lessicale • che interessa: • L’immagazzinamento dei concetti, dei lemmi e dei • rispettivi lessemi che dipende da: • - frequenza d’uso • - astrattezza/concretezza del lemma • Il recupero dei lemmi • Il recupero dei lessemi Scuola infanzia- Sassuolo-

  16. Lemma: la rappresentazione astratta delle parole, la categoria e la funzione grammaticale. Animale 4 zampe … Lessema: la forma della parola ( la sua veste fonologica) morfemi, segmenti fonetici, struttura metrica. [C a n e] Scuola infanzia- Sassuolo-

  17. Davide 5 anni Prova di denominazione La torta la paletta ( scopa) suono ( treno) suono (tromba) fiore lupo ( volpe) pistola libro uccello ( pulcino) Signora ( maestra) Non lo so (semaforo) Scuola infanzia- Sassuolo-

  18. Ritardo o disordine dello sviluppo morfosintattico • Acquisizione della morfologia ( libera e legata) • - Acquisizione delle strutture sintattiche Scuola infanzia- Sassuolo-

  19. Maio to giocando Libo su tavolo mio Mamma perando mele Casa poita vedde Matita cade tavolo Mela fu mangiata il bambino To mangiando un’altra mela I papà non ha fame Cane cale canera dom…….. Papà vitto mamma Che cosa la to Ruben 5,5 anni Scuola infanzia- Sassuolo-

  20. Pupa cande Pupa canta La nonna to.. Tomme La nonna è buona Io dico una pucia La zia nuole n vuole l’acqua I papà n tomme La soella erascuola Uigi domme subito Callo scrive una lettela Ieri è andata una cionnata La scimmia pesa Maio sta ciocando Il liblo su cavolo è mio La mamma sta comprando le mele La ponta è vedde La matita calele tavolo La mela è macciata i bambini Sto manciato una mena I papà no ha mai fame Etto malato Tommiva i cane Stato vinto la mamma I stuna la tomba è lei Alessia 4 anni ,7 Scuola infanzia- Sassuolo-

  21. Scuola infanzia- Sassuolo-

  22. Cristian 4,5 Edo a bambina poi edo i tavolo poi la cosa qui e queste e poi queste non lo so (*) Nela vasca (*) si sta lavando (*) co la spuna . Jacopo 5,5 Allora quella bambina sta facendo il bagno dopo si sta lavando dopo è uscita un po d’acqua li, qui ci sono delle ciabatte e li c’è la piscina lì c’è la vasca e lì c’è la bambina che si spassola secondo è una tenda questo qui è il pavimento, questo qui è il soffitto e questo qui è il numero otto. Luca 3 anni Sa lavando (*) la bambina Elio 5,4 Una tonna che si lava e poi ……… le sue ciabattine … e poi tutto il bagno pe terra bagnato qui c’è bagnato tutto dappettutto. Francesco 5,2 Un bambino asugamano le ciabatte la vasca da bagno e l’acqua. Scuola infanzia- Sassuolo-

  23. L’idea di lettura e scrittura Scuola infanzia- Sassuolo-

  24. LA RAPPRESENTAZIONE GRAFEMICA • /p/ p /b/ b /t/ t /d/ d • /k/ c – ch – q /g/ g – gh /m/ m • /n/ n /ɲ/ gn /f/ f /v/ v • /s/ s /z/ s /ʃ/ sci –sc • /ʦ/ z /ʣ/ z /ʧ/ ci–c • /ʤ/ gi–g /l/ l /r/ r • /ʎ/ gli – gl /j/ i /w/ u • /i/ i /e/ e /ɛ/ e /ɑ/ a • /ɔ/ o /o/ o /u/ u Scuola infanzia- Sassuolo-

  25. Dove c’è qualcosa da leggere Rapporto scritta /disegno • Indifferenziazione scritta/ disegno: • il segno scritto allo stesso modo del disegno esprime simbolicamente • il contenuto del messaggio e non i suoi elementi linguistici LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

  26. Dove c’è qualcosa da leggere Cosa c’è Scritto? MELA Rapporto scritta /disegno Differenziazione tra disegno e scrittura: ma il testo conserva solo uno degli aspetti il nome LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

  27. Dove c’è qualcosa da leggere Cosa c’è Scritto? MELA MELA MELA Rapporto scritta /disegno Inizio di considerazioni di parti grafiche del testo : i bambini iniziano a considerare gli aspetti quantitativi, la lunghezza spaziale in relazione con la lunghezza dell’enunciato che gli attribuisce, permane l’ipotesi del nome. LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

  28. Dove c’è qualcosa da leggere Cosa c’è Scritto? UNA MELA BUONA Rapporto scritta /disegno Ricerca di corrispondenza termine a termine fra frammenti grafici e segni sonori. LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

  29. Evoluzione ipotesi nome • I segmenti rappresentano solo nomi • Il bambino accetta che si possano rappresentare anche i • verbi • 3. Possono essere scritti anche i funzionali linguistici Scuola infanzia- Sassuolo-

  30. Criteri di leggibilità • Per scrivere bisogna utilizzare segni diversi : • NO RRRRRRRRR • SI’ STSTSTST • Il numero minimo di segni deve essere superiore al tre • NO RE • SI’ HTAC Scuola infanzia- Sassuolo-

  31. Evoluzione della scrittura • Livello preconvenzionale : il bambino non ha ancora capito • che i segni rappresentano i suoni. • Livello sillabico: i bambini tracciano un segno per ciascuna sillaba • della parola: • Preconvenzionale sillabico: un segno qualsiasi per ogni sillaba es. • RM ( casa) IOL ( tavolo) • Convenzionale sillabico : un segno della sillaba per ogni sillaba • per ogni sillaba es. CA ( casa) TVO ( tavolo) Scuola infanzia- Sassuolo-

  32. Evoluzione della scrittura Livello sillabico alfabetico : i bambini tracciano per alcune sillabe due grafemi e per alcune un grafema TVLO ( tavolo) Livello alfabetico: i bambini scrivono tutte le sillabe con due o più segni; restano da risolvere i problemi dell’ortografia complessa. Scuola infanzia- Sassuolo-

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  36. Oca Telefono Il gatto mangia il pesce Scuola infanzia- Sassuolo-

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  39. Prerequisiti all’apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI • Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione del sistema • scritto, non alla sua conoscenza es. segno grafico, coordinazione • occhio-mano orientamento spaziale ecc. PREREQUISITI COSTRUTTIVI • E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo • scritto rappresenta la parola e non l’oggetto. Scuola infanzia- Sassuolo-

  40. I prerequisiti costruttivi Per imparare a leggere e a scrivere un bambino deve imparare quattro concetti che riguardano l’unità fondamentale del sistema di scrittura : • Quanti elementi ci sono in una parola • Quali sono gli elementi della parola • Come questi elementi sono disposti • Come questi elementi sono rappresentati Scuola infanzia- Sassuolo-

  41. Globali Rime Segmentazione sillabica Identificazione sillaba iniziale Giochi sulle parole es. morta-della Analitiche Identificazioni suoni iniziali – finali- interni Spelling Tapping Sintesi fonemica Elisione di suoni Attività metafonologiche Scuola infanzia- Sassuolo-

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  45. Esempi di laboratori • Laboratorio sulle capacità metafonologiche • ( SILLABICHE /FONEMICHE ) • Laboratorio sulle capacità lessicali • (i campi semantici, le parole derivate e modificate ecc., • gli indovinelli sulle parole) • Laboratorio sulla consapevolezza testuale • ( formare associazioni tra parole per formare una storia, attenzione • al testo narrato, catene di parole, cambiare il finale di una storia, • individuare i protagonisti) Scuola infanzia- Sassuolo-

  46. Lo sviluppo delle abilità numeriche Scuola infanzia- Sassuolo-

  47. La psicologia genetica (Piaget 1896- 1980) Intelligenza senso- motoria (0-2 anni) Abilità motorie e percettive Pensiero preoperativo ( 2 – 7 anni) Il bambino comincia a pensare concettualmente, categorizza, risolve problemi fisici. Pensiero operativo concreto ( 7 – 11 anni) Il bambino pensa logicamente solo per problemi concreti Pensiero formale (11- 15 anni) Le abilità cognitive si sviluppano pienamente. Pensiero astratto. Scuola infanzia- Sassuolo-

  48. Conclusioni della ricerca di Clements ( 1984) • Pur essendoci un’interdipendenza funzionale fra classi, serie e • numero, quest’ultimo non è subordinato alle prime due nozioni e, • l’esercitare le abilità numeriche gioca la sua parte nella formazione del • concetto di numero. 2. È confermata la validità dell’esercizio precoce sulle abilità numeriche 3. Le operazioni logiche di Piaget possono essere comprese senza danno o inconvenienti anche da bambini di 4 anni. 4. Esiste un trasferimento tra l’acquisizione delle abilità numeriche e la comprensione delle nozioni di classificazione e seriazione. Scuola infanzia- Sassuolo-

  49. Principi che vengono rispettati nell’abilità di contare…….. • Corrispondenza biunivoca (per ogni oggetto una sola etichetta numerica) • Ordine stabile ( per contare bisogna rispettare un determinato ordine di • enunciazione) • Cardinalità ( l’ultimo numero utilizzato rappresenta e contiene tutti gli • oggetti contati) • Irrilevanza dell’ordine ( una determinata etichetta numerica può essere • assegnata a qualsiasi oggetto) • Principio di astrazione ( la procedura di conteggio può essere applicata • ad ogni cosa). Scuola infanzia- Sassuolo-

  50. Lo sviluppo delle abilità numeriche • 18 mesi • Filastrocca dei numeri • 2 anni • Principio della corrispondenza biunivoca ( indipendente dal conteggio) • es. distribuzione delle caramelle • 2 anni ½ • Principio dell’ordine stabile • Unoduetrequattrocinque ( unica parola) • 3 anni • I bambini possono credere che il numero sia il nome e non indichi la • numerosità • I bambini “arraffoni” non contano gli oggetti richiesti (3) ma ne danno • una manciata. • I bambini “contatori” imparano gradualmente Scuola infanzia- Sassuolo-

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